Archivio del Tag ‘pericolo’
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Incubo Fukushima: sempre peggio, ma ora il mondo tace
Fukushima potrebbe essere in una spirale senza fine. Non affidatevi al sonno dei media ufficiali che assicurano il contrario o che non ne parlano affatto. Radiazioni letali continuano a fuoriuscire senza freni. I livelli delle emissioni potrebbero gravemente aumentare. Non se ne vede la fine. La loro portata è di gran lunga peggiore di Chernobyl. Arginare il disastro potrebbe essere al di sopra delle possibilità della Tokyo Electric o del governo giapponese. Non vi è ragione per correre ulteriori rischi. Con tutti i mezzi necessari, è tempo che i migliori scienziati e ingegneri del mondo intervengano. Persino così facendo, i risultati sarebbero ignoti.
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Libia, rischiamo una guerra mondiale con Cina e Russia
Attenti: stiamo giocando col fuoco. Che ci fa la Nato in Africa? Qualcuno crede davvero che l’Occidente spenda tutti quei soldi in bombe e portaerei perché è interessato alla libertà dei popoli oppressi, come quello libico? E perché allora non interviene anche in Bahrein o in Arabia Saudita, dove dominano regimi altrettanto dispotici? La posta in gioco è il petrolio? Non solo. L’aspetto più pericoloso è un altro: attaccando Libia e Siria, gli Usa in declino, che tra cinque anni saranno sorpassati dall’economia cinese, stanno cercando di sfrattare dal Mediterraneo la Cina e la Russia. Rischiamo seriamente un’escalation anche nucleare, che può portare alla Terza Guerra Mondiale. A dirlo non è Wikileaks, ma il professor Paul Craig Roberts, già braccio destro di Ronald Reagan.
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Nucleare inutile, 64 miliardi buttati: cara Emma, perché?
Gentile Presidente, mi permetto di scriverle, come imprenditore e come associato al sistema confindustriale, in relazione alle decisioni strategiche che il nostro Paese e la nostra associazione stanno prendendo in merito allo sviluppo del nucleare in Italia. Per altro, oltre ad essere direttamente coinvolto nei temi energetici in quanto la mia società opera nel settore della produzione di energia termica ed elettrica, Le scrivo in rappresentanza di uno specifico “Think tank” che annovera ad oggi circa 1.100 iscritti e che opera attraverso un dominio su Facebook. Il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha riportato, in data 16 dicembre, alcune Sue dichiarazioni rilasciate durante il Supply Chain Day, evento durante il quale lei avrebbe dichiarato che «il Nucleare rappresenta per le imprese italiane una grande opportunità, ma ora basta ritardi e bizantinismi».
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Organizzare il coraggio: l’amara lezione di Pino Màsciari
Aveva un lavoro, una casa, la sua terra. A nemmeno trent’anni era già un imprenditore affermato, nel ramo edilizio. Fatturati alle stelle, più di 200 dipendenti, un avvenire florido. Poi, l’inizio della maledizione: il racket del “pizzo”. «Ho sempre dato lavoro a tutti, fatto lavorare anche altre aziende nei miei cantieri. Ma il pizzo, no». Non solo non l’ha pagato, ma ai “picciotti” ha risposto a muso duro: «Io vi denuncio, vi mando in galera». Piccolo dettaglio geografico: tutto questo è avvenuto in Calabria. I “picciotti” erano affiliati alla ‘ndrangheta, e l’imprenditore da quel giorno ha praticamente smesso di vivere. Non è stato ucciso: è stato fatto scomparire. Non dalla mafia calabrese, ma dallo Stato. “Testimone d’ingiustizia”, lo ha ribattezzato lo storico Nicola Tranfaglia.
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Missili Patriot attorno all’Iran, il cappio Usa si stringe
Tutto è pronto per avviare l’attesa escalation militare destinata a colpire l’Iran e il controverso regime degli ayatollah. Il giro di vite annunciato dall’Italia sulla necessità di “sanzioni” dopo l’assalto all’ambasciata tricolore di Teheran fa parte delle variabili di un piano orchestrato da tempo. Mentre le immagini (muscolari) di esercitazioni missilistiche in Iran riempiono gli schermi occidentali ingenerando l’impressione di una minaccia incombente, nessuno ha fatto caso alla vera notizia: gli Usa stanno per circondare l’Iran con batterie di missili Patriot, per neutralizzare la risposta iraniana ad un eventuale attacco.
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Bruno: temo i servizi deviati, pericoli e clima da Caso Moro
Vigilanza democratica contro possibili trame oscure, in grado di mettere in pericolo le istituzioni democratiche. A lanciare l’allarme è il crimonologo Francesco Bruno, che avanza sospetti sui servizi segreti, nella regia occulta delle ultime vicende di cronaca, dalla morte della trans Brenda coinvolta nello scandalo Marrazzo alle ultime voci sul sequestro di Emanuela Orlandi. «E’ possibile che si stiano preparando eventi pericolosi per la nostra stabilità democratica perché si respira un clima da rapimento Moro», ha dichiarato il professor Bruno all’agenzia AdnKronos.
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Terranauta: il pericolo è il vaccino, non l’influenza
Il vaccino anti-influenzale? Un rimedio pericoloso, peggiore del male, anche se il «terrorismo» mediatico oscura la realtà. Lo sostiene il newsmagazine “Terranauta”, che ha lanciato una petizione invitando il governo a mettere in guardia gli italiani dai rischi del vaccino. «Le persone – sostiene Daniel Tarozzi, direttore di “Terranauta” – hanno il diritto di conoscere la natura innocua di questa influenza e i rischi connessi all’uso di un vaccino inutile, non ancora sperimentato né sottoposto ai controlli necessari e gli interessi economici che sono all’origine di questa grande speculazione».
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No al razzismo, l’Italia che rifiuta la guerra agli immigrati
Contro il razzismo e le politiche del governo in materia di immigrazione e sicurezza: una folla di almeno 200.000 persone, secondo gli organizzatori, ha sfilato per le vie del centro di Roma in occasione del corteo organizzato il 17 ottobre da quasi 500 sigle dell’associazionismo e del sindacato, presenti Cgil, Arci, Emergency, Amnesty International, Radicali e Unione degli Studenti. Striscione di testa: “No al razzismo, al reato di clandestinità, al pacchetto sicurezza”.
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Maoz: non c’è perdono, la guerra ci trasforma in assassini
In una situazione tra la vita e la morte, in cui la seconda è tangibile quanto la prima, non si può avere un codice etico. In guerra ogni morale sparisce. Se fai questioni morali, i tuoi soldati muoiono. Le persone normali non uccidono, ma la guerra crea una formula perché questo possa accadere. E’ facile: metti un soldato in una situazione di pericolo di vita e lui inizierà ad ammazzare, perché l’istinto di sopravvivenza è più forte di tutto. Al mondo ci sono buoni e cattivi, in guerra ci sono solo cattivi. Ma tutti sono vittime.
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L’Onu: preoccupano le armi atomiche di Israele
I media italiani, mentre davano il massimo risalto al minaccioso discorso tenuto da Barack Obama il 25 settembre scorso in margine al G20 di Pittsburgh sulla nuova centrale iraniana di arricchimento dell’uranio nei pressi di Qom (impianto correttamente notificato da Teheran), hanno passato sotto silenzio due importanti notizie che cambiano e riequilibrano il panorama della questione del nucleare mediorientale: l’Aiea, l’agenzia atomica dell’Onu, dichiara di temere l’arsenale atomico di Israele; timore confermato dal premier turco Recep Erdogan. Lo rileva Giancarlo Caprino, attraverso il sito www.clarissa.it.
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Berlusconi e la lunga Notte della Repubblica
«Sappiamo bene che la notte della Repubblica berlusconiana è appena agli inizi. E sappiamo altrettanto bene che, con il Cavaliere, a scommettere sul peggio non si sbaglia mai». Così il vicedirettore di “Repubblica”, Massimo Giannini, dopo l’inaudito attacco del premier al Capo dello Stato, cui l’8 ottobre hanno cercato di rimediare i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, confermando la compattezza delle istituzioni democratiche attorno al presidente della Repubblica, nel pieno rispetto della Consulta che ha bocciato il Lodo Alfano. Il 9 ottobre, Giannini rinnova le peggiori preoccupazioni riguardo alla violenta reazione di Silvio Berlusconi
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Pirati-web eletti a Strasburgo, beffato il silenzio dei media
Stiamo vivendo tempi interessanti. Potere e menzogne stanno sempre con chi ha il vantaggio dell’informazione. Se un gruppo di persone sa più di un altro gruppo di persone, il gruppo di persone con il vantaggio informativo arriverà gradualmente al potere. Questo è sempre stato il caso delle persone con il vantaggio informativo: hanno sempre cercato di mantenere questo vantaggio, per mantenere il controllo dell’informazione, della nostra cultura e conoscenza.