Archivio del Tag ‘rigore’
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Scure europea sull’Italia: saremo più poveri e indifesi
Attenti, l’Italia potrebbe non reggere alla scure dell’Europa: con tagli da 40 miliardi sulla spesa sociale rischiamo di precipitare a livelli da terzo mondo. A lanciare l’allarme sono Marino Badiale e Fabrizio Tringali: se l’Italia – come prevede la Corte dei Conti – non riuscirà a rientrare dal maxi-debito nei tempi previsti da Bruxelles, «una delle conseguenze dell’impoverimento materiale e culturale che ne risulterà, sarà che non saremo più in grado di competere sui segmenti del mercato ad alta specializzazione», avvertono i due analisti. Quale potrà essere il ruolo di un’Italia impoverita e depressa? Forniremo «forza lavoro dequalificata e sottopagata» o, peggio, fungeremo «da discarica per i rifiuti della parte più forte dell’Europa, e da fornitrice di servizi finanziari occulti tramite le nostre mafie».
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Bruxelles, macelleria sociale: il welfare sarà illegale
Pessime notizie da Bruxelles: nella nuova Europa del rigore finanziario, presto il welfare potrebbe diventare addirittura illegale. Non bastano i salari bassi, la precarietà dilagante e i tagli crescenti ai settori vitali della spesa pubblica, sanità e assistenza, scuola e pensioni. Sui cittadini europei sta per abbattersi una mazzata storica: lo promette il “Patto per l’Euro” approvato dal Consiglio Europeo a fine marzo, su proposta della Commissione Europea. «E’ la cosa più scellerata finora voluta da coloro che sono decisi a rovinare milioni di vite umane per l’interesse di pochi», accusa Paolo Barnard, autore dell’esplosivo libro-inchiesta “Il più grande crimine”, che denuncia il complotto mondiale delle lobby finanziarie.
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Perone: basta sprechi, rivoluzione nella cultura
Rivoluzione: contributi pubblici erogati solo per progetti organici, utili e sostenibili, condivisi con il territorio e tra diverse associazioni cooperanti. Il nuovo assessore alla cultura della Provincia di Torino, Ugo Perone, riscrive le regole per le concessioni pubbliche. Fine dei benefici a pioggia, spesso arbitrari e clientelari. Parola d’ordine: ottimizzare e razionalizzare. Vale per tutti, grandi e piccoli: compresi lo Stabile e il Regio, invitati a uscire delle mura ed esportare in provincia, in modo diffuso, la propria offerta culturale. La nuova linea del neo-assessore, annunciata in una conferenza stampa a Torino, è pienamente condivisa dal presidente della Provincia, Antonio Saitta.