Archivio del Tag ‘sinistra’
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La sinistra è morta: ha scambiato lo sviluppo per progresso
«Non c’è possibile progresso, nello sviluppo: la sinistra è morta perché non l’ha capito». Giulietto Chiesa è pessimista: «Il momento è drammatico, data la crisi globale del sistema e la caccia alle risorse: fra poco, qualcuno verrà a dirci che i beni come la benzina e l’acqua saranno razionati, a disposizione dei soli ricchi, armati fino ai denti. Non c’è tempo da perdere: dobbiamo farci sentire, scuotere l’opinione pubblica dal torpore televisivo». Correre ai ripari? Ma no: «L’unica prospettiva rivoluzionaria, oggi, è affrettare il collasso ormai imminente del sistema: prima crolla e meglio è», dice Massimo Fini, declinando l’invito lanciato a Torino da Maurizio Pallante: costruire un nuovo soggetto politico che si opponga al duopolio destra-sinistra, denunciando la “follia” della crescita e la “menzogna” dello sviluppo illimitato.
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Busi: manderei l’esercito a bruciare la scuola di Adro
I simboli del Sole delle Alpi sui banchi di scuola di Adro sono un’opera di stupro, una violenza da pedofili. Si sta cercando di forgiare delle coscienze in erba. Bisognerebbe intervenire con l’esercito e bruciare quei banchi con i simboli della Lega, ma sia chiaro che andrebbe fatto lo stesso anche se ci fossero i simboli del Pdl o del Pd. L’unico simbolo ammissibile in una scuola pubblica e in un tribunale è la spirale del Dna umano. Il crocifisso? La tragedia dell’Italia è il clericalismo, nemico dell’Illuminismo. Lo Stato etico è totalitario: da un tribunale pretendo di essere processato, non perdonato.
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Rottamiamo Veltroni-D’Alema, hanno sbagliato tutto
Per favore, rottamiamo Veltroni. E anche D’Alema. Mentre l’ex sindaco di Roma e primo segretario del Pd torna in campo mettendo in difficoltà Bersani e rinnovando l’eterna faida coi dalemiani, il “papà” di Bobo, Sergio Staino, anima vignettistica della sinistra post-comunista italiana, spara a zero: Veltroni? «Per due volte è scappato, quando c’erano le difficoltà, dimettendosi da segretario per andar via, e lasciando il partito nella merda. “L’Unità” ha chiuso quando era segretario, e ha rischiato di chiudere di nuovo quando lo è ridiventato». Retorica veltroniana: «Nessuno lo obbligava ad andare in Africa quando smetteva di fare il segretario. Ma se lo ha detto per dieci anni, poi lo deve fare davvero».
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Manovre di Palazzo? Farebbero di Berlusconi un martire
Cari amici e compagni, penso che non si possa continuare a tergiversare. A me pare del tutte evidente che la crisi interna al centro destra più che determinare la fine del berusconismo stia producendo un ulteriore imputridimento della crisi politica. Che i destini del governo e per certi versi della repubblica – visti i propositi anticostituzionali di Berlusconi – siano riassumibili nella diatriba legal giornalistica su un appartamento di Montecarlo non è null’altro che il segno di un degrado senza fine. Nessuno può pensare che il fango tocchi solo gli altri. In questa Weimar al rallentatore che stiamo vivendo da anni lo schifo tocca in egual misura chi lo provoca e chi non è in grado di arrestarlo.
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Il futuro? Vendola premier e Fini al Quirinale
Se Berlusconi dovesse portarci alle elezioni con questa legge elettorale, allora sarebbe giocoforza sperimentare alleanze inedite. Per prima cosa è auspicabile che si ricomponga la frattura tra Fini e Berlusconi, mettendo fine alla vergognosa manovra contro la terza carica dello Stato e trovando un patto programmatico per il resto della legislatura. E’ un’ipotesi che ritengo difficile da realizzare. La seconda ipotesi è che non si vada ad elezioni e si riesca a dare vita ad un governo diverso che riscriva il sistema elettorale. Berlusconi farà di tutto per impedirlo perchè con le attuali regole del gioco il Cavaliere potrebbe conquistare il premio di maggioranza e con il 40-45% dei voti controllare il Parlamento.
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Lerner: sconfitta storica per il centrosinistra
Torno dalla cena pasquale e faccio i conti con quella che si profila come una sconfitta di proporzioni storiche. Perchè non solo ribadisce l’egemonia della destra, anche dopo la pessima prova di governo che ha dato, ma ne modifica pure i connotati. Facendo della Lega – decisivo lo sfondamento di Roberto Cota in Piemonte – il perno culturale intorno a cui si riorganizza il conservatorismo italiano. La sinistra perde il modello emiliano, impoverito dal dalemismo di Vasco Errani (sopravvive invece la più aperta esperienza toscana) senza trovare né in Puglia né in Lazio un’alternativa interna al Partito Democratico.
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Francia, astensioni record: un monito per l’Italia
Ha vinto la sinistra, ma neppure un francese su due è andato a votare. Lo dicono le proiezioni sulle regionali transalpine del 14 marzo, che al primo turno infliggono una dura sconfitta al presidente Nicolas Sarkozy, col suo partito – l’Ump – bloccato al 27%, contro il 29% del partito socialista. Il blocco della sinistra, con verdi e comunisti, distanzierebbe di 14 punti l’insieme dei partiti di destra. Ma se i francesi “bocciano” Sarkozy, a vincere è soprattutto l’astensionismo: solo il 46,5% degli aventi diritto si sarebbe recato ai seggi. Un avvertimento anche per l’Italia?
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Virano sindaco di Torino: l’uomo Tav dopo Chiamparino?
Aveva promesso dialogo e condivisione, ma è stato costretto a far scortare le sue trivelle, di notte, dalla polizia. Eppure è considerato «un uomo del fare, ma senza strafare». Un nome «senza dubbio di peso e di alto profilo». Di più: «Una personalità forte». L’architetto Mario Virano, commissario della crisi apparentemente senza soluzioni scoppiata in valle di Susa per l’alta velocità Torino-Lione, sarebbe il candidato perfetto alla successione di Sergio Chiamparino come sindaco di Torino nel 2011. Ne ha parlato lo stesso primo cittadino, nei giorni scorsi, «con una stretta cerchia di amici e collaboratori».
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Giulietto Chiesa: voglio 100 volontari della verità
«Noi diremo la verità. Quella che conosciamo. Sappiamo che è in corso la più vasta e drammatica crisi che il genere umano abbia mai dovuto affrontare. Sappiamo che per difendere la sopravvivenza del genere umano bisognerà combattere». Si chiama “Alternativa” l’ultima sfida di Giulietto Chiesa: un appello per costruire un gruppo trasversale che si incarichi di scuotere la politica italiana. «Ho bisogno di 100 persone, uomini e donne», disposti a impegnarsi per colmare «la voragine tra la casta politica e i cittadini».
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Arancia Metalmeccanica: aiutare chi è senza stipendio
Cinque euro per tre chili di arance biologiche siciliane, coltivate in terre confiscate alla mafia. E’ la formula di “Arancia Metalmeccanica”, l’autorionica campagna con la quale la Federazione della Sinistra – facendo il verso al film di Stanley Kubrick – sta girando le fabbriche italiane per sostenere gli operai che hanno perso il lavoro: «Per ogni retina di arance venduta, metà del ricavato va ai produttori siciliani, e metà ai lavoratori in lotta per riconquistare il posto». Banchetti, presidi, fabbriche: a suon di arance, una cassa comune per aiutare chi è rimasto senza stipendio.
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Polizia contro No-Tav, Ferrero: indegno pestaggio
Polizia sotto assedio per proteggere le trivelle in valle di Susa e prime cariche violente: un giovane No-Tav è in gravi condizioni alle Molinette di Torino, mentre una donna di 45 anni è stata ricoverata all’ospedale di Susa, dove i sanitari le hanno riscontrato traumi multipli alla testa e al naso. Le forze dell’ordine segnalano anche due agenti contusi. Tutto questo, la sera del 17 febbraio a Coldimosso, fra Susa e Bussoleno, dove i No-Tav hanno tentato di impedire l’entrata in funzione di una trivella, impegnata in scavi geognostici propedeutici al progetto ferroviario della Torino-Lione.
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Maggiani: addio Pd, rinuncio a votare alle regionali
L’altra mattina ho ricevuto la telefonata di un candidato alle prossime elezioni regionali che mi ha chiesto se gli facevo la cortesia di dichiarare pubblicamente la mia intenzione di voto a suo favore. Ho risposto che no, grazie, e il richiedente si è proclamato sinceramente addolorato per il mio diniego. La sincerità del suo addoloramento mi ha colpito. Quell’uomo è una brava persona, come amministratore so che si è comportato correttamente e so anche che gode di un certo seguito tra i suoi potenziali elettori. Se decidessi mai di andare a votare per il governo regionale, è probabile che nel segreto dell’urna darei a lui la mia preferenza