Archivio del Tag ‘web’
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Alp Channel: la prima Tv che racconta la montagna
Reinhold Messner e il Piolet d’Or, l’“Oscar dell’Alpinismo” tra Chamonix e Courmayeur, ma anche l’emozione del parapendio e il trekking estremo dei cavalieri dell’Alpitrek, gli spericolati pionieri equestri delle vette. E’ il menù tutto da scoprire di “Alp Channel”, nuovissimo network televisivo targato Torino, che ha acceso i riflettori sulla montagna, con trasmissioni su web e su satellite, grazie al format “Tv8 Alp” il venerdì in prima serata (Sky 858), in collaborazione con l’emittente francese Tv8 Mont Blanc che partecipa allo sviluppo di un progetto europeo nato con un obiettivo chiaro: comunicare la montagna.
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Rita 101: grande diretta web, omaggio alla Montalcini
Rita 101: per festeggiare “a rete unificata” i 101 anni più illustri d’Italia, quelli di Rita Levi Montalcini, con una diretta on-line giovedì 22 aprile, ideata e coordinata da “Altratv” e “Ipazia Promos” con Wired, Current, Nòva24 e RaiNews24. La diretta correrà attraverso web-tv e web-radio universitarie, blog e portali, oltre 150 piattaforme. «E’ un omaggio a Rita Levi Montalcini e a quello che rappresenta, per la cultura della ricerca scientifica», spiegano gli organizzatori, che lanceranno la trasmissione da uno studio di Bologna collegato al resto del mondo: chiunque potrà connettersi e intervenire, partecipando via Skype attraverso il sito appositamente creato, www.rita101.tv.
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Fermare Santoro? Mentana sul web aggira il bavaglio
Mentre si attende per oggi la decisione del Cda Rai sulla riapertura dei talk giornalistici pre-elettorali bloccati dal governo con un decreto poi bocciato dal Tar a cui hanno fatto ricorso La7 e Sky, con una mossa a sorpresa il “Corriere della Sera” ha aggirato il bavaglio televisivo utilizzando per l’infotalk l’unico canale libero: il web. Si chiama “Mentana Condicio” il format web creato dal quotidiano milanese, dove l’ex direttore del Tg5 e di “Matrix” ha messo a confronto La Russa, Enrico Letta, Di Pietro e, nell’ultima puntata, Ronchi e Zanda. Tema scottante: i diktat di Berlusconi all’Agcom per chiudere “Annozero”.
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Video choc, Google condannata: web sotto processo?
Un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni in un istituto tecnico di Torino. Il filmato, girato col telefonino nel maggio 2006 e caricato su Google nella sezione “video più divertenti”, dove è rimasto fino al 7 novembre prima di essere rimosso, è costato al provider statunitense una storica condanna, per violazione della privacy, inflitta dal tribunale di Milano a tre dirigenti di Google. Sconcerto nel mondo: «Colpito negativamente» dalla decisione l’ambasciatore americano a Roma, David Thorne, perché «il principio fondamentale della libertà di Internet è vitale per le democrazie». Per i pm, invece, la sentenza «tutela la dignità delle persone».
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Basta pubblicità, inventiamoci lo Smarketing
«Se sei in bici e devi gareggiare con una Ferrari, è inutile pedalare più in fretta: meglio tagliare per i vicoli, dove a vincere non è il più forte ma il più agile». Teoria e pratica di una nuova strategia di comunicazione: lo Smarketing. Questa la filosofia di Marco Geronimi Stoll, pubblicitario pentito e addirittura “disertore”, che dopo anni di marketing agguerrito ora insegna a «difendersi» dalla pubblicità. Meglio: a inventare un altro tipo di comunicazione, etica e anti-consumista, per chi ama l’ambiente, la filiera corta e la decrescita.
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Perché il governo vuol mettere il bavaglio al web
Silvio Berlusconi, dal giorno dell’editto bulgaro, 18 aprile 2002, che determinò la chiusura del “Fatto” di Enzo Biagi, di “Sciuscià” di Michele Santoro e la fine della carriera in Rai di Daniele Luttazzi, come gli ha suggerito l’amico Previti, non ha più fatto prigionieri, soprattutto quando qualcuno tenta di inserirsi tra le sue aziende e le risorse pubblicitarie e quando c’è chi si oppone al “pensiero unico”: cioè il suo. Ne sa qualcosa Sky (prima l’aumento dell’Iva dal 10 al 20%, poi la nascita di una seconda piattaforma satellitare), così come le oltre 50 testate che con il taglio del 20% del fondo per l’editoria, previsto in Finanziaria, rischiano di chiudere.
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Dieci buoni motivi per scegliere Lega Nerd
Per chi guarda Big Bang Theory. Per chi sa che Slashdot non è un gioco di parole. Per chi “cosa vuoi di più dalla vita” se non World of Warcraft. Per chi indossa gli occhialoni con la montatura pesante da prima che la Ray Ban li rendesse un accessorio cool. Per chi Linux non lo scambia per un Dj un po’ rimastone. Per chi alle medie era più nel mirino dei bulli che in quello delle ragazze. Per chi è un buon nerd o per chi vorrebbe diventarlo ecco le dieci ragioni per cui scegliere Lega. Ovviamente si intende Lega Nerd, un liveblog in cui scrivere di tecnologia, videogiochi, fumetti, attualità con una regola ferrea: mantenere i testi brevi e dire molte parolacce.
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Giù le mani dalla rete: assurdo equiparare i blog alle Tv
Il Popolo Viola ci ha convocato tutti sabato 30 gennaio davanti alle prefetture per far sentire la voce di chi ama la Carta Costituzionale e non vuole assistere in silenzio al tentativo già in atto di realizzare una repubblica presidenziale a telecomando unificato. Per queste ragioni l’associazione Articolo21 che ha appena svolto la sua assemblea nazionale ad Acquasparta, in Umbria, ha deciso di aderire e di invitare i propri associati e i siti che fanno riferimento alla neonata “rete per la costituzione” di mettersi a disposizione di questa generosa e appassionata giornata di impegno civile.
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Evviva i pirati postmoderni che solcano il mare della Rete
Consigli per la lettura: quel che segue non è un’esortazione a violare le leggi. Figuriamoci: non potremmo proprio permettercelo. Però – e sì, c’è un però grande come una casa – una cosa va detta: la notizia che il sito svedese Pirate Bay ha trovato il modo di aggirare (aggirare, non violare) le leggi restrittive su Internet non può che suscitare un sorriso di malcelata soddisfazione. Perché è così che deve essere. Saremo degli inguaribili romantici, ma per noi Internet è il territorio della libertà individuale, il mondo in cui l’uomo sconfigge ogni santo giorno il moloch totalitario.
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Beha: alleanza della cultura per fermare i Nuovi Mostri
“Chiarelettere” ha pubblicato un pamphlet di Oliviero Beha intitolato “I Nuovi Mostri”, dedicato alle macerie intellettuali di questo disgraziato Paese: il sistema mediatico ingoia tutto e lo peggiora, i sedicenti intellettuali vi si adeguano, servendo il padrone politico come Arlecchini per i due fronti, di Berlusconi e “nominalmente” contro Berlusconi. Quelli che non “abbozzano” vengono respinti dalle fonti di informazione e quindi “non esistono”, la tv ha prostituito dopo i corpi anche le menti. La visibilità è tutto. Scuola e Università sono nel baratro.
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Luttazzi: Berlusconi cadrà, ma il Pd è inesistente
Berlusconi cadrà a marzo, travolto dai guai e ormai scaricato da tutti. Lo afferma il comico Daniele Luttazzi in un’intervista per “La Stampa” e “Micromega”. «Con la bocciatura del Lodo Alfano, Berlusconi giustamente dovrà andare a processo. Tutto un sistema di potere che convergeva sulla sua figura si dissolverà come neve al sole». Secondo Luttazzi, Berlusconi andrà ko «verso marzo», a seguire: elezioni anticipate o governo tecnico. «Berlusconi è finito: do questa bella notizia ai lettori. Ora bisogna occuparsi di chi Berlusconi ce l’ha messo. Ovvero gli italiani».
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Banda larga addio, l’Italia rinuncia al futuro
E la banda larga finisce nel congelatore. Quello di casa nostra. La possibilità di dare una scossa alla crisi in atto con un piano di investimenti lungimiranti, fondati sullo sviluppo tecnologico della banda larga, si infrange contro il muro del niet pronunciato dal Cipe. Ben ottocento milioni che sarebbero serviti a dare seguito al miliardo e mezzo di euro, promesso dal vice ministro con delega alle Comunicazioni Paolo Romani per il comparto Ict (Information and comunication technology) avranno altra sorte.