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Nucleare francese: c’è un segreto, dietro alla Torino-Lione?
Vuoi vedere che c’è il nucleare francese, dietro alla linea Tav Torino-Lione? Lo ipotizza Mitt Dolcino, interrogandosi sul “mistero” della grande opera più inutile d’Europa: perché insistere nel volerla realizzare a tutti i costi, visto che i maggiori trasportisti (da Marco Ponti in giù) sostengono che sia sostanzialmente superfua? Opera comunque da completare perché ormai iniziata? Non è esatto: sono state realizzate solo le gallerie accessorie, non il tunnel da 57 chilometri che collegherebbe Italia e Francia (doppione perfetto del Traforo del Frejus, sempre in valle di Susa, appena riammodernato – costo, 400 milioni di euro – per tenderlo idoneo al passaggio di treni con a bordo Tir e container “navali” della massima pezzatura). Perché allora incaponirsi tanto nel voler gettare decine di miliardi – in un momento come questo, poi – per una infrastruttura da più parti considerata obsoleta e destinata a restare un binario morto? L’interno del Massiccio dell’Ambin, la montagna che verrebbe traforata, «è saturo di uranio, torio e quindi di radon, con problemi per la salute sia nello scavo che per lo smaltimento della roccia scavata», scrive Dolcino, richiamandosi ai dati ufficiali, geologici, diffusi dal Politecnico di Torino.«Nel caso di completamento dell’opera nascerebbe il problema di dover smaltire le migliaia se non milioni di tonnellate di roccia uranifera estratta dal centro della montagna». A dire la verità, aggiunge il blogger, lo studio del Politecnico è ridonante: già negli anni ’70 e ’80 del Novecento la stessa Agip aveva condotto scavi in quell’area, con possibilità di ottenere concessioni per l’estrazione di uranio e torio. «Poi non se ne fece nulla, anche a causa dell’abbandono del nucleare da parte dell’Italia dopo Chernobyl». Proprio la presenza di provate grandi vene di uranio e torio – aggiunge Mitt Dolcino – fanno pensare che sia proprio la Francia a essere interessata all’estrazione del minerale radioattivo, da utilizzare nelle sue centrali, grazie alla roccia estratta dalla galleria. «Ricordate che oggi l’uranio la Francia lo ottiene in larga parte dal Niger, paese sempre più ambito da altri paesi, oltre ad essere stato messo sotto la lente di ingrandimento da parte del governo gialloverde per il cripto-colonialismo francese». Proprio in Niger, aggiunge Dolcino, i francesi sono presenti con la Legione Straniera sin da prima della deposizione di Gheddafi. Fece notizia l’Operazione Barkhane, che si sospetta sia servita a «far giungere immigrati dall’Africa profonda verso le coste libiche, per mandarli finalmente in Italia ma tenendo le frontiere francesi chiuse».Evidente il possibile obiettivo del neo-colonialismo francese: «Destabilizzare l’Italia, facendo leva sui cooptati italiani a libro paga di Parigi, per poi conquistare la Penisola come ai tempi di Napoleone». Negli ambienti scientifici, continua Mitt Dolcino, circola da tempo la voce che la Francia «abbia già iniziato la costruzione del laboratorio nucleare sotto il Fréjus, già pianificato da tempo: infatti il tunnel di servizio servirebbe proprio a questo». Le gallerie accessorie per la Torino-Lione sarebbero in realtà infrastrutture pensate per il nucleare francese? «A quando – si domandava Mitt Dolcino, già un anno fa – una richiesta di chiarimenti, nell’aula del Parlamento, sulla presenza di un laboratorio nucleare francese sotto il Fréjus, con scavo pagato dagli italiani? Perché tutto tace? Perché nessuno fa domande ufficiali in riguardo?». Ancoera: «Se la Francia pretende che l’Italia paghi per permettere a Parigi di fare un laboratorio nucleare sotto una grande montagna italiana, evidentemente non è stato chiarito che, nel caso, dovranno contribuire in modo molto più sostanzioso di quanto previsto». In attesa di risposte – mai pervenute – resta un mistero l’insistenza sui cantieri della Torino-Lione, senza che nessuno abbia finora spiegato, in modo convincente, l’utilità di una maxi-opera così costosa e contestata.Vuoi vedere che c’è il nucleare francese, dietro alla linea Tav Torino-Lione? Lo ipotizza Mitt Dolcino, interrogandosi sul “mistero” della grande opera più inutile d’Europa: perché insistere nel volerla realizzare a tutti i costi, visto che i maggiori trasportisti (da Marco Ponti in giù) sostengono che sia sostanzialmente superflua? Opera comunque da completare perché ormai iniziata? Non è esatto: sono state realizzate solo le gallerie accessorie, non il tunnel da 57 chilometri che collegherebbe Italia e Francia (doppione perfetto del Traforo del Frejus, sempre in valle di Susa, appena riammodernato – costo, 400 milioni di euro – per tenderlo idoneo al passaggio di treni con a bordo Tir e container “navali” della massima pezzatura). Perché allora incaponirsi tanto nel voler gettare decine di miliardi – in un momento come questo, poi – per una infrastruttura da più parti considerata obsoleta e destinata a restare un binario morto? L’interno del Massiccio dell’Ambin, la montagna che verrebbe traforata, «è saturo di uranio, torio e quindi di radon, con problemi per la salute sia nello scavo che per lo smaltimento della roccia scavata», scrive Dolcino, richiamandosi ai dati ufficiali, geologici, diffusi dal Politecnico di Torino.
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Scie chimiche, Gianini: se smontate un aereo scoprite tutto
«Mi portino pure in tribunale», dice. «Gli dirò di fare una cosa semplicissima: basta prendere un aereo e smontarlo, per capire subito da dove vengono quelle scie». Enrico Gianini, per anni operatore aeroportuale a Milano Malpensa, ha le idee chiarissime sulle strane tracce, bianche e persistenti, che da circa 15 anni intasano letteralmente i nostri cieli. «Tutti sanno tutto, in aeroporto, ma nessuno dice niente», dichiara Gianini ai microfoni di “Border Nights”, denunciando l’omertà generale che coprirebbe la cosiddetta irrorazione quotidiana dell’atmosfera. «Sanno tutto anche i piloti, la cui mortalità sembra sia in aumento: tumori e infarti». Da quando le normative antiterrorismo li obbligano a volare in cabine sigillate, aggiunge, proprio i piloti sono i primi a respirare l’aria inquinata dai composti destinati a essere rilasciati dall’aereo sotto forma di aerosol. Gianini è convinto di aver scoperto il dispositivo clandestino: serbatoi supplementari inseriti in coda, nelle stive dei velivoli. Per trent’anni addetto al carico e scarico dei bagagli, se n’è accorto stazionando sotto gli aerei, da cui sgocciola liquido anomalo, pieno di metalli pesanti. Ne ha parlato tempo fa in un video su YouTube, che ha fatto notizia. E oggi conferma: l’operazione “cieli a strisce” continua, nell’indifferenza generale, senza che nessuna autorità di vigilanza protesti per il costante inquinamento indotto dagli aerei di linea trasformati abusivamente in “tanker”.Alluminio e cadmio, bario, manganese. E poi ferro, torio e stronzio: sono gli elementi chimici riscontrati nel liquido che gli aerei perdono, una volta a terra. L’atmosfera è cambiata, da quando è diventato massiccio il ricorso alla geoingegneria. Sul sito “Tanker Enemy”, Rosario Marcianò spiega che i primi esperimenti risalgono agli anni ‘80, ma il “trattamento dei cieli” è diventato intensivo, anche in Italia, dal 1° gennaio 2001, quando l’allora primo ministro Berlusconi firmò con gli Usa l’accordo “Open Skies Treaty”, divenuto operativo il 23 giugno 2003. Motivazione: il contrasto del surriscaldamento climatico. Di fatto, secondo lo stesso Gianini, era un pretesto per manipolare le condizioni atmosferiche con esiti anche catastrofici, come si è visto anche nella recentissima alluvione che ha devastato il Sud, in particolare la Calabria. Ma in fenomeno è vistoso anche in Sicilia e Sardegna. «Da allora – dice Gianini – è aumentata la concentrazione anomala di piogge, capaci di trasformare ruscelli asciutti in impetuosi torrenti». Gianini crede alla manipolazione sistematica usata come arma: cita i vigneti della Loira e della Borgogna, qualche anno fa distrutti dalle intemperie (caldo africano, seguito da gelate) allo scopo di “convincere” François Hollande a rinunciare alla sua iniziale politica anti-austerity.Nel dossier “Owning the weather”, il generale Fabio Mini, già a capo delle forze Nato in Kosovo, conferma che la “guerra climatica” è ormai una realtà: si possono creare nubi artificiali per “accecare” le difese avversarie, ma quelle stesse nubi possono essere “fabbricate” per provocare siccità o eventi alluvionali, danneggiando l’agricoltura e le infrastrutture. Gianini parla di voli-fantasma, militari, che una volta in Italia vengono classificati civili. Ma cita soprattutto le compagnie low-cost, Ryanair e EasyJet, come i maggiori vettori dell’aerosol atmosferico: sospetta che alcune compagnie campino, letteralmente, con questo “lavoro” clandestino, non essendo sostenibile il bilancio economico del solo trasporto dei passeggeri a bassissimo costo. Inoltre, aggiunge, la recentissima liberalizzazione delle quote da seguire, all’interno delle rotte, rende ancora più efficace l’azione di “disseminazione chimica” del cielo, consentendo sorvoli a minore altitudine. Visivamente, lo strano spettacolo a cui tutti possono assistere è ormai familiare: mentre le ormai rarissime “contrails” (scie di condensazione) svaniscono quasi subito, le “chemtrails” rilasciate dagli aerei restano nell’aria per ore, fino ad espandersi e abbassarsi, creando un velo capace di appannare il sole e cancellare l’azzurro del cielo.Fate un esperimento semplicissimo, dice Gianini: se al mattino trovate la vostra auto cosparsa di una leggera polverina, vedrete che quella polvere – stranamente – si attaccherà alla calamita che avrete cura di far scorrere sul parabrezza. E’ vero che la “sabbia del deserto” può essere anche ferrosa, ammette Gianini, ma ben di rado la sabbia del Sahara “piove” fino alle nostre latitudini, dove invece la “polverina” è pressoché quotidiana. «Oppure – scherza – fate la prova del nove con il comandante di un aereo: quando vi imbarcate, provate a domandargli “scusi, oggi spruzziamo o voliamo puliti?”, e state a vedere che faccia fa». Non teme ritorsioni sul lavoro, Gianini: «Ho di fatto già abbandonato Malpensa, ma per altri motivi. Mai mi avrebbero licenziato per la mia denuncia pubblica: avrebbe fatto troppo rumore e avrebbe costretto i media a parlare del caso, cioè delle scie». Movente e regia? I massimi poteri, secondo Gianini: «I mafiosi, in confronto, sono dei dilettanti». Ma perché nessuno parla, a parte lui? E soprattutto – gli domanda il conduttore di “Border Nights”, Fabio Frabetti – come si fa a custodire un segreto così ingombrante? Non è improbabile che tutte quelle persone – piloti, assistenti, controllori di volo – tengano sempre la bocca chiusa, per anni, senza che a nessuno scappi mai una parola?Enrico Gianini ha una spiegazione anche per questo: il programma di irrorazione dei cieli, dice, è stato avviato in modo graduale, dopo una partenza in sordina affidata a pochissimi voli. Poi l’operazione è cresciuta progressivamente, poco alla volta, ma in modo inesorabile. Quello che ieri poteva sembrare un’anomalia, oggi è la normalità – di cui tutti, sostiene, sono al corrente. «E se lavori in aeroporto a chi la racconti, questa cosa, sapendo che i tuoi colleghi la sanno già?». E la polizia aeroportuale? «Mi rivolsi anche a loro», racconta sempre Gianini, «e ho visto che non erano molto contenti delle mie curiosità». Ma, aggiunge, non è stato mai ostacolato nelle sue ricerche, quando si aggirava sotto la pancia degli aerei armato della bottiglietta con cui raccogliere il liquido, inquinatissimo, che colava sull’asfalto. «In fondo, a nessuno – nemmeno ai poliziotti – fa piacere scoprire che qualcuno può avvelenare impunemente l’aria che poi respiriamo tutti». Che fare? «Semplice: continuare a denunciare il fenomeno, sperando che prima o poi qualcuno si svegli, controlli e intervenga. Ripeto: basta prendere un aereo a caso e smontarlo, per vedere che la coda è ingombra di cisterne piene di liquido».Il caso è clamoroso: di scie chimiche, semplicemente, è vietato parlare. Chi lo fa viene deriso, preso per un cretino visionario e complottista. Le tante interrogazioni parlamentari, sul tema (presentate anche da esponenti del Pd) sono rimaste senza risposta. Ogni tanto, anche sui media mainstream filtra qualche notizia, perlomeno riguardo all’impalpabile mondo dei voli civili, sempre protetto dalla massima discrezione: la “Stampa” ricorda che, se un pilota muore d’infarto mentre è ai comandi, viene sostituito dal suo vice fino all’atterraggio, senza che i passeggeri abbiano il minimo sentore dell’accaduto. Su “Smartweek”, Federico Ciapparoni scrive: «Non è raro che fumi tossici facciano breccia nella cabina di pilotaggio». E aggiunge che molti piloti hanno condotto aerei affollati «mentre respiravano dalle mascherine attraverso cui fluisce l’ossigeno, mentre tutti i passeggeri erano ignari di ciò che accadeva nella cabina». Sulle “chemtrails”, però, la rimozione più eclatante sembra quella della gente comune: ormai ci si è abituati a vedere il cielo “a strisce”, quasi fosse un fatto naturale. Il fenomeno è invece palesemente artificiale: tutti vedono che sono gli aerei a depositare quelle strisce, che poi diventano “nuvole”, ma quasi nessuno si chiede perché. Già: perché, oggi, i cieli sono diventati “sporchi”? Nessuno sente il bisogno di scoprire come mai, oggi – da una quindicina d’anni – i normalissimi aerei di linea “sporcano” il cielo, fino a cancellare l’azzurro?«Mi portino pure in tribunale», dice. «Gli dirò di fare una cosa semplicissima: basta prendere un aereo e smontarlo, per capire subito da dove vengono quelle scie». Enrico Gianini, per anni operatore aeroportuale a Milano Malpensa, ha le idee chiarissime sulle strane tracce, bianche e persistenti, che da circa 15 anni intasano letteralmente i nostri cieli. «Tutti sanno tutto, in aeroporto, ma nessuno dice niente», dichiara Gianini ai microfoni di “Border Nights”, denunciando l’omertà generale che coprirebbe la cosiddetta irrorazione quotidiana dell’atmosfera. «Sanno tutto anche i piloti, la cui mortalità sembra sia in aumento: tumori e infarti». Da quando le normative antiterrorismo li obbligano a volare in cabine sigillate, aggiunge, proprio i piloti sono i primi a respirare l’aria inquinata dai composti destinati a essere rilasciati dall’aereo sotto forma di aerosol. Gianini è convinto di aver scoperto il dispositivo clandestino: serbatoi supplementari inseriti in coda, nelle stive dei velivoli. Per trent’anni addetto al carico e scarico dei bagagli, se n’è accorto stazionando sotto gli aerei, da cui sgocciola liquido anomalo, pieno di metalli pesanti. Ne ha parlato tempo fa in un video su YouTube, che ha fatto notizia. E oggi conferma: l’operazione “cieli a strisce” continua, nell’indifferenza generale, senza che nessuna autorità di vigilanza protesti per il costante inquinamento indotto dai jet di linea trasformati abusivamente in “tanker”, aerei-cisterna.
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Obama, scie chimiche e la folle scienza genocida di Holdren
Scie chimiche ed ecologismo manicomiale, John Holdren e Barack Obama. In America se ne parla liberamente. Ma, nella colonia Italia, bocche rigorosamente cucite. Ne parla persino il consigliere scientifico di Obama. Da 15 anni negli Stati Uniti, ed anche in Italia, colonia degli Usa a tutti i livelli, vengono effettuate nei cieli irrorazioni di sostanze altamente velenose. Mentre questi apprendisti stregoni provano a cambiare il clima, avvelenano e ammalano la gente che vive in superficie. Da dove sono usciti questi assassini? Da sotto terra? Respirano con polmoni o con branchie? Sono del tutto umani coloro che avvelenano il pianeta e non si preoccupano delle conseguenze? John Holdren non è per niente uno stinco di santo. Ma quanto ad autorevolezza non è certo sguarnito. Parliamo dell’uomo scelto da Obama come Director of the White House Office of Science and Tecnhology Policy. In una pubblica intervista del 15 novembre 2011 ha candidamente ammesso, come nulla fosse, che il governo americano da 15 anni sta irrorando i cieli d’America e d’Europa, specie Italia, viste le tante basi aeree, a favore della geoingegneria e della manipolazione climatica.Irrorazioni cariche di danni e di pericoli, con notevoli influenze sulla qualità delle coltivazioni e della nostra salute. La scienza, la meteoreologia e i media di regime fanno passare queste scie come semplici scie di condensa. Spiegazioni strane e assurde visto che le scie di condensa si formano solo nel 2% dei casi e seguono determinate leggi fisiche, riassumibili in 3 condizioni che sono: quote superiori a 8000 metri, umidità relativa non inferiore al 70%, temperatura non inferiore ai -40°C. Le scie chimiche sono molto lunghe e persistenti, a differenze delle scie di condensa, e permangono nell’aria per molte ore. Gli aerei coinvolti non sono di linea e non portano contrassegni, si incrociano nei voli e non vengono segnalati dai radar. Ricercatori, scienziati e singoli cittadini hanno effettuato analisi chimiche dei terreni, delle polveri e delle acque.Si è accertata la presenza in cielo e sul suolo di bario, alluminio, calcio, potassio, torio, magnesio, quarzo, bario, tutte sostanze atte a coadiuvare la geo-ingegneria e le onde elettromagnetiche emesse dal sistema Haarp, le cui funzioni sono molteplici e alquanto discutibili. Temi scomodi che spesso vengono etichettati come teorie complottiste, o meglio come teorie da complottologhi, ignorate del tutto dai nostri media nazionali, mentre paradossalmente nell’America imperialistica autrice dei misfatti se ne parla come si trattasse di una banale partita di rugby. John Holdren, oltre che maggiore consulente scientifico di Obama, è co-autore di un libro del 1977 dove invoca la formazione di un “regime planetario” dotato di una “forza di polizia mondiale” per far rispettare le misure totalitarie di controllo della popolazione, compresi aborti forzati, programmi di sterilizzazione di massa condotti attraverso cibo e acqua, e altre cose aberranti.I concetti illustrati nel libro di Holdren, “Ecoscience”, del 1977, scritto insieme ai colleghi Paul Ehrlich e Anne Ehrlich, sono così sconvolgenti che il rapporto Front Page Magazine del febbraio 2009 sul tema è stato respinto come stravagante e imbarazzante. La faccenda è quanto mai premonitrice perché Holdren e i suoi colleghi sono ora in prima linea negli sforzi volti a combattere il “cambiamento climatico” attraverso programmi altrettanto folli incentrati sulla geoingegneria del pianeta. Holdren ha recentemente sostenuto “progetti di geoingegneria su vasta scala volti a raffreddare la Terra”, come “sparare particelle inquinanti in atmosfera per riflettere i raggi del sole”, che come molti hanno sottolineato sta già avvenendo attraverso le “chemtrails” (scie chimiche, per l’appunto).“Ecoscience” parla di una serie di modi in cui la popolazione mondiale potrebbe essere ridotta per la lotta contro ciò che gli autori vedono come la maggiore minaccia per la specie umana, la sovrappopolazione. In ogni caso, le proposte sono formulate con una sobria retorica accademica, ma la raccapricciante consistenza di quello che Holdren ed i suoi co-autori sostengono è chiara. Tali proposte comprendono: 1) Sterilizzazione forzata della popolazione aggiungendo farmaci al cibo e alle acque, 2) Aborti forzati, 3) Stacco forzato dei figli dalle famiglie irregolari, 4) Applicazione delle regole draconiane tipo cinese con pesanti penalizzazioni verso il secondo figlio, 5) Istituzione di una forza di polizia mondiale a sostegno delle misure appena citate.Holdren e i suoi co-autori ritengono che la crisi demografica sia così grave da “mettere a rischio la società”. Arrivano a sostenere che le madri single dovrebbero vedere i loro bambini portati via dal governo, oppure potrebbero essere costrette ad aborti. Speculano su soluzioni inconcepibilmente draconiane per quella che loro avvertono come una crisi di sovrappopolazione. Ma ciò che è particolarmente preoccupante è che Holdren non si è limitato a fare proposte orripilanti tipo strappare bambini dalle braccia delle loro madri e portarli via, o costringere le donne ad avere aborti, che lo vogliano o no. Quello che più scandalizza è il modo compassato, spigliato ed impudente col quale egli presenta le sue schizofreniche soluzioni.Il mondo si scandalizzò per i giochini erotici di Bill Clinton all’interno dello Studio Ovale con la sua segretaria Monica Lewinsky. Giornali e televisioni ne parlarano per mesi e per anni, scandalizzati per delle cose tutto sommato banali. Niente si dice invece su questi abominevoli piani che trasformano la Casa Bianca non più in un innocente postribolo presidenziale, ma in una casa diabolica dove vengono intessute le più aberranti trame contro l’umanità intera. Altro che Khomeini, altro che Kim Jong e Corea del Nord, altro che Saddam e Gheddafi, giustiziati per cose assai meno infami. John Holdren prevede una società in cui il governo impianti una capsula per la sterilizzazione a lungo termine in tutte le ragazze non appena raggiungono la pubertà, che poi devono chiedere il permesso ufficiale di rimuovere temporaneamente la capsula e avere la possibilità di avere una gravidanza in un momento successivo. In alternativa, vuole una società che sterilizzi tutte le donne che hanno due figli. Che tipo di società infernale ha in testa questo losco individuo?Le persone corrette e dignitose, sarebbero lasciate tranquille, continua Holdren, ma coloro che “contribuiscono al deterioramento della coesione sociale” potrebbero essere “costrette ad esercitare la responsabilità riproduttiva”, che potrebbe significare soltanto una cosa, aborto coatto o involontario, sterilizzazione. Che alternativa sarebbe forzare la gente a non avere figli? Possono essere piazzati monitor governativi nelle camere da letto delle persone irresponsabili per garantire l’uso dei preservativi? Porteremo di nuovo la cintura di castità Ma che follia è mai questa? “Deterioramento sociale”? Holdren sta seriamente suggerendo che alcune persone contribuiscono al degrado sociale, più di altri, e quindi dovrebbero essere sterilizzate o costrette ad abortire, per impedire loro di riprodursi? Non è questa eugenetica, pura e semplice? Qui andiamo oltre alle bestialità del dottor Josef Mengele (1911-1979). Esistono gli estremi per ricoverare il professor Holdren in una clinica psichiatrica, con tanto di camicia di forza.Si è squarciato l’ultimo velo. Ci si aspetta che noi cediamo volontariamente la sovranità nazionale a un regime di tipo militar-sanitario che sarà armato e avrà la capacità di agire come una forza di polizia. Polizia internazionale pronta a far rispettare le nuove leggi con le armi. Vaccinazioni obbligatorie, obbligatorio controllo delle nascite, e controllo furibondo di tutte le attività economiche. Il bello è che Holdren non la mette sul piano delle battute ironiche e provocatorie. Sostiene le sue teorie in modo dannatamente serio. Ed è, non dimentichiamolo per un solo attimo, responsabile della scienza e della tecnologia degli Stati Uniti, il paese che ci manovra e ci dirige a bacchetta. «Siamo di fronte a una catastrofe globale, la sovrappopolazione, che deve essere risolta a tutti i costi entro il 2000». Questo scriveva Holdren nel 1977, pensando che fossimo in bilico sull’orlo di una catastrofe globale, e che fosse necessaria l’attuazione di regole fasciste per evitare l’imminente disastro.È importante sottolineare che John Holdren non ha mai preso pubblicamente le distanze da se stesso, da una qualsiasi di queste posizioni, pur avendo avuto 32 anni a disposizione per farlo, da quando il libro è stato pubblicato per la prima volta. Occorre anche sottolineare che queste non sono solo le opinioni di un essere disumano. Sono opinioni che riecheggiano quelle sostenute da numerose altre personalità di spicco della politica americana, del mondo accademico e del movimento ambientalista da decenni. Si consideri il fatto che gente come David Rockefeller, Ted Turner, e Bill Gates, tre uomini che hanno legami con il movimento eugenetista integralista, di recente si sono incontrati con altri miliardari filantropi a New York per discutere di “come la loro ricchezza potrebbe essere utilizzata per rallentare la crescita della popolazione mondiale”, come riportato dal quotidiano londinese “Times”. Ted Turner ha pubblicamente sostenuto scioccanti programmi per la riduzione della popolazione che dovrebbero abbattere la popolazione umana di uno sconcertante 95%. Ha anche chiesto, in stile comunista, la politica del figlio unico da parte dei governi in Occidente.Naturalmente, Turner non segue affatto il suo stesso regolamento su come tutti gli altri devono vivere la loro vita, avendo cinque figli e possedendo non meno di 2 milioni di acri di terra. Nel terzo mondo, Turner ha contribuito letteralmente alla riduzione di miliardi di individui attraverso i programmi delle Nazioni Unite, aprendo la strada a persone del calibro di Bill Gates, di Melinda Gates e di Warren Buffett. Gates padre, top eugenista, è stato a lungo uno dei principali membri del Consiglio di Amministrazione di Planned Parenthood). Rallentare la crescita della popolazione del mondo e migliorarne la salute sono due concetti inconciliabili per l’élite. Elitari come David Rockefeller non hanno alcun interesse a “rallentare la crescita della popolazione mondiale” con metodi naturali. Il loro ordine del giorno è radicato nella pseudo-scienza eugenetica. Essi puntano a un semplice abbattimento dell’eccedenza di popolazione attraverso mezzi draconiani, con tutti i metodi e in tutte le salse possibili ed immaginabili.L’eredità di David Rockefeller non è derivata da una ben intenzionata “filantropica” voglia di migliorare la salute nei paesi del terzo mondo, ma è nata da una spinta Malthusiana per eliminare i poveri e quelli considerati inferiori dal punto di vista razziale, con la giustificazione del darwinismo sociale. Come documentato nel film “Endgame” di Alex Jones, Rockefeller padre, John D. Rockefeller, ha esportato l’eugenetica in Germania dalla sua origine in Gran Bretagna, finanziando l’Istituto Kaiser Wilhelm che poi sarebbe diventato un pilastro centrale dell’ideologia nazista della super razza del Terzo Reich. Dopo la caduta del nazismo, importanti eugenetisti tedeschi sono stati protetti dagli alleati in modo che la parte vincente potesse beneficiare di più della loro “esperienza” nel mondo del dopoguerra. La motivazione per l’attuazione di misure drastiche di controllo della popolazione è cambiata per soddisfare le mode e le tendenze contemporanee. Ciò che una volta era mascherato come preoccupazione per la sovrappopolazione è tornato sotto le spoglie del cambiamento climatico e del movimento per il riscaldamento globale.Quello che non è cambiato è il fatto che nella sua essenza, questo rappresenta nient’altro che l’arcana pseudo-scienza dell’eugenetica prima costruita dagli Stati Uniti e dall’élite britannica alla fine del 19 ° secolo, e poi abbracciata dal leader nazista Adolf Hitler. Nel 21° secolo, il movimento eugenetista ha cambiato identità ancora una volta. Tutto verte sulle emissioni di carbonio e sull’idea l’idea che avere troppi figli o godere di un certo standard di vita stia distruggendo il pianeta attraverso il riscaldamento globale. Si crea così l’alibi e il pretesto per regolare e controllare in modo dittatoriale e disumano ogni aspetto della nostra vita. Il fatto che il principale consulente scientifico del presidente degli Stati Uniti, un uomo con il dito sul polso della politica ambientale, sostenga la sterilizzazione di massa degli attraverso la catena alimentare e la fornitura di acqua è qualcosa di terrificante, degna di futuristico e fantascientifico film horror. Ideologia diabolica vestita da movimento ecologico ed ambientalista. Ambientalista di nome ma criminoso e manicomiale di fatto.Solo portando alla luce gli sconvolgenti piani di controllo sulla popolazione di Holdren possiamo veramente segnalare alle persone gli orrori che l’élite ha previsto per noi attraverso il controllo della popolazione, la sterilizzazione e i genocidi. Programmi di abbattimento che sono già in corso. Un presidente di Stato si valuta attraverso la scelta dei suoi massimi collaboratori. Obama si è distinto non solo andando a pescare nel torbido questo scienziato pazzoide che da noi, anche col peggior parlamento possibile sarebbe stato mandato in casa di cura, ma anche per altre scelte deliranti, come quella dell’avvocato Michael Taylor alla direzione del Food Safety Working Group (Codex Alimentarius americano), un Azzeccagarbugli legato alla Fda e alla Monsanto, come segnalato nella mia tesina “I magna-magna planetari dell’avvocato Taylor” del 10/5/09.(Valdo Vaccaro, estratti da “Scie chimiche ed ecologismo manicomiale, John Holdren e Barack Obama” dal blog di Vaccaro del 12 agosto 2013).Scie chimiche ed ecologismo manicomiale, John Holdren e Barack Obama. In America se ne parla liberamente. Ma, nella colonia Italia, bocche rigorosamente cucite. Ne parla persino il consigliere scientifico di Obama. Da 15 anni negli Stati Uniti, ed anche in Italia, colonia degli Usa a tutti i livelli, vengono effettuate nei cieli irrorazioni di sostanze altamente velenose. Mentre questi apprendisti stregoni provano a cambiare il clima, avvelenano e ammalano la gente che vive in superficie. Da dove sono usciti questi assassini? Da sotto terra? Respirano con polmoni o con branchie? Sono del tutto umani coloro che avvelenano il pianeta e non si preoccupano delle conseguenze? John Holdren non è per niente uno stinco di santo. Ma quanto ad autorevolezza non è certo sguarnito. Parliamo dell’uomo scelto da Obama come Director of the White House Office of Science and Tecnhology Policy. In una pubblica intervista del 15 novembre 2011 ha candidamente ammesso, come nulla fosse, che il governo americano da 15 anni sta irrorando i cieli d’America e d’Europa, specie Italia, viste le tante basi aeree, a favore della geoingegneria e della manipolazione climatica.