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Archivi degli autori rss

  • Affari d’oro sulla nostra pelle: la dittatura dei super-ricchi

    Scritto il 11/8/12 • nella Categoria: idee • (1)

    Il modello è morto, lunga vita al modello. I programmi d’austerità stanno prolungando la crisi che dovevano risolvere, tuttavia i governi si rifiutano di abbandonarli. La Gran Bretagna offre un esempio efficace. I tagli, prometteva la coalizione, sarebbero stati dolorosi ma avrebbero funzionato. Sono dolorosi, altroché, e ci hanno spinto in una doppia recessione. Il risultato era stato ampiamente previsto. Se si taglia la spesa governativa e il reddito dei poveri durante una crisi economica, è probabile che la si renda peggiore. Ma la settimana scorsa David Cameron ha insistito a dire che «andremo avanti e completeremo il lavoro», mentre il cancelliere ha sostenuto che il governo ha «un piano credibile e ci stiamo attenendo ad esso».

  • Cancro, bugie e miliardi: noi, il paradiso degli inceneritori

    Scritto il 10/8/12 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Quando ho letto su queste pagine la notizia secondo cui il sindaco di Parma potrebbe perdere la sua scommessa circa la chiusura dell’inceneritore (è bene chiamarlo così) perché i lavori di costruzione proseguono a ritmo serrato al fine di ottenere 40 milioni di euro di contributi statali, mi sono incazzato come una iena. Non tanto per il caso singolo, quanto perché – e forse non tutti lo sanno – l’Italia è l’unico paese d’Europa che ha dato impunemente incentivi all’energia prodotta dai rifiuti, nonostante che questo fosse assolutamente vietato. Infatti, la delibera del Comitato Interministeriale Prezzi adottata il 29 aprile del 1992 (governo Andreotti), in coerenza con le direttive europee e gli accordi internazionali, prevedeva che l’energia prodotta da fonti rinnovabili dovesse avere un costo maggiore rispetto a quella prodotta da fonti tradizionali (carbone e petrolio).

  • Cremaschi: spiegate a Vendola che si è alleato col nemico

    Scritto il 10/8/12 • nella Categoria: idee • (3)

    In una delle sue ultime interviste il grande regista Mario Monicelli così rispose a a una domanda sulle speranze per il futuro: «La parola speranza è solo un imbroglio, serve a tener buoni coloro che dovrebbero ribellarsi, la parola che ci vuole in Italia è rivoluzione». Nichi Vendola propone di chiamare “polo della speranza” il ricostituito centrosinistra di cui vuole fare parte. Siamo ad una stanca replica della commedia: il centrosinistra progressista, ma naturalmente anche responsabile, contro Berlusconi. Casini, in mezzo, che si prepara all’alleanza, ma non lo dice chiaramente perché deve tenere conto di Vendola. Intanto i principali giornali che sostengono Monti, cioè quasi tutti, spiegano che le prossime elezioni saranno a sovranità limitata, perché chiunque governi dovrà solo portare avanti il programma di austerità e “riforme” dell’attuale governo e della Bce.

  • Stato-mafia: perseguitati i giudici che sfidano il potere

    Scritto il 09/8/12 • nella Categoria: idee • (4)

    È bene dirlo con la massima chiarezza: le notizie sull’azione disciplinare avviata dal Pg della Cassazione contro i vertici della Procura di Palermo «ci parlano ormai di una vera e propria strategia persecutoria scatenata da alcuni organi dello Stato contro altri organi dello Stato preposti alla ricerca della verità nella lotta ai poteri criminali». Una strategia che finisce per «scardinare e delegittimare gli uffici giudiziari siciliani», in prima linea contro la mafia. Antonio Padellaro, direttore del “Fatto Quotidiano”, scende in campo per denunciare la “persecuzione” che si abbatte su Antonio Ingroia e Roberto Scarpinato: il primo, “giubilato” in America Latina e il secondo a rischio di trasferimento d’ufficio. La “colpa”: aver evocato il sospetto che l’oscura trattativa Stato-mafia sia costata la vita a Paolo Borsellino, in una pagina nera che a quanto pare qualcuno non vuole riaprire.

  • Macelleria-Siria, la strana alleanza tra Israele e Jihad

    Scritto il 09/8/12 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    La Reuters ha faticato parecchio prima di poter pubblicare che qualche mese fa il presidente americano Barack Obama aveva approvato una “intelligence” dalla quale risulta che la Cia, Central Intelligence Agency, doveva dare un appoggio ai “ribelli” armati, che si battono per un cambiamento di regime in Siria e che ora questo sostegno deve essere tolto. A questo punto anche i più sperduti pescatori delle isole Figi già saranno a conoscenza di questo “segreto” (per non tornare a ripetere che in tutta l’America Latina si conosce una cosetta o due su come la Cia si sappia destreggiare nel rovesciare un regime). La Reuters descrive con cautela questo sostegno, come «circoscritto». Ma questo è, ovviamente, il codice per “proteggersi le spalle”. Infatti ogni volta che la Cia vuole abbandonare qualche progetto si serve della stampa e di qualche scriba fedele, come David Ignatius del “Washington Post”.

  • Guerra al fotovoltaico: conviene a noi, non all’Enel

    Scritto il 08/8/12 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    Il 3 maggio scorso si verificò un evento storico nella produzione energetica italiana: fu “il giovedì in cui l’energia costava zero”, grazie al boom del fotovoltaico italiano. Debora Billi, giornalista e blogger, profetizzò che presto nuove leggi e decreti avrebbero protetto la lobby dei produttori di termoelettrico. «Da quel giorno – scrive ora nelle pagine di “Petrolio.blogosfere” – è infatti cominciata la battaglia dei produttori tradizionali contro la produzione di energia rinnovabile, che li costringeva a rimetterci fior di soldoni. Con buona pace delle decantate “leggi di mercato”, si è cercato in tutti i modi di porre un freno all’enorme produzione italiana di energia gratuita solare. Motivo: le centrali a olio combustibile e turbogas non dovevano chiudere i battenti. «Il bello è che abbiamo praticamente un problema di sovrapproduzione: ma non dovevamo fare le urgentissime centrali nucleari?».

  • Serve un Partito d’Azione, contro la Coalizione del Colle

    Scritto il 08/8/12 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Qualcuno deve aver fatto credere al Colle più alto che in Italia sia già stato introdotto il (semi) presidenzialismo alla francese, visto che Giorgio Napolitano si comporta ormai quotidianamente come se agenda, priorità, orientamenti dell’attività di governo fossero in suo potere. Del resto, quando si cominciano ad accampare pretese di “prerogative” inesistenti (vedi accuse alla Procura di Palermo), è facile che venga la bulimia, se il coro partitocratico e massmediatico intona il “Te Deum” anziché pronunciare l’altolà che logica e buon senso vorrebbero. Perciò succede questo: da qualche giorno Roma è tappezzata di manifesti del “Popolo della libertà” di Berlusconi e Alemanno, che “sparano” il presidenzialismo come cosa fatta, precisando che l’approvazione è solo del Senato in un corpo tipografico più pudibondo.

  • La Germania strangola chi l’ha salvata: noi, il Sud Europa

    Scritto il 07/8/12 • nella Categoria: idee • (10)

    La Germania ammetta l’evidenza: se oggi la sua industria è risorta, lo deve proprio al “boom” del Sud Europa, che dalla fine degli anni ’90 ha fatto volare l’export di Berlino. Oggi, Italia e Spagna sono in difficoltà: e la Merkel cosa pensa di ottenere, dalla stolida linea del rigore a oltranza? Paul Krugman, Premio Nobel per l’economia, non è affatto sicuro che l’euro si possa salvare. Averlo introdotto come moneta unica? «Un grosso errore». Ma, ora come ora, «il crollo dell’euro non provocherebbe solo un disastro economico: sarebbe un colpo micidiale per il più ampio progetto europeo, che ha portato pace e democrazia in un continente dal tragico passato». “Mistero della natura” come il volo del calabrone – che non potrebbe volare eppure vola, per citare Draghi – l’euro oggi non “vola” più. Inoltre, l’Europa sta sbagliando tutto: imporre l’austerity serve solo a peggiorare le cose.

  • Aiuti-capestro? Ma i mercati chiedono lavoro, non tagli

    Scritto il 07/8/12 • nella Categoria: idee • (1)

    Attenti, «la perfidia dei tecnocrati europei sembra non avere fondo». Nei corridoi di Bruxelles trapela infatti la seconda parte del piano Draghi-Merkel. «Vi pareva che si accontentassero di intrappolarci nell’Eurozona per altri 5 o 10 anni senza, fin da subito, spremere sangue concreto?». Paolo Barnard, il primo a denunciare il “golpe” finanziario contro la sovranità economica italiana, suona l’allarme: «Prima di attivare il programma “Smp Bond Purchases” della Bce, quello che può calmare i mercati abbassando i tassi sui nostri titoli di Stato e quindi allontanando la fine dell’agonia, la Germania pretenderà da noi Maiali/Piigs il ricorso al Fondo Salva-Stati (Esfs o Mes) per una prima tranche di prestiti a noi concessi». Nuovo debito, quindi. Ma attenzione: si tratta «di quel tipo di debito mortale che non solo va restituito dissanguando cittadini e aziende, ma comporta la resa nazionale alla schiavitù della micidiale Troika (Ue, Bce, Fmi) che è oggi freneticamente all’opera nella camere di tortura in Grecia».

  • Desaparecidos: la Chiesa in Argentina aiutò i carnefici

    Scritto il 07/8/12 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    Una vera e propria valanga di dichiarazioni è uscita dalla bocca dell’ex dittatore Jorge Videla durante gli ultimi interrogatori. Le informazioni ricavate hanno messo fine ad un lungo dibattito sui modelli di transizione dal regime alla democrazia in Argentina, durante l’ultimo periodo della dittatura militare. In molti nello Stato del Sud America criticavano la riapertura dei processi per crimini contro l’umanità, sostenendo che l’obiettivo di giungere ad una condanna penale rischiava di ostacolare il raggiungimento della verità. Gli stessi esaltavano, invece, il modello sudafricano consistente nell’ottenere informazioni in cambio dell’impunità. Ciononostante, in Argentina, sono già state pronunciate oltre 250 sentenze di condanna al termine di processi che hanno garantito tutti i diritti alla difesa, tanto che vi sono state anche due dozzine di sentenze di assoluzione. Il flusso di informazioni, però, non solo non si è arrestato, ma è addirittura aumentato, portando a galla molte testimonianze e verità storiche.

  • Ipoteca sull’Italia: l’aiuto Bce in cambio della nostra fine

    Scritto il 06/8/12 • nella Categoria: segnalazioni • (20)

    Giù la maschera: l’Italia si prepara a firmare un’ipoteca che non sarà solo finanziaria, ma anche politica. Perché appena Monti sottoscriverà il “programma” per garantirsi gli aiuti dall’Europa, «i programmi elettorali saranno carta straccia prima ancora di venire presentati». Lo afferma il “Corriere della Sera”, in un’analisi di Francesco Verderami. «Il commissariamento economico si porterà infatti appresso il commissariamento della competizione tra partiti. E il salvataggio del Paese – aggiunge Verderami – avrà un prezzo che si pagherà nella valuta più pregiata: la democrazia». Allarme rosso, dunque, se ne parla persino il “Corriere”: «E’ già quasi tutto scritto, di sicuro è già tutto pronto. I leader della “strana maggioranza” sono stati allertati e sono consapevoli che il premier è prossimo al passo, che il governo si prepara a chiedere “assistenza” e che la Bce è pronta a fornirla, garantendo così l’abbassamento dello spread che sta mettendo in ginocchio il Paese».

  • Amici delle Fabbriche, scordatevi il vostro vecchio Nichi

    Scritto il 06/8/12 • nella Categoria: idee • (3)

    Ebbene, Nichi Vendola “diviene ciò che è” e mette ai margini il pur cauto Di Pietro, che ancora ha il coraggio di invocare un fantasioso connubio tra sviluppo e solidarietà, negato nei fatti da trent’anni di capitalismo globale. Sel veleggia, come prevedibile, verso un centro-centro-sinistra che ambirebbe – addirittura! – a farsi alternativa al sistema, mirando all’ampliamento dei diritti, soprattutto civili. Questo nobile intento giustifica, per il Nichi visionario, persino l’alleanza con Pd e Udc. Queste poche righe sono rivolte ai tanti ragazzi delle “Fabbriche di Nichi” che, in buona fede, hanno dato il loro tempo in questi anni per sostenere un’idea di cambiamento dal basso, con il triste e prevedibile esito di alimentare l’ego smisurato del loro leader.

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