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  • Elezioni: da dove cominciare a cambiare il mondo

    Scritto il 22/5/12 • nella Categoria: idee • (5)

    «Ho sempre sognato di cambiare il mondo; adesso ho capito da che parte cominciare». Trentanove anni, manager bancario appassionato di informatica. Finalmente, un italiano normale: dal 21 maggio 2012 è il nuovo sindaco di Parma. Al ballottaggio, ha clamorosamente stracciato il potente Pd emiliano grazie al pieno sostegno della città, stremata dalle malversazioni di una “casta” il cui disonore ha finito per travolgere, al di là dei suoi meriti, lo stesso antagonista, Bernazzoli, volto pulito della politica, esponente di spicco del Pd, sostenuto direttamente da Bersani. Il neo-sindaco “grillino” Federico Pizzarotti esordisce con un gesto perentorio: fermare il maxi-inceneritore già progettato, per dimostrare che cambiare tutto è davvero possibile, persino in un’Italia in cui l’arbitro supremo interviene a gamba tesa per tentare di squalificare un concorrente, truccare la gara e provare a salvare il carrozzone di una nomenklatura detestata, che ha consegnato il paese ai gelidi “macellai” di Bruxelles.

  • Salvare l’Italia per via elettorale: possibile, ora o mai più

    Scritto il 22/5/12 • nella Categoria: idee • (6)

    Il boom, c’è da giurarlo, questa volta lo hanno sentito anche al Quirinale. Ma se il boom sarà sufficiente per risollevare le sorti del Paese è cosa ancora tutta da dimostrare. A oggi si può solo dire che il Movimento 5 Stelle è ormai artefice del suo destino. E in parte anche di quello degli italiani. Se, a cominciare da Parma, il Movimento riuscirà a ben governare, i cittadini avranno davanti a loro una valida alternativa al disastrato e disastroso sistema dei partiti. O almeno si ritroveranno tra le mani un pungolo per tentare di spingere finalmente all’azione quel poco che c’è da salvare nei nostri movimenti politici. Se invece il M5S non ce la farà (e la sfida è ardua) bisognerà rassegnarsi a vivere in una nazione che sempre più velocemente passa dal declino al degrado. In una repubblica senza speranza, sempre più ostaggio di cricche, oligarchie e veri e propri gruppi criminali.

  • Il tramonto del Pd, la casta che perde a sua insaputa

    Scritto il 21/5/12 • nella Categoria: idee • (5)

    C’è una nuovo sviluppo nella politica italiana, quella dei partiti che perdono a propria insaputa: così accade nel Pd che canta vittoria non accorgendosi di aver ormai imboccato la strada del disastro. E non è solo la vittoria dei grillini a Parma a definire un quadro fosco, ma principalmente la diserzione dalle urne che segnano le elezioni meno partecipate della storia della Repubblica. Il dato del 51, 4% di per sé striminzito non restituisce la realtà perché è la media delle affluenze nei comuni dove si è votato, ma nei centri di gran lunga più grandi rispetto agli altri, Genova e Palermo siamo al 39% e a Palermo al 41%. Questo significa che sulla platea globale  degli aventi diritto al voto, parecchio meno della metà è andata alle urne. La disaffezione è drammatica. La platea degli incerti e degli schifati, una massa enorme.

  • Rivalta Sostenibile: trionfo No-Tav alle porte di Torino

    Scritto il 21/5/12 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Tempi duri per chi vorrebbe imporre manu militari la Torino-Lione: dopo il trionfo di Avigliana, “porta” della valle di Susa che ha resistito all’assalto dell’inedita alleanza Pd-Pdl per scalzare gli ambientalisti da vent’anni alla guida del Comune, ora è la volta di Rivalta, importante centro dell’hinterland torinese, anch’esso spaventato dalla minaccia del treno ad alta velocità che ne sconvolgerebbe il territorio, a cominciare dalla falda acquifera. A vincere il ballottaggio è un outsider assoluto, Mauro Marinari, leader della lista No-Tav “Rivalta Sostenibile”, attivissima contro la cementificazione della collina. «Una lista a sei stelle», la “promuove” Beppe Grillo, che le ha assicurato il proprio sostegno con un video-appello a poche ore dal voto. Clamorosamente sconfitto, dopo due decenni, proprio il Pd, massimo sostenitore della maxi-infrastruttura ferroviaria che gli abitanti non vogliono.

  • Tav, corridoio fantasma: e Torino resterebbe senz’acqua

    Scritto il 21/5/12 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    La Torino-Lione? Pura follia inutile. Quel che resta di un vecchio disegno europeo completamente tramontato: perché mancano soldi, perché non serve a nessuno, e perché – in concreto, tecnicamente – non è neppure realizzabile. Il chiasso della propaganda ha finora nascosto un tabù colossale, un problema grande come Torino: l’acqua potabile e i rubinetti dei torinesi. Alle porte della metropoli, spiega un ingegnere della Regione Piemonte, il progetto prevede un tunnel profondo 40 metri, che «si infila né più né meno che nella falda idropotabile della città». Attenzione: non in quella irrigua, ma «proprio nell’acqua che va nelle case dei torinesi». L’ingegnere non ha dubbi: operazione «impensabile e illegale». Un milione di abitanti all’asciutto, senza più acqua bevibile: «Progetto impossibile, a meno che non si pensi a un golpe», dice lo scrittore Luca Rastello, autore del dirompente reportage “Corridoio 5, binario morto”, pubblicato il 20 maggio da “Repubblica”.

  • Ci risiamo: bombe, per congelare la protesta democratica

    Scritto il 20/5/12 • nella Categoria: segnalazioni • (12)

    Prima lo strano agguato contro il manager genovese dell’Ansaldo, seguito da un’altrettanto strana rivendicazione “anarchica”, nonostante lo stile brigatista della “gambizzazione” di Roberto Adinolfi. E ora la furia cieca dell’esplosivo stragista, davanti all’istituto scolastico di Brindisi intitolato a Francesca Morvillo Falcone: una studentessa dilaniata dalle bombe e un’altra in condizioni gravissime. «Il dolore atroce che si rovescia sulla vita civile del nostro Paese, nel giorno dell’attentato che ha profanato la gioventù di Brindisi, è ancora una volta l’ingrediente sanguinario che puntualmente si inserisce dall’ombra nei momenti cruciali della storia nazionale», dice Giulietto Chiesa: «Le bombe che scoppiano fra la gente hanno sempre favorito lo stesso obiettivo: convalidare un restringimento della libertà in nome della sicurezza e disinnescare le possibilità di cambiamento democratico mentre si approntano nuovi equilibri».

  • Furti di benzina: la nuova povertà non è più fantascienza

    Scritto il 19/5/12 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Per tutti è normale che il tappo della benzina delle nostre auto abbia la chiave, o il comando di apertura. Chi è abbastanza anziano invece ricorda un’era in cui i tappi erano apribili semplicemente girandoli. Poi nel 1973 arrivò la prima crisi petrolifera, la cosiddetta austerity, il prezzo dei carburanti volò alle stelle, ed iniziarono i furti. Lasciare l’auto in strada significava trovarla a secco la mattina seguente, e così i ferramenta fecero affari d’oro vendendo i nuovi tappi con la chiave. Ricordo una signora che, con una vecchia 500, non trovava il tappo adatto: era costretta a mettere mille lire di benzina al giorno per lasciare il serbatoio vuoto ogni sera, e impedire ai ladri “il succhio”.

  • Mostri al potere, Hudson: manderete a lavorare i bambini

    Scritto il 18/5/12 • nella Categoria: idee • (6)

    «Tra vent’anni, per campare, dovrete mandare i vostri bambini a lavorare». Parola di Michael Hudson, eminente economista americano della Modern Money Theory. Il problema si chiama: golpe finanziario. «Vi impongono un nuovo ordine sociale, vi vogliono distruggere», conferma il francese Alain Parguez, il professore che ripudiò come “traditore” il presidente Mitterrand. Scenario cupo: «Ci sarà sangue nelle strade», annuncia Marshall Auerback, altro economista democratico statunitense, “reclutato” per il summit sulla teoria della moneta moderna promosso a Rimini da Paolo Barnard, secondo cui l’unica cosa che il super-potere teme è «la radicalità di Mariarca Terracciano», l’infermiera napoletana che si lasciò morire perché rimasta senza stipendio. Ora il “massacro sociale” è arrivato. La causa? «L’America aveva la schiavitù, voi avete l’euro», dice Stephanie Kelton, dell’università Missouri-Kansas City.

  • Macao, Ligresti e la ministra: mamma, rivoglio il grattacielo

    Scritto il 18/5/12 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    “Mamma, rivoglio il grattacielo!”. Sul blog “Il Corsaro”, Claudio Riccio riassume così, con una battuta, la vicenda dell’occupazione-lampo della Torre Galfa di Milano, sgomberata con estrema sollecitudine dalla polizia dopo il tentativo di “Macao”, il collettivo artistico che voleva replicare nel capoluogo lombardo l’esperienza del Teatro Valle di Roma, “restituendo” alla popolazione uno spazio-simbolo rimasto desolatamente vuoto per quindici lunghi anni. «Nonostante i numerosi appelli, anche istituzionali, finalizzati ad aprire il dialogo», il grattacielo è stato rapidamente sgmberato «senza alcuna mediazione e con grande celerità rispetto alla media degli sgomberi in Italia». Per via dello stile “rigoroso” del governo Monti? Forse, ma non solo: perché allo sfratto dei manifestanti è interessato direttamente il figlio del ministro dell’interno.

  • Tzipras: con Hollande, il popolo greco ora sfiderà Bruxelles

    Scritto il 17/5/12 • nella Categoria: segnalazioni • (2)

    “Syriza” terrorizza il fronte dell’austerità: o si mette fine al “rigore”, costringendo Bruxelles a cambiare radicalmente politica, o la Grecia non potrà restare nell’Eurozona, sotto il ricatto dei “golpisti” finanziari che detengono per intero il potere creditizio di un paese ridotto ormai allo stremo. Il cartello della sinistra radicale guidata dal giovane Alexis Tzipras non si è reso disponibile ad una soluzione all’italiana, cioè un governo di tecnocrati sostenuto da una larga coalizione con centrodestra e centrosinistra, “Nuova Democrazia” e Pasok: entrambi gli ex partiti di governo sono infatti indisponibili a modificare il famigerato “memorandum” della Troika costituita da Bce, Fmi e Unione Europea. Dal rifiuto di “Syriza”, la paralisi che ha indotto il presidente ellenico, Karolos Papoulias, a convocare nuove elezioni: e nei sondaggi, è in testa proprio il partito di Tzipras, con una forte tendenza verso la crescita.

  • Lavoro per tutti: solo lo Stato, se vuole, può salvare l’Italia

    Scritto il 17/5/12 • nella Categoria: idee • (6)

    Salvare l’Italia è possibile: basta creare, da subito, almeno un milione di posti di lavoro finanziati direttamente dallo Stato. Sembra un costo, invece è un investimento: perché, al contrario, disoccupazione significa catastrofe. E cioè povertà, perdita della casa, criminalità, denutrizione, abbandoni scolastici, antagonismo etnico, famiglie spezzate. Luciano Gallino, sociologo ed economista, rilancia la sua proposta nella speranza che qualcuno – governo, partiti, sindacati – si decida ad ascoltarla. Ottimo pretesto per riparlarne, l’allarme appena lanciato dal ministro Passera, che ora teme per la tenuta del sistema-Italia sotto i colpi del rigore promosso da Monti per tagliare il debito pubblico. Attenzione, avverte Gallino: la disoccupazione è un male ben peggiore del deficit, come ammoniva già vent’anni fa William Vickrey, premio Nobel nel ’96.

  • Giapponesi traditi: Fukushame, vergogna criminale

    Scritto il 16/5/12 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    Limiti di esposizione alle radiazioni alzati di 20 volte per risarcire meno famiglie, fusioni del nocciolo taciute, migliaia di animali abbandonati e costretti a morire di fame e stenti. Sono solo alcune delle “vergogne” giapponesi raccontate in “Fukushame. The lost gardens of Japan”. Un titolo inglese per un documentario tutto italiano, fra i primi al mondo a descrivere la situazione all’interno della “No Go Zone”: area fantasma che, creata dal governo nipponico ed evacuata subito dopo la tragedia dell’11 marzo 2011, separa con un muro di radioattività crescente la centrale di Fukushima Daiichi dal resto del mondo. Un problema ambientale, ma anche politico e sociale. «Le popolazioni locali sono trattate come oggetti», denuncia il regista Alessandro Tesei. Anzi, «oggetti fastidiosi».

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