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  • La pace fredda del Nord: l’Islanda riconosce la Palestina

    Scritto il 03/12/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Ghiaccio, fuoco e vulcani. Ma anche notizie. La prima, il rifiuto del debito. La seconda: il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina. La piccola Islanda «è il primo paese europeo a compiere questo passo», ha annunciato il ministro degli esteri islandese Össur Skarphéðinsson, dopo che il Parlamento ha approvato, con 38 voti a favore su 63, una mozione per il riconoscimento della Palestina “come Stato sovrano e indipendente”, entro i confini del 1967. Una decisione storica, che riconosce l’Olp come il rappresentante legittimo dello Stato palestinese: il voto risale al 29 novembre, cioè il giorno in cui nel mondo si celebra la “giornata di solidarietà con il popolo palestinese”.

  • Lucio Magri, l’amarezza di chi aveva sperato e lottato

    Scritto il 03/12/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Il suicidio progettato di Lucio Magri non significa probabilmente nulla per un giovane di oggi.  Per uno della mia generazione, invece, significa molto. L’ho conosciuto poco, di persona, e da lontano. Non è dunque per questo che sono rimasto colpito e toccato da vicino. Ma per giorni, e tutt’ora, mentre ne scrivo, è rimasto come un rumore di fondo in mezzo ai miei pensieri.  Scandagliare l’animo umano è sempre impresa insormontabile, esercizio eterno e senza certo destino, in cui solo alcuni, pochissimi, riescono meglio di altri, ed è quando raggiungono l’arte. Tanto più difficile, sul filo dell’indecenza, tentare questa operazione sul limitare senza traccia tra la vita e la morte, in quel punto di non ritorno in cui non può più esserci nessuna spiegazione, nessuna risposta; in quella discontinuità assoluta dove ogni regola umana, ogni convenzione, ogni artificio, perde i suoi contorni e sfuma.

  • Pensare come le montagne, o non avremo scampo

    Scritto il 02/12/11 • nella Categoria: Recensioni • (1)

    Cialtroni pubblici e truffatori della finanza, politici-fantasma e replicanti dello “sviluppo” alle prese col delirio tragicomico della “crescita” ormai impossibile: un film horror? C’è di peggio. Se si spalanca la finestra sulla realtà, quella vera, si può restare stecchiti: teoricamente, siamo alle soglie del suicidio del pianeta. Mai, nella sua storia, la Terra ha dovuto affrontare problemi come quelli di oggi. Mentre assistiamo allo sfacelo quotidiano di una delle tante crisi, quella economica, il mondo là fuori sta letteralmente collassando: esplosione demografica, deserto che avanza, acqua che non basta più. Previsioni: catastrofiche. Molte le analisi, e non uno straccio di soluzione. Nell’era di Internet, siamo ciechi al futuro: possibile? Nessuno che avanzi una via d’uscita ragionevole? Inutile attendere risposte: occorre agire, e subito.

  • Napoleoni: la farsa è finita, l’Europa ci lascia affondare

    Scritto il 02/12/11 • nella Categoria: idee • (4)

    «La cosa migliore per l’Italia sarebbe un default pilotato: rinegoziare il debito e ricominciare da zero. Ipotesi che questo governo non prenderà mai in considerazione, perché è un governo neoliberista, di euro-burocrati, che difenderà l’euro anche quando è indifendibile e sacrificando il futuro del paese». Loretta Napoleoni è drastica: siamo senza soldi, non ci sono vie d’uscita diverse e il 9 dicembre quasi certamente l’Europa ci saluterà. «E’ ora di smascherare la propaganda: Francia e Germania cercheranno di salvare le loro banche, prima che l’Italia. Quando tutti se ne renderanno conto, cioè fra pochi giorni, ogni scenario sarà possibile: compreso quello che sconvolse l’Argentina».

  • Viale: crescita per uscire dal debito? Siamo al delirio

    Scritto il 01/12/11 • nella Categoria: idee • (2)

    Ultima legge-capestro, il pareggio di bilancio da inserire addirittura nella Costituzione. Norma che il 30 novembre alla Camera è stata votata senza batter ciglio dalle anime morte del Pd e del Pdl, che contro ogni evidenza si ostinano a scommettere sulla manovra di Mario Monti: recuperare il disavanzo con una chimera ormai tragicamente ridicola, la “crescita”, e far pagare a lavoratori e pensionati gli interessi di un disastro perfetto, costruito dalla rendita finanziaria basata sul debito-truffa e dalla più gigantesca evasione fiscale d’Europa. In arrivo una “cura” drastica, ingiusta e soprattutto inutile, protesta il sociologo Guido Viale: per “rimedi” come quelli prospettati da Monti servirebbero tassi di crescita come quelli della Cina, mentre l’Italia è ormai in recessione e il resto dell’Europa sta per entrarci.

  • Barnard: noi come l’Africa, venduti agli Avvoltoi finanziari

    Scritto il 01/12/11 • nella Categoria: idee • (11)

    «Voi persone per bene non capite cosa significhi trovarsi debitori di un Vulture Fund, di un avvoltoio. Siete abituati al volto del vostro cassiere all’Unicredit, al Monte dei Paschi. Anche tu, imprenditore, non sai come prende allo stomaco il fiato di un Ss finanziario quando lo devi ricevere nel tuo ufficio». E sarà inutile, dall’interno del “Lager economico Italia”, volgere lo sguardo al governo, ai sindacati, alle Regioni: il debito sovrano dell’Italia del default sarà stato trasferito, con decisione del Consiglio Europeo, sotto la giurisdizione britannica o dello Stato di New York. Per cui a Roma sarà la Notte dei Lunghi Coltelli: «Il resto delle “Ss finanziarie” del Fmi, della Ue dei tecnocrati alla Rompuy e Draghi, saranno impegnate a ripulire i palazzi governativi per sempre. Inutile neppure pensarci, a loro».

  • Basta sprechi: No Impact Day, video-diari a impatto zero

    Scritto il 30/11/11 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Decrescita? Eccola in arrivo: invocata da Latouche e Pallante come nuovo orizzonte e zattera di salvataggio verso un nuovo umanesimo non più consumistico, la servirà a breve – sotto forma di drastica cura dimagrante – il professor Mario Monti col suo euro-governo ligio ai diktat della Bce, mentre l’economia sta per naufragare in quella che i tecnici chiamano ormai recessione. Non resta che arrendersi al peggio? Niente affatto, sostiene Daniel Tarozzi, direttore de “Il Cambiamento”, newsmagazine web nato per testimoniare la praticabilità di alternative reali e quotidiane: come quelle promosse dal “No Impact Day”, divertente concorso per video e testi. Una scommessa: ridurre consumi inutili e impronta ecologica non è solo virtuoso e “risparmioso”, ma anche bello. Provare per credere.

  • Il super-potere ci condanna: globalizza solo la povertà

    Scritto il 30/11/11 • nella Categoria: Recensioni • (7)

    «Il mondo è cambiato drammaticamente: la “globalizzazione della povertà” ha allungato le mani su tutte le principali regioni del pianeta, incluse l’Europa occidentale e il Nord America. Un “nuovo ordine mondiale” è stato instaurato, in deroga alla sovranità nazionale e ai diritti dei cittadini». Il nuovo potere mondiale «si alimenta della povertà umana e della distruzione dell’ambiente naturale, genera l’apartheid sociale, incoraggia il razzismo, lede i diritti delle donne e spesso fa precipitare le nazioni in distruttivi conflitti etnici». Michel Chossudovsky, economista di Ottawa e ispiratore del Global Research Institute, vede nero: «I debiti pubblici sono saliti a spirale, le istituzioni statali sono crollate e l’accumulazione di ricchezze private è aumentata incessantemente». Immense fortune in poche mani: abbiamo globalizzato soltanto la povertà.

  • La Russia: missili contro l’Europa se Israele minaccia l’Iran

    Scritto il 29/11/11 • nella Categoria: segnalazioni • (7)

    Dopo la vistosa operazione di difesa preventiva della Siria, la Russia rilancia: Mosca è pronta a dislocare sistemi missilistici “Iskander” nell’enclave baltica di Kaliningrad, se la Nato insisterà nel voler dispiegare – stavolta contro l’Iran – lo scudo anti-missile che da anni preme per installare ai confini dell’ex Unione Sovietica. Complice anche la campagna elettorale moscovita, si riaccendono toni da guerra fredda attorno allo scenario sempre più instabile che minaccia il Medio Oriente, dove una potenza nucleare come Israele ha annunciato un possibile attacco a Teheran: la reazione missilistica dell’Iran potrebbe coinvolgere forze Usa nel Golfo o nel Mediterraneo, con conseguenze apocalittiche.

  • Prestiti segreti: la Fed ha premiato chi ricatta il mondo

    Scritto il 29/11/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Dopo oltre due anni sono stati resi noti i dettagli sui prestiti segreti concessi dalla Federal Reserve ai principali colossi bancari in occasione della crisi del 2008. “Bloomberg Lp” ha infatti vinto una causa contro la Fed e la Clearing House Association. Di conseguenza, l’agenzia di stampa ha ottenuto la possibilità di rendere pubbliche le informazioni contenute in oltre 29.000 pagine di documenti della banca centrale americana. Le cifre sono da capogiro. E sovrastano anche quelle del Tarp (Troubled Asset Relief Program), il programma d’emergenza da 700 miliardi di dollari istituito dal governo di Washington allo scoppio della crisi per sostenere gli istituti in difficoltà.

  • Squali al lavoro: torturare l’Italia, per spolparla meglio

    Scritto il 28/11/11 • nella Categoria: idee • (3)

    Ci arriva un trader-squalo della City finanziaria di Londra, che sta a guardare il disfacimento della pubblica finanza dello Stato italiano con un gomito appoggiato su una scatola vuota di un Big Mac, il caffè nella tazza di porcellana nell’altra mano e gli occhi che poggiano inespressivi sullo schermo del pc. E dice: «Stiamo assistendo al collasso al rallentatore del terzo più grande mercato di titoli di Stato, quello italiano… è atroce da guardare». E lui sta a Londra, non dentro al furgone del ragazzo di 26 anni che ho tirato fuori da un fosso ieri notte alle 2 e mezza dopo che si era schiantato contro un cancello di una casa di campagna per il troppo sonno.

  • Colleghi poliziotti, non siate i mercenari di Wall Street

    Scritto il 28/11/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Ero nella mia sicura e tranquilla casa nella provincia di Philadelphia, e ho visto in televisione la repressione di un movimento che secondo me si batte per la giustizia. Mi è sembrato inaccettabile e sono venuto a New York. Non avevo intenzione di fare alcuna azione di protesta, volevo solo testimoniare con la mia presenza e la mia uniforme che non ero d’accordo con quello che i miei colleghi stavano facendo. Ma quando ho visto gli agenti portare via ragazzi che stavano esercitando pacificamente un loro diritto, ho deciso di farmi arrestare. Ho avuto una vita felice, ma quando mi sono trovato ammanettato è stato uno dei momenti più belli della mia vita.

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