LIBRE

associazione di idee
  • idee
  • LIBRE friends
  • LIBRE news
  • Recensioni
  • segnalazioni

Archivi degli autori rss

  • Maledizione Fukushima: trent’anni per uscire dall’incubo

    Scritto il 04/11/11 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Ci vorranno almeno trent’anni per uscire definitivamente dall’incubo nucleare di Fukushima, la centrale giapponese “impazzita” che secondo gli scienziati norvegesi ha letteralmente appestato il mondo, sprigionando almeno il doppio della radioattività dichiarata dopo il disastroso incidente del marzo 2011. Emergenza infinita: la famigerata Tepco, la compagnia elettrica di Tokyo riveltasi totalmente impreparata di fronte alla crisi, rivela ora di aver iniettato acqua e acido borico nel reattore 2, dove è stata da poco individuata la presenza di un gas che segnala il rischio di una possibile fissione nucleare. E mentre la Tepco arranca fra rappezzi e reticenze, il Giappone ammette: da questa storia usciremo solo fra tre decenni. 

  • Contro Wall Street: Usa, primo sciopero generale dal 1946

    Scritto il 03/11/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    «Il mondo è stanco delle diseguaglianze causate da questo sistema, è arrivato il momento di fare qualcosa e lo sciopero generale di Oakland è un colpo d’avvertimento per l’1 per cento: la loro ricchezza esiste solo perché il 99 per cento la crea per loro». Parola dei lavoratori del porto di Oakland, uno dei maggiori scali americani, sulla costa pacifica, epicentro della storica agitazione proclamata il 2 novembre: il primo sciopero generale indetto negli Stati Uniti dal 1946. E’ l’evoluzione radicale della protesta spontanea innescata il 17 settembre dal movimento “Occupy Wall Street”, duramente repressa dalla polizia negli ultimi giorni.

  • Referendum, Grecia-choc: l’Europa teme la democrazia

    Scritto il 03/11/11 • nella Categoria: idee • (3)

    Pochi giorni fa le borse festeggiavano, euforiche, la notizia che il governo italiano assumeva ufficialmente l’impegno di realizzare le richieste della Bce e dell’Unione Europea: licenziamenti facili, tagli al bilancio statale, vendite di beni e servizi pubblici, attacco alle pensioni, sconvolgimento della Costituzione, distruzione del principio della divisione dei poteri. Annunciare una tremenda limitazione della democrazia determina immediatamente un’impennata degli indici di borsa: ed è logico, perché meno democrazia significa meno opposizione alle barbare esigenze della finanza internazionale. Oggi invece le borse crollano miseramente perché la Grecia ha annunciato un referendum sui piani di salvataggio

  • Addio stipendio, grazie ai paladini dei diritti cancellati

    Scritto il 02/11/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Le dichiarazioni del ministro Maurizio Sacconi circa la possibilità che creare tensioni sulla riforma del lavoro possa portare a nuove stagioni di attentati sono a dir poco avventate. Non vorremmo pensare che sia un modo per mettere a tacere qualsiasi critica. Ma è quanto meno un modo per evitare che si parli della inettitudine del governo, di cui è parte, nel fare fronte con adeguate politiche dell’economia e del lavoro ai drammi sociali della crisi. Ciò che infatti lascia stupefatti, nei propositi governativi di accrescere la libertà di licenziamento, è che vi siano un ministro del Lavoro, un certo numero di accademici, quattro quinti dei media e molti politici, anche di centrosinistra, capaci di sostenere con tutta serietà che ciò è necessario perché i lavoratori godono di garanzie eccessive

  • Cibo dentro: autopsia visionaria del nostro mondo ibernato

    Scritto il 01/11/11 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    C’è un posto gelido dove si annidano, a nostra insaputa, i sogni insonni che ci fanno compagnia: una topografia sfuggente, elusiva, nascosta nel ritmo quotidiano del pianeta-metropoli che ha ovunque la stessa forma, quella dell’ordinario inferno domestico del supermercato. Vita plastificata sottovetro, liofilizzata, sigillata nel packaging. E soprattutto: surgelata, come un cuore freddo. C’è chi ha provato a entrarci, in quell’anatomia congelata, verso una sorta di autopsia visiva. Un viaggio ravvicinatissimo e dall’esito quasi surreale nella Grande Ibernazione, tra autentiche visioni: un pacco di comuni gamberetti finisce per assomigliare a una sezione di cervello, e i cubetti pressati di spinaci diventano sottosuolo geologico, foresta fossile, aliena frontiera minerale incrostata di permafrost.

  • Grandi opere, la mafia del debito: a loro i miliardi, a noi i tagli

    Scritto il 01/11/11 • nella Categoria: idee • (1)

    Si discute, ormai quotidianamente, del debito pubblico, del suo peso enorme sull’economia italiana. Una valanga che rotola a valle e travolge pensioni, diritti acquisiti, posti di lavoro e sta cancellando il futuro di una o due generazioni. Non si è ancora discusso però di come questo debito è stato generato e a cosa sono stati destinati i 1.900 miliardi accumulati dai vari governi, da Craxi a Berlusconi. E soprattutto chi ha preso questi soldi. Il giudice Imposimato ha spiegato che i soldi pubblici stanziati per l’alta velocità hanno finanziato le mafie, le lobby politiche e i soliti grandi gruppi con le pezze al culo.

  • Fukushima, le radiazioni sono il doppio di quelle dichiarate

    Scritto il 31/10/11 • nella Categoria: segnalazioni • (2)

    La Terra ha subito il doppio delle radiazioni finora dichiarate, dopo l’incidente nucleare di Fukushima l’11 marzo scorso. Per avere l’esatta misura dell’inquinamento radioattivo basta infatti estendere le rilevazioni: se si oltrepassano i confini del Giappone, si scopre che la nube velenosa ha contaminato una vasta area dell’Oceano Pacifico, sul quale peraltro “naviga” un’altra minaccia: l’enorme distesa di rifiuti e macerie finiti in mare in seguito al doppio cataclisma nipponico, terremoto e tsunami, raggiungerà la costa occidentale degli Stati Uniti già nel 2014. Si tratta di almeno 20 milioni di tonnellate di rifiuti, ad aggravare il bilancio di un disastro ambientale senza precedenti nella storia, a cominciare dall’incidente atomico, gravemente sottostimato.

  • Barnard: perderemo tutto, la Bce vuole il nostro sangue

    Scritto il 31/10/11 • nella Categoria: idee • (28)

    La lettera che il governo Berlusconi ha consegnato all’Unione Europea significa una sola cosa: «Che l’Italia si deve piegare al volere dei mercati». Dopo un lungo silenzio, Paolo Barnard torna a farsi sentire attraverso il suo dirompente sito web, dal quale lanciò “Il più grande crimine”, saggio sulfureo sulle vere cause dell’attuale crisi: la resa della politica ai predoni della finanza mondiale, attraverso un’inesorabile processo di privatizzazione perfezionato negli anni ’80 da Reagan e dalla Thatcher con la complicità di Kohl e Mitterrand e sviluppato in Italia da uomini come Ciampi e Prodi, fino al capolavoro assoluto: un’Unione Europea non democratica, retta da una Commissione di non-eletti e incentrata sull’euro, moneta comune ma privata, che la Bce “presta” agli Stati membri ad elevato tasso d’interesse.

  • Debora Billi: la crescita non ha futuro, finirà già nel 2012

    Scritto il 30/10/11 • nella Categoria: segnalazioni • (2)

    Tutti si flagellano per via che abbiamo fatto una figuraccia con la Ue, che ci aveva chiesto misure e riforme strutturali “per la crescita” ottenendo invece soltanto una letterina in stile Totò e Peppino. D’altronde, non si può negare che sia in corso una grande morìa delle vacche. Nessuno però, neppure tra i più critici, si sofferma a pensare quanto sia opportuno continuare ancora con questo magico mantra della crescita. Mantra, perché sembra proprio che occorra evocarla almeno dieci volte al giorno per fare sì che resti tra noi e non ci abbandoni proprio adesso. Invece, sembra che malgrado le continue orazioni e i buoni propositi, la crescita sia fisiologicamente destinata ad lasciarci molto presto, forse nel 2012.

  • I Clinton e la Goldman Sachs, nuovi signori della Libia

    Scritto il 29/10/11 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Il linciaggio di Gheddafi dovrebbe anche dimostrare, secondo la Nato, che i “ribelli” dopotutto sono dei barbari immaturi per la democrazia e incapaci di gestire uno Stato di Diritto; risulta perciò assolutamente necessaria la tutela internazionale, soprattutto per quanto riguarda l’eventuale ministero del Tesoro del nascente Stato libero della Libia. Come sorprendersi quindi che il primo atto del nuovo governo della Libia “libera” sia stato quello di chiedere alla Nato di rimanere in Libia? Si può prescindere per un momento anche dal business del petrolio libico, attualmente ritornato in mano soprattutto alla multinazionale British Petroleum, che deteneva quasi il monopolio del petrolio libico prima del colpo di Stato di Gheddafi nel 1969.

  • Maggiani: giovani cantieri per salvare l’Italia che sprofonda

    Scritto il 28/10/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Cosa provo? Niente. Ho già provato tutto due anni fa, ho provato tutto tre anni fa, cinque anni fa, sei anni fa, sette anni fa, otto anni fa. D’accordo? Adesso non provo più niente. Oggi c’è qualche morto in più, già: c’è qualche morto in più e allora sì, provo qualcosa di intensamente particolare per quei morti in più. L’indignazione è gratis, lasciamola perdere. Stamattina mi ha chiamato un giornale per chiedermi un’intervista su quanto sta accadendo. Il giornalista mi ha detto: «Guardi, ci ha rilasciato un’intervista l’anno scorso sullo stesso tema, ne possiamo fare un’altra?». Gli ho detto di no: se volete, ripubblicate quella. Mi ha risposto: «Ha ragione, lo sa che va benissimo?». Allora: ci si vuole indignare ancora?

  • Destra e sinistra? Scordiamoci il meno peggio: non esiste

    Scritto il 28/10/11 • nella Categoria: idee • (4)

    Il pantano maleodorante della politica italiana si va allargando ad alta velocità e, secondo ogni probabilità, noi andremo a votare anticipatamente – non si sa su che cosa, non si sa neanche per chi – ma questo è quello che si delinea. Andremo a votare con la stessa legge elettorale che abbiamo adesso, il che significa un Parlamento se possibile ancora peggiore, ancora più imbelle, più inetto, più controllato, più mafioso. In ogni caso, quelli che verranno – se verranno, dopo l’attuale disastro – saranno degli ostaggi: ostaggi consenzienti dell’attuale sistema della finanza europea e mondiale; un altro tipo di balordi, perfino più pericolosi degli attuali.

  • Page 520 of 711
  • <
  • 1
  • ...
  • 515
  • 516
  • 517
  • 518
  • 519
  • 520
  • 521
  • 522
  • 523
  • 524
  • ...
  • 711
  • >

Libri

UNA VALLE IN FONDO AL VENTO

Pagine

  • Libreidee, redazione
  • Pubblicità su Libreidee.org

Archivi

Link

  • Border Nights
  • ByoBlu
  • Casa del Sole Tv
  • ControTv
  • Edizioni Aurora Boreale
  • Forme d'Onda
  • Luogocomune
  • Mazzoni News
  • Visione Tv

Tag Cloud

politica Europa finanza crisi potere storia democrazia Unione Europea media disinformazione Ue Germania Francia élite diritti elezioni mainstream banche rigore sovranità libertà lavoro tagli euro welfare Italia sistema Pd Gran Bretagna oligarchia debito pubblico Bce terrorismo tasse giustizia paura Russia neoliberismo industria Occidente pericolo Cina umanità globalizzazione disoccupazione sinistra movimento 5 stelle futuro verità diktat sicurezza cultura Stato popolo Costituzione televisione Bruxelles sanità austerity mondo