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Santoro: via i partiti dalla Rai, Minzolini lo paghiamo noi
«Ora basta, via i partiti dalla Rai: ve ne dovete andare, dovete lasciarci liberi di lavorare. Io poi sono disposto a condurre “Annozero” a un euro a puntata». Sipario tra gli applausi: Michele Santoro esce di scena – per ora – rompendo il protocollo televisivo, davanti a Castelli e Brunetta, Bersani e Di Pietro. «Possiamo fare a meno del canone: siamo noi, è “Annozero”, a finanziare Minzolini, RaiUno, Sgarbi, i programmi che voi avete imposto e che non funzionano, che gli spettatori rifiutano e il mercato pubblicitario non apprezza. Gli spettattori vogliono noi, Grillo, Celentano: è per vedere loro che pagherebbero più volentieri il canone». Ultima chiamata per il direttore generale Paolo Garimberti: «Da domani, sono pronto a discuterne: pur di non chiudere “Annozero”, sono disposto a condurre la trasmissione al prezzo di un euro a serata».
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Nucleare pericoloso: troppe verità a lungo negate
Dal 15 marzo è noto anche in Italia che Tepco, società che gestiva la sicurezza della centrale nucleare di Fukushima, falsificò per anni i controlli di sicurezza. La centrale nucleare giapponese era già a rischio dal 1985 ma l’agenzia nipponica ha preferito tacere. Sono queste le conseguenze della grande crisi da cui il Giappone è da tempo affetto, seguito a ruota dall’Italia come si evince dal grafico. E’ ostico al momento riuscire a pervenire dati certi e recenti sulla crisi che dilaga nel mondo, questo grafico è relativo al 2010 ma si sospetta ormai data la situazione internazionale, che la crisi sia peggiorata per tutti.
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Tav a mano armata: fine della sovranità popolare?
Tav a mano armata: per imporre la Torino-Lione è stato ventilato anche l’impegno dell’esercito, dovendo militarizzare la valle di Susa. E senza mai spendere una parola per dimostrare – conti alla mano – che la nuova linea ferroviaria servirebbe davvero a qualcosa, oltre che a regalare euro-miliardi alla lobby del cemento. Eppure la “colpa” viene fatta ricadere sugli abitanti della valle di Susa, dei quali viene evocata la “violenza”, quando invece sono stati proprio loro, finora, a finire all’ospedale, colpiti dai manganelli. E restano tuttora senza colpevoli i 12 attentati incendiari e dinamitardi che alla fine degli anni ’90 scossero la valle, provocando l’arresto dei giovani anarchici Edoardo Massari e Soledad Rosas, morti in stato di detenzione prima ancora che venisse provata – come poi avvenne – la loro estraneità rispetto a quella tenebrosa pagina di strategia della tensione.
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Erri De Luca: privatizzare l’acqua è un furto da banditi
Gli incontri più belli della Scrittura Sacra avvengono vicino ai pozzi: uomini che incontrano delle donne che gli danno da bere, anche Gesù presso il pozzo della Samaritana; Abramo e Isacco erano gli scavatori di pozzi: il segno della loro benedizione era che trovavano continuamente l’acqua, quello era un segno che erano assistiti dalla buona volontà della divinità. Anch’io ho scavato un pozzo per l’acqua, qui sul campo. E ho visto zampillare l’acqua e uscire dal fondo della terra. Al cinema si vedono quelle persone che vedono sgorgare il petrolio e fanno baldora attorno al pozzo nuovo: ecco, quelli festeggiano la loro ricchezza personale, ma uno che fa spuntare acqua dal suolo sta aggiungendo ricchezza al mondo.
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Fukushima, incubo cancro: 420.000 casi in cinquant’anni
Una strage a orologeria, innescata dalle emissioni letali: la radioattività rilasciata dai reattori di Fukushima potrebbe causare quasi 420mila casi di cancro nei prossimi 50 anni. A riportare queste inquietanti cifre è uno studio di Chris Busby, segretario scientifico dell’Eccr, il comitato europeo sul rischio radioattivo, nato da un gruppo di scienziati desiderosi di analizzare in modo indipendente i pericoli legati alle contaminazioni nucleari. Secondo gli studiosi britannici, la metà dei casi di cancro potrebbe verificarsi nel raggio di 200 km dalla centrale giapponese già nei prossimi dieci anni.
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Wikileaks e mazzette, quei retroscena del nucleare italiano
E’ un articolo dell’“Espresso” che risale a oltre due mesi fa. Mi era sfuggito, ed era sfuggito a quasi tutti: visto che siamo in zona Cesarini per il referendum, è buona cosa leggerlo. Anche perché possiamo così smetterla di alludere con prudenza per parlare invece con cognizione di causa. Dai cablo Wikileaks, esce finalmente la storia che riguarda il giro di mazzette, interessi ed intrallazzi intorno al nucleare italiano. Quello che appunto sospettavamo tutti. Alcune perle: «Quando invece si parla delle nuove centrali da costruire, allora i documenti trasmessi a Washington diventano espliciti, tratteggiando uno scenario in cui sono le mazzette a decidere il destino energetico del Paese. Uno scontro di Stati prima ancora che di aziende, per mettere le mani su opere che valgono almeno 24 miliardi di euro e segneranno il futuro di generazioni».
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Missione compiuta: chiude Annozero, Santoro verso La7
Michele Santoro lascia la Rai. E si avvicina sempre più a La7, con cui ha pronto l’accordo di massima con la rete. Lo conferma anche Enrico Mentana, direttore del tg della rete, che durante l’edizione serale il 6 giugno dichiara: «Santoro a un passo da La7. Se verrà da noi potrà fare quello che vuole». Ad attenderlo, non solo l’attualità, ma anche le docufiction. Dopo anni di battaglie, anche giudiziarie, arriva così la separazione tra il conduttore e la tv pubblica. Separazione però “consensuale” e in parte anticipata nel pomeriggio dalla misteriosa sparizione di ‘Annozero’ dal palinsesto di Rai2 e dalle voci degli ultimi giorni.
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Disastro atomico sfiorato in Egitto, alla foce del Nilo
Mentre Fukushima continua a eruttare radiazioni letali senza che i giapponesi abbiano ancora capito come e quando uscire dall’incubo della catastrofe che intanto sta ammorbando il pianeta, si è sfiorato un nuovo disastro nucleare in Egitto, nella centrale di Anshas nel delta del Nilo, dove il 3 giugno si è registrata la perdita di acqua radioattiva in seguito all’esplosione di una pompa del reattore. Lo rivela una fonte dell’autorità egiziana per l’agenzia atomica, protetta dall’anonimato e ripresa dal quotidiano “Rose el Youssef”, secondo cui in Egitto si è rischiato il peggio proprio sulle rive del Mediterraneo: il reattore di Anshas è stato di recente rimesso in funzione senza rispettare le norme di sicurezza e senza l’autorizzazione del Centro nazionale per la sicurezza nucleare.
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De Magistris all’Europa: stop alla follia della Torino-Lione
Cara Europa, fermati: sei ancora in tempo. Lo sai o no che i cantieri della Torino-Lione verrebbero aperti «militarizzando la valle di Susa, contro la volontà della popolazione»? Dopo Beppe Grillo, schierato da anni con i valsusini, il neo-sindaco napoletano Luigi De Magistris è il primo rappresentante istituzionale di peso politico nazionale a intervenire ora direttamente a favore dei No-Tav, spezzando il silenzio assordante dei colleghi e il coro dei favorevoli, che da Berlusconi a Fassino non ammette “distinguo” e vuole che si aprano finalmente i cantieri a Chiomonte che darebbero il via ai primi 700 milioni dell’Unione Europea. Un’opera «inutile e devastante»: Bruxelles deve sapere che finanzierebbe un attacco contro la popolazione locale, in violazione dei principi europei, per una infrastruttura la cui utilità continua a non essere dimostrata.
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Latte radioattivo dopo Fukushima: bambini al sicuro?
Attenti: nessuno ne parla, ma la radioattività diffusa nell’atmosfera dall’incidente nucleare di Fukushima potrebbe essere molto più pericolosa di quanto ci viene raccontato. Il trucco? Abbassare a tavolino la soglia di sicurezza, come ha fatto il Giappone per evitare il crollo della pesca e il business mondiale del pesce. In Italia, a distanza di migliaia di chilometri, solo il Codacons ligure ha denunciato la Tepco per disastro ambientale. Siamo già tutti radioattivi senza saperlo? Stando ai dati ufficiali, il latte italiano è scarsamente contaminato: ma in teoria, secondo gli standard Euratom, potrebbero bastare 10 litri per esporre un bambino piccolo a potenziale rischio radioattivo, sommando semplicemente gli indicatori per litro forniti dall’Ispra in base all’analisi del nostro latte dopo Fukushima.
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Le Nazioni Unite: stop alla crescita, non è più sostenibile
Boom demografico e crescita esplosiva dei consumi nei paesi di nuova industrializzazione: le risorse del pianeta si stanno esaurendo rapidamente. La media annuale è oggi di 10 tonnellate pro capite, il doppio delle risorse consumate nel ‘900. Avanti di questo passo, avverte l’Onu, nel 2050 l’umanità si troverà ad utilizzare annualmente 140 miliardi di tonnellate di minerali, combustibili fossili e biomasse: il triplo della quantità consumata attualmente. Da qui l’importanza del “fare di più con meno”, ottimizzando la “resa” delle risorse grazie al “decoupling”, disaccoppiando cioè l’intensità di energia e materie prime per unità di Pil e riducendo così l’input di materie prime ed energia per produrre beni e servizi. Una cosa è certa: l’attuale crescita non è più sostenibile, bisogna tornare almeno ai livelli del 2000.
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Il peggio verrà adesso: l’Italia è ancora viva, dovrà lottare
Festeggiamo volentieri Pisapia e De Magistris, perché lo meritano, ma attenti: la Casta che li ha contrastati fino alla vigilia delle elezioni, e che ora – sotto forma di centrosinistra – si affretta a brindare con loro, non ci racconta la verità. Puntando tutto sul “giaguaro da smacchiare”, come gigioneggia Bersani accettando l’ironia di Crozza, l’ala sinistra del network al potere finge di credere che l’unico “nemico” sia l’aborrito Cavaliere, caduto il quale si spalancherebbe un futuro meno cupo. Errore, protesta Giulietto Chiesa: l’Italia sta franando non solo per colpa di Berlusconi, ma anche del centrosinistra. E il peggio arriverà adesso, in autunno, quando su milioni di persone si abbatterà la scure dei tagli imposti da Bruxelles, figli di una politica che gli “smacchiatori” non contrastano. La novità? Prima Milano e Napoli, ora i referendum: «L’Italia è ancora viva», e adesso «dovrà lottare».