Archivi degli autori 
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Bad Bank Europa: sulle nostre spalle il debito-spazzatura
I popoli di Grecia, Irlanda e Portogallo non saranno stati colti di sorpresa dal fatto che qualcuno che aveva mostrato la propria bancarotta morale ordinando lo stupro di intere nazioni sia stato arrestato per tentata violenza carnale su una cameriera in una suite d’hotel a 3.000 dollari a notte. I leader dell’Unione Europea, sedendosi al tavolo della conferenza di Bruxelles questa settimana, hanno sicuramente contemplato la “sedia vuota” del direttore del Fmi Dominique Strauss-Kahn, deliberando in segreto sul cupo futuro dell’Eurozona. Resta da vedere se l’imbarazzante vicenda di Strauss-Kahn ritarderà o bloccherà il crimine perpetrato dalla Giunta composta dalla Commissione Europea, dalla Bce e dal Fmi.
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Incubo Fukushima: sempre peggio, ma ora il mondo tace
Fukushima potrebbe essere in una spirale senza fine. Non affidatevi al sonno dei media ufficiali che assicurano il contrario o che non ne parlano affatto. Radiazioni letali continuano a fuoriuscire senza freni. I livelli delle emissioni potrebbero gravemente aumentare. Non se ne vede la fine. La loro portata è di gran lunga peggiore di Chernobyl. Arginare il disastro potrebbe essere al di sopra delle possibilità della Tokyo Electric o del governo giapponese. Non vi è ragione per correre ulteriori rischi. Con tutti i mezzi necessari, è tempo che i migliori scienziati e ingegneri del mondo intervengano. Persino così facendo, i risultati sarebbero ignoti.
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Non siamo merce: ribelliamoci alla dittatura dei ricchi
Noi siamo gente comune. Siamo come te: gente che si alza ogni mattina per studiare, per lavorare o per trovare lavoro, gente che ha famiglia e amici. Gente che lavora duramente ogni giorno per vivere e dare un futuro migliore a chi ci circonda. Alcuni di noi si considerano più progressisti, altri più conservatori. Alcuni credenti, altri no. Alcuni di noi hanno un’ideologia ben definita, alcuni si definiscono apolitici… Ma tutti siamo preoccupati e indignati per il panorama politico, economico e sociale che vediamo intorno a noi. Per la corruzione di politici, imprenditori, banchieri … Per il senso di impotenza del cittadino comune. Questa situazione fa male a tutti noi ogni giorno. Ma se tutti ci uniamo, possiamo cambiarla.
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Roberto Morrione, il giornalismo Rai con la schiena diritta
Lo trovavi sia quando cercavi la notizia sia quando volevi difendere il diritto a dare la notizia. Roberto Morrione era un giornalista appassionato, un punto di riferimento naturale per chi aveva imparato quanto l’informazione sia il cuore della democrazia. Roberto sapeva cogliere con rigore e precisione ogni spiraglio di verità nel vasto flusso delle notizie, e lo porgeva con la calma e la modestia dei forti: non fuggiva dalle macchine strapotenti dei media, ma le correggeva con grande mestiere. Non guardate al povero Tg1 di oggi per disperare che possa esistere un organo di informazione degno di qualche credito. Prima che i lanzichenecchi che oggi occupano le redazioni della Rai le trasformassero in organi ufficiosi e inattendibili e confinassero i giornalisti bravi, c’erano giornalisti come Morrione, che riuscivano a dare autorevolezza al giornalismo perfino in mezzo alle difficoltà e le pressioni dei piani alti del potere.
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Pax petrolifera, Palestina: ora Obama scarica Israele?
Sostegno alle riforme, sfida ai dittatori e partnership economica con Medio Oriente e Nord Africa. E soprattutto: rilancio del negoziato israelo-palestinese. Sono i quattro pilastri della nuova ricetta Obama sui «grandi cambiamenti in atto» grazie alle rivolte arabe. Per la prima volta, un presidente Usa scende in campo personalmente sulla questione più spinosa, la “guerra infinita” tra Israele e Palestina, che ha congelato la regione petrolifera per mezzo secolo. Applausi da Anp ed Europa, mentre il governo Netanyahu rifiuta l’idea di «tornare alle frontiere del 1967» disegnate dall’Onu, e Hamas per ora non si fida dell’America, che giudica «di parte», come in effetti è stata finora. La svolta di Obama però lascia intravedere un cambio d’orizzonte radicale, decisamente spiazzante.
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Attenti: il Grande Fratello sa già dove saremo domani
Non si è ancora spento il clamore per la registrazione dei nostri movimenti in un file nascosto dell’iPhone, e già un’altra notizia lo scavalca: come ha fatto la polizia olandese a piazzare gli autovelox esattamente dove i limiti di velocità vengono più violati? L’ha scoperto il quotidiano “Algemeen Dagblad”: la società TomTom ha fornito al governo olandese i dati sulla velocità degli automobilisti raccolti dai suoi sistemi di navigazione gps, e la polizia se ne è servita per identificare i punti “caldi”. Ossia per prevedere ciò che sarebbe avvenuto.
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Sdoganare Al Qaeda: Obama-Osama, convergenza postuma
Obama e Osama d’accordo nel sostenere le rivoluzioni arabe. Il discorso pronunciato dal presidente degli Stati Uniti e il messaggio postumo di Bin Laden, diffuso poche ore prima dalla solita agenzia privata d’intelligence legata al governo Usa (il Site), contengono lo stesso elogio della “primavera araba”. A parte i riferimenti di circostanza ai tradizionali nemici di al Qaeda (gli ebrei e l’Occidente), le parole del defunto sceicco del terrore potrebbero benissimo essere sottoscritte dal presidente Usa. Come si spiega questa inattesa convergenza politica?
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Spagna, rivolta a oltranza: come a piazza Tahrir?
Prove tecniche di piazza Tahrir anche in Europa? Il suggestivo paragone con il principale teatro egiziano delle lotte anti-Mubarak, per quanto ancora prematuro, non può non venire in mente osservando quanto accade in decine città della Spagna, devastata dalla crisi economica e con un tasso di disoccupazione giovanile che ha pochi eguali nel resto del pur malmesso mondo occidentale. Denunciando le condizioni di vita sempre più dure create dalla crisi e dai successivi giri di vite decisi dal governo del premier socialista José Luis Zapatero, la disoccupazione oltre il 20%, la “collusione” fra politici e banchieri, e chiedendo un sistema di democrazia partecipativa, a migliaia sono in piazza dallo scorso 15 maggio.
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Abu Dhabi, mercenari Usa per proteggere lo sceicco
Nello sterminato deserto di sabbia dentro il quale affondano le città-Stato degli Emirati del Golfo scintillanti di grattacieli di vetro e acciaio e di fantasiose costruzioni avveniristiche, da alcuni mesi è nata una piccola, polverosa, anonima, cittadella militare che non ha davvero nulla di avveniristico né di stravaganti architetture postmoderne: si chiama Zayed City, ed è soltanto una larga cinta muraria sovrastata da catene di filo spinato, con all’interno (per chi riesca a sorvolarla) un normalissimo reticolo di baracche militari, un piazzale per le esercitazioni di tiro, e alcune strutture di simulazione per l’addestramento fisico e militare dei soldati. Tutto qui, nulla che varrebbe attenzione e curiosità se non fosse che i “soldati” che vengono addestrati non sono soldati, e che le uniformi che loro indossano non hanno nulla a che vedere con le forze armate degli Emirati.
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Un tempio riscrive la civiltà: così nacque l’agricoltura
Sì, il paradiso terrestre esisteva. E anche se non c’entrano serpenti e mele l’abbiamo perduto, nel momento in cui abbiamo deciso di rompere il patto con la natura: quando abbiamo cominciato a scannarci per il possesso del nuovo bene primario dell’umanità, la terra coltivata. E’ una rivelazione clamorosa, quella dell’archeologo Klaus Schmidt, che ha scoperto in Turchia un tempio gigantesco, che risale a migliaia di anni prima delle Piramidi. Se fino a ieri si riteneva che, per costruire edifici così grandi e impegnativi, la civiltà fosse già in possesso dell’agricoltura, unico mezzo per mantenere sul posto centinaia o migliaia di operai, Schmidt ribalta il concetto: l’agricoltura è nata proprio per questo, per poter costruire quell’edificio religioso.
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Strauss-Kahn: sesso e potere, fine dell’impunità del boss
Fioriscano pure le solite teorie del complotto teso dagli avversari politici. Non mancherà chi intraveda l’ombra di un rivale per l’Eliseo, o di un banchiere insofferente alle nuove regole della finanza mondiale, che avrebbero gettato un’”esca” nella persona dell’esperta cameriera trentaduenne del Sofitel di New York, ben conoscendo le debolezze del loro bersaglio Dsk… Ma intanto la novità positiva è che nel nostro mondo contemporaneo quelle “debolezze” cominciano a essere chiamate con un altro nome, in assenza di consenso fra partner: comportamenti criminali.
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Vendola e Grillo, il nuovo che avanza in ordine sparso
Fateci caso: col suo exploit clamoroso, Beppe Grillo sfiora il 10% proprio a Bologna, dove il Pd mantiene la posizione per il rotto della cuffia. E proprio Bologna è la città di Fini e Casini, ovvero l’aspirante Terzo Polo, non certo premiato dagli elettori il 16 maggio. E quindi: è Grillo l’unica vera novità sul mercato elettorale italiano, grazie allo sfascio berlusconiano del centrodestra arrivato a terrorizzare i moderati, alla lunga crisi irrisolta del centrosinistra e al velleitarismo debole dei centristi. Nuovo che avanza? Macché. Secondo gli analisti più critici, non si va oltre l’esito agonistico del derby che Berlusconi ha voluto e disastrosamente perso, imboccando il viale del tramonto. Ma nel campo opposto regna il caos, senza ancora un’alterativa – né elettorale, né tantomeno politica – per uscire dalla grande crisi.