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Germania, annuncio-choc: il petrolio sta per finire
Il petrolio sta finendo. Lo rivela il rapporto riservato di un centro studi strategico, collegato alle forze armate tedesche. La relazione risale a luglio, ma è trapelata solo ora grazie al settimanale “Der Spiegel”. Secondo i tedeschi, il temutissimo spettro del “picco del petrolio”, inzialmente atteso per il 2030, sarebbe invece già stato raggiunto: se così fosse, la produzione mondiale di oro nero non potrebbe più crescere e si appresterebbe a crollare rapidamente. Si annuncia un disastro senza precedenti, un’inarrestabile catena di tragedie economiche, politiche, sociali e ambientali. La progressiva riduzione delle scorte aprirebbe uno scenario da incubo, che potrebbe concretizzarsi nello spazio di una generazione.
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Gomez: Fini avrà il 10%, l’Italia vuole una destra normale
Una destra normale, legalitaria, laica, aperta al dialogo e attenta ai diritti civili. E’ l’Italia che ne ha bisogno e la chiede. Penso a una destra come la si pensava tanti anni fa, quando ero al “Giornale” di Montanelli, che abbia i valori di tutta la destra europea, sia sempre rispettosa dei diritti civili e dell’individuo, sappia discutere su tutto senza ritrosie e tabù – per esempio rispetto alla questione dei gay – e possa ripartire da alcuni principi semplici: primo fra tutti la legalità, che è tradizionalmente la battaglia della destra. Questo è esattamente quello che in questi anni è mancato.
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Voto anticipato? I partiti incassano 200 milioni in più
Con la fine del 2010 sembrava fosse arrivato finalmente l’anno in cui gli elettori italiani avrebbero smesso di pagare due euro a testa l’anno per finanziare l’attività politica dei partiti “morti” (An, Forza Italia, Ds e Margherita), l’anno in cui avremmo finito di ringraziarli per aver partecipato alle elezioni politiche del 2006 per la XV legislatura, defunta appena due anni più tardi, ma dal punto di vista “contabile” tuttora viva e vegeta. Ora, in piena crisi politica, mentre gli strateghi valutano se sia meglio votare in autunno o in primavera, una cosa è certa: continueremo a versare, fino al 2012, due euro a testa agli attuali partiti presenti in Parlamento, che sopravvivano o meno.
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Il rigore stroncherà l’Europa: bisogna svalutare l’Euro
Sganciare la Germania dalla moneta unica per poter svalutare l’euro ed evitare il peggio senza ridurre in miseria le fasce più deboli. E’ la ricetta-choc proposta dal Premio Nobel 2001 per l’Economia, Joseph Stiglitz, di fronte alla catastrofica crisi alle porte, dovuta alla ristrutturazione dei bilanci continentali. L’Unione europea si prepara a varare il più ambizioso piano di ristrutturazione debitoria di sempre, dalla Grecia all’Irlanda, passando per la Spagna e i programmi “lacrime e sangue” dei fardelli contabili italiani. Ma l’austerità potrebbe non bastare, e deprimerebbe l’economia reale. Per uscire dalla crisi, una soluzione drastica: abbandonare l’attuale sistema monetario europeo.
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Sos: l’impero è cieco, sta arrivando la catastrofe finale
Ogni movimento alternativo vede un pezzo del mosaico: quello che ci manca è costruire un’adesione d’insieme, trasformando i singoli temi in un discorso politico, cioè in reale rappresentanza nelle istituzioni, nel Parlamento. E’ fondamentare capire che o noi ci riuniamo e trasformiamo queste miriadi di esperienze alternative che avviano la transizione in un programma politico, oppure noi saremo sconfitti. Perché arriverà prima di noi la crisi, e perché questa crisi sarà devastante dal punto di vista democratico. Perché quelli che hanno il potere sono in gran parte stupidi e incolti, ma non tutti. C’è già chi pensa e c’è già chi sa che verrà il momento in cui “loro” gestiranno la penuria di beni.
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Berlusconi: voto a marzo, rottura con Fini sulla giustizia
Elezioni il 27 marzo 2011: Silvio Berlusconi ha già in tasca la data del voto anticipato. La fiducia ottenuta dai finiani è servita solo a scongiurare la nascita di un governo tecnico. La nomina di Paolo Romani ministro dello sviluppo è stata accolta il 4 ottobre dal gelo di Napolitano, irritato dai toni bellicosi del premier contro la magistratura alla festa del Pdl. Berlusconi avrebbe già deciso di interrompere la durata dell’esecutivo. Il momento cruciale? Fra due settimane, con una nuova forzatura proprio sulla giustizia: se i finiani non la sottoscriveranno, via libera al ritorno alle urne a marzo, nell’anniversario dello storico trionfo dell’esordio nel ’94, per poi puntare stavolta direttamente al Quirinale.
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Anche umiliato, mio padre operaio odorava di dignità
Ero tornato da poche ore, l’ho visto, per la prima volta, era alto, bello, forte e odorava di olio e lamiera. Per anni l’ho visto alzarsi alle quattro del mattino, salire sulla sua bicicletta e scomparire nella nebbia di Torino, in direzione della Fabbrica. L’ho visto addormentarsi sul divano, distrutto da ore di lavoro e alienato dalla produzione di migliaia di pezzi, tutti uguali, imposti dal cottimo. L’ho visto felice passare il proprio tempo libero con i figli e la moglie. L’ho visto soffrire, quando mi ha detto che il suo stipendio non gli permetteva di farmi frequentare l’università. L’ho visto umiliato, quando gli hanno offerto un aumento di 100 lire per ogni ora di lavoro. L’ho visto distrutto, quando a 53 anni, un manager della Fabbrica gli ha detto che era troppo vecchio per le loro esigenze.
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Zoo Italia: industriali, avviso di sfratto per Berlusconi
Lo Zoo Italia, di cui qualcuno ha pericolosamente aperto i cancelli liberando le fiere (copyright il capo della Fiat Sergio Marchionne), non è nutrito soltanto delle contestazioni all’accordo Fiat di Pomigliano, ma di ben altro: è lo zoo di un paese che ha perso il senso delle istituzioni, della serietà, del rigore, in una parola dell’etica e del senso dello Stato, cedendo a una cultura disastrosa che alza continuamente la tensione sociale, nutrito persino nelle sue massime espressioni istituzionali di bestemmie, barzellette sugli ebrei e delegittimazioni continue degli organi di controllo democratico. Un’involuzione ormai impossibile da spiegare in giro per il mondo, dove le democrazie vivono di fatti e di regole.
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Marchionne: è la globalizzazione a colpire gli operai
«L’Italia ha perso il senso delle istituzioni: il Paese ha perso la bussola, qualcuno ha aperto i cancelli dello zoo e sono usciti tutti. È difficile andare in giro per il mondo a spiegare cosa succede in Italia. È una vergogna. Investiamo 20 miliardi e ci prendono a schiaffi». Così Sergio Marchionne al convegno dei “cavalieri del lavoro” a Firenze il 2 ottobre. «L’accordo di Pomigliano? Non sta violando alcun diritto costituzionale». Peccato, ribatte l’ex ministro Paolo Ferrero, che quell’accordo neghi il diritto di sciopero, pena il licenziamento: per il leader di Rifondazione comunista, Pomigliano è «anticostituzionale ed eversivo». Marchionne? «Il suo è delirio di onnipotenza: si faccia curare».
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Fusione Fredda: l’energia delle stelle in un bicchiere
La comunità scientifica tenta di fugare i dubbi. Può essere una rivoluzione. Energia per tutti e quasi a costo zero? La fusione nucleare che avviene nelle stelle si può ottenere in una cella elettrolitica grande quanto un bicchiere d’acqua e a temperature ordinarie! Sono passati ben venti anni dal primo annuncio da parte di Fleischmann e Pons di quelle anomalie sperimentali, così difficili da replicare, battezzate col nome di “Fusione Fredda”. Ma ora la mole di lavoro di ricerca che con svariate tecniche corrobora l’esistenza effettiva di quelle anomalie è enorme. Sono italiani gli unici fisici che abbiano elaborato un modello teorico della fusione fredda. E sono italiani moltissimi ricercatori che ottengono (nel loro laboratorio privato) la perfetta padronanza del fenomeno.
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Busi: manderei l’esercito a bruciare la scuola di Adro
I simboli del Sole delle Alpi sui banchi di scuola di Adro sono un’opera di stupro, una violenza da pedofili. Si sta cercando di forgiare delle coscienze in erba. Bisognerebbe intervenire con l’esercito e bruciare quei banchi con i simboli della Lega, ma sia chiaro che andrebbe fatto lo stesso anche se ci fossero i simboli del Pdl o del Pd. L’unico simbolo ammissibile in una scuola pubblica e in un tribunale è la spirale del Dna umano. Il crocifisso? La tragedia dell’Italia è il clericalismo, nemico dell’Illuminismo. Lo Stato etico è totalitario: da un tribunale pretendo di essere processato, non perdonato.
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Barzellette sulla Bindi? Lerner: candidiamola premier
«Sono convinto che Rosy Bindi sia la candidata più autorevole e competitiva che il Pd possa offrire oggi per la guida del governo del paese». Gad Lerner non ha dubbi: «Anche l’ultima barzelletta (con annessa bestemmia) contro la Bindi, rivelatrice di una vera e propria ossessione berlusconiana, mi conferma nell’opinione che ho espresso pubblicamente a Pierluigi Bersani domenica scorsa a Milano Marittima». E’ lei «la migliore candidata possibile» per contrastare il potere di un premier forse al tramonto ma ancora forte, mentre l’opposizione è sempre in affanno, nel tentativo di mettere insieme centristi e sinistra.