Archivi degli autori 
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Povera America, tradita dalla retorica di Obama
Partiamo dalla seguente considerazione: Obama promise un cambiamento al quale possiamo credere e ha mantenuto un non-cambiamento certamente credibile, tradendo coloro che lo hanno votato. Le sue azioni non concordano con la sua retorica, sicché perderà pesantemente alle elezioni di medio termine. Un presidente per una volta? Peggio, forse per mezza volta; la sua presidenza inetta è bell’e finita. Neppure per una volta. Prendiamo lo scudo missilistico in Polonia-Cechia: “annullato”, avevano trovato di meglio. La Polonia è di nuovo coinvolta, in uno schieramento molto anti-russo, con in più la Romania, il Salt non procede.
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Fiorello: appello alla Fiat per salvare Termini Imerese
Ho letto i vostri appelli e, da padre di famiglia, per di più siciliano, sono molto colpito, non solo dalla situazione di Termini Imerese, ma anche dal ruolo che mi state attribuendo, che va oltre, purtroppo, le mie possibilità di artista. Rispondo solo ora perché la questione è seria, e seria e meditata volevo fosse una mia risposta. Volevo essere certo di fare la cosa giusta, evitando anche di prendere posizioni demagogiche che non credo, a questo punto, servano a nessuno. «Fiorello interrompi la pubblicità». A dirsi è semplice, ma anche volendo non potrei farlo. Senza contare che gli spot sono già stati registrati, e sono di proprietà esclusiva della Fiat.
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La resa dell’Idv: delusione Di Pietro, addio opposizione
La speranza accompagna la lotta come il suo angelo custode, l’illusione è invece per la lotta un “cattivo maestro”, talvolta il peggiore. Per l’Italia che contro il regime di Berlusconi lotta e resiste, il partito Idv ha iniziato il suo primo congresso rappresentando una speranza e lo ha chiuso dimostrandosi l’ennesima illusione. Meglio prenderne atto, senza esitazioni. Continuare ad illudersi, contro ogni ragionevole dubbio, significa infatti distruggere in anticipo anche possibili speranze future.
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Piemonte in bilico, Casini: ticket Pd-Udc contro la Lega
Cattolico, ultra-moderato, proveniente dalla provincia di Cuneo: in caso di vittoria alle regionali, il parlamentare ex Dc Teresio Delfino sarebbe il vice della laicissima Mercedes Bresso alla guida della Regione Piemonte. «Il fatto che Delfino sia sceso in campo, disposto anche a lasciare il Parlamento, la dice lunga sull’investimento politico che l’Udc fa sulla coalizione di centrosinistra». E’ la mossa di Pier Ferdinando Casini per tentare di fermare lo strapotere della Lega Nord in Piemonte, una delle regioni considerate più in bilico. L’Udc (valutata attorno al 6%) metterà i suoi voti a disposizione dell’alleanza anti-Lega, facendo di Torino un laboratorio politico.
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Massimo Fini: la vergogna di dirsi berlusconiani
Con Berlusconi si manifesta un singolare fenomeno, già noto ai tempi della Democrazia cristiana. Negli anni Sessanta e Settanta erano rarissimi quelli che ammettevano di votare Dc. Ma il partito del “Biancofiore, simbol d’amore” prendeva regolarmente, a ogni elezione, il 30 per cento dei suffragi. Evidentemente chi lo votava se ne vergognava. Così è con Berlusconi. Nei bar, nelle palestre, in piscina, ai bagni o in qualsiasi altro ritrovo pubblico che raccolga un po’ di gente, nessuno, anche quando il discorso cade sul politico, dice di votare Berlusconi.
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Mentre le case crollavano, gli sciacalli ridevano
Il sei aprile, alle 4 di mattina, mentre io cercavo disperatamente e inutilmente di tirar fuori dalle macerie i miei due figli e mio padre, c’era chi, a poche centinaia di chilometri di distanza, dentro il suo letto, rigirandosi fra le lenzuola, rideva. Rideva della tragedia di una città, rideva di oltre trecento morti, rideva di gente impaurita che scappava dai luoghi della vita e che addosso aveva al massimo un pigiama e un paio di pantofole. All’Aquila, quelle risate per fortuna non le ha sentite nessuno. In quella notte, appena rischiarata dalla luna, tutti noi siamo sprofondati nel silenzio della morte.
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Bertolaso, se cade un eroe civile abbiamo perso tutti
Ha ragione Vittorio Feltri: speriamo sinceramente che non sia vero. Speriamo che Guido Bertolaso esca quanto prima dall’inchiesta. Speriamo che i magistrati accertino in tempi brevissimi la sua estraneità ai fatti raccontati oggi dai giornali. Da quelli penalmente rilevanti a quelli, anche, che sembrano mostrare comportamenti che non dovrebbero avere nulla a che fare con la splendida figura di un eroe civile.
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Missili Patriot attorno all’Iran, il cappio Usa si stringe
Tutto è pronto per avviare l’attesa escalation militare destinata a colpire l’Iran e il controverso regime degli ayatollah. Il giro di vite annunciato dall’Italia sulla necessità di “sanzioni” dopo l’assalto all’ambasciata tricolore di Teheran fa parte delle variabili di un piano orchestrato da tempo. Mentre le immagini (muscolari) di esercitazioni missilistiche in Iran riempiono gli schermi occidentali ingenerando l’impressione di una minaccia incombente, nessuno ha fatto caso alla vera notizia: gli Usa stanno per circondare l’Iran con batterie di missili Patriot, per neutralizzare la risposta iraniana ad un eventuale attacco.
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Elezioni, i giornalisti: sbagliato tagliare i talk della Rai
«La decisione di fermare quelli che ormai sono pollai televisivi non è né scandalosa né preoccupante, anche perché potrebbero essere sostituite da tribune politiche». Silvio Berlusconi commenta così la delibera della Commissione di Vigilanza Rai che di fatto “oscura” nell’ultimo mese prima delle elezioni regionali anche le trasmissioni di approfondimento, come “Ballarò”, “Porta a Porta” e “Annozero”, che non potranno andare in onda o dovranno trasformarsi in tribune elettorali. Tutto questo è assurdo, specie dopo aver appena chiesto di rinnovare il canone Rai, commenta Giovanni Floris di “Ballarò”.
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Afghanistan, all’Italia la guerra costa 50 milioni al mese
Una guerra da 50 milioni di euro al mese. Questi i costi della missione italiana in Afghanistan, del cui rifinanziamento si è inziato a ridiscutere alla Camera. Per i primi sei mesi del 2010, osserva “PeaceReporter”, sono stati stanziati 308 milioni di euro (51 milioni al mese) che serviranno per mantenere operativi sul fronte afgano 3.300 soldati, 750 mezzi terrestri (tra carri armati, blindati, camion e ruspe) e 30 velivoli, ossia 4 caccia-bombardieri, 8 elicotteri da attacco, 4 da sostegno al combattimento, 10 da trasporto truppe e 4 droni.
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Via i talk giornalistici: bavaglio Rai prima delle elezioni
Via libera dalla Commissione di Vigilanza Rai al regolamento per l’applicazione della par condicio in tv in vista delle regionali del 28 e 29 marzo. Tra le novità più importanti contenute nel testo approvato ieri dalla commissione, una norma che assimila alle regole della comunicazione politica nell’ultimo mese prima del voto anche le trasmissioni di approfondimento, passata con i voti del centrodestra e del relatore, il radicale Marco Beltrandi, e con la netta opposizione del Pd, che ha abbandonato i lavori.
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Dieci buoni motivi per scegliere Lega Nerd
Per chi guarda Big Bang Theory. Per chi sa che Slashdot non è un gioco di parole. Per chi “cosa vuoi di più dalla vita” se non World of Warcraft. Per chi indossa gli occhialoni con la montatura pesante da prima che la Ray Ban li rendesse un accessorio cool. Per chi Linux non lo scambia per un Dj un po’ rimastone. Per chi alle medie era più nel mirino dei bulli che in quello delle ragazze. Per chi è un buon nerd o per chi vorrebbe diventarlo ecco le dieci ragioni per cui scegliere Lega. Ovviamente si intende Lega Nerd, un liveblog in cui scrivere di tecnologia, videogiochi, fumetti, attualità con una regola ferrea: mantenere i testi brevi e dire molte parolacce.