Archivio del Tag ‘A-10’
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Isis Air Force, i caccia di Obama fan strage di soldati siriani
Siamo di fronte a una svolta drammatica della guerra siriana. Nel pieno dell’incerta tregua negoziata da Russia e Usa, un attacco aereo a sorpresa, condotto dalle forze aeree della “coalizione” a guida statunitense, ha colpito con bombe al fosforo le posizioni dell’esercito siriano nei pressi della città orientale di Deir ez-Zor, intorno alle ore 17 di sabato 16 settembre, uccidendo oltre un’ottantina di soldati. Per singolare e perfetta coincidenza, dopo il bombardamento è scattata immediatamente un’offensiva delle forze di Daesh (Isis), tese a riconquistare posizioni strategiche in una delle aree chiave per la tenuta territoriale dello pseudo-Califfato. L’offensiva jihadista è stata bloccata con un ulteriore costo in termini di vite umane pagato dall’esercito di Damasco. Altra “coincidenza”: si intensificano nel Sud della Siria gli attacchi israeliani all’esercito siriano impegnato in operazioni militari contro milizie jihadiste legate ad Al-Qa’ida.Per capire la gravità della situazione, si consideri che la Russia ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu per discutere del bombardamento di Deir Ez-Zor, che – a quanto conferma il portavoce del ministero russo della difesa, Igor Konachenkov – è stato condotto da due caccia F-16, due aerei di attacco al suolo A-10 e un drone, tutti entrati dalla frontiera irachena. Da parte americana, il CentCom (il Comando Centrale degli Stati Uniti) ha dichiarato che si è trattato di un errore perché «la Siria ha una situazione sul terreno complessa con varie forze militari e milizie che combattono in prossimità». I militari siriani dichiarano che non se la bevono, e accusano gli Usa di essere l’aviazione di Daesh. Mosca inizia dapprima con una dichiarazione circospetta e fa notare che – come minimo – gli Usa agiscono con irresponsabilità: «Se l’attacco aereo è stato causato da dalle coordinate errate di obiettivi, allora si tratta di una diretta conseguenza della ostinata mancanza di volontà della parte americana di coordinarsi con la Russia nelle sue azioni contro i gruppi terroristici in Siria», ha sottolineato Konashenkov, lasciando uno spiraglio all’interpretazione dell’aggressione come un errore, seppure criminalmente colposo.Tuttavia, con il passare delle ore, le accuse russe diventano molto esplicite e dirette.La portavoce del ministero degli esteri, Maria Zakharova, ha dichiarato all’emittente “Rossiya 24”: «Se già precedentemente potevamo dubitare che la Casa Bianca proteggesse il Fronte Al-Nusra, ora, dopo l’attacco aereo contro l’esercito siriano, possiamo trarre una conclusione inquietante per il mondo intero: la Casa Bianca protegge Daesh». Mosca – nell’osservare una serie infinita di doppiogiochismi sulla vicenda siriana – ha sempre presenti le prime reazioni di due grandi vecchi dell’imperialismo Usa, Zbigniew Brzezinski e John McCain: entrambi, non appena era iniziato l’intervento russo in Siria, nell’autunno del 2015, imputavano a Mosca di “distruggere i nostri asset”. Dove gli asset, le risorse, erano i jihadisti che venivano armati in mille modi, direttamente o indirettamente, dagli Usa e i loro alleati.Una parte delle classi dirigenti washingtoniane non vuole rinunciare a usare l’Isis e le altre formazioni jihadiste come propria risorsa strategica. O il presidente Barack Obama è complice diretto di questa scelta o non controlla i suoi falchi. In entrambi i casi Washington ci porta sull’orlo della catastrofe. Può bastare l’abbattimento legittimo di altri aerei coinvolti in simili provocazioni per scatenare uno scontro diretto con conseguenze terribili. Altro che tregua. Nel frattempo l’ambasciatrice Usa all’Onu, il super falco Samantha Power, scrive una dichiarazione direttamente col mitra. Dice che la richiesta di convocare il Consiglio di Sicurezza dell’Onu è un trucco e che l’Isis è colpa di Assad e di Mosca. Siamo in buone mani!(Pino Cabras, “Isis Air Force, gli aerei di Obama fanno strage di soldati siriani”, da “Megachip” del 18 settembre 2016).Siamo di fronte a una svolta drammatica della guerra siriana. Nel pieno dell’incerta tregua negoziata da Russia e Usa, un attacco aereo a sorpresa, condotto dalle forze aeree della “coalizione” a guida statunitense, ha colpito con bombe al fosforo le posizioni dell’esercito siriano nei pressi della città orientale di Deir ez-Zor, intorno alle ore 17 di sabato 16 settembre, uccidendo oltre un’ottantina di soldati. Per singolare e perfetta coincidenza, dopo il bombardamento è scattata immediatamente un’offensiva delle forze di Daesh (Isis), tese a riconquistare posizioni strategiche in una delle aree chiave per la tenuta territoriale dello pseudo-Califfato. L’offensiva jihadista è stata bloccata con un ulteriore costo in termini di vite umane pagato dall’esercito di Damasco. Altra “coincidenza”: si intensificano nel Sud della Siria gli attacchi israeliani all’esercito siriano impegnato in operazioni militari contro milizie jihadiste legate ad Al-Qa’ida.
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Progettista: l’F-35 è un bidone, lo abbatte anche un Mig-21
Ho definito l’F-35 un bidone, assolutamente. E’ un bidone. E’ essenzialmente un pessimo aereo, perché è costruito su un’idea stupida. Nel momento in cui provi a progettare un aereo multi-missione, hai già fallito. Nel momento in cui cerchi di costruire un aereo che faccia supporto ravvicinato, combattimenti aria-aria, bombardamenti di interdizione profonda, e che voglia compiere una lista pressoché illimitata di compiti tecnologici, hai già fallito. Non otterrai mai un buon aereo, otterrai un catafalco tecnologico che porterà a un fallimento dietro l’altro. Per fare un esempio, ultimamente i marines hanno sviluppato una passione insensata per gli aerei a decollo verticale, da quando hanno avuto gli Harrier inglesi. Questo rende l’aereo molto tozzo, perché deve ospitare una ventola centrale che spinga l’aria verticalmente, per farlo decollare e atterrare in verticale. Ma con una sezione centrale così grossa ti ritrovi con troppa resistenza aerodinamica. Le ali molto piccole aiutano il decollo verticale, ma impediscono le manovre in combattimento: niente ali, niente virate. Nel duello aereo non ha speranze.Potete star certi che un Mig-21 progettato negli anni ‘50, oppure un vecchio Mirage francese, farebbe fuori in modo impietoso un F-35. Un velivolo da supporto aereo per le truppe? Questo è l’aspetto più ridicolo di tutti, perché per supportare le truppe devi poterti avvicinare molto, devi poter manovrare per riuscire a scoprire bersagli ben camuffati. Devi poter virare a velocità molto bassa. Devi avere una grossa mitragliatrice, come quella che ad esempio ha l’A-10, e devi poter restare nelle vicinanze delle truppe per 4-6 ore. Devi poter gironzolare nella zona, in modo da dargli veramente una copertura per tutta la giornata, fino a quando ce n’è bisogno. Questo è disperatamente impossibile con l’F-35, perché consuma decisamente troppo carburante: ti va bene se riesce a restare in zona per un’ora, un’ora e mezza al massimo. La sua manovrabilità è ridicola: con quell’aereo non si può certo “scendere tra i fili d’erba”, come dicono i piloti, né virare in tempo per individuare un carro armato.Alla velocità in cui deve viaggiare, per via delle ali molto piccole, questo aereo non può manovrare. E non può nemmeno volare lentamente – né dovrebbe farlo, in combattimento, perché si renderebbe vulnerabile. A cosa serve, allora, l’F-35? Assolutamente a niente: è un bidone. E’ anche un pessimo bombardiere. Essendo uno stealth, è progettato per trasportare le bombe al suo interno. Peraltro, va detto che la tecnologia stealth è una fregatura: semplicemente, non funziona. I radar costruiti nel 1942 potrebbero rilevare qualsiasi aereo stealth oggi esistente al mondo – i radar della “battaglia d’Inghilterra”: non che avessero qualcosa di speciale, ma funzionavano sulle onde molto lunghe. Qualunque radar della “battaglia d’Inghilterra” sarebbe in grado di avvistare l’F-35, ma anche l’F-22 e il bombardiere B-2. Qual è allora il compito dell’F-35? Far spendere soldi: questa è la sua unica missione. Serve a fare in modo che il Parlamento Usa mandi dei soldi alla Lockeed. E’ il vero compito dell’aereo.(Pierre Sprey, “L’F-35 è un bidone”, video-intervista pubblicata su YHo definito l’F-35 un bidone, assolutamente. E’ un bidone. E’ essenzialmente un pessimo aereo, perché è costruito su un’idea stupida. Nel momento in cui provi a progettare un aereo multi-missione, hai già fallito. Nel momento in cui cerchi di costruire un aereo che faccia supporto ravvicinato, combattimenti aria-aria, bombardamenti di interdizione profonda, e che voglia compiere una lista pressoché illimitata di compiti tecnologici, hai già fallito. Non otterrai mai un buon aereo, otterrai un catafalco tecnologico che porterà a un fallimento dietro l’altro. Per fare un esempio, ultimamente i marines hanno sviluppato una passione insensata per gli aerei a decollo verticale, da quando hanno avuto gli Harrier inglesi. Questo rende l’aereo molto tozzo, perché deve ospitare una ventola centrale che spinga l’aria verticalmente, per farlo decollare e atterrare in verticale. Ma con una sezione centrale così grossa ti ritrovi con troppa resistenza aerodinamica. Le ali molto piccole aiutano il decollo verticale, ma impediscono le manovre in combattimento: niente ali, niente virate. Nel duello aereo non ha speranze.