LIBRE

associazione di idee
  • idee
  • LIBRE friends
  • LIBRE news
  • Recensioni
  • segnalazioni

Archivio del Tag ‘Big Pharma’

  • Bizzi: regime Covid, ma Conte ora cadrà per via giudiziaria

    Scritto il 20/6/20 • nella Categoria: idee • (2)

    Siamo ben oltre la fantascienza, sta succedendo l’incredibile. Orwell fa pensare, è stato veramente profetico. Ma la situazione a cui stiamo andando incontro, ammesso che non cambino gli scenari, va ben oltre quella paventata da Orwell: si va verso una società totalitaria, fondata sulla psico-polizia, sull’eliminazione di ogni dissenso. Una società in cui sarà proibito pensare: sarà vietato. E’ qualcosa di spaventoso. E il distanziamento sociale, che ormai da un punto di vista di sanitario non ha nessun fondamento, fa parte di questa operazione: non vogliono che le persone stiano in contatto tra loro. Sono regole raccapriccianti, che troviamo solo in Italia: è questa, la follia. In Germania, dove hanno avuto un lockdown molto più lieve del nostro, non hanno mai chiuso gli asili nido. Nel resto d’Europa, le scuole sono state riaperte. E mentre tutti i bambini d’Europa stanno andando a scuola in maniera normale, in Italia continuano ancora a parlare di plexiglass fra i banchi: questa è follia criminale, vogliono devastare le menti dei bambini. Io sono padre di una bambina piccola: sono estremamente preoccupato, per il suo futuro. E’ una situazione davvero pericolosa, per la libertà e la democrazia.
    La deriva che sta prendendo il governo Conte è spaventosa: si sta andando verso un totalitarismo scientista. E il Covid è servito per accelerare certi piani, che ormai sono venuti allo scoperto. Melinda Gates, nelle sue dichiarazioni, ormai non nasconde più i piani di sterminio che questa gente ha in mente: questi mirano al depopolamento, a una riduzione della popolazione mondiale. Ci proveranno, quindi vanno ostacolati. Ma il problema è che la gente non se ne rende conto. La motivazione? E’ questa: il sistema capitalistico è arrivato a uno stadio tale, per cui anche i popoli sono divenuti superflui. Terribile a dirsi, ma certe élite di potere – dopo aver conquistato tutte le banche mondiali e gli istituti di emissione, e dopo essersi arricchite smisuratamente col signoraggio e l’indebitamento degli Stati – vigliono arrivare a depopolare il mondo per governare su una minoranza, totalmente asservita e schiavizzata, sul modello cinese.
    Ci troviamo nel bel mezzo di una vera e propria guerra mondiale asimmetrica, è bene che le persone se ne rendano conto. Sapevo che sarebbe stata scatenata quest’anno: questa è una Psy-Op, finalizzata a progetti molto pericolosi. E’ una guerra combattuta a colpi di armi batteriologiche, a colpi di informazione e di operazioni d’intelligence. Negli Usa, l’avvento di Donald Trump ha messo i bastoni fra le ruote a determinati progetti, che di conseguenza sono stati accelerati. C’è stata un’accelerazione finalizzata a far cadere Trump, e far giocare da certi poteri il tutto per tutto. E l’Italia è nell’occhio di ciclone, di questa grande Psy-Op: in nessun’altra parte del mondo ci sono state analoghe misure repressive, fino alla deriva totalitaria che stiamo vivendo. Al governo ci sono solo personaggi eterodiretti, che in realtà prendono ordini dall’alto. Hanno giocato veramente sporco, e lo sanno. Concordo con Giulio Occhionero: è in Italia, che c’è stata la vera cabina di regia del tentativo di destabilizzare la presidenza Trump (con la fabbricazione di false prove sul Russiagate). E ora, questo che sta avvenendo negli Usa – le inchieste, l’Obamagate e molto altro – è inevitabile che comporti ripercussioni sull’esecutivo italiano.
    E’ molto probabile, quindi, che si stia per scatenare un’enorme tempesta giudiziaria, probabilmente eterodiretta dai servizi americani, ma con un effetto diametralmente inverso a quello che ebbe Mani Pulite: Tangentopoli era pilotata dal Deep State, che si servì dell’ex Pci, e la sinistra italiana si prostituì totalmente alla grande finanza internazionale, sposando la causa delle élite che manipolano la poltica, determinando la situazione della quale ci troviamo adesso. Io sto seguendo da tempo l’operazione mediatica di Q-Anon; molti, ingenuamente, si aspettano che i marines arrivino ad arrestare Conte, il Papa o chicchessia – cose ovviamente impensabili. E’ chiaro però che questo esecutivo filo-cinese, filo-5G e pilotato dal Bilderberg non è più funzionale alla politica americana: quindi lo stanno cuocendo a fuoco lento. Lo faranno cadere, secondo me, con l’innesco di alcune tempeste giudiziarie, che a mio parere sono imminenti. Secondo la mia interpretazione, l’80-90% della classe politica italiana verrà spazzata via da una tempesta giudiziaria potenzialmente devastante.
    Lo stesso scandalo Palamara, che imbarazza una magistratura gravemente compromessa con la politica, è funzionale ad arrivare a una seconda Tangentopoli. E sta tutto procedendo per gradi, secondo un piano stabilito. Evidentemente l’Italia gioca un ruolo-chiave, che sfugge al comune cittadino. Non è solo una questione geopolitica, mediterranea: qui sono in gioco delle forze che stanno al di sopra della politica. Da vent’anni, l’Italia non ha più una politica: tutto quello che avviene nel nostro paese viene deciso a tavolino in altri contesti; poi, semplicemente, quelle decisioni vengono ratificate e attuate (da parlamentari largamente ricattabili). Molti si chiedono perché l’opposizione non contrasti i disegni folli di questo governo. Semplice: non c’è più nessuna opposizione. Lo stipendio dei parlamentari è una goccia nel mare di quello che, effettivamente, buona parte dei parlamentari percepiscono mensilmente, da multinazionali farmaceutiche e organizzazioni internazionali come la Open Society di Soros. Ci troviamo in una situazione veramente folle. Io ho fatto l’addetto parlamentare, e certe cose le ho viste dall’interno. E’ una realtà raccapricciante, che la gente nemmeno s’immagina.
    L’Italia si trova al centro di questa guerra, anche perché c’è stata una serie di scellerate decisioni prese dai nostri governanti – Renzi e Gentiloni, e prima ancora Berlusconi – che hanno spianato la strada affinché l’Italia fosse una sorta di laboratorio sperimentale: per le vaccinazioni, per certe strategie economiche. Purtroppo, ci troviamo quindi ad affrontare una situazione estremamente grave. L’unica via per uscirne potrebbe essere quella giudiziaria. Marco Della Luna, di cui sono editore, nel libro “Le chiavi del potere” (la cui prima edizione venne fatta ritirare dal commercio da Prodi, che lo considerò un libro pericoloso) spiega molto bene quale sia il livello di corruzione della magistratura italiana – e lo dice da avvocato cassazionista. La mia sensazione, anche sulla base di informazioni che ricevo dall’estero, è che stiano preparando l’attivazione di una Procura: una Procura minore (non certo Roma o Milano, che sono estremamente compromesse), che di fatto imbastirà una sorta di nuovo pool Mani Pulite, e le cose prenderanno forma in modo molto rapido. Negli anni Novanta l’accelerazione fu incredibile: quando arrestarono Mario Chiesa, nessuno si immaginava che di lì a pochi mesi i partiti italiani sarebbero stati decapitati. Se sono vere le informazioni che sto ricevendo, è plausibile che possa ripetersi una vicenda analoga.
    Quello dell’emergenza Covid, comunque, è uno scenario internazionale che è stato pianificato molto tempo fa, e con una precisione incredibile: persino gli striscioni con la scritta “Andrà tutto bene” erano stati preparati mesi prima, in tutte le lingue del mondo. E’ stata una Psy-Op abilmente pianificata, con il rilascio di un’arma batteriologica: lo dimostrano le intercettazioni divulgate da “Anonymous”, ci sono le prove del fatto che si è trattato di un virus ingegnerizzato in laboratorio, che ha avuto un impatto considerevole, ma che autorevoli esperti hanno dimostrato avere una durata temporale di appena 70 giorni. Però i nostri governanti stanno facendo di tutto per mantenere questa cappa di paura. E la paura è la migliore arma, per certi poteri: quando vai a giocare con la paura della morte, con un nemico invisibile che può essere ovunque (sui vestiti, sul vicino di casa, nell’aria che respiri) si crea uno scenario di terrore. Per non parlare poi degli abusi inauditi e dell’illegittimità del lockdown. L’italiano medio, purtroppo, si è fatto condizionare dalla paura: a partire dall’accettazione dell’esperimento sociale delle mascherine, che sono un simbolo di sottomissione, per vedere fino a che punto gli italiani possono piegarsi senza protestare.
    Il 90% dei politici italiani, che sono dei gran cialtroni, non ha capito niente, di quello che è successo. I più si sono semplicemente adeguati, per mantenere la poltrona. Ma in Italia ci sono alcuni personaggi che sapevano tutto fin dall’inizio: già a dicembre, informative dei servizi segreti mettevano in guardia il governo, informandolo del contagio in corso. E il governo non ha fatto niente: l’ultima preoccupazione dell’esecutivo è stata la tutela della salute dei cittadini. Hanno invece potenziato le forze dell’ordine, a partire dal novembre 2019: automezzi, droni, elicotteri, assunzioni di agenti e vigili urbani. Tutte cose che non servivano a tutelare la salute degli italiani, ma solo a rendere efficace il lockdown. L’opposizione? Ripeto: se c’era, dormiva; non è stata fatta nessuna interrogazione parlamentare. A marzo, contattai una senatrice dei 5 Stelle, chiedendo come mai non ci fossero interrogazioni sull’abnorme, improvviso e costosissimo potenziamento delle forze dell’ordine. «E’ un argomento di cui non si può parlare», mi disse.
    Ora, i segnali importanti non mancano. Su Twitter, un italoamericano residente negli Usa, che probabilmente fa parte dello staff di Trump, ha scritto che il presidente ha ordinato agli invitati americani di non partecipare agli Stati Generali convocati da Conte. Questa è anche una guerra di propaganda: stanno usando molto i social network. Sono segnali, per dire chiaramente che Conte è arrivato al capolinea. Il 15 giugno, negli Usa, c’è stato un black-out del web: può esser stata una manovra dell’intelligence militare americana, per lanciare un avvertimento ai gestori della telefonia mobile. E’ collassato anche un gestore telefonico collegato a Colao, altro personaggio che sulla scena politica italiana sembra arrivato a fine corsa. Attriti fra Conte e Colao sono stati messi in grande evidenza. Attenzione: mesi fa, era stato annunciato che la riunione del Bilderberg in programma a Torino sarebbe stata rimandata. Da fonti attendibili ho invece saputo che la riunione si è regolarmente tenuta, dribblando la stampa. Poi semplicemente si sono trasferiti a Villa Pamphili a Roma, l’11 giugno. E se è vero quanto mi hanno riferito, gli unici italiani presenti e formalmente invitati erano John Elkann e Colao (Renzi non c’era).
    Le inchieste in corso negli Usa per l’Obamagate devasteranno inevitabilmente la politica italiana, perché l’epicentro del problema è stato qui. Personaggi come Renzi e Gentiloni ora hanno paura. Io sono ottimista: l’ex ambasciatore americano a Roma, socio in affari con Renzi, verrà chiamato nei prossimi giorni a testimoniare alla commissione giustizia del Senato, quindi la questione è partita. A mio parere, l’amministrazione Trump sta cuocendo questo governo a fuoco lento. Questo esecutivo è stato sul punto di cadere ad aprile, ed è probabile che cada adesso, a luglio. Secondo me sarà un’estate molto calda, ci saranno colpi di scena. A livello mondiale, poi, è in atto una vera e propria presa di coscienza della situazione. Si stanno svegliando parecchie forze. Io faccio parte di determinati contesti iniziatici, così riesco a decifrare i simbolismi dietro a certe frasi. Lo stesso intervento di Zangrillo è un messaggio chiaro, anche in ambito massonico: certe fazioni della massoneria italiana stanno cominciando a dire basta, perché questa situazione non è sostenibile. Sono a rischio la libertà e la democrazia, ed è bene che ci sia un cambio di rotta.
    (Nicola Bizzi, dichiarazioni rilasciate a Fabio Frabetti il 15 giugno 2020 nella diretta web-radio “Border Nights”. Storico indipendente, Bizzi è l’editore di Aurora Boreale. Tra le sue opere più recenti, il volume “Da Eleusi a Firenze” ripercorre le ascendenze iniziatiche “eleusine” del Rinascimento italiano, a partire dalla signoria medicea).

    Siamo ben oltre la fantascienza, sta succedendo l’incredibile. Orwell fa pensare, è stato veramente profetico. Ma la situazione a cui stiamo andando incontro, ammesso che non cambino gli scenari, va ben oltre quella paventata da Orwell: si va verso una società totalitaria, fondata sulla psico-polizia, sull’eliminazione di ogni dissenso. Una società in cui sarà proibito pensare: sarà vietato. E’ qualcosa di spaventoso. E il distanziamento sociale, che ormai da un punto di vista di sanitario non ha nessun fondamento, fa parte di questa operazione: non vogliono che le persone stiano in contatto tra loro. Sono regole raccapriccianti, che troviamo solo in Italia: è questa, la follia. In Germania, dove hanno avuto un lockdown molto più lieve del nostro, non hanno mai chiuso gli asili nido. Nel resto d’Europa, le scuole sono state riaperte. E mentre tutti i bambini d’Europa stanno andando a scuola in maniera normale, in Italia continuano ancora a parlare di plexiglass fra i banchi: questa è follia criminale, vogliono devastare le menti dei bambini. Io sono padre di una bambina piccola: sono estremamente preoccupato, per il suo futuro. E’ una situazione davvero pericolosa, per la libertà e la democrazia.

  • Speranza si dimetta: ignorò i medici che salvano dal Covid

    Scritto il 19/6/20 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Ministro Speranza, faccio questo video per chiedere pubblicamente le sue dimissioni, in quanto lei si è dimostrato palesemente incompetente nello svolgere il ruolo che gli è stato assegnato nell’attuale governo. Il motivo è molto semplice: il 24 aprile 2020, ovvero quasi due mesi fa, lei ha ricevuto una lettera a lei personalmente indirizzata, firmata da oltre 30 medici e operatori del Sistema Sanitario. Questa lettera iniziava dicendo: «Onorevole ministro, le rivolgiamo questo appello poiché riteniamo importante richiamare la sua attenzione su alcune nostre considerazioni finalizzate ad un miglior contenimento o ad una possibile più rapida soluzione della patologia che colpisce i pazienti coinvolti nella pandemia Covid-19». Dopo le dovute premesse, la lettera diceva: «Questo appello è quindi volto a richiamare la sua attenzione sulla necessità di promuovere l’adozione tempestiva e precoce, all’inizio della sintomatologia respiratoria e sospetta, rispetto all’odierna prassi, di una semplice terapia antinfiammatoria efficace, come quella cortisonica a medio o alto dosaggio. I cortisonici rappresentano i farmaci antinfiammatori che, quando utilizzati, stanno dando ottimi risultati anche nella Covid-19 in base ai dati rilevati nei pazienti trattati e alle evidenze che le alleghiamo – e che, se lo riterrà opportuno, le mostreremo più in dettaglio».
    In altre parole, questi medici le dicevano di aver ottenuto risultati incoraggianti, con i loro pazienti, utilizzando dei cortisonici nella prima fase della malattia, e si rendevano disponibili a farne conoscere la relativa documentazione. Dopodiché seguivano nella lettera tutte le spiegazioni di tipo scientifico che illustravano perché questa fosse, secondo loro, una terapia valida. Ora, in una fase acuta della crisi del Covid, dove le persone (secondo i dati ufficiali) morivano a centinaia ogni giorno, una lettera del genere – firmata da una trentina di specialisti del settore – avrebbe dovuto farla saltare sulla sedia, e farle interpellare immediatamente questi medici, per verificare appunto se la cura da loro proposta avesse o meno una validità. Io avrei fatto così: ho centinaia di cittadini che mi muoiono ogni giorno e, se dei medici mi scrivono di aver trovato un modo per curare i pazienti, io come minimo li faccio venire al ministero a spiegarmi bene di cosa si tratta. Questi non sono dei cretini qualunque: tra i vari firmatari ci sono professori di farmacologia, neurologi, medici pneumologi, medici chirurghi, anestesisti, cardiologi, professori di medicina, professori di farmacologia e tossicologia, ricercatori, professori di biologia farmaceutica, anatomopatologi. Eccetera, eccetera.
    Invece lei che cosa ha fatto? La lettera l’ha completamente ignorata: non solo non ha fatto convocare questi medici, ma non li ha nemmeno degnati di una risposta. Come se avesse ricevuto – non una lettera di 30 professionisti del settore – ma la lettera di un rompiscatole qualunque. Bene, facciamo adesso un salto in avanti. “Adnkronos” di oggi, 17 giugno 2020 – seconda notizie in home page: “Coronavirus, Oms: desametasone è svolta scientifica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità accoglie con favore i risultati dei primi studi clinici condotti nel Regno Unito sul desametasone, un corticosteroide (quindi cortisone) che si è dimostrato salvavita per i pazienti con forme gravi di Covid-19″. «È il primo trattamento che ha dimostrato di ridurre la mortalità nei pazienti con Covid-19 che richiedono supporto per ossigeno o ventilatore», ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms. «Questa è una grande notizia», ha detto, «e mi congratulo con il governo del Regno Unito, l’Università di Oxford e i numerosi ospedali e pazienti nel Regno Unito che hanno contribuito a questa svolta scientifica salvavita».
    È contento, adesso, signor ministro? Non solo lei ha lasciato passare quasi due mesi, nei quali chissà quante delle persone morte magari potevano essere salvate con i cortisonici; ma adesso c’è pure la beffa, che il merito per questa scoperta se lo prendono gli inglesi, quando i nostri medici italiani erano arrivati alle stesse conclusioni già nel mese di aprile. Complimenti sinceri. Io, fossi in lei, darei le dimissioni domani mattina, perché qui i casi sono due: nella migliore delle ipotesi, lei è un totale incompetente che non ha minimamente capito l’importanza della lettera che ha ricevuto (e in una situazione come quella attuale, questo è un lusso che in Italia non ci possiamo permettere); nella peggiore delle ipotesi, invece, lei è vittima di pressioni da parte delle case farmaceutiche, le quali ovviamente non sono minimamente interessate a trovare una cura per il virus, perché loro vogliono a tutti i costi vendere il vaccino, appena sarà pronto, a tutta la popolazione mondiale. Io ovviamente voglio credere che il suo caso sia il primo, ovvero che lei sia semplicemente un incompetente. Ma in ciascuno dei due casi è chiaro che lei debba dare le dimissioni al più presto. Spero davvero che migliaia di cittadini le scrivono, nei prossimi giorni, per chiederle di andarsene, esattamente come sto facendo io in questo momento con questo video.
    (Massimo Mazzucco, video-editoriale tratto da “Contro Tv” del 17 giugno 2020, pubblicato anche su YouTube e ripreso sul blog “Luogo Comune”).

    Ministro Speranza, faccio questo video per chiedere pubblicamente le sue dimissioni, in quanto lei si è dimostrato palesemente incompetente nello svolgere il ruolo che gli è stato assegnato nell’attuale governo. Il motivo è molto semplice: il 24 aprile 2020, ovvero quasi due mesi fa, lei ha ricevuto una lettera a lei personalmente indirizzata, firmata da oltre 30 medici e operatori del Sistema Sanitario. Questa lettera iniziava dicendo: «Onorevole ministro, le rivolgiamo questo appello poiché riteniamo importante richiamare la sua attenzione su alcune nostre considerazioni finalizzate ad un miglior contenimento o ad una possibile più rapida soluzione della patologia che colpisce i pazienti coinvolti nella pandemia Covid-19». Dopo le dovute premesse, la lettera diceva: «Questo appello è quindi volto a richiamare la sua attenzione sulla necessità di promuovere l’adozione tempestiva e precoce, all’inizio della sintomatologia respiratoria e sospetta, rispetto all’odierna prassi, di una semplice terapia antinfiammatoria efficace, come quella cortisonica a medio o alto dosaggio. I cortisonici rappresentano i farmaci antinfiammatori che, quando utilizzati, stanno dando ottimi risultati anche nella Covid-19 in base ai dati rilevati nei pazienti trattati e alle evidenze che le alleghiamo – e che, se lo riterrà opportuno, le mostreremo più in dettaglio».

  • “Contro il Covid vaccinatevi voi, che a me viene da ridere”

    Scritto il 17/6/20 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Come era facile immaginare, qualcuno, dopo aver terrorizzato tre miliardi di persone sulla presunta pandemia del Covid-19, ora vuole imporre il vaccino a tutti. È un affare da qualche trilione di dollari che certamente i globocrati cercheranno di non farsi scappare. Il piano, finora, sembra essere riuscito: generare un virus non letale ma pericoloso per la società in quanto contagiosissimo e in grado di paralizzare uno Stato se non addirittura uno o più continenti; spaventare a morte la gente per il pericolo di contagio; lanciare l’allarme per il crollo dell’economia nazionale invitando tutti a tirare la cinghia per il bene comune; chiedere a tutti, per lo stato di necessità, di farsi spiare dai servizi segreti con la App “Immuni”; obbligare la popolazione a farsi vaccinare; rendere tutti docili e sottomessi come neppure fu nel Medioevo. I fatti si sono susseguiti secondo copione sotto i nostri occhi. Così siamo diventati facili prede della psicosi alimentata ad arte dai mass media, a loro volta finanziati da “filantropi” esperti in terrorismo globale, perché la paura è l’arma più potente per annichilire le masse.
    L’Italia è la più colpita (dopo la Cina e la Corea del Sud) in quanto priva di indipendenza a qualsiasi livello nonché la più debole in senso politico dell’intero Occidente, a causa di governanti – spesso analfabeti – palesemente eterodiretti e telecomandati dall’estero. Ma quando tutto sembrava riuscito alla perfezione, molti medici e virologi hanno detto che si trattava della più grande bufala della storia dell’umanità, che si trattava di un virus influenzale ancora sconosciuto ma per il quale, finalmente, le cure ci sono e il vaccino non serve. Alcuni di loro sono Zangrillo, Tarro, Montanari, De Donno, insieme a Paolo Ascierto che col Tocilizumab – un farmaco utilizzato per curare l’artrite reumatoide – ha sconfitto il Covid-19 rendendo Napoli l’unica metropoli italiana sanificata (da quando c’è l’epidemia, in tutta la Campania ci sono stati circa 5.000 casi e un migliaio di morti; a Napoli ci sono stati tanti morti quanti ve ne sono stati a Tortona).
    Il dubbio resta, poiché in tutta questa storia qualcosa non torna. Anche perché si parla di vaccino pur sapendo che il coronavirus è mutevole, e un vaccino finirebbe per non avere altro effetto se non quello di renderne dipendente chi lo fa, con grande piacere di chi, coi richiami, glielo venderà a vita. Che il vaccino possa essere inutile, tra i tanti, lo dice anche Mike Ryan, responsabile delle emergenze dell’Oms, il quale in questi giorni ha dichiarato ufficialmente: «Speriamo di trovare un vaccino efficace, ma non è garantito che questo accada». Eppure la quasi totalità della stampa nazionale continua imperterrita a terrorizzare gli italiani sul pericolo Covid-19, sulla inevitabile ricaduta d’autunno, sulla necessità improrogabile di vaccinarsi. C’è addirittura un piano europeo per finanziare il vaccino anti-Covid in forza d’un accordo tra i ministri della salute europei, mentre l’alleanza a quattro, Italia, Germania, Francia e Olanda, ha già in tasca il contratto con la multinazionale britannica AstraZeneca, che entro l’anno permetterà di vaccinare tutti gli over 65, più sanitari e forze dell’ordine.
    Ebbene, che il vaccino l’avrebbe venduto AstraZeneca, noi di “Alessandria Oggi” l’abbiamo pubblicato esattamente tre mesi fa. Profeti? Chissà. Gli è che qualcosa puzza, perché tutto potrebbe far parte di un piano molto ben congegnato che sta funzionando alla perfezione. E avrebbe potuto chiudersi con successo se non ci fosse stato chi gridava: “Il Re è nudo!”, mentre ci sarà certamente chi, come chi scrive, rifiuterà di farsi vaccinare. Il vaccino sarà reso obbligatorio? E io me ne frego. Vaccinatevi pure voi, che a me vien da ridere.
    (Andrea Guenna, “Vaccinatevi voi, che a me vien da ridere”, da “Alessandria Oggi” del 13 giugno 2020).

    Come era facile immaginare, qualcuno, dopo aver terrorizzato tre miliardi di persone sulla presunta pandemia del Covid-19, ora vuole imporre il vaccino a tutti. È un affare da qualche trilione di dollari che certamente i globocrati cercheranno di non farsi scappare. Il piano, finora, sembra essere riuscito: generare un virus non letale ma pericoloso per la società in quanto contagiosissimo e in grado di paralizzare uno Stato se non addirittura uno o più continenti; spaventare a morte la gente per il pericolo di contagio; lanciare l’allarme per il crollo dell’economia nazionale invitando tutti a tirare la cinghia per il bene comune; chiedere a tutti, per lo stato di necessità, di farsi spiare dai servizi segreti con la App “Immuni”; obbligare la popolazione a farsi vaccinare; rendere tutti docili e sottomessi come neppure fu nel Medioevo. I fatti si sono susseguiti secondo copione sotto i nostri occhi. Così siamo diventati facili prede della psicosi alimentata ad arte dai mass media, a loro volta finanziati da “filantropi” esperti in terrorismo globale, perché la paura è l’arma più potente per annichilire le masse.

  • 5G alla Camera e sul comodino di Colao, poi ne riparliamo

    Scritto il 14/6/20 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Alzi la mano chi ancora crede ai numeri quotidiani della Protezione Civile e alle promesse di Conte, alla religione delle mascherine e a quella dei guanti – prima raccomandati e poi sconsigliati dai misteriosi burloni dell’Oms, il gotha tecno-sanitario che a Wuhan se c’era dormiva, quando gli stregoni della genetica pasticciavano attorno all’Rna di un virus del raffreddore, probabilmente con l’intento di ricavarne un chimerico vaccino contro l’Aids. Questa almeno è la versione suggerita da paesi come gli Usa e la Francia, nonché da luminari della medicina come il professor Luc Montagnier, Premio Nobel, primo scopritore del virus Hiv. Alzi la mano chi seguita a immaginare che sia del tutto casuale la catastrofe piovutaci addosso, che ha spinto i governi a trasformarci prontamente in sudditi spaventati e ricattati, destinati a non tornare liberi mai più, lungo un orizzonte post-democratico dove i ministri spariscono, e al loro posto parlano oscuri tecnocrati e rinomati capitani di ventura come Vittorio Colao, principe europeo del 5G, e infatti lestissimo nel proporre il wireless di quinta generazione come elisir miracoloso per resuscitare l’Italia messa in coma farmacologico da Conte. Antenne pericolose? «Facciamo così: prima piazziamo un dispositivo 5G in Parlamento e un altro sul comodino di Colao, poi ne riparliamo».
    Autore della provocazione è il video-reporter Massimo Mazzucco, regista di documentari dirompenti come “Inganno globale”, sull’11 Settembre, trasmesso in prima serata da Canale 5. Mazzucco ha fama di piantagrane, da quando i giornalisti hanno smesso di fare il loro mestiere in un’Italia in cui gli editori si chiamano Berlusconi, Elkann e Cairo. Ha firmato video-denunce accurate: sul terrorismo fatto in casa, sulle “cure proibite” contro il cancro (che guariscono i pazienti) e sulla guerra dei petrolieri contro la marijiuana (per sbarazzarsi della canapa, concorrente ecologica della plastica). Comodo, liquidare Mazzucco con l’etichetta di complottista: peccato che siano i maggiori fotografi del mondo, da Oliviero Toscani e Peter Lindbergh, a confermare – nel documentario “American Moon” – che le immagini del mitico “sbarco sulla Luna” siano state girate in studio, con luci disposte in modo da simulare il riflesso naturale del sole. In prima linea, Mazzucco, anche contro l’obbligo vaccinale imposto da Beatrice Lorenzin (senza alcuna emergenza sanitaria in corso) e confermato dalla grillina Giulia Grillo, dopo che i 5 Stelle avevano fatto il pieno di voti, nel 2018, anche con la promessa di abolire l’improvvisa e ingiustificata overdose di vaccinazioni obbligatorie.
    In automatico, il mainstream ha calunniato Mazzucco con l’etichetta No-Vax. «Mai stato contro i vaccini, in linea di principio», chiarisce il reporter. «Sono per la libertà vaccinale, e per vaccini sicuri e puliti: sapendo che gli Usa hanno già speso 4 miliardi di dollari per indennizzare i danneggiati da vaccino, dopo aver garantito – stranamente – la completa impunità delle case farmaceutiche, che evidentemente non sono in grado di assicurare che non vada incontro a rischi, chi accetta di farsi vaccinare». Discorsi scivolosi? Certo: la condanna per eresia (cospirazionismo) è scontata. Da parte di chi? «Dei media mainstream, che hanno permesso alla Lorenzin di raccontare impunemente che a Londra, in un anno, sarebbero morti di morbillo oltre 200 bambini. Ho controllato: non era vero. Eppure, l’anno seguente, Corrado Formigli su La7 ha consentito alla “ministra” di ripetere la stessa, identica notizia falsa». Chi è il complottista, allora? Mazzucco che fa le pulci alle frottole del governo o il sistema dei media, che ha messo la sordina a tutte le notizie allarmanti, in materia? Esempio: i militari italiani morti e ammalati dopo vaccini inappropriati (fonte, la commissione difesa del Parlamento). O i vaccini “sporchi” scoperti dall’Ordine dei biologi. O i test eseguiti in Puglia, che hanno rivelato “reazioni avverse” nel 40% dei bambini vaccinati.
    Dalle siringhe al 5G, il passo è breve. Perché il metodo è lo stesso: subdolo, non trasparente. «Se la cosa è buona e giusta, che bisogno c’è di nasconderla?». Il parallelo è impietoso: radere al suolo le alberate di mezza Italia e occultare i trasmettitori 5G persino nei tombini, ragiona Mazzucco, fa il paio con le bufale della Lorenzin sulla strage degli innocenti (mai avvenuta) a Londra, per colpa del morbillo. Ancora ci si interroga sulla strana incidenza del Covid nella Lombardia orientale, distretto inquinatissimo. Coincidenze: elevata percentuale di anziani vaccinati contro l’influenza, in un’aera gremita di antenne 5G. Non abbiamo nessuna prova che queste cose siano collegate all’ecatombe-coronavirus, chiarisce Mazzucco, il primo a scoprire – comunque – la correlazione fra il taglio degli alberi la diffusione del 5G: «Lo comprovano due documenti ufficiali del governo inglese: le fronde ostacolano la propagazione del wireless». Mentre Mazzucco avviava la sua ricerca sulla strage degli alberi nei centri storici, tanto per cambiare, i sindaci mentivano (raccontando la storiella degli alberi “malati”, di colpo e tutti insieme) e i giornali tacevano, insieme alle televisioni. Poi succede che la polvere, nascosta sotto il tappeto, a un certo punto diventa troppa. E oggi sono oltre 500, i sindaci italiani che si oppongono all’installazione di quelle antenne. E Colao cosa fa? Vuole togliere ai sindaci il potere di interdizione.
    Trattandosi di “riforme” all’amatriciana, Mazzucco segnala pure l’immancabile conflitto d’interessi: l’ex manager di Vodafone reclutato da Conte è anche il capo di Verizon, primo investitore europeo nel business “cinese” del 5G. Il piano: finire di riempire l’Italia di antenne, innalzando anche l’intensità delle emissioni. A garantire che si tratti di irradiazioni innocue è l’Ipnirc, un “panel” di scienziati e tecnici «che in realtà provengono dall’industria delle antenne, secondo il sistema delle “porte girevoli” che, anche nella farmaceutica, mette insieme controllori e controllati: addio indipendenza, autorevolezza dei controlli e tutele della salute». Centinaia di scienziati autonomi lanciano l’allarme: non sappiamo ancora quali effetti produca, il 5G, sul corpo umano. Il consiglio: tre anni di test, prima di adottare il nuovo wireless (certamente utilissimo, sul piano tecnologico). E invece: si tende a trasformare i cittadini in potenziali cavie, a loro insaputa. «I promotori del 5G giurano che sia innocuo. Lo dimostrino – dice Mazzucco – e ne saremo felicissimi». Il problema: nessuno è in grado di dimostrare niente, per ora. Tant’è vero che paesi come la Svizzera e la Slovenia hanno imposto l’alt: vogliono prima che la scienza ne comprovi la sicurezza effettiva. «Se i nostri paladini del 5G sono così sicuri che non rappresenti un pericolo per la salute – ecco la provocazione di Mazzucco – i parlamentari facciano un bel gesto: installino antenne alla Camera e al Senato».
    Stranamente, l’unica grande città europea che ha rifiutato il 5G è Bruxelles, sede dell’Unione Europea. Il sindaco non vuol sentir parlare, di wireless di quinta generazione, nella città che ospita gli uffici Ue, la Commissione, il Parlamento Europeo. I contro-complottisti in buona fede, quelli che accusano di infantilismo i cosiddetti cospirazionisti, ricordano che anche quando venne introdotta l’energia elettrica non mancavano gli agitatori di incubi. Verissimo, ma qui siamo di fronte a qualcos’altro: e se sono “paranoie”, quelle di Mazzucco e soci, certo a fugarle non aiutano le informazioni finora a disposizione, né il metodo semi-clandestino con cui il 5G è stato introdotto in Italia e bandito da Bruxelles. «Se è davvero innocuo – chiosa Mazzucco, tra il serio e il faceto – il suo grande sponsor Colao compia un atto plateale: si installi un’antenna 5G sul suo comodino e ci dorma accanto per anno intero. A quel punto, ne potremmo riparlare». Sì, ma dove? Su quali media? «Gli avvocati del senatore renziano Andrea Marcucci – racconta Mazzucco, in web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights” – mi hanno appena invitato a rimuovere un video in cui mettevo in relazione la messa alla bando della sieroterapia anti-Covid con la possibilità di produrre siero sintetico in laboratorio, materia in cui è specializzata l’azienda farmaceutica della famiglia Marcucci».
    Ecco il punto: più che il cosa, il come. Perché si deve aspettare che l’Italia sia in ginocchio, stroncata dal lockdown di Conte, per far uscire il 5G dalle catacombe della clandestinità? E’ troppo, pretendere chiarezza e trasparenza? Domanda retorica, in un paese in cui il ministero della sanità – di fronte all’emergenza Covid – ha fatto l’unica cosa che non doveva fare: dissuadere i medici dal compiere autopsie. Risultato: ci sono volute settimane, per scoprire che non si moriva di polmonite ma di trombo-flebite, e quindi l’ossigenazione forzata era letale, per i malati alle prese con problemi di coagulazione sanguigna. Altra vergogna nazionale, il caso De Donno: il medico di Mantova scopre che la sieroterapia funziona, il sangue dei guariti salva la vita ai malati trasmettendo gli anticorpi, ma invece di adottare il suo protocollo (richiesto da mezzo mondo, a partire dagli Usa) lo si emargina, arrivando poi a proibirlo, mentre il ministro si affretta a prenotare tonnellate di vaccino per un virus che ormai non fa più paura, perché i medici ora sanno finalmente come affrontarlo. Questa, dunque, sarebbe l’Italia in cui i cittadini dovrebbero dormire sonni tranquilli, nel momento in cui un grande privatizzatore della telefonia racconta ai cittadini che del 5G non c’è da aver paura?

    Alzi la mano chi ancora crede ai numeri quotidiani della Protezione Civile e alle promesse di Conte, alla religione delle mascherine e a quella dei guanti – prima raccomandati e poi sconsigliati dai misteriosi burloni dell’Oms, il gotha tecno-sanitario che a Wuhan se c’era dormiva, quando gli stregoni della genetica pasticciavano attorno all’Rna di un virus del raffreddore, probabilmente con l’intento di ricavarne un chimerico vaccino contro l’Aids. Questa almeno è la versione suggerita da paesi come gli Usa e la Francia, nonché da luminari della medicina come il professor Luc Montagnier, Premio Nobel, primo scopritore del virus Hiv. Alzi la mano chi seguita a immaginare che sia del tutto casuale la catastrofe piovutaci addosso, che ha spinto i governi a trasformarci prontamente in sudditi spaventati e ricattati, destinati a non tornare liberi mai più, lungo un orizzonte post-democratico dove i ministri spariscono, e al loro posto parlano oscuri tecnocrati e rinomati capitani di ventura come Vittorio Colao, principe europeo del 5G, e infatti lestissimo nel proporre il wireless di quinta generazione come elisir miracoloso per resuscitare l’Italia messa in coma farmacologico da Conte. Antenne pericolose? «Facciamo così: prima piazziamo un dispositivo 5G in Parlamento e un altro sul comodino di Colao, poi ne riparliamo».

  • Il nazismo dei buoni: la nuova frontiera rivelata dal Covid

    Scritto il 04/6/20 • nella Categoria: idee • (2)

    Il sottocutaneo è già pronto, perfino l’Ansa di 5 mesi fa lo scriveva, inutile parlare di complotti, non c’è nessun complotto, le nanotecnologie esistono e arriveranno dopo la vaccinazione di massa, poco alla volta, in punta di piedi e manco tanto lentamente. Nel sito ID2020, enità creata da Gavi (Gates Foundation), Rockfeller Foundation, Microsoft e tanti altri organi tecnocapitalisti della sovragestione globale, si dichiara apertamente che «nessun governo, azienda o agenzia può risolvere questa sfida da solo». Un po’ come affermare che i governi statuali di fatto non contino più a nulla (cosa peraltro vera ed inconfutabile), e che senza l’operato di entità preposte a bene collettivo, non si potrà dare l’Id (identità digitale) ad ogni singolo individuo al mondo. Questa è la loro mission pubblicamente esposta nei siti ufficiali senza alcun problema di essere smentiti. Per quello che gli 11 personaggi riuniti attorno alla Tavola Rotonda (non 12, forse il 12° apostolo di ID2020 è già un Ai), di cui non si conoscono i nomi, a parte l’attuale portavoce, hanno questa priorità ecumenica planetaria. Capite che l’opportunità di un virus, per forza di cose artificiale, proprio perché si stanno muovendo da anni mondi, multinazionali e quant’altro che finanziano migliaia di miliardi di dollari, collegati tra loro in network che spaziano dalla tecnologia alla farmacologia, comprese fondazioni sovranazionali, banche, scienziati, e migliaia di personaggi del padronato mondiale, sia fondamentale per testare le nuove controriforme e aggiornamenti su grande scala.
    Perché mai questi Moloch che si muovono in sincrono ed erano da anni già organizzati, avrebbero dovuto aspettare una possibile pandemia che magari non sarebbe arrivata, e comunque, non ora? E’ logico, avendo la possibilità di crearlo in laboratorio, come ci ricorda anche la rivista scientifica “Nature”, che uscisse proprio ora (per caso?) un piccolo virus da qualche parte del mondo, contagioso quanto basta ma non troppo, da far “narrare” ai governi che negli anni hanno tagliato posti letto, chiuso ospedali e privatizzato servizi, e da regalare alle loro popolazioni spaventate, annichilite e pronte ad inchinarsi alla Corona del nuovo Re? Chi ci vieta di pensare che nei prossimi anni od il prossimo inverno, non venga fuori un altro virus che possa giustificare l’accelerazione di queste belle novità con altre quarantene ed ulteriori destrutturazioni del sistema democratico? Ma loro sono buoni, ci dobbiamo fidare dei nostri padroni, no? Non ci dormono la notte, e questi supercapitalisti sopra i capitali sono talmente buoni e illuminati che partiranno dal 3° e 4° mondo per schedare, vaccinare, “curare”, attraverso le nuove tecnologie che, in pochi anni implementeranno ovunque.
    Sono talmente afflitti dalle malattie, dalle guerre, dalla miseria degli sfruttati che, dopo averli saccheggiati, massacrati, ammalati, colonizzati, umiliati e depredati per secoli fino ad oggi, la loro priorità è quella di chipparli tutti, però (e ovviamente, “solo”) a fin di bene. Mettono una donna come avatar e Pr della loro entità, si rivolgono a Ong, si mostrano progressisti e per il progresso, il loro. Non parlano di ospedali pubblici, di sanità pubblica, di creare uno stato sociale e condizioni di sviluppo proprio in quei paesi martoriati, di abbattere le dittature che loro stessi finanziano da sempre. No, a loro interessa solo schedarli e controllare il loro stato di salute da remoto, per poi espandere questa meravigliosa ricetta in tutto il globo. Si parte sempre dagli ultimi e poi si sale… Chi osa criticare questo paradigma è un complottista nel migliore dei casi o un socialista nel peggiore dei casi, un democratico, un illuso visionario che pensa in termini di uguaglianza ed orizzontalità. Loro hanno una visione controiniziata di uguaglianza, nel senso che tutti sono ugualmente sotto lo stesso dominio, ugualmente controllabili e gestibili dallo stesso modello di inviluppo. Chi non avrà un Id di tutto punto, come già avviene in diverse parti del mondo dove esistono totalitarismi (ecco perché l’Oms vede di buon grado la governance cinese come modello planetario di disciplina repressiva), non accede a certi diritti, non può prendere mezzi pubblici, potrà perdere qualsiasi diritto civile, compreso il lavoro, se trovato non idoneo.
    Pensate, chiunque non accetterà in futuro condizioni di sfruttamento, chiunque vorrà scioperare, chiunque esprimerà criticità o si permetterà di dissentire con l’autorità planetaria, potrà essere riportato sulla retta via con un click. Una sorta di Oracolo tecnologico. Questo si prospetta candidamente all’interno dell’entità ID2020 che si pone come sovragestione sopra i governi, attraverso altre entità transnazionali come l’Oms, il Big Pharma e tutte le nuove tecnologie che il mercato offre. Loro si presentano come benefattori dell’umanità, ma nessuno li ha votati, però hanno il potere coercitivo e ricattatorio di poter esercitare un dominio senza pari su tutti i popoli e sui rispettivi tecnici e politici che formeranno nelle loro lobby o che coopteranno strada facendo. Qualcosa del genere non era mai avvenuto nella storia dell’umanità, almeno non in questi termini ed attraverso l’accettazione delle popolazioni impaurite dalla propaganda, e allora si comprende che la vaccinazione di massa non è lo scopo ultimo dell’Agenda ID2020, ma solo il mezzo per poter esercitare da remoto il controllo totale sull’individuo, però con la scusa che si aiutano i rifugiati, si aiutano gli ultimi, perfino le persone a votare (ma a votare cosa?), come ci suggeriscono dal loro sito, ad esercitare i propri diritti, perchè sappiamo quanto sia importante l’identità digitale, eh… e ad avere una mappatura vaccinale (però nel contempo si privatizza la sanità), per poter verificare se siamo in ordine e se siamo consoni ad essere cittadini civili e mansueti quanto basta.
    Chi e come si potrà ribellare a questo modello non democraticamente eletto che si erge dal suo piedistallo di buone intenzioni? Chi metterà in discussione sarà ridicolizzato, censurato, magari certi dati saranno aggiunti alla memoria collettiva e chiunque voglia dissentire e ribellarsi a questo orrore perderà “punti sociali”, magari aiutato da tanti infami delatori che, per guadagnare nuovi punti sociali, potranno fare la loro personale caccia alle streghe, agli untori, facendo i collaborazionisti con le forze dell’ordine, direttamente dalle loro App e verso tutti coloro che si permettono di uscire fuori dai binari, come poi avviene già in Cina da alcuni anni. In occidente, attraverso il “problema” pandemico, si è attesa una reazione di paura indotta e irrazionale, per poi attivare la “soluzione”, il trinomio che si è sostituito alla tradizionale trinità spirituale, facendone oramai le veci religiose. La cosa tragica è che il popolo ci crede, si fida delle stesse multinazionali che hanno contribuito a disintegrare stati sociali, istruzione pubblica, ospedali, diritto del lavoro, si fida di questi supercapitalisti sopra il capitale, poi 20 anni fa si indignava dei confllitti di interesse di Berlusconi e pensava fosse il massimo della perversione possibile. Il livello infimo del popolino è questo, in quanto esso, soprattutto nella contemporaneità, si presta al gioco, accetta le regole del padrone, non ha alcuna coscienza di classe ed ha un pensiero profondamente ed intimamente reazionario, potremmo dire neo-monarchico. C’è tanta voglia di Re, e il popolo lo acclama, la Corona è servita ai nuovi reali tecnoreali, però buoni, ecumenici, antirazzisti, liberal e, soprattutto, nazisti. Il nazismo dei buoni è la nuova frontiera…
    (”Agenda ID2020, ovvero il nazismo dei buoni”, pubblicato il 25 maggio 2020 da “Maestro di Dietrologia”, il blog di Simone Galgano).

    Il sottocutaneo è già pronto, perfino l’Ansa di 5 mesi fa lo scriveva, inutile parlare di complotti, non c’è nessun complotto, le nanotecnologie esistono e arriveranno dopo la vaccinazione di massa, poco alla volta, in punta di piedi e manco tanto lentamente. Nel sito ID2020, enità creata da Gavi (Gates Foundation), Rockfeller Foundation, Microsoft e tanti altri organi tecnocapitalisti della sovragestione globale, si dichiara apertamente che «nessun governo, azienda o agenzia può risolvere questa sfida da solo». Un po’ come affermare che i governi statuali di fatto non contino più a nulla (cosa peraltro vera ed inconfutabile), e che senza l’operato di entità preposte a bene collettivo, non si potrà dare l’Id (identità digitale) ad ogni singolo individuo al mondo. Questa è la loro mission pubblicamente esposta nei siti ufficiali senza alcun problema di essere smentiti. Per quello che gli 11 personaggi riuniti attorno alla Tavola Rotonda (non 12, forse il 12° apostolo di ID2020 è già un Ai), di cui non si conoscono i nomi, a parte l’attuale portavoce, hanno questa priorità ecumenica planetaria. Capite che l’opportunità di un virus, per forza di cose artificiale, proprio perché si stanno muovendo da anni mondi, multinazionali e quant’altro che finanziano migliaia di miliardi di dollari, collegati tra loro in network che spaziano dalla tecnologia alla farmacologia, comprese fondazioni sovranazionali, banche, scienziati, e migliaia di personaggi del padronato mondiale, sia fondamentale per testare le nuove controriforme e aggiornamenti su grande scala.

  • Della Luna: punire chi impone l’odiosa, inutile mascherina

    Scritto il 25/5/20 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    La mascherina non ferma il virus, che è di gran lunga troppo piccolo: sarebbe come voler fermare le zanzare con una grata alle finestre. Ferma le goccioline di saliva, impedisce di dare e ricevere sputi involontari, quindi serve nei contatti ravvicinati per non infettare e non essere infettati – però a condizione di non toccarla mai durante l’uso e di igienizzarla o cambiarla sempre dopo ogni uso, condizioni che pochi rispettano. Ma anche se usata correttamente, come esperti hanno ripetutamente spiegato, la mascherina causa danni e pericoli. Inumidita dal fiato, in un minuto diventa un terreno di raccolta e sviluppo di ogni sorta di germi (virus, batteri, muffe, parassiti), sia quelli che vengono da voi che quelli esterni, continuamente alimentati dall’umidità e continuamente riaspirati dal naso; quindi aiuta a far ammalare molta gente e sostiene i guadagni delle case farmaceutiche. Costringe a reinspirare l’anidride carbonica espirata e toglie ossigeno, così da indebolire e acidificare l’organismo e facilitare molte malattie, dal Covid 19 al cancro, malattie che sempre sostengono i guadagni delle case farmaceutiche. Le persone costrette a lavorare con la mascherina si stanno sicuramente procurando un danno, che cresce giorno dopo giorno.
    La mascherina consente guadagni facili alla politica corrotta, come nello scandalo della Regione Lazio, presieduta da Zingaretti, segretario del Pd, che certamente è estraneo ai fatti, ma ora si trova in difficoltà. E’ un mezzo per rendere visibile e minaccioso il contagio, che di per sé è invisibile: il vedere tutti gli altri con la mascherina sostiene il senso di allarme popolare continuamente alimentato dal governo e dalla Protezione civile con falsi dati statistici gonfiati. E’ un modo di abituare la gente ad obbedire, a reagire con la sottomissione a una paura costruita ad arte e senza una giustificazione razionale vericabile. E’ un modo per educare la gente, soprattutto i bambini, a vedere negli altri potenziali pericoli, cioè per distruggere i legami fiduciari e sociali, le reti di solidarietà di protezione, che possono opporsi al dominio incontrastato del sistema sulla gente. Adesso avete capito perché il sistema insiste tanto per l’uso della mascherina, perché dice che dovremo portarla finché non arriverà il vaccino (cioè circa 18 mesi) e non parla nemmeno dell’uso preventivo delle vitamine D e C, che inoltre preverrebbe la paventata seconda ondata: vuole da una parte abituare la gente alla paura e all’obbedienza, e dall’altra alimentare il business delle multinazionali dei farmaci e dei vaccini.
    Analogo discorso andrebbe fatto per le prescrizioni circa i guanti e i lavaggi delle mani. Ed è per questo, inoltre, che tutto l’apparato politico-affaristico-pseudoscientifico si è mobilitato contro la cura al plasma del professor De Donno, che guarisce presto e costa poco. E’ per questo che hanno affidato la ricerca su questa cura non a De Donno a Mantova, ma a Pisa, territorio saldamente in mano alla politica delle multinazionali. E’ inevitabile, quando la politica diviene dipendente dal capitalismo delle multinazionali, diviene nemica della gente e della salute pubblica, oltre che della verità. Che cosa fare, per proteggersi dai danni causati dalla mascherina? Stante che essa causa rischio di gravi malattie, soprattutto il cancro, quindi mette in pericolo la salute e la vita, ritengo che l’imposizione di usarla sia contraria alla Costituzione e ai trattati sui diritti dell’uomo, e che quindi non possa essere punito chi rifiuta di portarla fuori dai casi e dai momenti di specifico bisogno; al contrario deve essere punito chi ne impone l’uso.
    (Marco Della Luna, “Mascherina birichina”, dal blog di Della Luna del 22 maggio 2020).

    La mascherina non ferma il virus, che è di gran lunga troppo piccolo: sarebbe come voler fermare le zanzare con una grata alle finestre. Ferma le goccioline di saliva, impedisce di dare e ricevere sputi involontari, quindi serve nei contatti ravvicinati per non infettare e non essere infettati – però a condizione di non toccarla mai durante l’uso e di igienizzarla o cambiarla sempre dopo ogni uso, condizioni che pochi rispettano. Ma anche se usata correttamente, come esperti hanno ripetutamente spiegato, la mascherina causa danni e pericoli. Inumidita dal fiato, in un minuto diventa un terreno di raccolta e sviluppo di ogni sorta di germi (virus, batteri, muffe, parassiti), sia quelli che vengono da voi che quelli esterni, continuamente alimentati dall’umidità e continuamente riaspirati dal naso; quindi aiuta a far ammalare molta gente e sostiene i guadagni delle case farmaceutiche. Costringe a reinspirare l’anidride carbonica espirata e toglie ossigeno, così da indebolire e acidificare l’organismo e facilitare molte malattie, dal Covid 19 al cancro, malattie che sempre sostengono i guadagni delle case farmaceutiche. Le persone costrette a lavorare con la mascherina si stanno sicuramente procurando un danno, che cresce giorno dopo giorno.

  • L’inferno: microchip obbligatorio e vaccini imposti col Tso

    Scritto il 22/5/20 • nella Categoria: idee • (1)

    Il vaccino è soltanto un passaggio intermedio. L’obiettivo finale non è il vaccino: perché, per quanti soldi si possano fare vaccinando 60 milioni di italiani, non è questo l’obiettivo finale. Certo i vaccini sono una cosa bellissima, per Big Pharma, perché non c’è niente di meglio che curare i sani, nella storia della medicina. Curare a pagamento dei sani è il meglio di qualsiasi business legato alla medicina post-ippocratica. Ma il vero problema è che il vaccino è soltanto una tappa intermedia, verso il pieno controllo bio-tecnologico e bio-politico dell’umanità, con tecnologie che mettano insieme la biologia e la biochimica con l’elettronica. Questo è l’orizzonte di senso a cui personaggi come Bill Gates e le sue aziende lavorano, ormai da molti anni. L’arricchimento della grande élite è secondario, è quasi un effetto collaterale. Il problema fondamentale è il controllo del sistema. Noi dobbiamo fare attenzione, per non cadere nella trappola e non apparire dei dietrologi, dei paranoici deliranti; dobbiamo vedere le cose, ognuna, “iuxta propria principia”. Quando gli Achei salpano per distruggere e conquistare Troia, sono mossi – come ci spiega bene Omero – da una gamma di desideri diversi.
    Agamennone vuole affermare la sua supremazia su tutti i regni della Grecia. Menelao vuole vendicare il tradimento della moglie, Elena, e recuperarla. Aiace vuole far vedere che è il più forte. Ulisse si piega, pure alla partenza, dovendo realizzare un suo progetto, che non si si risolverà neanche nell’Odissea. E Achille deve riaffermare la sua natura divina-umana. Cioè: sono tutti mossi da finalità diverse, come in fondo ci spiega questa grande epopea psicologica che è l’Iliade; ma tutti convergono su un obiettivo, che è la conquista e la distruzione di Troia. Anche nel nostro caso, evidentemente, ci sono molti interessi, diversi ma convergenti. L’interesse su cui convergono è il fatto di mettere l’umanità sotto controllo. Le ragioni per cui diversi soggetti debbano mettere l’umanità sotto controllo sono svariate, ovviamente. Qualcuno dovrà vendere i microchip per metterli sotto la pelle di tutti, qualcuno dovrà vaccinare tutti, qualcuno dovrà avere un sistema monetario che non risenta di capricci come quelli dei titoli-spazzatura e del problema della monetazione delle monete sovrane. Qualcuno dovrà distruggere ogni principio di sovranità nazionale, alla luce di un diabolico governo globale.
    Questi interessi convergono: così come nel caso dell’Iliade la distruzione di Troia, in questo caso l’interesse convergente è la distruzione di tutte quelle libertà (costituzionali, civili, giuridiche, individuali e collettive) su cui è nata la grande epopea sorta con la Pace di Westfalia, attraversando poi la Rivoluzione Inglese (quella delle Teste Rotonde), la Rivoluzione Americana di Washington, Franklin e Madison, la Rivoluzione Francese con i suoi esiti, arrivando fino ai Risorgimenti nazionali dell’800, per creare invece un ecumene tecnologico iper-controllato, governato da un’élite platenaria in cui si entra per cooptazione. E’ un disegno luciferino, che sembra marciare con un’agenda implacabile. Anche perché, su questo, convergono molti interessi inconfessabili. Quando oggi si dice, per esempio, che l’unico principio ispiratore, l’unico attrattore strano del caso, l’unico principio organizzatore generale di una società con 9 miliardi di uomini non può che essere la scienza, si perde di vista il fatto che non solo non esiste, una scienza con la S maisucola, neutrale, e non solo gli scienziati non sono gli efori, i sacerdoti della verità metafisica; ma ci sono mille interessi che convergono: quelli delle Big Pharma, di chi vuole mettere sotto controllo il mercato della salute, in tutte le sue implicazioni (il mercato della vita e della morte).
    E quindi è chiaro che, in questa situazione, non è del tutto scontato che non si possa prendere atto che il dottor Fauci, denunciato anche da sue collaboratrici, non sia guidato soprattutto dal tema dei brevetti dei vaccini o dalle case farmaceutiche, piuttosto che dagli interessi comuni della popolazione degli Stati Uniti d’America. Però, questo blocco storico (uso un termine gramsciano) è saldato in modo talmente forte, che queste idee – che possono sembrare un po’ dietrologiche e paranoiche – in realtà si saldano con un processo storico che è molto forte e molto chiaro. Nel piano della globalizzazione, del mondo senza frontiere, della finanza globalizzata dei Rothschild, dei Rockefeller, dei Soros e dei Bill Gates, è stata già stabilita una divisione internazionale del lavoro. All’estremo Oriente, alla Cina deve andare tutta la manifattura, che con la sua plusvalenza accumulata deve comprarsi il debito americano e la potenza anche militare degli Stati Uniti. L’Europa dev’essere ridotta a qualcosa che è una via di mezzo tra quel po’ di industria che rimane in Germania e un gerontocomio (o una pizzeria) come l’Italia; e comunque, essendo un continente invecchiato, l’Europa deve essere destinata all’afro-islamizzazione demografica, come già aveva preconizzato Oriana Fallaci una trentina d’anni fa.
    E in questo quadro, chiunque rappresenti un ostacolo dev’essere spazzato via come una formica, e spiaccicato. Non esiste più nessuna libera informazione: c’è un mainstream implacabile. Siamo arrivati al ricorso al Tso, per chi contesta il lockdown? Del trattamento sanitario coatto è sempre stato fatto un uso dovizioso in tutti i regimi, a partire da quello staliniano: se si rifiuta una società “perfetta”, o si è criminali o si è matti, perché si rifiuta il proprio bene. Quella del Tso “per il bene comune” è l’idea che sta alla base di questa filosofia del diritto. In Italia ci sono due modi per costringere qualcuno a subire il trattamento sanitario coatto: uno è psichiatrico e l’altro – guardacaso – è epidemiologico, infettivologico. L’isolamento e la quarantena obbligatoria per chi rischia di propagare una malattia è un intervento coatto, esattamente come il Tso psichiatrico, che viene applicato in modo arbitrario. Il Tso psichiatrico viene prescritto da un medico psichiatra, dipendente pubblico, e confermato da un secondo collega che ne recepisce la diagnosi. Poi deve essere ratificato entro 24 ore dal sindaco, quindi dal giudice tutelare.
    E’ chiaro che tutto questo implica qualsiasi arbitrio possibile: le ragioni per cui un soggetto possa essere considerato pericoloso a sé e agli altri sono infinite. Potrebbe essere qualcuno che brandisce un’ascia e vorrebbe fare a pezzi la nonna, ma potrebbe essere qualcuno che vuole suicidarsi gettandosi dalla finestra. O qualcuno che non vuole sottoporsi a una terapia, che a quel punto gli viene imposta con la forza. A Testimoni di Geova sono state imposte trasfusioni, col pretesto di salvare una vita. Se lo psichiatra arriva perché il paziente non vuole ricevere quello che è “buono, santo e giusto” per lui, siamo entrati in questa fattispecie. Ed è quella che, credo, verrà usata in modo sistematico: nel nome del pietismo, della filantropia, del benessere individuale e collettivo, e del bene supremo della salvezza della vita – che diventa qualcosa di assoluto, ipostatizzato e mitizzato, anche al di fuori di qualsiasi valutazione razionale. Cioè: se noi abbiamo un vaccino con cui ti puoi salvare da una malattia incombente e tu non te lo vuoi fare, tu non stai facendo il tuo bene; e quindi noi saremo costretti a ricoverarti in ospedale, foss’anche per 48 ore, praticarti il vaccino e poi dimetterti.
    Ho fatto il primario di psichiatra per tanti anni, e ho visto imporre trattamenti coatti a schizofrenici cronici: rifiutavano la terapia farmacologica, non gliela si poteva praticare in casa, e allora lo psichiatra del territorio (con la copertura dello psichiatra direttore del dipartimento ospedaliero di salute mentale) confermava il Tso anche con un ricovero tipo day hospital, lì veniva praticata l’iniezione – che ha una durata d’efficacia di tre settimane – e dopodiché il paziente veniva dimesso. Ecco: questo è il futuro che si prepara, per noi. Quindi, anche dentro la psichiatria, occorrerà una battaglia serrata. Ma purtroppo ho un’opinione veramente bassa dei miei colleghi, ormai per lo più ridotti a propagandisti di case farmaceutiche, pronti a vendersi anche la nonna per farsi una settimana di vacanza alle Maldive; pur di non perdere il primariato e i premi che ricevono da Big Pharma, saranno pronti a dire: «Ma come, non vuole fare il vaccino? Lei forse non sta bene, è depresso, ha un disturbo ossessivo-compulsivo; noi la ricoveriamo (anche soltanto per 48 ore) le facciamo il vaccino e poi la dimettiamo». Vedrete che finirà così.
    Conoscendo i miei mediocri colleghi, il Tso sarà uno strumento fortissimo. Su questo, bisognerà organizzare una linea di difesa anche giuridica, da subito, cominciando a castigare i primi che si prestano a fare i “bravi”, i poliziotti di questo sistema. Io mi candido a fare il perito d’accusa della parte civile. Sono a disposizione, gratuitamente, per colpire il primario di quel reparto, cercare di farlo destistituire e mettere in galera, se possibile. Sul caso di Palermo, facciamo subito un esposto in Procura e alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. O sinceriamoci che lo stiano già facendo: bisogna attaccare preventivamente, perché questi personaggi, che si mettono a disposizione del propagandista delle case farmaceutiche, non è che siano dei cuor di leone. Io li conosco bene, è gente che tiene famiglia: se capisce che il potere è una parte, si schiera; ma se capisce che dall’altra parte c’è un contropotere, si defila. Perché sono “minuta gente” manzoniana: è un “popol disperso” che non ha pace, non ha dignità. Basta fargli un “bau”, a volte, per spaventarli.
    Il problema però non è nemmeno il vaccino, in questo caso. Ci verrà inoculata una qualche sostanza nel momento in cui il Covid non farà più paura neanche a un gatto, perché avrà esaurito la sua funzione e la sua dimensione patogenetica. A un certo punto, per non andare in galera, non finire in manicomio o per non perdere il nostro lavoro, potremmo anche accettare di metterci nel corpo un po’ di acqua sporca, sperando che non ci faccia troppo male. Ma non è questo, l’obiettivo finale, credetemi: fosse tutto qui, sarebbe ancora poca cosa. L’obiettivo finale è la moneta unica platenaria, veicolata da un microchip, collegata alle nostre condizioni di salute. Microchip che tutti dovranno mettersi, come il segno dell’Apocalisse: l’elettrodo sulla fronte, o sotto la pelle della mano, senza il quale nessuno potrà né comprare né vendere (il Segno della Bestia, il 666). Non voglio apparire un mistico pazzo, ma credetemi: quello che si sta delineando è proprio questo. Moneta unica, sistema giuridico unico, salute unica. Tutto questo, per una società filantropica governata da quello che Soloviev definisce l’Anticristo, pacifico filantropo macrobiotico, vegetariano, ecologista, con Greta Thunberg come consulente.
    E’ un potere pervasivo, perfetto: che non ha bisogno dei nostri soldi, perché li stampa. Il problema è che, perché un sistema di controllo funzioni, di fronte a un capitalismo tradizionale, servono nuove soluzioni: intanto deve ridurre la popolazione mondiale, e poi ha bisogno di una società divisa in caste, come nel “Nuovo mondo” di Huxley, dove c’è un’élite di Alfa che non si vedono neppure. Serve una castizzazione della società che metta gli uomini in condizioni giuridiche, psicologiche e antropologiche diverse. Sotto gli Alfa invisibili ci sono i Beta che si vedono (i Soros, gli Zuckenberg, i Bill Gates), poi ci sono i Gamma, che sono gli esecutori politici (tipo il povero professor Conte, avvocato dello studio Alpa), e poi sotto ci sono i carabinieri, i lavoratori, gli impiegati dell’Agenzia delle Entrate, gli operai. E ancora più sotto ci sono gli Epsilon, che devono vivere con 600 euro al mese prendendosi solo il Soma, che è la droga dell’inebetimento.
    Questo, credetemi, è il disegno complessivo. Ed è un disegno ben pensato, perché tiene conto dell’ingovernabilità della complessità. L’unica forza che abbiamo non è l’opposizione consapevole, perché in questo siamo sicuramente perdenti. Dobbiamo sperare nelle leggi universali del caos. Il grande imperatore Carlo V, sul cui impero non tramontava mai il sole, dal Messico ai Balcani, dopo aver lasciato le colonie d’America e la Spagna al figlio Filippo II e l’impero asburgico a Ferdinando, si ritirò in un convento benedettino in Germania, dove la sua passione era far funzionare una trentina di orologi meccanici. E passò gli ultimi giorni della sua vita dicendo: «Quanto sono stato pazzo, a pensare di controllare tutti i popoli del mondo, quando non sono riuscito a far marciare insieme nemmeno 30 orologi». E’ su questo, che i luciferini del controllo potrebbero cascare. Una cellula impazzita è Trump, un’altra è Putin, altre ancora siamo noi che facciamo questi discorsi, facendoci passare per pazzi, contro i nostri interessi materiali, accademici, categoriali. Siamo noi stessi delle schegge impazzite: siamo sfide nella complessità. Mattoidi, quasi pronti per il Tso.
    (Alessandro Meluzzi, dichiarazioni rilasciate il 16 marzo 2020 nel dibattito “Alla ricerca della verità”, in diretta web-streaming sulla pagina Facebook di Leonardo Leone, con la partecipazione di Ugo Mattei e Massimo Mazzucco; il video è ora disponibile anche su YouTube. Notissimo psichiatra, nonché criminologo, saggista e accademico, Meluzzi – di formazione comunista – è stato poi deputato e quindi senatore eletto con Forza Italia nel 1994 e nel 1996. Massone, ha fatto parte del Grande Oriente d’Italia. Approdato al cristianesimo, è stato diacono cattolico di rito greco-melchita e poi presbitero della Chiesa ortodossa italiana autocefala, divenendone primate).

    Il vaccino è soltanto un passaggio intermedio. L’obiettivo finale non è il vaccino: perché, per quanti soldi si possano fare vaccinando 60 milioni di italiani, non è questo l’obiettivo finale. Certo i vaccini sono una cosa bellissima, per Big Pharma, perché non c’è niente di meglio che curare i sani, nella storia della medicina. Curare a pagamento dei sani è il meglio di qualsiasi business legato alla medicina post-ippocratica. Ma il vero problema è che il vaccino è soltanto una tappa intermedia, verso il pieno controllo bio-tecnologico e bio-politico dell’umanità, con tecnologie che mettano insieme la biologia e la biochimica con l’elettronica. Questo è l’orizzonte di senso a cui personaggi come Bill Gates e le sue aziende lavorano, ormai da molti anni. L’arricchimento della grande élite è secondario, è quasi un effetto collaterale. Il problema fondamentale è il controllo del sistema. Noi dobbiamo fare attenzione, per non cadere nella trappola e non apparire dei dietrologi, dei paranoici deliranti; dobbiamo vedere le cose, ognuna, “iuxta propria principia”. Quando gli Achei salpano per distruggere e conquistare Troia, sono mossi – come ci spiega bene Omero – da una gamma di desideri diversi.

  • Conte va bloccato ora, prima che finisca di demolire l’Italia

    Scritto il 16/5/20 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    I mass media sono impegnati a nascondere tutte le manifestazioni di dissenso contro Conte e a farlo falsamente apparire come gradito alla maggioranza del paese. Conte sta portando avanti due linee di azione: l’eversione costituzionale per instaurare una dittatura tecnocratica; e la rovina economica del paese per consentire il suo saccheggio da parte dei capitali internazionali, che sono i suoi patron politici. Solo tenendo accesi i riflettori sui suoi soprusi si può bloccarlo, impedirgli manovre come inscenare un ritorno del contagio per chiudere nuovamente il paese e dargli la mazzata finale, specialmente in agosto o settembre, quando da un lato si concretizzeranno i danni economici del lockdown e dall’altro la Bce, secondo la recente sentenza della Corte Costituzionale tedesca, dovrà cessare il Qe. Quindi potrà esplodere una bella crisi sociale e una protesta di popolo. Parliamo dei patron politico-economici del governo. Vi è un’industria farmaceutica che paga una ricerca e una divulgazione presentate come scientifiche ma sempre meno credute tali, perché sempre più percepite, pagate e dirette dal business nonché contraddittorie, incerte e regolarmente smentite nelle loro affermazioni.
    Questa industria gestisce i laboratori dove si elaborano virus e batteri, da uno dei quali pare sia uscito il Covid-19; e al contempo elabora e venderà ai governi un promesso vaccino per debellare il virus, nascondendo che questo tipo di virus è mutevole, quindi il vaccino non può essere la soluzione. Conte ha già detto sì a Bill Gates. Altre esigenze premono sul governo: quelle della mafia, che vuole non solo la liberazione dei suoi boss, ma soprattutto una grave e generale crisi di liquidità delle imprese, specie al Sud, per poterle rilevare coi suoi soldi sporchi; quindi vuole più lockdown e niente sovvenzioni alle imprese; quelle di investitori stranieri, pure interessati a che imprese private e pubbliche entrino in crisi, per poterle rilevare; e a partecipare a privatizzazioni necessitate dai bisogni finanziari dello Stato; quelle dei fondi di investimento stranieri, interessati a che si produca una diffusa insolvenza onde poter acquisire a prezzi irrisori i crediti in sofferenza e gli assets immobiliari posti a loro garanzia.
    Quelle della grande distribuzione, che ha interesse a che le piccole e piccolissime imprese italiane, iniziando dai bar e dai ristoranti, chiudano, onde poter occupare il loro spazio di mercato assorbendo i lavoratori ex autonomi con contratti precari e poco remunerati; quelle della Germania, che mira da un lato ad assicurarsi la continuità della collaborazione subalterna dell’industria italiana nelle sue filiere produttive, e dall’altro a spogliare l’Italia come già ha fatto con la Grecia (assieme alla Francia); quelle della pubblica amministrazione, che deve giustificare o coprire il fatto che ha speso centinaia di milioni e sospeso per mesi molti trattamenti diagnostici e terapeutici negli ospedali per allestire centri Covid-19 basati sulla terapia intensiva e i ventilatori: centri che sono rimasti quasi inutilizzati, anche perché la malattia non è respiratoria ma circolatoria e raramente richiede terapia intensiva; e anche deve nascondere il fatto che quasi tutti i decessi sono dovuti ad errore diagnostici e terapeutici.
    L’obbedienza ai predetti interessi potrebbe essere la ragione per la quale il governo italiano, in clamorosa differenza da altri governi, non eroga o ritarda i sostegni alle imprese e alle famiglie, mandandole in crisi. Darebbe conto altresì della costituzione della Commissione Colao da parte del governo, in pratica sostituzione del Parlamento, composta da esperti fiduciari dei capitali sovranazionali interessati ad approfittare della situazione, come detto sopra. Potrebbe anche essere la ragione per la quale il governo insiste che concederà la normalità solo quando vi sarà il vaccino, e al contempo manda i Nas a inquisire i medici di Mantova che hanno messo a punto una cura sierologica che minaccia i profitti di Big Pharma. Analogamente spiegherebbe perché il governo italiano non ha preso le misure più ovvie a tutela della salute pubblica: prescrivere l’assunzione di vitamina D e la chiusura degli impianti che emettono polveri sottili, che predispongono alla malattia.
    Potrebbe spiegare anche il fatto che il governo italiano, per giustificare provvedimenti sospensivi della Costituzione e di diritti costituzionali inviolabili, ha ritardato di circa due mesi gli interventi anticontagio e in seguito ha sempre diffuso dati statistici privi di valore scientifico, esagerati per creare terrore, in quanto riportanti come dovuti al virus tutti i decessi, anche quelli dovuti ad altre malattie – vedasi i dati autoptici, quelli dell’Iss, quelli dell’Istat, dai quali risultano meno morti quest’anno che l’anno scorso, nei primi 4 mesi, anche per malattie respiratorie. Soprattutto bisogna prevenire che Mattarella, da qui a uno, due o tre mesi, quando Conte avrà completato la sua opera a danno del paese, se la possa cavare mandandolo a casa, lasciando addossare a lui la colpa del disastro, mettendo su un nuovo governo e dicendoci: cari italiani, l’Europa ci ha lasciato soli, Conte ha sbagliato a fidarsi, il danno è fatto, mi dispiace, ora dovete pagare, fidatevi del mio nuovo governo. No, venerando Presidente, così non va: sapendo che cosa ha in cantiere, Conte e i suoi decreti incostituzionali vanno fermati adesso, prima che sia troppo tardi. Dopo, nessuno se ne potrà lavare le mani. Presidente, noi vi teniamo d’occhio. Uno per uno.
    (Marco Della Luna, “Presidente, vi teniamo d’occhio”, dal blog di Della Luna del 10 maggio 2020).

    I mass media sono impegnati a nascondere tutte le manifestazioni di dissenso contro Conte e a farlo falsamente apparire come gradito alla maggioranza del paese. Conte sta portando avanti due linee di azione: l’eversione costituzionale per instaurare una dittatura tecnocratica; e la rovina economica del paese per consentire il suo saccheggio da parte dei capitali internazionali, che sono i suoi patron politici. Solo tenendo accesi i riflettori sui suoi soprusi si può bloccarlo, impedirgli manovre come inscenare un ritorno del contagio per chiudere nuovamente il paese e dargli la mazzata finale, specialmente in agosto o settembre, quando da un lato si concretizzeranno i danni economici del lockdown e dall’altro la Bce, secondo la recente sentenza della Corte Costituzionale tedesca, dovrà cessare il Qe. Quindi potrà esplodere una bella crisi sociale e una protesta di popolo. Parliamo dei patron politico-economici del governo. Vi è un’industria farmaceutica che paga una ricerca e una divulgazione presentate come scientifiche ma sempre meno credute tali, perché sempre più percepite, pagate e dirette dal business nonché contraddittorie, incerte e regolarmente smentite nelle loro affermazioni.

  • Vaccini e falsi profeti: Bob Dylan contro la mafia del Covid

    Scritto il 10/5/20 • nella Categoria: Recensioni • (1)

    Il diavolo non veste Prada: di questi tempi va in giro con in mano una siringa mortale, truccata da regalo, che puzza di vaccino lontano un miglio. E’ dedicato al Demiurgo degli gnostici – il Dio Straniero dei catari – l’ultimo guanto di sfida (il terzo, in poche settimane) lanciato dallo stupefacente Bob Dylan, 79 anni a fine maggio. Un blues lento e accidentato, scandito da chitarre sulfuree, tra Muddy Waters e Tom Waits, e presentato da un’icona inequivocabile: uno spettro vestito a festa, da banditore ottocentesco. Il riferimento dell’immagine – trasmessa via web nella notte tra il 7 e l’8 maggio, per accompagnare l’ennesimo, esplosivo brano inedito, “False Prophet” – è all’Uomo Ombra, «il personaggio misterioso creato da Walter Gibson, dal 1931 protagonista di “The Shadow”, il primo magazine pulp interamente dedicato a un singolo “character hero” e progenitore di giustizieri, cupi e solitari, come Batman», annota Valeria Rusconi su “Repubblica”. Ma se lo spettro tenebroso di Gibson impugna una pistola, quello di Dylan – che a sua volta ha sottobraccio un pacco regalo – brandisce una siringa, nientemeno. «A chi sta pensando, Bob Dylan? Qual è il dono che porta la morte?».
    Per intuirlo basta guardarsi attorno, tra i cimiteri del Covid-19 e le ombre che si allungano, giorno per giorno, sull’incerta origine della pandemia e sulle altrettanto opache manovre per specularvi sopra, come racconta la guerra politica fra Trump e l’Oms “cinese”, il guru Anthony Fauci, il presunto “falso profeta” Bill Gates e i suoi seguaci diffusi ovunque. E’ il coronavirus – o meglio, il clan che lo starebbe “sovragestendo” – l’obiettivo del grande cantautore americano, Premio Nobel per la Letteratura, che il 27 marzo ha sparato wordlwide il capolavoro “Murder Must Foul”, struggente ballad che rievoca l’omicidio di John Kennedy. Il brano lascia spazio a un’accusa velata: il sospetto che, dietro al superpotere che sta cercando di impossessarsi del pianeta sottoponendolo alla “dittatura sanitaria”, vi siano gli eredi dell’esclusivo club oligarchico che nel 1963 fece assassinare il presidente della New Frontier, reclutando la mafia di Chicago sotto la supervisione della Cia e dell’Fbi, con il placet di Lyndon Johnson, Richard Nixon e George Bush.
    E’ il potere nero, golpista, che avrebbe imposto il neoliberismo a mano armata con il colpo di Stato in Cile che rovesciò e uccise Salvador Allende l’11 settembre del 1973. Lo stesso Deep State che poi, trent’anni dopo – in un altro 11 settembre – avrebbe terremotato il pianeta, abbattendo le Torri Gemelle per imporre il terrore “islamista”, da Al-Qaeda fino all’Isis. Esauriti i mostri creati in laboratorio deformando l’Islam, ora saremmo di fronte all’ennesimo esperimento di dominio, sempre fabbricato in vitro, ma in altri laboratori: un mostro fondato sul terrore sanitario. Vaneggiamenti? Tutt’altro, sostiene Gioele Magaldi, autore del bestseller “Massoni” (Chiarelettere, 2014). La tesi: una cupola mondiale di superlogge – dalla “Three Eyes” di Kissinger alla “Hathor Pentalpha” dei Bush – ha strapazzato il mondo, per piegarlo ai suoi voleri: dal manifesto “The crisi of democracy” del 1975 (Commissione Trilaterale) al neoliberismo-canaglia, quello che oggi – nella gabbia Ue – impedisce all’Italia persino di difendersi, finanziariamente, dalla catastrofe Covid. Ma che c’entra, Bob Dylan?
    «C’entra eccome», sostiene Magaldi, che un mese fa è stato autorizzato a comunicare ufficialmente la notizia: l’autore di “Blowin in the wind”, «da sempre massone ultra-progressista», fa parte del circuito massonico internazionale che si sta opponendo, con ogni mezzo, al “tentativo di golpe” che ritiene sia in corso: il brutale sequestro di miliardi di persone, terrorizzate da un virus misterioso e sottoposte al coprifuoco da parte di governi che hanno prontamente sospeso libertà e democrazia, obbedendo a oscuri tecno-scienziati. Peggio: l’alleanza massonico-progressista (di cui Dylan è parte) sospetta che sia all’opera lo stesso potere che assassinò Kennedy a Dallas nel ‘63. Ecco perché il menestrello di Duluth è uscito allo scoperto. Conferma Magaldi: «Bob Dylan è sceso in campo ufficialmente: si sente un soldato, deciso a combattere a viso aperto».
    Senza questa chiave di lettura, agli esegeti della dirompente tripletta scodellata da Dylan in poco più di un mese (”Murder Most Foul”, “I Contain Multitudes” e ora “False Prophet”) non restano che considerazioni preliminari: «Rimaniamo qui, stupiti, ancora incantati, brancolanti nel buio, cercando in un disco i segreti del nostro tempo», scrive sempre Valeria Rusconi nel suo bellissimo articolo su “Repubblica”. Le fa eco Federico Vacalebre sul “Mattino” di Napoli: «L’uomo che contiene moltitudini è tornato, non resta che aspettare il 19 giugno: non sono solo canzonette». Attenti alla data: è la vigilia del solstizio d’estate il giorno prescelto per l’uscita ufficiale del doppio album “Rough and Rowdy Ways”, che ricalca l’omonima opera pubblicata nel lontano 1926 da Jimmie Rodgers, una delle fonti d’ispirazione di Dylan. Quelle “maniere ruvide e turbolente” conterranno quindi la trilogia uscita per ora a rate, in queste settimane con le anticipazioni sui social a cui la stampa ha dato il massimo risalto, interrogandosi sull’improvvisa loquacità del grande artista americano, il cui ultimo album originale, “Tempest”, risale al 2012.
    Meglio tenere gli occhi aperti, annota anche “Rai News”, visto che il funereo “False Prophet” arriva appena dopo la pubblicazione di “I Contain Multitudes”, dove la voce di Dylan, a partire dalla citazione di “Foglie d’erba” di Walt Whitman, canta delle sue infinite sfaccettature nel suo consueto modo spiazzante («Sono come Anna Frank, come Indiana Jones, e come quei cattivi ragazzi inglesi, i Rolling Stones»). A loro volta, le “moltitudini” anticipate il 17 aprile sono il sequel, intimistico, dell’orazione commossa per Jfk, «dedicata all’America e alla sua musica – dice sempre “Rai News” – a partire dal trauma collettivo dell’assassinio di Kennedy a Dallas». Adesso siamo all’atto terzo, il “falso profeta”, che prelude a un disco la cui tempistica – un attimo prima della “resurrezione” stagionale del sole – fa pensare alle previsioni degli astrologi, secondo cui siamo tuttora immersi in un’altra vigilia, di tipo cosmico: questa immane tribolazione, calcolano, cesserà fra tre anni e mezzo, visto che il 2024 segnerà un passaggio d’epoca paragonabile a quello che tenne a battesimo la Rivoluzione Francese e quella americana, dando corso a 200 anni di vertiginosi progressi sociali, le grandi conquiste da cui è nata la modernità democratica.
    Niente di casuale, probabilmente, se Dylan – la cui cifra iniziatica è stata definitivamente svelata – ha abituato l’immenso popolo dei suoi fan (36 milioni di dischi venduti) al gusto per i simboli, nel gioco di specchi della tradizione esoterica. Bibbia e stelle, tarocchi, mitologia e archetipi: il materiale perfetto di chi ama parlare per enigmi. Stavolta però le parole si fanno anche esplicite, sia pure sempre attraverso il raffinato doppio fondo della poetica dylaniana: «Ciao straniero, un lungo addio. Hai governato la terra, ma l’ho fatto anch’io». Riecheggia il Dio Straniero, il Demiurgo gnostico responsabile della creazione “dannata” della materia. «Hai perso il tuo mulo», lo sfotte Dylan: fulmineo rimando all’animale-totem dei Vangeli (l’avvento di Cristo a Gerusalemme, in sella un asinello) e più ancora a Genesi 49, il passo biblico in cui i Rosa+Croce individuano la sacralità dell’investitura regale di Giuda, che «lega alla vite il suo asinello». Giuda, il cui discendente Davide («il Re che suona l’arpa») lampeggia tra i versi di “Murder Most Foul”, in cui è Kennedy a indossare i panni del nuovo “re di giustizia” davidico, «secondo a nessuno».
    Stesso verso, identico, anche in “False Prophet”: «Second to none», si autodefinisce lo spettro vendicatore dell’ultima scorribanda di Dylan, che sfida il Demiurgo: «Hai un cervello avvelenato», gli dice, introducendo una categoria – il veleno – più che mai attuale, nel mondo devastato dal coronavirus e insidiato dalle troppe voci sui vaccini inaffidabili (come quelle rilanciate da Robert Kennedy, figlio di Bob, in prima linea nella battaglia contro l’ipervaccinista Bill Gates). «Ti sposerò a una palla al piede», gli promette Dylan in versione templare, con un’evidente allusione a San Bernardo: incatenare il diavolo è proprio la specialità – nell’iconografia medievale – dell’ispiratore dell’Ordine del Tempio. Quello di San Bernardo è un diavolo terreno: ciascuno deve riconoscerlo come parte di sé, per poterlo tenere a bada. Diverso il demone (gnostico, creatore) contro cui si scaglia l’altro uomo-simbolo della cristianità medievale ora richiamato in servizio da Dylan, il Sant’Agostino della città celeste: «Povero diavolo, alza lo sguardo se vuoi: la città di Dio è lì sulla collina».
    Versi urlanti, mutuati dalla teologia dualistica ereticale: «So come è successo, l’ho visto cominciare: ho aperto il mio cuore al mondo e il mondo è entrato». Lo zampino del “diavolo” nella creazione, la Terra come regno provvisorio delle tenebre (Ahriman, per la cosmogonia di Zoroastro) compare già – sotto mentite spoglie – nell’incipit del brano: il verso «ciao, Mary Lou», omaggio apparente al country-western, mette insieme due opposti, Maria (la Madonna) e Lucifero. Insieme a «miss Pearl», Mary Lou è una guida per il viaggio dantesco negli inferi, evocato in una strofa dedicata al “principe ribelle”: «Nessuna stella nel cielo brilla più di te», ammette lo spettro, pensando al mitico occhio del grande eversore, la pietra preziosa («miss Pearl»?) contro cui però si schiera in modo categorico: «Sono nemico del conflitto», della divisione (da “diaballo”, dividere: l’etimologia greca del vocabolo “diavolo”). E attenzione: «Sono il nemico del tradimento» (altro riferimento alla fine di Kennedy, tradito dal suo stesso establishment). L’uomo che cerca «il Santo Graal in tutto il mondo», che ha «scalato montagne di spade a piedi nudi» (omaggio alla spiritualità orientale), ora va per le spicce: «Sono qui apposta per portare vendetta sulla testa di qualcuno».
    E’ il “soldato Dylan”, a parlare: e il diavolo che inquadra nel mirino è quello che sta dilagando, oggi, in tutto il pianeta. Un diavolo terreno, molto politico e non così antico, se contro di lui si abbatterà la vendetta dello spettro che intende fare giustizia, dopo oltre mezzo secolo, dell’infame sorte inflitta a John Kennedy. «Non mi conosci», dice l’Uomo Ombra, «non indovineresti mai: non ho niente ha che fare con quello che il mio aspetto spettrale suggerirebbe». A scanso di equivoci, assicura: «Non sono un falso profeta». E se qualche sprovveduto pensasse ai deliri del satanismo, piaga sociale attribuita persino a una parte insospettabile dello star-system, l’ossuto giustiziere precisa: «No, non sono la sposa di nessuno». Nel brano “I Contain Multitudes”, alludendo ai massoni ribelli che diedero origine alla leggendaria pirateria caraibica, Dylan annunciava: «Porto quattro pistole e due lunghi coltelli». Ora parla attraverso il profeta-fantasma, che falso profeta non è: «Non riesco a ricordare quando sono nato, e ho dimenticato quando sono morto».
    Sottotraccia, l’esoterista Dylan maneggia numeri: «Play numer 9, play number 6», invitava in “Murder Most Foul”, invocando la simbolizzazione dell’armonia universale. E ora, il suo “False Prophet” – così torvo e scuro – sfodera addirittura il 4, emblema della forza radiante dell’amore che la tradizione iniziatica attribuisce al quadrato. Le strofe sono dieci, ma raggruppate in quattro blocchi separati da tre intervalli: quattro più tre, cioè sette – ovvero otto, come direbbe il simbologo Michele Proclamato, che in tanti libri ha declinato quella che chiama “legge dell’Ottava”, cifra nascosta del segreto della vita. Con una clausola: l’8, mai esplicitato, corrisponde al salto dimensionale, “quantico” che ciascuno può compiere, a patto di scegliere l’amore. Coincidenze, ghirigori intellettuali? Non oggi, probabilmente, se un super-taciturno come Dylan si scomoda in modo così palese, proprio in tempi di coronavirus.
    «State al riparo, e che Dio sia con voi», scrisse a fine marzo, sul suo sito, presentando l’alluvione poetica di “Murder Most Foul”, monumentale capolavoro in morte di John Kennedy e della speranza assassinata: il più empio dei delitti, capace di raggelare il mondo nella morsa della paura. Ci stanno riprovando? Sì, sembra dire il grande attore travestito da profeta. Ma stavolta, aggiunge, non la spunteranno. «Ciao, straniero», si congeda lo spettro, sicuro della vittoria: «Un lungo addio: hai governato la Terra, ma l’ho fatto anch’io». Come dire: pur in mezzo a questi orrori, a questo nuovo oceano di sofferenze, sappiate che un lunghissimo ciclo doloroso sta per chiudersi. E’ questo, probabilmente, l’ultimo messaggio del profeta di Duluth, il poeta-soldato. Ma ci sarà da ballare parecchio: la battaglia finale è appena cominciata. E a proposito: non aprite la porta a chi si presenta con un pacco regalo, ma nell’altra mano impugna una siringa.
    (Giorgio Cattaneo, 10 maggio 2020).
    L’autore della storica rivelazione sull’identità massonica di Bob Dylan, Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, appartiene lui stesso al circuito sovranazionale della massoneria progressista: già “venerabile” della loggia romana Monte Sion del Goi, poi iniziato alla superloggia “Thomas Paine”, è oggi gran maestro del Grande Oriente Democratico, network italiano correlato con la rete massonica progressista sovranazionale.

    Il diavolo non veste Prada: di questi tempi va in giro con in mano una siringa mortale, truccata da regalo, che puzza di vaccino lontano un miglio. Sembra dedicato al Demiurgo degli gnostici – il Dio Straniero dei catari – l’ultimo guanto di sfida (il terzo, in poche settimane) lanciato dallo stupefacente Bob Dylan, 79 anni a fine maggio. Un blues lento e accidentato, scandito da chitarre sulfuree, tra Muddy Waters e Tom Waits, e presentato da un’icona inequivocabile: uno spettro vestito a festa, da banditore ottocentesco. Il riferimento dell’immagine – trasmessa via web nella notte tra il 7 e l’8 maggio, per accompagnare l’ennesimo, esplosivo brano inedito, “False Prophet” – è all’Uomo Ombra, «il personaggio misterioso creato da Walter Gibson, dal 1931 protagonista di “The Shadow”, il primo magazine pulp interamente dedicato a un singolo “character hero” e progenitore di giustizieri, cupi e solitari, come Batman», annota Valeria Rusconi su “Repubblica“. Ma se lo spettro tenebroso di Gibson impugna una pistola, quello di Dylan – che a sua volta ha sottobraccio un pacco-dono – brandisce una siringa, nientemeno. «A chi sta pensando, Bob Dylan? Qual è il dono che porta la morte?».

  • L’insidiosa tecno-cupola di cui Conte è solo il maggiordomo

    Scritto il 05/5/20 • nella Categoria: idee • (2)

    Ci stiamo finalmente avviando alla fine dell’epidemia, anche se certi poteri vorrebbero prolungarla l’infinito per una serie di motivi. Da una parte ci avviamo alla fine dell’epidemia, dall’altra si apre un periodo che è piuttosto pericoloso – non dal punto di vista epidemico, in particolare, ma pericoloso per la nostra società: perché qualcuno vuole sfruttare gli esiti di questa epidemia per accelerare dei processi che vanno contro di noi. Chi sono e cosa fanno? Una vera e propria cupola è stata messa a dirigere l’Italia, in questa crisi: saltando il Parlamento, saltando le istituzioni, saltando una maggioranza supina, legata ai grandi poteri, contrastata da un un’opposizione che fa finta di contrastarla ma in effetti anche lei difende gli stessi poteri. Tutti hanno in qualche modo contribuito ad affidare il comando delle operazioni ad una sorta di cupola. Il presidente Conte viene accusato di essere un uomo solo al comando, di aver accentrato i poteri. Certo, lui li ha accentrati in quanto maggiordomo di poteri superiori, che non esercita lui: lui sta lì, prende le veline, parla e dice quello che deve dire, e fa quello che gli dicono di fare. Del resto lui non è un politico: è un avvocato, che rappresenta i suoi clienti.
    Abbiamo già visto che i clienti di Conte sono molto importanti. Lui è il vero e proprio successore di Andreotti, in quanto il potere cardinalizio, il potere curiale che è dietro di lui è esattamente lo stesso, con gli stessi personaggi che hanno appoggiato Andreotti durante tutta la sua carriera. E abbiamo anche detto, in precedenza, che questo è un governo pericolosissimo, perché attrezzato in maniera tale da poter fare delle cose molto forti. Gli uomini che ci sono dentro sono iper-europeisti, iper-collegati al circuito gesuita-massonico. Sono veramente capaci di metterci in condizioni peggiori, ma vediamo perché. Non c’è un uomo solo al comando: c’è un passaparola unico, di un potere che è una sorta di “cloud” che nemmeno si presenta a Palazzo Chigi: in buona parte opera via web. Una cupola di potere, fatta di due corna: proprio come come i demoni. Un corno è il famoso comitato tecnico scientifico, quello fatto dai virologi, dagli scienziati del potere, da quelli che ogni giorno ci hanno imbottito in parte di verità e in parte di panzane terrorizzanti, giocando e manipolando i dati, confondendoli per fare in modo che questa storia non solo fosse una storia seria, nella quale le persone veramente sono morte, ma anche un fatto terrorizzante: una strategia della tensione che non vuole finire.
    Loro dicono: il virus non finirà, vedrete, sarà un macello. State buoni dentro casa, tutti chiusi, anche quelli che stanno bene e che non rischiano. Una strategia della tensione, per fare in modo che duri il più a lungo possibile, nonostante le curve che stanno calando. Vedrete, dicono, poi ci sarà una seconda ondata e succederà di tutto, dovremo convivere con il virus… In Cina, paese che sta un mese avanti a noi, oggi hanno buttato le mascherine: non sono più obbligatorie e c’è libertà di circolazione. Non si vede perché non dovrebbe essere così anche da noi, tra qualche settimana. Ma questo corno della cupola fa di tutto per lasciarci terrorizzati. “La seconda ondata”… Questo momento cercheranno di farlo durare a lungo, il più a lungo possibile, psicologicamente. Anche se alla fine la crisi sarà passata e l’epidemia sarà finita, loro cercheranno di mandarlo psicologicamente avanti e più a lungo, per arrivare a vaccinarci tutti: perché il vaccino è il loro fine ultimo. Ma non solo come vaccino per il Covid: come idea, come forma-pensiero che il vaccino sia la salvezza. E tutta l’industria farmaceutica va in una direzione in cui i farmaci saranno sempre più i vaccini, per qualsiasi cosa.
    Ma i vaccini indeboliscono il corpo vitale, quello che si chiama anche “corpo eterico” delle persone: rendono più fragili. In Inghilterra l’hanno detto chiaramente: se siete stati vaccinati contro l’influenza, se avete una certa età, state chiusi in casa almeno 12 settimane, perché è più facile che vi prendiate anche il Covid, visto che il vostro sistema immunitario è indebolito. Questo stesso corno di questa cupola, questo comitato tecnico scientifico fatto di scienziati abbondantemente venduti al potere (e abbondantemente dipendenti dagli elementi internazionali degli organismi mondiali del potere oscuro come l’Oms e l’Onu) raccomanda di vaccinarsi: il Messia Vaccino sarà l’unica salvezza. Ma non dice che la vera salvezza sta nel rafforzare il proprio sistema immunitario. Vi dovrebbero dare suggerimenti, indicazioni in questo senso, e invece no: la gente deve stare male per potersi vaccinare. E vaccinandosi starà ancora peggio, per poter prendere ancora più farmaci. Indovinate questi per chi lavorano, se non per i poteri oscuri e finanziari che dominano l’industria farmaceutica, che ha fatto apposta a indebolire le persone? E indebolendo la parte fisica delle persone c’è anche la possibilità di frenare il risveglio della coscienza. Ma non è finita.
    L’altro corno della cupola è quello che in questo momento sta per diventare pericolosissimo, più del primo. E’ alla famosa task force fatta per guidare, per fare da consulente nella ripresa economica e sociale dopo il virus, quindi quella che adora dire “queste sono le modalità di apertura, questi i tempi, questi i posti nei quali investire da parte dello Stato, questi i settori da far partire, in questo modo e in quest’altro”. Ci si aspetterebbe una task force fatta di persone interessate a ristabilire la normalità, a riattivare il tessuto economico, il tessuto culturale, sociale, turistico: la piccola e media industria italiana. Riattivare le nostre libertà, quindi, e ridare vita a quello che sta morendo. Ma guardando bene chi sono, semplicemente non è così: faranno altro. E questo è nelle parole di Colao, questo strano individuo che è stato scelto per dirigere questa task force. Le sue parole sono: «Non si può sprecare una crisi». Eh no: questa crisi va usata come opportunità per cambiare. Che cosa? La struttura economica e sociale del paese. Conoscendoli, vedremo perché questo significa globalizzare e meccanizzare l’economia, dandola in pasto ancora di più alla finanza internazionale, dalla quale vengono Colao e company, sottraendola alla gente (sottraendola ai liberi imprenditori, all’iniziativa individuale, e mascherandola persino da Green New Deal e da ottimistica ripresa).
    Questa task force è un gruppo che vuole stravolgere la società: non la vuole far diventare migliore, la vuol far diventare peggiore. Sì, è proprio un comitato di gran lunga più pericoloso del primo. Colao se ne sta a casa, nel suo ufficio di Londra: nemmeno si presenta a Palazzo Chigi. Gli altri della task force si riuniscono via web: una sorta di nuvola nera sta sopra Palazzo Chigi, e dirige tutto da lì attraverso gli schermi. Un vero e proprio Grande Fratello orwelliano che parla via video ai propri maggiordomi del governo, a questi burattini prestati ai poteri da masse incoscienti di italiani che li hanno votati (e nel caso di Conte, nemmeno votati). Sono ispirati da una nuvola nera che si aggira sopra Palazzo Chigi, progettando per noi un grande futuro: per la ripresa stanno lì a studiare come robotizzarci, come uniformarci, come disumanizzare la società in nome di un paventato benessere economico. Più velocità e più efficienza: ma per fare che cosa? Per condurre anime svuotate di ideali e svuotate di amore reciproco, intente solamente ad essere più efficienti? Essere più efficienti per fare più soldi, per un sistema che vuole soffocare e strangolare esseri uman? Già solo questo dimostra la pericolosità di questa task force, e del potere vero che rappresenta.
    Per capire meglio, vediamo un po’ chi sono almeno alcuni membri di questa task force. Vittorio Colao, il capo di questo comitato, è un uomo della finanza internazionale. In questo momento è il grande profeta del 5G dappertutto, il profeta della cosiddetta transizione digitale. E’ passato per Morgan Stanley, per la McKinsey, poi è finito in Rcs, poi in Omnitel, poi a Vodafone e ora a General Atlantic. Che cos’è? Un mega-fondo da 35 miliardi di dollari, americano ed europeo, che già lavora con una task force sua. E come? Intende intervenire nel tessuto economico della ripresa comprando, indirizzando e stravolgendo, finanziando chi vuole e non finanziando chi non vuole, partecipando a quello che si sta per avviare (una sorta di Piano Marshall, nel quale useranno un’economia distrutta dalla crisi per ricostruirla come vogliono loro: per meccanizzare, tecnologizzare, verticalizzare c centralizzare). Come dice Vittorio Colao, le peggiori crisi sono quelle che si sprecano. E quindi questo gruppo non è stato fatto per riportarci alla normalità: è stato fatto per portarci alla progressiva, crescente anormalità e disumanizzazione.
    Vediamo chi altro c’è, nella task force. C’è un gruppettino interessante di professori. Noi diciamo sempre che determinati professori comandano più dei politici, perché lavorano per conto dei poteri oscuri e di manipolazione: perfezionano le strategie di manipolazione che poi vengono imposte ai politici, che sono solamente dei passaparola, degli specchietti per le allodole (e le allodole siamo noi). Qui c’è un singolare trio di “americani” – americani col k, nel senso che sembrano italiani ma sono professori che hanno fatto gli studi e tutta la loro carriera in università americane e inglesi, le università del potere mondiale, quelle dalle quali poi vengono fuori i grandi uomini dei grandi poteri finanziari. Uno di loro è il professor Enrico Moretti, un “americano” apprezzatissimo da Obama, il famoso Nobel per la Pace che faceva le guerre. E che cosa dice, questo Enrico Moretti? Tra le tante cose che lui vuole c’è una società nella quale le piccole e medie imprese e il turismo non siano più al centro, ma lo siano solamente i colossi connessi con l’elettronica, sul modello di Seattle. Con la Microsoft, che lui cita, c’è questo-mega centro di diffusione elettronico verso cui tutti affluiscono.
    Come a dire che, a questo punto, le piccole e medie imprese si svuotano, e il turismo non ha più molto senso, come posti di lavoro. Ma l’Italia è fatta soprattutto di piccola industria e di turismo: quindi questo signore è uno che teorizza come smontare il tessuto economico e sociale italiano, in cambio di strutture mondialiste centraliste nelle mani della grande finanza. Poi c’è un altro soggetto “americano”, nella task force di Colao: una signora, anche lei col k, che ora insegna alla London University. Si chiama Marianna Mazzucato: è una professoressa esperta di innovazione tecnologica, che significa esperta di stravolgimento della vita e dei valori umani in favore del farci diventare mezze macchine. E cosa dice? Bisogna dare allo Stato, e non più tanto ai privati, il compito di promuovere, finanziare e guidare la ricerca tecnologica e la rivoluzione tecnologica. L’iniziativa privata quindi non va più tanto bene, e allora lei prevede che questa venga oscurata da un dirigismo centralista (italiano, nazionale, europeo o addirittura mondialista) che faccia affluire i soldi delle nostre tasse ai soggetti prescelti dal potere centralista, e per i suoi fini, col risultato di uccidere o condizionare pesantemente la nostra libera impresa, finora fiorente.
    In questo trio c’è poi un’altra professoressa, Raffaella Sadun, che naturalmente insegna ad Harvard: è un’economista esperta di come fare in modo che i manager diventino sempre più bravi a fare la transizione tecnologica da ciò che è umano, nell’economia, a ciò che è meccanico, elettronico, disumanizzante. E chi altro c’è in questo dream team del potere mondialista che vuole robotizzarci? Uno bravo è il fisico Roberto Cingolani, esperto in robotizzazione. Per ora il suo intervento sociale si svolge al servizio di Leonardo, l’ex Finmeccanica, la più grande industria di armi italiana (la terza in Europa) che con i suoi sistemi d’arma è leader nel meccanizzare la morte della gente. Poi naturalmente serve un “avvocatone” d’affari, come Stefano Simontacchi, che i giornali definiscono l’avvocato più potente d’Italia – già, perché poi bisogna fare in modo che i soldi affluiscano nei posti giusti. E poi, ultimi ma niente affatto ultimi, il comitato è presidiato da membri del famigerato Club di Roma. Due, almeno, i membri presenti. Uno è Enrico Giovannini, membro del comitato esecutivo mondiale del Club di Roma. Un altro è un signore che si chiama Francesco Starace. Ma che cosa rappresentano, loro, in questo comitato?
    Rappresentano un Club di Roma che fu fondato nella seconda metà del secolo scorso dall’ufficio studi della Fiat (un potere nero, ovviamente) attraverso un manager famoso, molto brillante, che si chiamava Aurelio Peccei. E che cosa fa, questo Club di Roma? E’ specializzato nell’usare (o anche nel creare) le emergenze. Quindi: c’è l’emergenza sovrappopolazione? Loro fanno finta che questo sia un problema. C’è l’emergenza riscaldamento climatico? Loro fanno finta che questo sia un problema. C’è un problema di acqua da qualche parte? Loro lo fanno diventare un problema mondiale, attraverso il quale si faranno le guerre. C’è un po’ di esaurimento di risorse? Loro fanno finta che le risorse dopo vent’anni si siano esaurite. Sfruttano le emergenze per fare strategia della tensione, per dire poi che serve più controllo, gli Stati non sono sufficienti, bisogna fare più mondialismo e creare più strutture mondialiste, bisogna creare strutture dirigiste internazionali. Sono tra quelli che aiutano di più a costruire il potere mondialista disumanizzante che toglie libertà locali, sempre, ogni volta sfruttando le emergenze. E quindi, perché mai non si dovrebbero buttare a pesce nello sfruttamento di questa nuova emergenza, per dirigere poi la società nella direzione che il loro Club ha sempre voluto?
    Tempo fa abbiamo pubblicato un dossier sui club mondialisti che si basano sul Club di Roma: si può capire esattamente che tipo di potere sia questo, e quanta influenza eserciti sul mondo. E l’influenza viene esercitata soprattutto attraverso gruppi di professori del potere, venduti al potere. Che altro si può dire, di questa task force? Insieme ad altre, analoghe, sicuramente in campo nel mondo, avrà a disposizione una quantità incredibile di soldi, da investire nella direzione voluta. E’ infatti pronta una quantità incredibile di soldi, gestita dai grandi poteri mondialisti come l’Unione Europea, per esempio. Una parte di questi soldi è già stata destinata al Green New Deal. C’è un’emergenza climatica? Allora noi mettiamo un sacco di soldi: per fare che? Per elettrificare il mondo, per le auto elettriche, per digitalizzare – il che non c’entra niente con la salute della Terra, anzi: significa meccanizzazione ulteriore del pianeta. Figurarsi se il Green New Deal raccomanda di ridurre i campi elettromagnetici, macché. Anzi, dice: aumentiamo le macchine elettriche, i satelliti, il 5G. Naturalmente, queste quantità incredibili di soldi nei prossimi ani verranno sfruttate da questi comitati, nella loro direzione tecnologizzante.
    Il fiume di soldi per la ripartenza post-epidemia non verrà dato alla gente, se non le briciole. Servirà invece a ridurre le piccole e medie imprese, ad affossare la libera impresa e le libertà individuali. Ci vorranno tutti incastrati in un web, in una ragnatela sempre più onnipresente e invasiva fatta di 5G, che poi diventerà 6G, 7G, e poi chissà che cosa. Dovremo resistere. Quello che adottano è il vecchio sistema, antico, del bastone e della carota. Come opera, la cupola? La parte il corno fatta dai virologi, da questa sorta di papato scientifico finto, adopera il virus come una volta si adoperavano i terroristi: per fare strategia della tensione, al di là dell’effettiva serietà del virus. Un virus che ha ucciso persone, certo, ma naturalmente ne sono stati manipolati i dati e gli effetti, per portarci alla carota del vaccino: ci vaccineremo tutti. Quindi, il corno para-scientifico (falsamente scientifico) ci vuole portare a vaccinarci tutti, e non a rafforzarci con le difese immunitarie. L’altro corno, quello dei professori (questa task force disumanizzante) vuole darci questa crisi come opportunità da non perdere per meccanizzare, digitalizzare e alterare negativamente la nostra società. A questo punto stanno cercando in tutti i modi di ritardare la normalizzazione.
    Tutti e due i comitati lo fanno paventando rischi maggiori di quelli probabilmente effettivi. Il primo corno agisce chiaramente in direzione del vaccino. Ma il suo ruolo è funzionale anche al secondo: perché, più giorni passano, e più il secondo corno si aspetta che venga distrutto, alterato e indebolito il nostro sistema economico. E più sarà distrutto, più sarà facile rifarlo in un altro modo, con nuovi criteri e con nuovi padroni, capaci di comprare più facilmente quello che costerà di meno, in mezzo a settori che saranno semidistrutti. E noi, cosa possiamo fare? Intanto, smetterla di bere supinamente tutto quello che i media ci propinano ogni giorno: guardiamoli pure, ma sapendo che ci stanno mentendo e manipolando. Non cediamo alle lusinghe delle finte facilitazioni, non crediamo alle facce che ci vogliono rassicurare. E aiutiamo anche le persone intorno a noi a rendersi conto di questo: creiamo movimenti di opinione e di resistenza per aiutare il maggior numero possibile di persone a non cadere nella trappola di questa rete web, di questo “nuovo” bacato che ci propongono. Non fidiamoci di nessuno dei messaggi ufficiali, non diamogli il nostro consenso. E non prendiamo nemmeno le parti dei partiti, dell’uno o dell’altro, perché dipendono tutti dagli stessi poteri. Smettiamo di fare i tifosi, tifiamo solamente per il bene, non per le parti.
    E se ci vogliono schiavizzare “fuori”, facciamo di tutto per rimanere liberi “dentro”, con i nostri ideali, con la nostra coscienza (e “fuori” con le nostre iniziative rivolte al bene, laddove siamo). Facciamo resistenza: resistenza pacifica, gandhiana, fatta della diffusione di ideali, pensieri e sentimenti, e vedrete che conseguiremo un’ulteriore crescita della nostra libertà interiore. E alla fine, anche il potere – anche il peggior potere – non potrà non tenerne conto. Proprio la manifestazione della nostra libertà interiore è sempre stata il limite preciso delle azioni malevole del potere: convinciamocene, è sempre stato così. L’umanità si è sempre conquistata le libertà, la democrazia e i diritti dell’uomo, l’abolizione della schiavitù, la parità tra uomo e donna, il voto. Tutte queste cose le ha conquistate la gente, non ce le ha date il potere. Quindi vuol dire che chi fa la storia umana e il progresso siamo noi, che siamo svegli. Siamo noi che resistiamo, noi che facciamo comitati. In passato abbiamo fatto anche le rivoluzioni, ma questo non è il tempo del sangue: perché le rivoluzioni, l’aggressività e la violenza vengono immediatamente sfruttati dal potere, per imprigionarci meglio. Noi invece continuiamo con la rivoluzione interiore, con la resistenza interiore. Diffondiamo, continuiamo ad agire e pensare per il bene di tutti, laddove siano. Evitiamo di abbatterci, e combattiamo con la nostra coscienza. E vedrete: vinceremo comunque.
    (Fausto Carotenuto, video-editoriale “Una Cupola contro di noi: dove vogliono portarci?”, da “Coscienze in Rete” del 2 maggio 2020).

    Ci stiamo finalmente avviando alla fine dell’epidemia, anche se certi poteri vorrebbero prolungarla l’infinito per una serie di motivi. Da una parte ci avviamo alla fine dell’epidemia, dall’altra si apre un periodo che è piuttosto pericoloso – non dal punto di vista epidemico, in particolare, ma pericoloso per la nostra società: perché qualcuno vuole sfruttare gli esiti di questa epidemia per accelerare dei processi che vanno contro di noi. Chi sono e cosa fanno? Una vera e propria cupola è stata messa a dirigere l’Italia, in questa crisi: saltando il Parlamento, saltando le istituzioni, saltando una maggioranza supina, legata ai grandi poteri, contrastata da un un’opposizione che fa finta di contrastarla ma in effetti anche lei difende gli stessi poteri. Tutti hanno in qualche modo contribuito ad affidare il comando delle operazioni ad una sorta di cupola. Il presidente Conte viene accusato di essere un uomo solo al comando, di aver accentrato i poteri. Certo, lui li ha accentrati in quanto maggiordomo di poteri superiori, che non esercita lui: lui sta lì, prende le veline, parla e dice quello che deve dire, e fa quello che gli dicono di fare. Del resto lui non è un politico: è un avvocato, che rappresenta i suoi clienti.

  • Carpeoro: il guaio non è Bill Gates, ma il consenso a Conte

    Scritto il 04/5/20 • nella Categoria: idee • (1)

    Bill Gates è peggio dei Rothschild, che almeno non fanno beneficenza coi soldi degli altri. Ho l’impressione che Bill Gates voglia diventare presidente degli Stati Uniti, prima o poi. E comunque, il solo fatto di aspettarsi che sia lui a trovare il vaccino contro il Covid è una cosa che, di per sé, mostra l’attuale livello dell’opinione pubblica. Il vero problema non sono neppure i governanti, ma chi li vota, eleggendo sempre gli stessi. Contineremo a leggere di tutto, se le persone non capiscono che devono parlarsi e mettersi d’accordo per cambiare completamente la grammatica. A essere scarsa è la preoccupazione delle persone rispetto a quello che hanno fatto finora – o meglio, quello che finora non hanno fatto (che nessuno di noi ha fatto). Se la gente è indifesa, deve prendere coscienza del fatto che si deve difendere da sola. E questo salto, la gente non lo sta facendo. Il protagonismo di Bill Gates è solo una conseguenza di questa nostra passività: lui o un altro, sarebbe la stessa cosa. Chiunque oggi sia protagonista, è protagonista di un’opinione pubblica malata e mediocre. E quindi non può che essere un personaggio come quello.
    Beninteso: io non do tutte le colpe al popolo. Dico che il popolo ha la possibilità di cambiare le cose, e non lo fa. Ma non attribuisco al popolo la colpa delle porcherie che fanno i politici. Il popolo, semmai, ha la colpa di non fare nulla per cambiare le cose. Certo, ci sono leggi elettorali fatte apposta per poi dare vita ai governi Monti, ai governi Conte. Abbiamo allegramente fatto morire tutta una serie di possibilità e di partiti. Per esempio il Partito Radicale (com’era all’epoca, non quello che vorrebbe la Bonino). Quanto alle entità socialiste, prima abbiamo permesso che le pigliassero a monetine, e poi che sparissero e fossero consegnate ai mediocri. Abbiamo consentito che nella sinistra (intesa come Pd) emergesse una specie di conformismo democristiano, che l’ha uccisa. Abbiamo permesso e continuato a votare tutto questo. Il popolo ha anche la possilità di crearle, le alternative: perché la gente non si deve assumere le sue responsabilità? Invece andiamo appresso alle Sardine, ai girotondi. Andiamo appresso anche a una destra che non è una vera destra, che ha vene di superficialità che si esprimono in quel suo sovranismo becero. Perché c’è anche un sovranismo nobile; il sovranismo becero, invece, si allea con l’Ungheria.
    Si sta profilando un governissimo, forse presieduto da Draghi? In questo momento, il fatto che cada il governo è meno all’ordine del giorno. Se cade, quella non sarà la soluzione – a meno che i numeri del contagio non aumentino a tal punto da avere per forza una soluzione d’emergenza. Renzi ha attaccato Conte? Sì, ma poi è tornato subito nel branco, come sempre. Queste sue sparate, evidentemente, le fa pensando solo ai sondaggi. Il problema del governo è che ha bisogno di nascondere la vera emergenza, che è quella economica, causata dal governo stesso. E il governo Conte la sta nascondendo con delle prese per il culo straordinarie. Devo dire che Conte ha mostrato veramente di essere un personaggio di una meschinità eccezionale. Una specie di prestigiatore da piazza, di quelli che fanno trucchi che tutti capiscono. Questa è la situazione: prese per il culo, abusi e incostituzionalità, mettendo in ginocchio l’unica categoria – piccoli imprenditori, partite Iva, lavoratori autonomi – che in Italia è ritenuta pericolosa, per il “verbo unico”.
    Gustavo Zagrebelsky ha difeso i decreti di Conte, sostenendo che non violano la Costituzione? Non me ne stupisco: Zagrebelsky è, storicamente, un lacchè di un certo sistema di potere cattocomunista (Prodi, lo stesso Bersani), cioè di una certa sinistra. E’ una star delle Sardine invecchiate. E quindi ha fatto quello che mi aspettavo, da lui. Non ha mai assunto una posizione (politica, ma anche tecnico-giurisdizionale) contro le posizioni ufficiali di questo blocco di potere. Si dice che i casi di Covid stiano crollando? Io posso solo dire che, fin dall’inizio, le misure di restrizione erano assolutamente ingiustificate. Si sono inserite altre motivazioni, in questa conduzione? Non ne ho idea, ma so che il problema di questi politici è la loro incapacità. C’è la tentazione di imporre vaccinazioni di massa, a tutti? Le vaccinazioni sono un business, ormai. Sicuramente, quindi, le motivazioni di business sono alla base di alcune motivazioni inerenti le politiche sanitarie. Ma non sono l’unico problema.
    Io trovo che ci sia un problema generale, di esercizio del potere, che in Italia fa paura. Non essendoci mai una strategia di governo, la gestione del potere è talmente casuale, a macchia di leopardo, a volte guidata dal business e a volte dall’ambizione individuale e dalla voglia di mettersi in mostra, che il paese sta andando a rotoli. Quello dell’opinione pubblica che non sui sveglia è un problema culturale, di pigrizia, di ignavia e di totale asservimento alla narrazione televisiva. Oggi, Conte ha il consenso del 63% degli italiani. Direte: i sondaggi sono falsi. Non lo so, io ho l’impressione che siano veri. In Italia, l’opposizione non esiste: i personaggi all’opposizione hanno la stessa magagna, nel sistema e nel metodo, che hanno le forze al governo. E oggi, con questa opinione pubblica, non c’è spazio per forze nuove. E’ per questo che, prima, deve cambiare l’opinione pubblica. Se la gente la aiutasse, una forza nuova, in questo momento non sarebbe possibile fermarla.
    Denunciare Conte in tribunale, come qualcuno propone? Conte ha il 60% del consenso, nel paese: più di quanto abbia mai avuto Craxi, in vita sua. E ho detto tutto. Perché la gente si lascia convincere così facilmente? «O tempora, o mores», diceva Cicerone. Questo è il livello morale, politico e civile delle persone. E a questo ci dobbiamo rassegnare, per ora (cercando di cambiarlo). In Italia succederanno delle cose solo quando esploderà il problema economico. Non sono in grado di dire quando esploderà, perché finché ci sarà una gestione emergenziale potrebbe non esplodere. Ma, quando esploderà, saranno problemi seri. Questo momento potrebbe anche essere vicino: dipende da una serie di fattori. Draghi? Potrebbe farsi dare più soldi dall’Europa, e non è che la cosa mi faccia schifo. E avrebbe tutto l’interesse, a farlo, anche per via delle sue attuali ambizioni. Draghi, quei soldi, saprebbe anche farceli spendere in modo adeguato. Poi a lui piace, passare per salvatore di qualcosa. Comunque, i soldi li farebbe arrivare nel modo giusto, a fondo perduto. Quand’era alla Bce ha mostrato di saperli far arrivare, i soldi, quando vuole.
    Da dove è uscito, invece, Conte? Dalla baronia universitaria, che è quanto di peggio esista, in questo paese: è la categoria più nepotista. Concorsi vinti per raccomandazione: la baronia universitaria è il peggio del paese. Le entrature di Conte in Vaticano? Be’, le baronie universitarie ce le hanno eccome, le entrature in Vaticano. E oggi il Vaticano conta, come tutto ciò che ha una diffusione capillare sul territorio. Mai come in questo momento, l’Italia dovrebbe alzare la voce, in Europa, e far capire a tutti che i cimiteri sono pieni, di persone indispensabili, e i cimiteri della civiltà sono pieni di enti ritenuti indispensabili. L’Europa è indispensabile se è un’Europa vera; se è un’Europa così, non è indispensabile. Non si vede chi potrebbe alzarla, la voce? E’ quello, il problema. Anche perché la maggioranza dell’opinione pubblica non sosterrebbe chi alzasse la voce, visto che sostiene Conte. La piccola impresa italiana, la più colpita dalle misure del governo, è anche quella che potrebbe essere protagonista del grande cambiamento. Se iniziasse a ragionare correttamente, la piccola impresa farebbe paura. Sciopero fiscale? Certo, non pagare le tasse sarebbe una forma di protesta sicuramente efficace. Ma dovrebbe essere praticata da tutti. E di quel 60% che appoggia Conte, non so quanti lo farebbero.
    (Gianfranco Carpeoro, dichiarazioni rilasciate a Fabio Frabetti di “Border Nights” nella diretta web-streaming “Carpeoro Racconta”, su YouTube il 3 maggio 2020).

    Bill Gates è peggio dei Rothschild, che almeno non fanno beneficenza coi soldi degli altri. Ho l’impressione che Bill Gates voglia diventare presidente degli Stati Uniti, prima o poi. E comunque, il solo fatto di aspettarsi che sia lui a trovare il vaccino contro il Covid è una cosa che, di per sé, mostra l’attuale livello dell’opinione pubblica. Il vero problema non sono neppure i governanti, ma chi li vota, eleggendo sempre gli stessi. Contineremo a leggere di tutto, se le persone non capiscono che devono parlarsi e mettersi d’accordo per cambiare completamente la grammatica. A essere scarsa è la preoccupazione delle persone rispetto a quello che hanno fatto finora – o meglio, quello che finora non hanno fatto (che nessuno di noi ha fatto). Se la gente è indifesa, deve prendere coscienza del fatto che si deve difendere da sola. E questo salto, la gente non lo sta facendo. Il protagonismo di Bill Gates è solo una conseguenza di questa nostra passività: lui o un altro, sarebbe la stessa cosa. Chiunque oggi sia protagonista, è protagonista di un’opinione pubblica malata e mediocre. E quindi non può che essere un personaggio come quello.

  • Gli sciacalli del coronavirus: la loro strategia della tensione

    Scritto il 24/4/20 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    In questi giorni nei quali l’epidemia sta finendo, diventa sempre più evidente come i poteri che ci dominano siano composti da veri e propri sciacalli, pronti a sfruttare la nostra condizione di crisi per i propri bassi interessi. In natura, sciacalli, iene e avvoltoi si nutrono di cadaveri, attaccano gli animali indeboliti per nutrirsi nelle loro carni. Ma nel mondo animale questo corrisponde al mantenimento di equilibri dettati da Madre Natura per mantenere prosperi gli ecosistemi. Non c’è un elemento morale di Bene o di Male nell’istinto animale dettato dalla Natura. Negli esseri umani, privi di un superiore istinto, ed affidati per la loro crescita alle scelte del libero arbitrio, l’elemento morale invece c’è, affidato a noi, e non a Madre Natura.… Quindi quella di avventarsi su una preda indebolita o morente per mangiarne le carni è una scelta morale. E’ il Male, che attraverso di noi si scatena predatoriamente contro la libertà, la salute, i diritti, il Bene di qualcun altro. Gli sciacalli del potere si avventano sulle proprie vittime perché ritengono di poter usare le loro debolezze a proprio vantaggio. Privi di morale, legati solo all’ambizione, al potere, al denaro che viene loro distribuito in cambio dell’obbedienza dalle piramidi del potere mondialista anticoscienza.

  • Page 9 of 20
  • <
  • 1
  • ...
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • 11
  • 12
  • 13
  • ...
  • 20
  • >

Libri

UNA VALLE IN FONDO AL VENTO

Pagine

  • Libreidee, redazione
  • Pubblicità su Libreidee.org

Archivi

Link

  • Border Nights
  • ByoBlu
  • Casa del Sole Tv
  • ControTv
  • Edizioni Aurora Boreale
  • Forme d'Onda
  • Luogocomune
  • Mazzoni News
  • Visione Tv

Tag Cloud

politica Europa finanza crisi potere storia democrazia Unione Europea media disinformazione Ue Germania Francia élite diritti elezioni mainstream banche rigore sovranità libertà lavoro tagli euro welfare Italia sistema Pd Gran Bretagna oligarchia debito pubblico Bce terrorismo tasse giustizia paura Russia neoliberismo industria Occidente pericolo Cina umanità globalizzazione disoccupazione sinistra movimento 5 stelle futuro verità diktat sicurezza cultura Stato popolo Costituzione televisione Bruxelles sanità austerity mondo