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Archivio del Tag ‘Cassinetta di Lugagnano’

  • Finiguerra: riscattiamo l’Italia. Già, ma con che soldi?

    Scritto il 27/10/12 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano in provincia di Milano, è un uomo libero e coraggioso. Uno dei tanti volti puliti dell’Italia sana, quella che funziona ma non sa più a che santo (politico) votarsi, data la “resa” di Pd e Pdl alla drammatica “agenda Monti”. Con altri sindaci “virtuosi”, Finiguerra ha redatto un appello per il riscatto civico del paese: impossibile che cittadini e movimenti continuino a procedere in ordine sparso, con la tentazione del non-voto, di fronte allo scenario del progressivo sfacelo, sotto il colpi del “rigore” imposto da Bruxelles. Imperativo categorico: fronteggiare seriamente la crisi e creare posti di lavoro riconvertendo l’economia in modo sostenibile. Più democrazia, più partecipazione, nuova sovranità dei territori. Tutto giusto, ma Finiguerra e colleghi – nel loro documento – non menzionano le cause della catastrofe: l’euro e l’Unione Europea. 

  • Voi, barbari del cemento, non avete il diritto di piangere

    Scritto il 08/11/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Voi che vi riempite la bocca di parole trite e ritrite: “crescita, sviluppo, competitività”. Ripetute come un mantra per nascondere il vuoto delle vostre idee. Dogmi imparati come scolaretti per essere promossi dalle maestrine di Confindustria e dei mercati finanziari. Non avete nessun diritto di piangere! Voi che quando siete seduti sulle comode poltrone a “Porta a Porta” vi lanciate, l’uno contro l’altro, le medesime ricette stantie: «Dobbiamo rilanciare le grandi opere, dobbiamo far ripartire l’edilizia, ci vuole un nuovo piano casa, forse anche un nuovo condono». Non avete nessun diritto di piangere!

  • Il cemento divora l’Italia: 500 chilometri quadrati l’anno

    Scritto il 21/9/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    L’Italia soffoca nel cemento, al ritmo di quasi trecentomila nuove case ogni anno: secondo Legambiente, tra il 1995 e il 2009 in Italia sono state costruite 4 milioni di abitazioni in più, tra legali e abusive, tra quelle nuove e quelle con ampliamenti. Basti considerare, evidenzia l’associazione ambientalista, che ogni anno nel nostro paese vengono “mangiati” oltre 500 chilometri quadrati di suolo, pari a circa tre volte la superficie del Comune di Milano, mentre sono ben 21.500 i chilometri quadrati di terreno naturale trasformato in area artificale dall’urbanizzazione continua.

  • Crescita zero uguale benessere: il caso Camigliano

    Scritto il 17/3/10 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Il nuovo piano urbanistico di Camigliano, comune del Caleno, non prevederà alcuna area di espansione all’interno del perimetro cittadino. La decisione è stata presa dall’amministrazione e comunicata ai cittadini mediante incontri ufficiali avvenuti il mese scorso. Nessuna zona sarà dichiarata edificabile e, di contro, il Comune si orienterà verso un’azione di riqualifica e ristrutturazione delle abitazioni esistenti ma disabitate, abbandonate o fatiscenti.

  • Finiguerra: quasi quasi mi iscrivo al Pd (della valle di Susa)

    Scritto il 02/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Così, i sindaci valsusini del Partito democratico, per l’elezione della nuova Comunità montana, si sono rifiutati di stringere un accordo con i sindaci del Popolo della Libertà, come richiesto e promosso dai vertici piemontesi e non solo del Pd. Al contrario hanno cercato e trovato un’intesa con i sindaci No-Tav. Un’intesa che potrebbe riuscire a far saltare il progetto Tav, da anni contestato dall’intera val di Susa. Sergio Chiamparino, leader maximo piemontese del Pd, e Mercedes Bresso, governatrice della Regione Sabauda, sono su tutte le furie. Rilasciano dichiarazioni al vetriolo nei confronti dei dissidenti. Arrivano addirittura ad invocare l’intervento del governo. Per decreto!!!

  • Asti, sì alla crescita zero: stop al consumo del territorio

    Scritto il 06/2/09 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    L’Italia è ricca di storia, arte e paesaggio, ma ha una malattia grave, il consumo di territorio: un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all’anno.

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