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Archivio del Tag ‘cemento’

  • Tav e cemento: anche le coop rosse tra i “ladri di territorio”

    Scritto il 01/8/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Potrebbe essere la Cmc, «potentissima cooperativa rossa», ad azzannare con le sue ruspe anche il sottosuolo di Chiomonte per il “cunicolo esplorativo” destinato ad avviare i cantieri per la Torino-Lione: proprio loro, gli imprenditori amici dello “smacchiatore” Bersani, sono già stati coinvolti nel disastro ambientale del Mugello rimasto a secco per i lavori della Bologna-Firenze. Ma non solo: sempre la Cmc, scrive Fabio Balocco sul “Fatto Quotidiano”, è oggi impegnata in un’opera altrettanto contestata, l’ampliamento della base Nato Dal Molin di Vicenza. E dopo aver partecipato all’ingrandimento della base siciliana di Sigonella, la Cmc sarebbe coinvolta anche per il ponte sullo Stretto di Messina.

  • Cemento, non cibo: la truffa dell’Expo, malgrado Pisapia

    Scritto il 25/7/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Lo strano caso dell’Expo di Milano nasce in un posto sfigato, nell’estrema periferia a nord di Milano in un pentagono di sterpaglie ritagliato tra due autostrade, un posto dove nessuno andrebbe mai a farci nulla, tanto meno a abitarci. Quei terreni però sono stati acquistati a buon prezzo, prezzo agricolo, valgono quasi niente, da una società controllata dalla Regione di Roberto Formigoni, la società è la Fondazione Fiera di Milano. L’Expo nasce proprio lì, perché la Fondazione Fiera di Milano deve riuscire a valorizzare quei terreni, deve riuscire a risanare i suoi bilanci che sono clamorosamente in rosso. Si fa un bell’Expo, l’esposizione universale che nel 2015 porterà, si dice, milioni di persone a Milano, poi vedremo se arriveranno tutti questi milioni di persone, perché bisogna valorizzare, farà un’operazione immobiliare.

  • Svolta della società civile: è caduto il Muro di Milano

    Scritto il 17/5/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    «Il mio modello è Antonio Greppi, il sindaco della ricostruzione che ho conosciuto personalmente: dopo la Liberazione ricostruì mezza Milano cominciando dalla Scala, con una sensibilità culturale di cui la città, insieme a molte altre cose, ha oggi un gran bisogno». Così parla Giuliano Pisapia, trasformatosi da outsider assoluto a quasi-sindaco di Milano grazie alla sciagurata campagna elettorale di Letizia Moratti e, probabilmente, anche alla stanchezza terminale che i milanesi dimostrano nei confronti del Cavaliere. La “capitale economica” ora anche laboratorio politico? «Occorre ricostruire l’anima di questa città, farla tornare a guardare al futuro», dice Pisapia ad Alberto Statera di “Repubblica”.

  • Vendola, attenti a Milano: Berlusconi ha paura di perdere

    Scritto il 09/5/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Mentre Bossi si allinea con Napolitano che frena l’attacco del premier alle “toghe rosse”, Nichi Vendola scommette sulla caduta della “capitale berlusconiana”, snodo cruciale dell’alleanza tra Cavaliere e Carroccio. Se Letizia Moratti non riuscisse a vincere al primo turno, si aprirebbero giochi rischiosi per il centro-destra, come ammette anche Massimo Cacciari, pur critico col centro-sinistra che, a suo parere, non ha avuto il coraggio di sparigliare le carte, rinunciando al «vecchio Ulivo» per mobilitare la società civile contro «i fallimenti della giunta Moratti». Sui quali ora si abbatte il ciclone-Vendola, salito a Milano a dar manforte a Giuliano Pisapia. Per il governatore pugliese, ormai «Berlusconi ha paura di perdere».

  • Cemento Italia: ogni 4 mesi nasce una nuova Milano

    Scritto il 13/4/11 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Il cemento si sta mangiando l’Italia, al ritmo di 10.000 ettari di territorio all’anno: ogni 4 mesi è come se nascesse una nuova Milano. Periferie sempre più estese, arterie stradali, maxi-parcheggi e capannoni. Grappoli disordinati di sobborghi residenziali e centri commerciali sorti in mezzo alle campagne. È l’ambiente nel quale vivono 6 italiani su 10. Lombardia, Veneto e Campania guidano la classifica: cresce l’asfalto, la terra soffre, va in crisi il sistema idrogeologico. Mancano regole a tutela del suolo, aumentano i danni ambientali e i costi sociali. È il nuovo allarme lanciato dal rapporto Ambiente Italia 2011, promosso da Legambiente: insieme agli spazi verdi, spariscono ettari preziosi per l’agricoltura, che vanta un export da 26 miliardi di euro.

  • Petrini: fermiano le ruspe, stop al massacro dell’Italia

    Scritto il 18/1/11 • nella Categoria: idee • (2)

    Fermare le ruspe, o l’Italia sarà perduta. Parola d’ordine: stop al consumo del territorio. A lanciare l’allarme è Carlo Petrini, fondatore di “Slow Food”: se il cemento divorerà altra terra, avremo un paese devastato e senza più cibo. «Se la terra agricola sparisce, il disastro è alimentare, idrogeologico, ambientale, paesaggistico. E’ come indebitarsi a vita e indebitare i propri figli e nipoti per comprarsi un televisore più grosso: niente di più stupido». Petrini lancia una proposta di riforma: una moratoria nazionale contro il consumo di suolo libero. Un appello che parta dai cittadini, con una raccolta di firme, e sia poi raccolto dal governo. Ora o mai più: perché l’Italia sta già soffocando nel cemento e domani sarà troppo tardi.

  • Allegri, l’Italia è in sfacelo ma gli italiani non ancora

    Scritto il 01/1/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Non spaventatevi per il domani, l’italiano non teme nulla. Il debito pubblico da 1.900 miliardi, la disoccupazione al 14 per cento reale, un debito privato di 20.000 euro per famiglia, milioni di precari, mezzo milione di cassintegrati che diventeranno disoccupati nel 2011 con l’esaurimento dei fondi per la cassa integrazione, le banche che falliscono come il Banco Emiliano Romagnolo non possono preoccuparlo. Se ci sarà un crack i mezzi per pagarlo ci sono tutti e sono i suoi. Il patrimonio degli italiani, esclusi gli immobili, che valgono sempre meno, è di 4.300 miliardi. Nel 2011 arriveremo a 2.000 miliardi di euro di debito pubblico. Possiamo pagarli senza problemi con i nostri depositi e i nostri conti correnti e in più ci rimarrà qualcosa in tasca.

  • Case: prezzi alle stelle, ma la corsa al cemento è finita

    Scritto il 25/11/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    L’Italia del cemento che ogni settimana fa scomparire ettari di terra è in crisi. Dalla bolla del 2008 l’edilizia ha perso 210.000 occupati che arriveranno a 290.000 nel 2011 considerando i settori collegati. Spiace per i posti lavoro perduti e che si perderanno, ma è una buona notizia per l’Italia cementificata. Negli ultimi dieci anni l’Italia si è deindustrializzata, con la chiusura di centinaia di aziende, per la loro contrazione, come è avvenuto per Telecom (con 50.000 dipendenti in meno), Olivetti, Alitalia, Italtel, e per lo spostamento all’estero di società storiche come Omsa e Bialetti (che continuano però a usare il marchio made in Italy).

  • Il cemento divora l’Italia: 500 chilometri quadrati l’anno

    Scritto il 21/9/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    L’Italia soffoca nel cemento, al ritmo di quasi trecentomila nuove case ogni anno: secondo Legambiente, tra il 1995 e il 2009 in Italia sono state costruite 4 milioni di abitazioni in più, tra legali e abusive, tra quelle nuove e quelle con ampliamenti. Basti considerare, evidenzia l’associazione ambientalista, che ogni anno nel nostro paese vengono “mangiati” oltre 500 chilometri quadrati di suolo, pari a circa tre volte la superficie del Comune di Milano, mentre sono ben 21.500 i chilometri quadrati di terreno naturale trasformato in area artificale dall’urbanizzazione continua.

  • Celentano alla Moratti: state uccidendo Milano

    Scritto il 05/7/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Milanesi, svegliatevi. E ribellatevi, fin che siete in tempo, all’assalto finale del cemento. Firmato: Adriano Celentano. Indicato come ideale candidato sindaco da Mario Capanna, il “molleggiato” attacca in modo frontale la giunta di Letizia Moratti, definita “terroristica”: «Pare che Milano abbia perso più di 700.000 abitanti negli ultimi anni», scrive, in una lettera al quotidiano “La Repubblica” il 5 luglio, «perché le condizioni di vita sono troppo costose, non adatte alle coppie giovani con bambini che crescono asmatici e allergici in una città inquinata oltre ogni norma», e allora perché rassegnarsi a «una colata di cemento che non avrà precedenti nella storia», quella in arrivo al Parco Sud?

  • Servi: gli schiavi clandestini del made in Italy

    Scritto il 05/11/09 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    Si chiama “Servi”, e completa una triade. Una piccola Divina Commedia dove non c’è paradiso, ma solo inferni: prima erano i Centri di permanenza temporanea (“Lager Italiani”, Rizzoli, 2006), poi le morti sul lavoro (“Lavorare uccide”, Rizzoli, 2008). Oggi è “Il paese sommerso dei clandestini” a venire raccontato da Marco Rovelli, già cantante – prima con i “Les Anarchists”, poi da solo con l’album “Libertaria” – e insegnante in un liceo di Massa. Con “Servi” (edizioni Feltrinelli), lo scrittore scende di nuovo nella terra dei dannati.

  • Quel Muro di Como, monumento a una cultura senz’anima

    Scritto il 01/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    La notizia del muro di contenzione voluto dall’attuale giunta della nota città lombarda come protezione da eventuali esondazioni del lago è apparsa recentemente sulle prime pagine di numerosi quotidiani. I commenti sono quasi unanimi: quel muro risulta un vero e proprio pugno nell’occhio. Che quella costruzione avrebbe finito per togliere la visuale del lago ai comaschi ci si poteva arrivare sin dalla fase di progettazione

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