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Archivio del Tag ‘Dio’

  • Carlo Maria Martini: la Chiesa è indietro di 200 anni

    Scritto il 07/9/12 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    La Chiesa è stanca, nell’Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l’apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi? Il benessere pesa. Noi ci troviamo lì come il giovane ricco che triste se ne andò via quando Gesù lo chiamò per farlo diventare suo discepolo. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini che siano liberi e più vicini al prossimo. Come lo sono stati il vescovo Romero e i martiri gesuiti di El Salvador. Dove sono da noi gli eroi a cui ispirarci? Per nessuna ragione dobbiamo limitarli con i vincoli dell’istituzione.

  • Desmond Tutu: perché rifiuto di parlare con Tony Blair

    Scritto il 06/9/12 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    L’immoralità della decisione di Stati Uniti e Gran Bretagna di invadere l’Iraq nel 2003, fondata sulla menzogna che l’Iraq possedesse armi di distruzione di massa, ha destabilizzato e polarizzato il mondo in misura maggiore rispetto a qualsiasi altro conflitto nella storia. Anziché riconoscere che il mondo in cui vivevamo – con sempre più raffinate forme di comunicazione, trasporti e sistemi d’arma – necessitava di una leadership sofisticata che tenesse insieme la famiglia globale, i leader che allora guidavano gli Stati Uniti e il Regno Unito costruirono falsi pretesti per comportarsi come bulli al parco giochi e trascinarci più lontano. Ci hanno spinti sin sull’orlo del precipizio in cui ci troviamo ora, con lo spettro di Siria e Iran davanti a noi. Se i leader possono mentire, allora chi mai dovrebbe dire la verità?

  • Temono solo una cosa: perdere il monopolio dell’economia

    Scritto il 23/8/12 • nella Categoria: idee • (3)

    L’economia mi annoia, è un peso sullo stomaco, è grigia, è persino squallida in talune istanze. Ma oggi mi occupo solo di quella, come un forsennato. Ecco perché. Io sono un uomo che fu segnato da un destino: non essere indifferente all’ingiustizia, alla crudeltà, alla sofferenza che entrambe generano. A poco più di vent’anni partii per la mia guerra al male. E fin lì tutto era ok. Oggi ho 54 anni. Per quasi un quarto di secolo la mia guerra fu tutta sbagliata. Non per colpa mia. E’ un fatto istintivo che quando ci si schiera dalla parte del bene si è buoni, e si fanno le cose buone, belle. Cioè, amare, soccorrere, indignarsi, darsi agli altri, esaltare la compassione, incitare la solidarietà, e mischiarsi ai tuoi simili buoni e belli, le “belle anime”.

  • Da cabaret i moniti della casta: ma Grillo l’han creato loro

    Scritto il 29/4/12 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Le accaldate dichiarazioni dei politici su Beppe Grillo sono uno spettacolo impagabile, da scompisciarsi. Tutti contro uno, come contro la Lega delle origini. Sono talmente terrorizzati da non notare la ridicolaggine di un’intera classe politica, seduta su 2,5 miliardi di soldi pubblici camuffati da rimborsi, padrona del governo e del Parlamento nonché di tutti gli enti locali, ben protetta da Rai, Mediaset e giornaloni, infiltrata in banche, assicurazioni, aziende pubbliche e private, Tav, Cl, P2, P3, P4, ospedali, università, sindacati, coop bianche e rosse, confindustrie, confquesto e confquello che strilla come un ossesso contro un comico e un gruppo di ragazzi squattrinati, magari ingenui, ma armati solo delle proprie idee e speranze.

  • Non si Monti la testa: finora ha salvato soltanto le banche

    Scritto il 01/4/12 • nella Categoria: idee • (3)

    Forse è venuto il momento di dire al professor Mario Monti che s’è montato la testa. E la Fornero ancor di più. A furia di leggere sui giornali amici (cioè quasi tutti) che sono i salvatori della patria, i due hanno finito col crederci. In realtà, in estrema e brutale sintesi, finora hanno recuperato miliardi sulla pelle dei pensionati e degli “esodati”, facendo dell’Italia il paese europeo dove si va in pensione più tardi; e altri contano di recuperarli sulla pelle dei lavoratori, dando mano libera alle aziende di cacciare chi vogliono, camuffando per licenziamenti economici anche quelli disciplinari e discriminatori. Quanto alle liberalizzazioni, a parte qualche caccolina sui taxi e le farmacie, non s’è visto nulla, mentre s’è visto parecchio a favore delle banche.

  • Occupyamo Piazza Affari: cacciamo quei bugiardi fanatici

    Scritto il 30/3/12 • nella Categoria: idee • (9)

    L’ho definito un ricattatore, e gli si attaglia: Mario Monti mi preoccupa, lo dico francamente. All’inizio, qualche mese fa, mi pareva solo un pallone gonfiato; adesso sta diventando pericoloso: è un fanatico, un sacerdote fanatico, e i fanatici sono sempre pericolosi. Qualcuno gli ha detto che deve salvare l’Italia; lui ci ha creduto, e per questo vuole ri-educarci. E siccome non gli riesce bene, a quanto pare, nonostante tutto pensa di poteci ricattare: o fate così, come dico io, oppure me ne vado e vi lascio in pasto ai politici corrotti dai quali vi ho appena liberato. Rispondo così: caro Monti, tu non sei diverso da loro almeno per una caratteristica, la tua capacità rapinatoria; la differenza sta solo nello stile. Per cui proporrei, senza troppi rimpianti, di cacciare te e loro, insieme.

  • Venite a visitare il mare di gioia che non riuscite a vedere

    Scritto il 05/3/12 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    E’ difficile raccontare il mare senza mai staccarsi da terra. Può succedere solo se il mare ce l’hai dentro di te, senza neppure saperlo: e allora i prati in fiore diventano fondali rigogliosi, i cieli scogliere ventose, i rami degli alberi trame intricate di corallo. E’ un mare di stagioni, quello dipinto dai ragazzi che dipingono sulla riva del grande fiume, proprio là dove il fiume si rassegna a salutare gli argini erbosi e ad entrare nella prigione di cemento della città. La città è Torino e la riva dei pittori coraggiosi, poeti del mare, si chiama Moncalieri: i ragazzi arrivano puntuali ogni mattina, si fanno compagnia, pranzano insieme. E poi, si mettono in ascolto: fanno silenzio, e lasciano scrosciare tutto il mare che hanno dentro. E’ un mare segreto, incontaminato. E loro lo dipingono, sfiorando un viaggio che i comuni mortali, semplificando, a volte chiamano con un nome misterioso: felicità.

  • Ungheria: Frankenstein o la Bce, di che golpe morire?

    Scritto il 08/1/12 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    Il 2 gennaio 2012 circa centomila ungheresi sono scesi in piazza per protestare contro la nuova Costituzione che è entrata in vigore proprio quel giorno. Come i “Ragazzi della Via Paal” si sono avviati a una battaglia già perduta, e i cui effetti si faranno sentire, drammaticamente, nei mesi a venire. È uno degli avamposti sperimentali dove la crisi europea sta arroventandosi e nei quali non è al momento possibile immaginare esiti e sviluppi. Un parlamento nelle mani del premier Viktor Orbán, e del suo partito personale, ha modificato radicalmente, avvalendosi di una schiacciante maggioranza, la legge fondamentale dello Stato ungherese.

  • Euro-dittatura: potere assoluto a chi ha sbagliato tutto

    Scritto il 27/11/11 • nella Categoria: idee • (3)

    Si sentono molte teorie del complotto sul perché le cose in Grecia e in Italia sono andate come sono andate. Ciò che sappiamo è che due premier eletti democraticamente sono stati rimossi dai bulli di Bruxelles. Non erano più accettabili. Nel caso del signor Papandreou, ha osato bestemmiare in pubblico, ha utilizzato la parola “referendum”: inaccettabile, doveva andarsene. Il signor Berlusconi? Era irrecuperabile. Le cose in Grecia possono sembrare gravi, ma in Italia abbiamo il signor Monti, ex commissario europeo, uno degli architetti della zona euro: disastro! Un non-eletto, neanche membro del Parlamento quando tutta questa storia ha avuto inizio. E ha composto una vetrina di persone, nessuna delle quali eletta democraticamente. Siamo davanti ad una mostruosità. E’ tutta una coincidenza? No, si tratta di controllo.

  • Perché il maxi-spreco Tav? Chiedetelo alle banche francesi

    Scritto il 25/11/11 • nella Categoria: idee • (9)

    Paolo Flores D’Arcais, pur senza manifestare un particolare entusiasmo, ha salutato nel governo Monti l’epifania di una destra finalmente “presentabile” e “civile”. Uno che è stato pronto a credere che la Nato potesse andare in soccorso di una vera ribellione popolare, è disposto anche a credere che possa esistere una destra presentabile e civile. A riguardo della sinistra si potrebbe sempre dire ciò che Nietzsche diceva a proposito di Dio, e cioè che almeno ha la scusante di non esistere; dato che ciò che viene definito come “sinistra” non è altro che una nicchia di parcheggio per personale politico che attende l’opportunità di collocarsi a destra.

  • Dylan, il visionario che ha provato a cambiare il mondo

    Scritto il 24/5/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    E’ stato un musicista che ha scritto pagine leggendarie della storia della musica popolare contemporanea, è ancora una leggenda vivente che, anche se con lunghi silenzi, produce ancora dischi che vale la pena ascoltare. E come uomo? Ė stato un marito infedele, un padre affettuoso e un figlio devoto; è un uomo che ha bisogno di un Dio, ma di quale non sa; è un poeta ribelle, che però ama premi e onorificenze; è un cantante inquieto, per la strada da quasi tre lustri in un forsennato “NeverEnding Tour” sui palcoscenici del mondo.

  • Maggiani: rimpiangeremo il Dio di Saramago

    Scritto il 22/6/10 • nella Categoria: idee • (1)

    E se ne è andato, avendolo dichiarato per tempo in questo modo così definitivo da pensare che lo abbia fatto senza lasciarsi alle spalle alcun rimpianto, nella pienezza dell’uomo che è stato. Ad avvisarmi che è morto è stata la mia compagna, che è una sua fan scatenata e non ha mai in cuor suo desistito dall’idea di andare un giorno a cercarlo a Lanzarote e convincerlo a sposarla, Pilar o non Pilar. Credo che glielo avrei lasciato fare senza rancore, avendo il senso delle proporzioni e sapendo con certezza che è il più grande tra i viventi. Lo era fino a un attimo fa. Mi ha parlato tirando sul col naso le lacrime che stava piangendo, ma alla fine la sua voce si è fatta sorridente e ha concluso la telefonata così: beh, certo non si può dire che sia morto in grazia di Dio.

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