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  • Della Luna: punire chi impone l’odiosa, inutile mascherina

    Scritto il 25/5/20 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    La mascherina non ferma il virus, che è di gran lunga troppo piccolo: sarebbe come voler fermare le zanzare con una grata alle finestre. Ferma le goccioline di saliva, impedisce di dare e ricevere sputi involontari, quindi serve nei contatti ravvicinati per non infettare e non essere infettati – però a condizione di non toccarla mai durante l’uso e di igienizzarla o cambiarla sempre dopo ogni uso, condizioni che pochi rispettano. Ma anche se usata correttamente, come esperti hanno ripetutamente spiegato, la mascherina causa danni e pericoli. Inumidita dal fiato, in un minuto diventa un terreno di raccolta e sviluppo di ogni sorta di germi (virus, batteri, muffe, parassiti), sia quelli che vengono da voi che quelli esterni, continuamente alimentati dall’umidità e continuamente riaspirati dal naso; quindi aiuta a far ammalare molta gente e sostiene i guadagni delle case farmaceutiche. Costringe a reinspirare l’anidride carbonica espirata e toglie ossigeno, così da indebolire e acidificare l’organismo e facilitare molte malattie, dal Covid 19 al cancro, malattie che sempre sostengono i guadagni delle case farmaceutiche. Le persone costrette a lavorare con la mascherina si stanno sicuramente procurando un danno, che cresce giorno dopo giorno.
    La mascherina consente guadagni facili alla politica corrotta, come nello scandalo della Regione Lazio, presieduta da Zingaretti, segretario del Pd, che certamente è estraneo ai fatti, ma ora si trova in difficoltà. E’ un mezzo per rendere visibile e minaccioso il contagio, che di per sé è invisibile: il vedere tutti gli altri con la mascherina sostiene il senso di allarme popolare continuamente alimentato dal governo e dalla Protezione civile con falsi dati statistici gonfiati. E’ un modo di abituare la gente ad obbedire, a reagire con la sottomissione a una paura costruita ad arte e senza una giustificazione razionale vericabile. E’ un modo per educare la gente, soprattutto i bambini, a vedere negli altri potenziali pericoli, cioè per distruggere i legami fiduciari e sociali, le reti di solidarietà di protezione, che possono opporsi al dominio incontrastato del sistema sulla gente. Adesso avete capito perché il sistema insiste tanto per l’uso della mascherina, perché dice che dovremo portarla finché non arriverà il vaccino (cioè circa 18 mesi) e non parla nemmeno dell’uso preventivo delle vitamine D e C, che inoltre preverrebbe la paventata seconda ondata: vuole da una parte abituare la gente alla paura e all’obbedienza, e dall’altra alimentare il business delle multinazionali dei farmaci e dei vaccini.
    Analogo discorso andrebbe fatto per le prescrizioni circa i guanti e i lavaggi delle mani. Ed è per questo, inoltre, che tutto l’apparato politico-affaristico-pseudoscientifico si è mobilitato contro la cura al plasma del professor De Donno, che guarisce presto e costa poco. E’ per questo che hanno affidato la ricerca su questa cura non a De Donno a Mantova, ma a Pisa, territorio saldamente in mano alla politica delle multinazionali. E’ inevitabile, quando la politica diviene dipendente dal capitalismo delle multinazionali, diviene nemica della gente e della salute pubblica, oltre che della verità. Che cosa fare, per proteggersi dai danni causati dalla mascherina? Stante che essa causa rischio di gravi malattie, soprattutto il cancro, quindi mette in pericolo la salute e la vita, ritengo che l’imposizione di usarla sia contraria alla Costituzione e ai trattati sui diritti dell’uomo, e che quindi non possa essere punito chi rifiuta di portarla fuori dai casi e dai momenti di specifico bisogno; al contrario deve essere punito chi ne impone l’uso.
    (Marco Della Luna, “Mascherina birichina”, dal blog di Della Luna del 22 maggio 2020).

    La mascherina non ferma il virus, che è di gran lunga troppo piccolo: sarebbe come voler fermare le zanzare con una grata alle finestre. Ferma le goccioline di saliva, impedisce di dare e ricevere sputi involontari, quindi serve nei contatti ravvicinati per non infettare e non essere infettati – però a condizione di non toccarla mai durante l’uso e di igienizzarla o cambiarla sempre dopo ogni uso, condizioni che pochi rispettano. Ma anche se usata correttamente, come esperti hanno ripetutamente spiegato, la mascherina causa danni e pericoli. Inumidita dal fiato, in un minuto diventa un terreno di raccolta e sviluppo di ogni sorta di germi (virus, batteri, muffe, parassiti), sia quelli che vengono da voi che quelli esterni, continuamente alimentati dall’umidità e continuamente riaspirati dal naso; quindi aiuta a far ammalare molta gente e sostiene i guadagni delle case farmaceutiche. Costringe a reinspirare l’anidride carbonica espirata e toglie ossigeno, così da indebolire e acidificare l’organismo e facilitare molte malattie, dal Covid 19 al cancro, malattie che sempre sostengono i guadagni delle case farmaceutiche. Le persone costrette a lavorare con la mascherina si stanno sicuramente procurando un danno, che cresce giorno dopo giorno.

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