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Archivio del Tag ‘finanza’

  • La profezia di Godley: con l’euro, nazioni ridotte a colonie

    Scritto il 01/4/13 • nella Categoria: segnalazioni • (8)

    Poi non dite che non ci avevano avvisati. L’euroscettico Wynne Godley lo fece, in modo perentorio, a partire dal lontano 1992, al momento del varo del Trattato di Maastricht. Tesi: senza un governo democratico federale, l’Europa affidata solo all’euro e alla Bce è fatta apposta per portare le sue nazioni al collasso economico. Perché, senza un potere di spesa illimitato e “pronta cassa”, alla prima crisi seria si spalancherà l’inferno delle austerità e le economie più deboli cominceranno a soccombere, andando incontro alla catastrofe sociale. Godley non era un profeta, ma semplicemente un economista democratico: «Se un paese o una regione non ha alcun potere di svalutare – scriveva nel ’92 – e se questo paese non è il beneficiario di un sistema di perequazione fiscale, allora un processo di declino cumulativo e terminale sarebbe inevitabile e condurrebbe, alla fine, all’emigrazione come unica alternativa alla povertà e alla fame».

  • Congelare il cambiamento: l’ultimo diktat di Napolitano

    Scritto il 31/3/13 • nella Categoria: idee • (1)

    «Se Grillo avesse chiesto a Bersani le chiavi di casa e della macchina, quello gliele avrebbe consegnate senza fiatare e con tante scuse per il ritardo». Marco Travaglio rimprovera ai grillini di voler «perdere un treno che potrebbe non ripassare più», avendo rinunciato a proporre «una rosa di personalità che potessero incarnare, per la loro storia e le loro idee, alcuni dei punti chiave del movimento. Sarebbe stato lo scacco matto al re». Immediata la contromossa del “sovrano”, Giorgio Napolitano: la strana nomina di due commissioni, costituite da “personalità diverse”, per uscire dello stallo dei veti incrociati. «Una decisione che lascia sbigottiti per l’improntitudine costituzionale e politica che la informa», protesta Paolo Flores d’Arcais: «E’ difficile dire se i nomi proposti da Napolitano per le due “commissioni” costituiscano una indecenza o una esplicita provocazione contro milioni di cittadini che chiedono che si volti pagina».

  • Sempre più ricchi: la crisi è il paradiso dei super-miliardari

    Scritto il 31/3/13 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    Usa, Cina e Gran Bretagna: è il “podio” mondiale degli ultra-ricchi, secondo l’agenzia “Wealth-X” che collabora con le prime 8 grandi banche del mondo e monitora la dislocazione delle maggiori ricchezze del pianeta, non solo finanziarie ma anche immobiliari. “Tesori” costituiti da auto di lusso, aerei privati, yacht, opere d’arte. Dopo sei anni consecutivi di recessione, negli Usa come in Europa e in Giappone si tende a sostenere che, nella grande crisi, ci rimettono un po’ tutti, ricchi e poveri. Non è affatto così: la crisi favorisce ulteriormente i più ricchi, scrive Alfredo Zaiat su “Rebelion”, analizzando la panoramica di “Wealth-X” sull’affollamento planetario di nababbi, i cui ricavi superano il miliardo di dollari. Americani, cinesi e inglesi. E poi, nell’ordine: tedeschi, indiani e russi. A seguire, Hong Kong, Svizzera, Brasile e Canada. “Oligarchi” iper-facoltosi, le cui fortune superano la ricchezza nazionale di interi paesi.

  • Ida Magli: scelto dal Bilderberg il successore di Napolitano

    Scritto il 30/3/13 • nella Categoria: idee • (1)

    In un recente passato, che appare però lontanissimo, era stata promessa agli italiani l’elezione diretta del capo dello Stato. Naturalmente non se n’è fatto nulla. In una cosa sola i nostri governi, quali che siano le loro ideologie e i loro orientamenti politici, sono tutti “montiani”: decisi e rapidissimi soltanto nell’aumentare le tasse. Per tutto il resto tempi biblici, in attesa che svanisca anche il ricordo delle promesse fatte. Dunque niente elezione diretta del Presidente. Ma c’è invece chi lo sceglie per noi e senza chiedere il permesso a nessuno: quel Potere che in silenzio ha progettato e imposto l’unificazione europea, che ha progettato e imposto la moneta unica e che continua a presiedere a tutte le vicende più importanti dei singoli Stati, i quali obbediscono anch’essi nel più assoluto silenzio.

  • Denaro per noi: stop all’euro-estorsione di Maastricht

    Scritto il 29/3/13 • nella Categoria: idee • (2)

    Smantellato lo Stato e privatizzato il denaro fin dalla sua emissione, i risparmiatori diventano polli da spennare, in balia degli speculatori. La crisi di Cipro? «Non indica solo la fine della ricreazione: è la prova definitiva che il sistema bancario internazionale è una vera e propria truffa globale, gestita (male) da un gruppo di manigoldi», accusa Giulietto Chiesa. «E’ la prova che il debito che ci strozza non è che un’opinione di quei manigoldi e dei loro servi, installati nei centri del potere e nelle istituzioni finanziarie e politiche internazionali». L’“Herald Tribune” rivela che la decisone di dimezzare il debito greco fu presa all’insaputa di tutti già nell’ottobre del 2011, alle tre di notte, da cinque persone: Merkel, Sarkozy, Lagarde, Juncker e Barroso. Decisero di chiedere ai privati, cioè alle banche creditrici, di farsi carico della perdita. «Ma se si chiede a un creditore di ridurre del 50% le sue pretese, vuol dire che si sa che è un creditore illegale: quel debito era stato estorto, anche alla Grecia. E questo vale per tutti: Italia, Spagna, Irlanda, Portogallo».

  • Europa e Russia in gara per il gas-fantasma di Cipro

    Scritto il 29/3/13 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    «Quelli che prestano denaro a Cipro, ossia l’Unione Europea e il Fondo Monetario, cercano di mettere le mani sui depositi di gas naturale che sono stati recentemente scoperti a sud di Cipro nel Mediterraneo. Ma non li otterranno». Lo affermava già un mese fa l’arcivescovo cipriota Chrysostomos: ancora oggi, segnala Debora Billi sul blog “Petrolio”, si continua a parlare molto poco dell’alternativa russa per Cipro, secondo cui si ipotizza che il colosso Gazprom, in cambio di un salvataggio in extremis, chieda accesso ai giacimenti. Proprio Gazprom avrebbe offerto il “bailout” alle banche cipriote: rifinanziamento e ricapitalizzazione, in cambio dei diritti di prospezione. Ma a quanto ammonterebbero questi giacimenti offshore così appetibili da rischiare uscite dall’euro e guerre mondiali?

  • Marò, gaffe mondiale: l’ultima infamia del governo tecnico

    Scritto il 28/3/13 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Mezza Italia si scandalizza per la vicenda dei marò. Invece non dovremmo stupircene, proprio per nulla. Il governo che sarà in piedi ancora per poco (salvo prorogatio per la quotidiana amministrazione), era un governo tecnico. Il che non significava, come hanno cercato di farci credere, “governo di persone specializzate e competenti ai posti giusti, invece di politici ignoranti”, ma ben altro: significava “governo incaricato esclusivamente di ottemperare alle richieste economico-finanziarie di organismi sovranazionali”. Questo, e basta. Non era un governo che doveva governare: e infatti ha trascurato gli affari interni, le questioni sociali, la sorte di terremotati e suicidi, e per finire non ha avuto alcuna attività in politica estera.

  • Warren Mosler: volete il benessere? Meno Iva e più deficit

    Scritto il 26/3/13 • nella Categoria: idee • (1)

    Il problema dell’economia è che il deficit di bilancio è troppo basso: dev’essere molto maggiore. Ci deve essere più spesa pubblica o una minor tassazione, oppure una combinazione delle due. Comunque, il deficit è troppo basso. E il problema è che tutti i vostri leader politici pensano che il deficit sia eccessivo, e quindi fanno tutto il possibile per ridurlo. Il deficit, però, è uguale ai vostri risparmi: i vostri risparmi sono troppo bassi, voi non avete abbastanza reddito. Avete bisogno di più soldi. C’è disoccupazione e tutti sono praticamente a terra, perché il deficit è troppo basso. Purtroppo, per l’Italia – come parte del sistema euro – non si riesce a incrementare il deficit, perché i mercati vi taglierebbero fuori, e quindi è necessaria una garanzia dalla Banca Centrale Europea. Ne ho parlato fin dal ’95 e alla fine è successo: a maggio, quando Trichet ha proposto che la soluzione di tutti i problemi fosse la banca centrale.

  • Foa: la verità del web spiazza i media e gli spin doctor

    Scritto il 24/3/13 • nella Categoria: idee • (4)

    Era il 2003 – esattamente dieci anni fa – e un grande libro, completamente ignorato dai media, raggiunse in pochi giorni la vetta delle classifiche, senza neppure una recensione sui giornali. “La guerra infinita”, di Giulietto Chiesa, “spiegava” per la prima volta quello che sarebbe successo da lì in poi, a partire dall’occupazione dell’Iraq col falso pretesto delle inesistenti armi nucleari di Saddam. La menzogna elevata a sistema, su scala mondiale, come vera e propria arma di distruzione di massa. Motivazioni elementari: il declino di un impero, messo alle corde dalla penuria energetica e dal boom demografico del pianeta, ma con ancora un vantaggio formidabile: la supremazia tecnologico-militare. Uso della forza reso accettabile soltanto dall’arma vera: la manipolazione sistematica della verità. In un post visitatissimo su “Byoblu”, Marcello Foa denuncia il ruolo-chiave degli spin doctor nel condizionare il sistema dei media, e cita il caso-Grillo: finalmente, un fenomeno di massa che esplode, nonostante la congiura del silenzio organizzata da giornali e televisioni.

  • Dietro a Cipro, la guerra: ma Putin sventa il complotto

    Scritto il 23/3/13 • nella Categoria: segnalazioni • (7)

    In apparenza la posta in gioco è quella dei miliardi degli “oligarchi”, ma il vero obiettivo di Putin – nei panni di “salvatore” di Cipro – sarebbe ben più serio: salvare la pace nel Mediterraneo e allontanare la guerra che, attraverso la Siria, l’Occidente sta armando contro l’Iran. Lo sostiene un attento osservatore della politica russa, John Helmer: «Usa, Germania, Turchia e Nato pensano di avere quasi tutte le munizioni che servono per rovesciare il regime in Siria, come avevano già fatto in Libia, ma sembra che non trovino i 5 miliardi di euro necessari». Soldi indispensabili per «ripetere il trucco» finanziando la guerra coi depositi russi confiscati a Cipro. Inattesa contromossa di Putin: rifinanziare interamente le banche cipriote, emarginando l’Unione Europea e piazzando la Russia al centro del Mediterraneo. Con buona pace di Londra, che ha anch’essa manovrato per provocare il collasso di Cipro, cioè del maggior concorrente europeo dei paradisi fiscali britannici.

  • Tutti salvi, solo in un mondo senza più vincitori né vinti

    Scritto il 23/3/13 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    La dicotomia tra destra e sinistra è finita nel momento in cui l’una e l’altra si sono rivelate e si rivelano “cresciste” e nel momento in cui la sinistra continua a cullarsi nell’idea – contraddetta dei fatti – che progresso e crescita coincidano ancora. Non è più così. Per affrontare la politica che occorrerà, è necessario un salto concettuale gigantesco, come lo è la crisi che avanza: cioè il passaggio a un “pensiero complesso”. Le idee dominanti del XX Secolo furono, e sono ancora, quelle della specializzazione, cioè della frantumazione, dei saperi. Non fu casuale. Fu il risultato non solo del dominio del principio economico sull’intera società, fu ed è il prodotto della cultura razionalistico-illuminista. E’ questo che ci ha fatto perdere, insieme alla complessità dell’individuo, anche quella del cosmo.

  • Laura Puppato coi No-Tav, cade il tabù della Torino-Lione

    Scritto il 21/3/13 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Vent’anni di tenace interdizione, sorretti da una fede incrollabile nell’opzione-zero, riassunta in due parole: No Tav. «Penso che non sia più tempo di spendere nemmeno un euro se non per investimenti all’insegna della ragionevolezza e del buon senso». Lo afferma Laura Puppato, reduce dalle primarie contro Renzi e Bersani. Incredibile ma vero, l’ex sindaco di Montebelluna si prenota il 23 marzo in valle di Susa per la grande manifestazione nazionale contro l’alta velocità, presidiata dai 163 neo-parlamentari grillini. E’ caduto il tabù della Torino-Lione: nonostante Bersani, Fassino e Chiamparino, ora persino nel Pd è possibile rimettere in discussione l’opera pubblica più inutile d’Europa. «Costa moltissimo, non è supportata da stime di traffici in crescita e la popolazione non la vuole», prende atto la senatrice veneta, che si schiera col presidente della Comunità Montana valsusina, Sandro Plano, e un altro illustre “dissidente” del Pd, il sindaco barese Michele Emiliano, non da oggi vicino alla protesta della valle di Susa.

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