Archivio del Tag ‘inconsistenza’
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Giorni contati per il Conte-bis, Mario Draghi a Palazzo Chigi?
Campane a morto per Giuseppe Conte, ormai in rotta con Di Maio e incalzato ogni giorno dall’abile manovratore Renzi. Occhio, avverte Zingaretti: se il Vietnam contro il premier e il governo giallorosso non si arresta, il Pd potrebbe rompere e tornare al voto, ricandidando come primo ministro proprio il professor-avvocato di Volturara Appula, l’unico – secondo l’impalpabile “fratello di Montalbano” – ad avere chance elettorali. Non la pensano così personaggi televisivi come Alan Friedman, secondo cui Conte sarebbe «un uomo vuoto», e lo stesso Paolo Mieli, per il quale “l’avvocato degli italiani” avrebbe ormai i giorni contati, non disponendo di un reale peso parlamentare da opporre alle intemperanze dei renziani e al crescente malpancismo di un Di Maio emarginato da Grillo e contestato dai suoi. Lo scrittore Gianfranco Carpeoro l’aveva vaticinato a settembre: qui si rischia di tornare a votare entro tre mesi, al più tardi a gennaio. Ora Carpeoro rilancia: il governo traballa, e le elezioni anticipate potrebbero essere evitate solo dall’eventuale piano-Draghi, cioè l’ipotesi di potere che vorrebbe insediato a Palazzo Chigi il presidente uscente della Bce, il cui ruolo dietro le quinte potrebbe essere destinato a crescere, incidendo direttamente sull’Italia ex gialloverde, delusa dal modestissimo Conte-bis e spiazzata dalla fulminea alleanza tra Renzi e Grillo.
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Maggiani: il Pd e Marino, l’ultima ragionevole follia
Non firmo un appello da almeno venti anni, né in questo arco di tempo ho mai preso la tessera di un partito, di un club o circolo di qualsivoglia natura. Il fatto che questo appello sia reso pubblico un venerdì 17 e che chieda una motivata iscrizione al Partito Democratico, e che io sia dentro tutto questo, mi appare come vivida immagine di una follia. Per quanto mi riguarda l’Ultima Follia. Naturalmente ogni follia ha la sua ragione, e la mia è la seguente. Dopo decenni della mia vita attiva passati a interrogare i partiti della sinistra e i loro uomini, su quale paesaggio stessero costruendo perché il mio Paese, e io stesso nel mio Paese, potessimo trovare un luogo in cui riconoscerci