Archivio del Tag ‘introiti’
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Usa, marijuana legale: miliardi in arrivo contro la crisi
Il business della marijuana legale ha raggiunto livelli esorbitanti negli Usa e la legalizzazione promette introiti statali clamorosi se si considera il taglio dei costi esorbitanti della “guerra alla droga”. «Con il via libera alla cannabis sempre più vicino, gli Stati Uniti iniziano a fare i conti su quanti soldi risparmieranno rinunciando alla costosissima guerra agli stupefacenti», scrive Francesco Tamburini sul “Fatto Quotidiano”. L’ultimo forte avvertimento proviene da oltre 300 economisti (tra cui tre Premi Nobel), che hanno firmato una petizione per richiamare l’attenzione sulla tesi di Jeffrey Miron, uno studioso di Harvard, secondo il quale – legalizzando la marijuana – il governo risparmierebbe 7,7 miliardi di dollari all’anno, attualmente spesi per contrastare l’uso di stupefacenti. Ma gli economisti hanno alzato l’asticella, stimando un risparmio ulteriore di 6 miliardi di dollari annui, se il governo tassasse la marijuana allo stesso modo di alcol e tabacco. Sale quindi a 13,7 miliardi il “bottino” che gli Stati Uniti incasserebbero ogni anno se legalizzassero la sostanza.
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Da vent’anni lo Stato spende meno di quanto gli versiamo
Se durante il fine settimana lavi l’auto, controlli l’olio, la pressione dei pneumatici e cosi via, questo post fa per te. Un’automobile non può funzionare senza il lubrificante, l’olio appunto. Per questo, regolarmente, estrai dal motore l’asta di metallo. Sai perfettamente che il livello dell’olio non deve essere né troppo basso, né troppo alto, quindi all’interno di due limiti (tacca di minimo – tacca di massimo). Il mancato rispetto degli stessi danneggia il motore. Immagina l’Italia. Il motore di una nazione siamo noi, con le nostre idee, competenze e la nostra volontà. Ok, noi siamo il motore, ma l’olio – la spesa a deficit, la differenza tra la spesa dello Stato e gli introiti fiscali – per far scorrere perfettamente gli ingranaggi chi lo mette? Chi lo controlla? Lo Stato. Compito fondamentale di un governo è garantire che l’olio nel motore (spesa a deficit) sia della quantità adeguata, sopra il minimo, sotto il massimo. Così il motore funziona perfettamente e la piena occupazione è possibile.
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Crisi senza precedenti, giornali verso l’estinzione?
Il disastro è smisurato. Decine di quotidiani stanno fallendo. Negli Stati uniti sono state chiuse già circa centoventi testate; adesso lo tsunami colpisce l’Europa. Non si salvano neppure quelli che in altri tempi erano considerati “i giornali di riferimento”: El País in Spagna, Le Monde in Francia, The Times e The Independent nel Regno Unito, il Corriere della Sera e La Repubblica in Italia, ecc. Tutti accusano forti perdite economiche, la crisi della diffusione e il crollo della pubblicità.