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Archivio del Tag ‘Milena Gabanelli’

  • Minacce a Paolo Barnard: temo che vogliano farmi fuori

    Scritto il 24/6/13 • nella Categoria: segnalazioni • (5)

    «Temo che vogliano “farmi fuori”». Firmato: Paolo Barnard, paladino della sovranità monetaria come liberazione dall’euro-schiavitù organizzata della super-casta finanziaria mondiale. «Statemi vicino», raccomanda ai lettori del suo seguitissimo blog il 24 giugno 2013. L’ex giornalista televisivo, già collaboratore di Santoro e poi a fianco di Milena Gabanelli dalla fondazione di “Report”, fino all’“esilio” dalla Rai proprio a causa delle sue scomode inchieste sullo strapotere occulto delle lobby che condizionano i legislatori italiani ed europei, ora si sente minacciato: teme addirittura di rimanere vittima di una montatura, organizzata per screditarlo. Movente, sempre il solito: il fastidio che il reporter bolognese procura ai “grandi manovratori”. E, di recente, il grande successo di pubblico del tour, con tappe in tutta Italia, organizzato con l’economista americano Warren Mosler per denunciare l’euro e spiegare come uscire dalla crisi tornando alla sovranità monetaria, secondo la “teoria della moneta moderna” che assegna allo Stato il potere di salvare l’economia, mettendo fine all’austerity grazie all’emissione di denaro.

  • Lo spassoso governo Santoro, con Zingales all’economia

    Scritto il 13/3/13 • nella Categoria: idee • (2)

    C’è un pigia pigia impudico per inserirsi nel vuoto lasciato dalla tremenda spallata che il movimento di Beppe Grillo ha assestato al sistema dei partiti. Michele Santoro, che evidentemente ha un alto concetto di sé, ha proposto un suo governo che, a sentir lui, dovrebbe essere sostenuto dal M5S e dal Pd. Premier Stefano Rodotà, interni Anna Maria Cancellieri, difesa Fabio Mini, istruzione Milena Gabanelli, welfare Maurizio Landini, sviluppo Fabrizio Barca, economia Luigi Zingales e via elencando. Ancora un passo e Santoro si sarebbe autonominato premier o, almeno, ministro delle comunicazioni. A sentir questi nomi nel programma televisivo condotto da Paola Saluzzi, Paolo Flores d’Arcais si è illanguidito, inumidito quasi fino alla lacrime: «Sarebbe un governo meraviglioso», ha mormorato, in estasi. Invece la proposta di Santoro è grottesca, in sé e nei designati, peraltro incolpevoli.

  • Chiesa: i criminali al governo ci trascinano verso la Grecia

    Scritto il 15/10/12 • nella Categoria: idee • (3)

    Guardavo le manifestazioni per l’accoglienza veramente calorosa riservata alla signora Merkel ad Atene e pensavo che dovremmo denunciare fin da subito il governo Monti e tutta la classe politica italiana: per istigazione a delinque, perché ci stanno portando in Grecia. Perché stanno portando il nostro paese allo scontro sociale, al muro contro muro. Cioè: sono loro i fomentatori dei disordini. Chiedono sacrifici che, oltre a colpire la vita di milioni di persone, non servono a nulla – come già le cifre stanno dimostrando. La cura da cavallo a cui siamo stati sottoposti negli ultimi due anni non ha prodotto nulla: siamo in recessione. Ma con queste misure, nuovamente annunciate, andremo ancora più in giù: ci sarà meno occupazione, cioè meno soldi in tasca alla gente, più precarietà, meno domanda, aziende che chiudono, entrate dello Stato che diminuiscono, altri tagli alla spesa, altra recessione. E’ una spirale verso il basso, che non prevede risalita.

  • La casta che ha ucciso la politica ora la chiama antipolitica

    Scritto il 16/4/12 • nella Categoria: idee • (8)

    Allarme “antipolitica”: di fronte al verdetto dei sondaggi, ora la casta ha paura. Bersani, alleato di Berlusconi nel sostegno al governo Monti, finge di stupirsi del successo annunciato per il movimento di Beppe Grillo. E persino Vendola, a metà del guado – tra la foto-ricordo del summit di Vasto e la tentazione di smarcarsi dal vecchio centrosinistra – oggi taccia di “populismo” l’ex comico genovese. Il momento è cruciale: Monti sta smantellando quel che resta del nostro Stato sociale, inaugurando una restaurazione autoritaria epocale. E alla disaffezione degli italiani – solo uno su due alle urne, stando alle intenzioni di voto – si aggiunge anche il disgusto per la tangentopoli leghista, mentre chi ieri strillava contro le cricche e le caste oggi sostiene il “governo dei banchieri” insieme a Silvio Berlusconi.

  • L’ultimo diktat: lo Stato sarà condannato a impoverirci

    Scritto il 08/2/12 • nella Categoria: idee • (11)

    Coventrizzazione: bombardamento a tappeto. Solo che ad essere rasa al suolo non sarà la cittadina inglese di Coventry, spianata nel 1940 dalle bombe della Luftwaffe, ma il Belpaese straziato dai “signori del debito”, i titolari palesi e occulti dell’esposizione italiana: gli stessi che “nominano” i dirigenti della Commissione Europea, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Centrale Europea e, ultimamente, degli stessi governi nazionali: Mario Monti e Lucas Papademos, entrambi “allevati” dalla Goldman Sachs, ora alla guida di Italia e Grecia, mentre in Spagna il neo-premier Mariano Rajoy rivela l’esistenza di un diktat della Bce, l’Ungheria ribelle deve piegarsi alla tecnocrazia di Bruxelles e persino per la Romania in crisi si profila un altrettanto inquietante “governo tecnico”.

  • Passera: sì alla Tav, senza uno straccio di spiegazione

    Scritto il 10/12/11 • nella Categoria: segnalazioni • (4)

    Sono vent’anni che la valle di Susa formula inutilmente la stessa domanda: per favore, volete spiegarci a cosa serve la Torino-Lione? Appena insediatosi al governo, il super-banchiere Corrado Passera risponde a modo suo, cioè come tutti gli altri ministri che l’hanno preceduto: la linea Tav si deve fare, punto e basta. L’Italia – persino quella di oggi, con l’acqua alla gola – non ha tempo per rispondere a trascurabili domande del tipo: perché mai gettare al vento 20 miliardi di euro per un’opera inutile? E così, al posto della risposta tanto attesa, ai valsusini viene ancora una volta riservato il solito trattamento: repressione, militarizzazione del territorio e spietata criminalizzazione del movimento popolare No-Tav.

  • Barnard: attenti, non c’è la Fed dietro all’euro-golpe

    Scritto il 20/11/11 • nella Categoria: idee • (6)

    Non è stata la Federal Reserve, direttamente, a mettere in ginocchio l’Europa attraverso le super-banche di Wall Street spingendole a comprare i 641 miliardi del nostro debito e fidando nel fatto che poi le avremmo ripagate a suon di euro grazie al provvidenziale intervento della Bce. La manovra è stata più aggirante e raffinata: la super-finanza americana, certamente salvata dalla Fed con 29 trilioni di dollari, ha “inguaiato” le banche francesi e tedesche: sono state loro ad accollarsi il grosso del nostro debito, proprio grazie al sostegno arrivato da Wall Street. La finanza Usa non ha scommesso sull’euro, moneta zoppicante, ma sul tasso di interesse: i finanzieri americani hanno emesso a loro volta titoli di debito, i cui proventi hanno prestato a francesi e tedeschi, “sapendo” che ne avrebbero ricavato tassi maggiori.

  • Barnard a Berlusconi: per il nostro bene, non si dimetta

    Scritto il 11/11/11 • nella Categoria: idee • (15)

    «Presidente Berlusconi, per il bene dell’Italia non si dimetta». Firmato: Paolo Barnard. Autore di un drammatico appello al premier ormai uscente: l’Italia in queste ore è vittima di un «colpo di Stato finanziario di proporzioni storiche», per usare una definizione dell’economista americano Michael Hudson. «Le famiglie italiane e il Suo governo non devono pagare per colpe non loro», scrive Barnard a Berlusconi: «Lei deve dire alla nazione ciò che sta veramente accadendo, e chi ci ha condotti a questo dramma». E’ un piano franco-tedesco, dice Barnard, pensato fin dal lontano 1943 con un unico obiettivo: colpire l’Europa del Sud a beneficio di quella del Nord.

  • Barnard: perderemo tutto, la Bce vuole il nostro sangue

    Scritto il 31/10/11 • nella Categoria: idee • (28)

    La lettera che il governo Berlusconi ha consegnato all’Unione Europea significa una sola cosa: «Che l’Italia si deve piegare al volere dei mercati». Dopo un lungo silenzio, Paolo Barnard torna a farsi sentire attraverso il suo dirompente sito web, dal quale lanciò “Il più grande crimine”, saggio sulfureo sulle vere cause dell’attuale crisi: la resa della politica ai predoni della finanza mondiale, attraverso un’inesorabile processo di privatizzazione perfezionato negli anni ’80 da Reagan e dalla Thatcher con la complicità di Kohl e Mitterrand e sviluppato in Italia da uomini come Ciampi e Prodi, fino al capolavoro assoluto: un’Unione Europea non democratica, retta da una Commissione di non-eletti e incentrata sull’euro, moneta comune ma privata, che la Bce “presta” agli Stati membri ad elevato tasso d’interesse.

  • Paolo Barnard: il vero potere mondiale ci vuole schiavi

    Scritto il 15/8/11 • nella Categoria: idee • (27)

    Chi decide il nostro futuro? Quegli «ometti in doppiopetto blu» che in teoria possiamo promuovere o bocciare col voto? No, purtroppo: quelle sono solo «le marionette del vero potere», che risiede lontano, protetto da palazzi inaccessibili, da cui dirama ordini attraverso il più micidiale degli strumenti: la finanza. Il mondo ci sta franando addosso? Non è un caso: era tutto perfettamente previsto. Anzi: organizzato. Da chi è al lavoro da decenni per compiere “il più grande crimine”: lo smantellamento della democrazia, la fine della sovranità, la privatizzazione degli Stati, l’eutanasia della politica. Una piovra elusiva, senza volto, ma pressoché onnipotente e dalle mille sigle: Bilderberg, Wto, Unione Europea e Bce, Fmi, con tanto di lobby e think-tanks, banche centrali, mafie.

  • Addio servizio pubblico, vince l’indecenza: partiti e affari

    Scritto il 10/6/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Al di là di ogni decenza. Al di là delle leggi di mercato che vedono Santoro portare profitti alla Rai. Al di là delle evidenti convenienze del monopolio privato ad eliminare un concorrente, ecco la nostra democrazia reale che obbedisce agli ordini del sultano che, non contento del potere che gli deriva dal possedere il monopolio mediatico privato, mette i piedi nel piatto Rai e licenzia Santoro, come se ciò fosse la cosa più normale del mondo. Giova ricordare che ancora oggi definiamo “servizio pubblico” una istituzione che, già 20 anni fa, fu consensualmente spartita in 3, con il primo canale alla Dc, il secondo ai socialisti e il terzo canale ai comunisti, ma tutti dimenticarono di ridefinire il “servizio pubblico” come “servizio ai partiti”

  • Santoro: via i partiti dalla Rai, Minzolini lo paghiamo noi

    Scritto il 10/6/11 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    «Ora basta, via i partiti dalla Rai: ve ne dovete andare, dovete lasciarci liberi di lavorare. Io poi sono disposto a condurre “Annozero” a un euro a puntata». Sipario tra gli applausi: Michele Santoro esce di scena – per ora – rompendo il protocollo televisivo, davanti a Castelli e Brunetta, Bersani e Di Pietro. «Possiamo fare a meno del canone: siamo noi, è “Annozero”, a finanziare Minzolini, RaiUno, Sgarbi, i programmi che voi avete imposto e che non funzionano, che gli spettatori rifiutano e il mercato pubblicitario non apprezza. Gli spettattori vogliono noi, Grillo, Celentano: è per vedere loro che pagherebbero più volentieri il canone». Ultima chiamata per il direttore generale Paolo Garimberti: «Da domani, sono pronto a discuterne: pur di non chiudere “Annozero”, sono disposto a condurre la trasmissione al prezzo di un euro a serata».

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