Archivio del Tag ‘mostra’
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Tino Aime: la solitudine della bellezza che ci hanno rubato
“Considerate se questo è un uomo”, scrisse Primo Levi introducendo il suo diario tristemente universale, battuto a macchina al ritorno da Auschwitz nelle notti insonni trascorse nell’ufficio del suo primo impiego, in valle di Susa. La stessa valle alpina che mezzo secolo dopo sarebbe divenuta famosa per la battaglia popolare No Tav è anche l’osservatorio privilegiato di un grande artista, Tino Aime, amato da scrittori vicinissimi a Primo Levi, come Nuto Revelli e Mario Rigoni Stern. Un singolare sodalizio lo ha legato ad autori popolari, da Mario Soldati a Nico Orengo, fino a indagatori più appartati come Francesco Biamonti, Davide Lajolo, Massimo Mila, affascinati dal talento visionario di un artista antropologo, perdutamente innamorato delle invisibili periferie del mondo.
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Nostalgia De André, il Suonatore Jones sui muri di Roma
Avrebbe appena compiuto settant’anni, ma un brutto male l’ha portato via più di dieci anni fa, lasciando tutti un po’ più poveri. Continua, però, in qualche modo a rimanere presente, Fabrizio De André. «De André non è mai stato di moda. E infatti la moda, effimera per definizione, passa. Le canzoni di Fabrizio restano» affermò Nicola Piovani. In effetti, un verso, un’immagine un personaggio delle sue canzoni, più o meno consapevolmente, chiunque ce l’ha scolpito dentro. È per celebrare lui, il grande cantautore, e, più ancora, quella parte di noi che lui rappresenta, che da quando se ne è andato fioriscono, numerosissime, le celebrazioni.
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Amore e peste: workshop sul mito di Giorgione
Cinquecento anni fa moriva a Venezia, a 32 o 33 anni, forse di peste o forse d’amore, un tal “Zorzòn” (Giorgione). Fino all’11 aprile 2010, Castelfranco Veneto celebra i 500 anni del suo “Zorzi”, l’artista più misterioso della pittura rinascimentale italiana. Morto giovane, ma dopo aver fatto le “dolce vita” che voleva, fra la musica che suonava e le allegre brigate della “Jeunesse dorèe” veneziana che frequentava. Pochissimi anni per diventare un “mito”. Un mito che si alimenta del mistero che circonda la sua fisionomia storica, dell’elusività di molte sue composizioni e – ovviamente – dello straordinario impatto emotivo che le sue opere sanno esprimere.
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Spoerri a Torino, una mostra e un video di Alessandro Baro
La galleria Allegretti Contemporanea di Torino presenta il video “La catena genetica del mercato delle pulci – cento metri”, in omaggio allo svizzero Daniel Spoerri
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Cecenia, autopsia di una pacificazione
“Cecenia, una guerra e una pacificazione violenta”: è dedicata alla memoria di Anna Politkovskaja, la scomoda giornalista russa assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006, la grande mostra che il Museo della Resistenza di Torino dedica alla tragedia cecena.
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Trucano sbarca in Colorado
Vesponi, vecchie Cinquecento, furgoni Volkswagen: è un parco-macchine pittorico e fantasmagorico quello che propone Mauro Trucano nella sua prossima mostra statunitense;
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Paesaggi della memoria: Tino Aime a Barolo
Dopo l’importante mostra antologica “Pastre de Luno” presentata ad inizio estate a Sancto Lucio de Coumboscuro (Monterosso Grana, Cuneo), curata da Sergio Arneodo del Centro culturale francoprenzale, Tino Aime espone le sue opere in una nuova mostra a Barolo