Archivio del Tag ‘Nickal88’
-
Test rischiosi: anche Russia e Cina manipolano la ionosfera
A manipolare il clima non ci sono solo gli Usa con la loro discutibile geoingegneria, il sistema Haarp-Muos e le sostanze rilasciate in atmosfera dagli aerei, come in parte ammesso dalla stessa Nasa. Anche Cina e Russia hanno condotto congiuntamente «un’opinabile serie di esperimenti per modificare l’atmosfera terrestre con onde radio ad alta frequenza». Lo afferma Peter Dockrill su “ScienceAlert”, in una segnalazione tradotta da “Come Don Chisciotte”. Da un impianto russo chiamato Sura Ionosferic Heating Facility, nei pressi della città di Vasilsursk a est di Mosca, scrive Dockrill, gli scienziati hanno generato onde radio ad alta frequenza per manipolare la ionosfera, mentre il satellite cinese Cses ha misurato dall’orbita gli impatti sul “plasma” (particelle di gas ionizzate) in perturbazione. La missione Cses (China Seismo‐Electromagnetic Satellite) è un’operazione spaziale congiunta, sino-italiana, «composta da un satellite per lo studio del campo magnetico, del plasma e dei flussi di particelle nell’orbita terrestre», precisa il traduttore del post, “Nickal88”. Non è la prima volta, avverte Dockrill, che viene condotta una ricerca come questa. Ma le notizie sugli sviluppi Cina-Russia – trasmesse attraverso un documento pubblicato sugli esperimenti e un recente articolo sul “South China Morning Post” – hanno accresciuto le preoccupazioni sulle potenziali applicazioni militari di questo tipo di scienza.Questo perché la ionosfera, e il gas ionizzato (“plasma”) che vi risiede, è cruciale per le comunicazioni radio: «Perturbando selettivamente le particelle cariche che costituiscono questa parte dell’alta atmosfera, gli scienziati o addirittura i governi potrebbero teoricamente aumentare o bloccare i segnali radio a lungo raggio», scrive Dockrill. «Anche questi esperimenti preliminari – condotti a giugno e apparentemente concepiti come un precedente per la futura ricerca correlata sulla ionosfera – hanno avuto effetti estremi». In uno degli esperimenti, l’area interessata dalle perturbazioni della ionosfera sembra aver coperto 126.000 chilometri quadrati. In un altro test, il gas ionizzato nell’atmosfera sarebbe aumentato in calore di 100 gradi Celsius (212 gradi Fahrenheit). Da parte loro, le persone coinvolte affermano che la ricerca è puramente scientifica e innocua per l’atmosfera. «Non ci atteggiamo ad essere Dio», ha detto al “South China Morning Post” un ricercatore non identificato che ha chiesto di rimanere anonimo: «Non siamo l’unico paese che fa squadra con i russi, altri paesi hanno fatto cose simili».La base Sura, riassume Dockrill, è stata fondata dall’Unione Sovietica nei primi anni ’80, ma si dice che sia stata d’ispirazione per un impianto di riscaldamento atmosferico ancora più grande negli Stati Uniti, il famoso Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program), costruito in Alaska circa un decennio dopo. Haarp è un impianto “a pompa ionosferica” notevolmente più potente di Sura: inizialmente è stato in parte finanziato dall’esercito Usa, ma ora è gestito dall’Università dell’Alaska Fairbanks. L’Us Air Force, aggiunge Dockrill, non ha rinunciato alla manipolazione atmosferica. E tra gli altri progetti, negli ultimi tempi ha investigato sullo sganciamento nell’atmosfera superiore di “bombe al plasma” di particelle cariche, per vedere come ciò influisce sulla ionosfera. Non è neppure da escludere che la Cina, a sua volta, stia costruendo un riscaldatore ionosferico avanzato: accadrebbe nella città di Sanya, nella provincia dell’isola di Hainan nel sud della Cina, che sempre il “South China Morning Post” sospetta che manipoli la ionosfera su tutto il Mar Cinese Meridionale.«Non ci sono prove che qualcosa di nefasto sia in corso», ammette Dockrill, «anche se la Russia è stata accusata da varie parti, quest’anno, di interferire con i segnali Gps, e gli esperimenti di manipolazione ionosferica potrebbero essere stati ipoteticamente implicati». Tuttavia, avverte Dockrill, è meglio stare attenti: come molti ricercatori hanno chiarito, «questo campo della scienza è stato per lungo tempo tormentato da teorie cospirative, destate da una blogosfera paranoica». Detto questo, anche alcuni scienziati appartenenti alla comunità di ricerca sulla manipolazione della ionosfera hanno trovato «un po’ strani» i recenti annunci sugli esperimenti del giugno scorso. «Questa cooperazione internazionale è molto inusitata per la Cina», ha detto – sempre al “Post” – il fisico e ingegnere Guo Lixin della Xidian University cinese, che non è stato coinvolto nei test. Secondo Lixin, «la tecnologia impiegata è troppo delicata». Le risultanze degli esperimenti, peraltro – conclude Dockrill – sono state regolarmente riportate su “Earth and Planetary Physics”.A manipolare il clima non ci sono solo gli Usa con la loro discutibile geoingegneria, il sistema Haarp-Muos e le sostanze rilasciate in atmosfera dagli aerei, come in parte ammesso dalla stessa Nasa. Anche Cina e Russia hanno condotto congiuntamente «un’opinabile serie di esperimenti per modificare l’atmosfera terrestre con onde radio ad alta frequenza». Lo afferma Peter Dockrill su “ScienceAlert”, in una segnalazione tradotta da “Come Don Chisciotte”. Da un impianto russo chiamato Sura Ionosferic Heating Facility, nei pressi della città di Vasilsursk a est di Mosca, scrive Dockrill, gli scienziati hanno generato onde radio ad alta frequenza per manipolare la ionosfera, mentre il satellite cinese Cses ha misurato dall’orbita gli impatti sul “plasma” (particelle di gas ionizzate) in perturbazione. La missione Cses (China Seismo‐Electromagnetic Satellite) è un’operazione spaziale congiunta, sino-italiana, «composta da un satellite per lo studio del campo magnetico, del plasma e dei flussi di particelle nell’orbita terrestre», precisa il traduttore del post, “Nickal88”. Non è la prima volta, avverte Dockrill, che viene condotta una ricerca come questa. Ma le notizie sugli sviluppi Cina-Russia – trasmesse attraverso un documento pubblicato sugli esperimenti e un recente articolo sul “South China Morning Post” – hanno accresciuto le preoccupazioni sulle potenziali applicazioni militari di questo tipo di scienza.
-
Pericolo 5G: è un’arma “psicotronica”, bombarda il cervello
L’alba della prossima generazione di Internet è alle porte, ma potrebbe non essere una buona cosa. Mentre i sostenitori della rete 5G (quinta generazione) ne stanno cantando le lodi, alcuni esperti hanno sollevato critiche sui potenziali pericoli, che questa nuova tecnologia presenta. Oltre alle preoccupazioni sulla mancanza, per quanto riguarda il 5G, di test per la valutazione di sicurezza a lungo termine, un certo numero di esperti sta ora mettendo in guardia sul fatto che il 5G potrebbe essere la prima comparsa di armamento psicotronico a onde millimetriche. Mentre il settore [delle comunicazioni] promette velocità fino a 100 volte più rapide rispetto all’attuale rete 4G, quello che non stanno dicendo al pubblico è che stanno anche preparando il terreno per un’invasione tecnologica. Affinché il 5G funzioni, sarà necessario installare migliaia di nuovi ripetitori e piccole celle [radio]. Le nuove onde millimetriche sono più veloci e potenti, ma non si propagano allo stesso modo. Alcune stime affermano che ci sarà bisogno di un ripetitore per ogni 12 case. Ciò significa che ce ne sarà presto uno praticamente a ogni angolo di strada e le emissioni 5G saranno impossibili da evitare.Le radiazioni elettromagnetiche emesse da telefoni cellulari, ripetitori e altri dispositivi sono state a lungo associate a problemi di salute, ma il 5G è pronto a peggiorare le cose. La quantità di radiazione elettromagnetica (Emr) prodotta, non solo aumenterà notevolmente con l’avvento del 5G, ma la maggior parte delle persone ne sarà completamente circondata. Uno studio finanziato dal governo sulla tecnologia 2G ha scoperto che la radiazione dei telefoni cellulari era collegata a un aumento dei tumori cerebrali e cardiaci. È stato anche osservato un aumento “statisticamente significativo” di danni al muscolo cardiaco. Gli esperti della salute ipotizzano che il 5G sarà una “calamità sanitaria generale”. Il 5G è stato testato presso una caserma dei pompieri a San Francisco, e diversi pompieri hanno dichiarato di aver subìto molteplici effetti negativi da esposizione. Problemi di memoria e il disorientamento sono stati alcuni dei principali problemi sanitari – e i paramedici hanno detto che i sintomi non sono scomparsi, fino a quando non sono stati trasferiti in nuove caserme. Mal di testa, sangue dal naso, insonnia, aborti e cancro sono alcuni altri effetti nocivi sospetti dell’esposizione alla radiazione 5G.Sembrerebbe prudente affrontare la prossima generazione di Internet con un po’ più di cautela e uno slancio meno sconsiderato. Ma cosa succede se il 5G non riguardasse solo un Internet più veloce? Alcuni esperti hanno affermato che la corsa verso il 5G non riguarda tanto l’aumento della velocità di Internet, quanto l’inizio delle fasi della tecnologia per il controllo mentale. Se, o forse “quando”, verrà fatto uso delle onde millimetriche come arma, inizierà l’affermazione dell’armamento psicotronico a onde millimetriche. Come riporta “Waking Times”, la tecnologia 5G si baserà effettivamente sulle stesse lunghezze d’onda che il Pentagono usa in un’arma per la dispersione della folla. «L’esercito degli Stati Uniti ha sviluppato un sistema di armi non letali anti-folla, chiamato Active Denial System (Ads). Utilizza le onde millimetriche in radiofrequenza, nell’intervallo di 95 GHz, per penetrare lo strato superiore della pelle di 1/64 di pollice sull’individuo preso di mira, producendo immediatamente una sensazione di riscaldamento intollerabile che fa dileguare», spiega “Waking Times”.È ipotizzato che l’uso militare delle onde millimetriche aprirà la porta alla creazione di armi psicotroniche ed elettromagnetiche, in grado di mirare al sistema nervoso umano. Come visto per l’Ads dell’esercito, queste armi possono produrre una miriade di sensazioni “artificiali” – ma, oltre alla produzione di calore, esiste il potenziale per scopi più insidiosi e sinistri. Trasmettere, tramite Emr, il linguaggio umano nel cervello umano è uno di questi obiettivi sinistri, con gli scienziati che, a quanto si dice, stanno sperimentando l’ipnotismo attraverso le stesse onde millimetriche usate per il 5G. L’implementazione della rete 5G potrebbe gettare molto bene le basi per un futuro programma di controllo mentale. Se la potenza della rete 5G dovesse cadere nelle mani sbagliate, potrebbe essere facilmente utilizzata contro la gente.(Vicki Batts, “Ti sei mai chiesto quali potrebbero essere i possibili rischi del 5G?”, da “Pollution.news” del 21 dicembre 2018; intervento tradotto da “Nickal88” per “Come Don Chisciotte”).L’alba della prossima generazione di Internet è alle porte, ma potrebbe non essere una buona cosa. Mentre i sostenitori della rete 5G (quinta generazione) ne stanno cantando le lodi, alcuni esperti hanno sollevato critiche sui potenziali pericoli, che questa nuova tecnologia presenta. Oltre alle preoccupazioni sulla mancanza, per quanto riguarda il 5G, di test per la valutazione di sicurezza a lungo termine, un certo numero di esperti sta ora mettendo in guardia sul fatto che il 5G potrebbe essere la prima comparsa di armamento psicotronico a onde millimetriche. Mentre il settore [delle comunicazioni] promette velocità fino a 100 volte più rapide rispetto all’attuale rete 4G, quello che non stanno dicendo al pubblico è che stanno anche preparando il terreno per un’invasione tecnologica. Affinché il 5G funzioni, sarà necessario installare migliaia di nuovi ripetitori e piccole celle [radio]. Le nuove onde millimetriche sono più veloci e potenti, ma non si propagano allo stesso modo. Alcune stime affermano che ci sarà bisogno di un ripetitore per ogni 12 case. Ciò significa che ce ne sarà presto uno praticamente a ogni angolo di strada e le emissioni 5G saranno impossibili da evitare.
-
Darpa, Ogm Usa: insetti-soldato per devastare l’agricoltura
Esistono prove evidenti del fatto che il Pentagono, attraverso la sua agenzia di ricerca e sviluppo Darpa, sta sviluppando insetti geneticamente modificati che sarebbero in grado di distruggere le colture agricole di un potenziale nemico. Quanto sostenuto è stato negato dalla Darpa, ma i principali biologi hanno lanciato l’allarme su ciò che sta avvenendo con l’impiego della nuova tecnologia Crispr per l’“editing genetico”, al fine di utilizzare, a tutti gli effetti, gli insetti per scopi militari. È come attualizzare la piaga biblica delle cavallette al 21° secolo, solo potenzialmente di gran lunga peggiore. La Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa) del Pentagono sta finanziando un programma dal nome bizzarro, “InsectAllies”. Il dottor Blake Bextine della Darpa descrive il programma come «sfruttamento di un sistema naturale ed efficiente di attuazione, in due fasi, per trasferire i geni modificati alle piante: gli insetti vettore e i virus delle piante che essi trasmettono». Darpa sostiene che il programma è fornire «contromisure modulari, facilmente dispiegabili e generalizzabili contro potenziali minacce, naturali e progettate, all’approvvigionamento alimentare, con gli obiettivi di preservare il sistema colturale degli Stati Uniti». Badate al linguaggio: modulari, facilmente dispiegabili …Nell’ambito del progetto Darpa, gli agenti di alterazione genetica o virus saranno introdotti in una popolazione di insetti, per influenzare direttamente la composizione genetica delle colture. Darpa prevede di utilizzare cicadelle, mosche bianche e afidi per introdurre virus selezionati nelle colture. Tra le altre dubbie affermazioni, si dice che aiuterà gli agricoltori a combattere “i cambiamenti climatici”. In particolare, ciò a cui nessuno può dare una risposta, riguarda il fatto che né il Pentagono né la Fda americana si interrogano su: come i virus geneticamente modificati negli insetti interagiscono con altri microrganismi nell’ambiente? Se le colture sono costantemente cosparse da virus geneticamente modificati, come potrebbe ciò alterare la genetica e il sistema immunitario degli umani che dipendono dalle colture?Allarme di guerra batteriologica. Poiché la maggior parte dell’attuale approvvigionamento alimentare degli Stati Uniti è contaminato dal Roundup tossico e da altri erbicidi e pesticidi, assieme alle piante Ogm, si potrebbe dubitare dell’onestà delle affermazioni preoccupanti del Pentagono per l’attuale sistema colturale statunitense. Un gruppo di scienziati europei ha pubblicato un articolo scientifico nel numero 5 di ottobre della rivista “Science”, il cui autore principale è il dottor Guy Reeves del Max Planck Institute for Evolutionary Biology, Plön, Germania. Il documento rileva che il programma Darpa “InsectAllies” «mira a spargere i virus infettivi modificati, progettati per modificare i cromosomi delle colture direttamente nei campi». Questo è noto come “ereditarietà orizzontale”, in opposizione al metodo verticale dominante dell’alterazione degli Ogm, che produce modifiche generate in laboratorio nei cromosomi delle specie-bersaglio per creare varietà di piante Ogm. Le alterazioni genetiche alle colture sarebbero effettuate tramite “spargimento con gli insetti” all’aria aperta.Gli scienziati europei sottolineano che la Darpa non ha presentato motivi convincenti per l’utilizzo degli insetti, come mezzo incontrollato per lo spargimento di virus sintetici nell’ambiente. Inoltre, sostengono che il programma “InsectAllies” potrebbe essere più facilmente utilizzato per la guerra batteriologica, che per l’uso agricolo di routine. «È molto più facile uccidere o sterilizzare una pianta usando l’editing genetico, piuttosto che renderla resistente agli erbicidi o agli insetti», secondo Guy Reeves del Max Planck Institute. L’articolo di “Science” sottolinea che non c’è stata alcuna discussione scientifica, per non parlare della supervisione, della sicurezza di tali metodi di modifica genetica in campi aperti o anche se ci sono dei benefici. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti respinge categoricamente qualsiasi test di condizioni di sicurezza di piante o insetti geneticamente modificati. «Di conseguenza, il programma potrebbe essere ampiamente percepito come uno sforzo per sviluppare agenti biologici per scopi ostili e i loro sistemi di somministrazione, che, se fosse vero, costituirebbero una violazione della Convenzione per le armi biologiche». Finora, 27 milioni dollari dei contribuenti statunitensi sono stati spesi per “InsectAllies”.Tecnologia instabile. Sebbene i dettagli non siano disponibili, è più che certo che il progetto di editing genetico per InsectAllies, con gli strumenti di Crispr-Cas, utilizza quello che viene chiamato “gene drive”. Vi è un finanziamento consistente anche del “gene drive”, da parte della Darpa del Pentagono, che con editing genetico mira a forzare una modificazione genetica per la diffusione a un’intera popolazione, che sia di zanzare ed eventualmente umana, in poche generazioni. Lo scienziato che per primo ha suggerito lo sviluppo di unità geniche nell’editing genetico, il biologo di Harvard Kevin Esvelt, ha pubblicamente messo in guardia sul fatto che lo sviluppo dell’editing genetico, in combinazione con le tecnologie del “gene drive”, ha il potenziale allarmante di andare storto. Fa notare la frequenza con cui Crispr provoca danni e la probabilità di mutazioni protettive che si innalza, rendendo aggressivi anche i geni drive benigni. Sottolinea Esvelt: «Solo pochi organismi modificati potrebbero alterare irrevocabilmente un ecosistema».Le simulazioni del “gene drive” del computer di Esvelt hanno calcolato che un gene modificato risultante «può diffondersi al 99% di una popolazione in sole 10 generazioni e persistere per più di 200 generazioni». Nonostante ciò che potrebbe affermare Bill Gates, uno dei maggiori finanziatori dell’editing genetico, questa non è una tecnologia in alcun senso precisa. In Cina, gli scienziati hanno utilizzato embrioni umani, dati da donatori di embrioni, dai quali non sarebbe derivata la nascita di un individuo vivo, per modificare un gene specifico. I risultati si sono rivelati un brutto fallimento, poiché le cellule testate non sono riuscite a contenere il materiale genetico destinato. Il ricercatore principale, Jungiu Huang, ha detto a “Nature”: «Ecco perché ci siamo fermati. Pensiamo tuttavia che non sia ancora il tempo per ciò».Un laboratorio per le armi batteriologiche in Georgia per InsectAllies? Ci sono scienziati pazzi alla Darpa o altre agenzie del governo degli Stati Uniti che si preparano a scatenare nuove micidiali forme di agenti biotecnologici contro avversari come la Russia, oggi il più importante produttore di cereali al mondo e un paese i cui raccolti sono per legge senza Ogm? O contro la Cina, l’Iran o l’India? Una serie di recenti rapporti sui media russi e occidentali ha recentemente puntato i riflettori su un bio-laboratorio finanziato dal Pentagono, ad alta sicurezza, nelle vicinanze dell’aeroporto di Tbilisi in Georgia, limitrofo alla Russia. Il laboratorio, il Richard G. Lugar Center for Public Health Research, una struttura da 350 milioni di dollari, secondo i resoconti dei testimoni oculari georgiani è costruito secondo i cosiddetti standard Bio-Safety Level III, il che significa che può gestire tutto, tranne una manciata dei più pericolosi microbi conosciuti, compresi l’antrace e i batteri che causano la peste bubbonica. Il Lugar Center è composto da scienziati dell’Us Army Medical Research e del Material Command.All’inizio dell’anno, l’ex ministro della sicurezza dello Stato della Georgia, Igor Giorgadze, ha rilasciato un’intervista a Mosca, in cui ha affermato di avere prove che confermano che il centro ha allestito esperimenti rischiosi, in cui un certo numero di persone sono morte. Ha condiviso le sue prove con le competenti autorità russe. Tutto questo sembra un capitolo del romanzo di fantascienza del 1969 di Robert Crichton, “Andromeda”, solo che non è fantascienza. I tribunali dell’Ue hanno stabilito che la modifica genetica deve essere regolata, in quanto è un’altra forma di Ogm oppure organismi geneticamente modificati. Gli Stati Uniti hanno rifiutato regolamenti di qualsiasi tipo. Non è difficile credere che le persone che strappano il Trattato Inf (Intermediate Nuclear Forces) del 1987 e impongono ripetute sanzioni ai funzionari e all’industria russi, sarebbero tentate di scatenare o minacciare di scatenare una nuova bio-arma terrificante che, attraverso miliardi di virus modificati geneticamente – insetti infetti da virus per mezzo di editing genetico, distruggerebbero il granaio vitale della Russia, tutto nel nome della “pace mondiale”. Il Pentagono è impegnato, attraverso la Darpa, nella ricerca “a duplice uso” sviluppando un’arma biologica sotto l’apparenza di progresso agricolo? C’è chi direbbe: «Sì, ma nessuno sano di mente rischierebbe quello che potrebbe essere un’alterazione irrevocabile del nostro ecosistema». Ma, come ha osservato un biofisico, in relazione agli Ogm, «ci sono alcune persone che non godono di sanità mentale».(William Engdahl, “Perché il Pentagono utilizza gli insetti per scopi militari?”, da “Journal-Neo” del 20 ottobre 2018; post tradotto da “Nickal88” per “Come Don Chisciotte”. Engdahl è consulente di rischio strategico e docente, ha conseguito una laurea in scienze politiche presso la Princeton University ed è autore di bestseller su petrolio e geopolitica, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook”).Esistono prove evidenti del fatto che il Pentagono, attraverso la sua agenzia di ricerca e sviluppo Darpa, sta sviluppando insetti geneticamente modificati che sarebbero in grado di distruggere le colture agricole di un potenziale nemico. Quanto sostenuto è stato negato dalla Darpa, ma i principali biologi hanno lanciato l’allarme su ciò che sta avvenendo con l’impiego della nuova tecnologia Crispr per l’“editing genetico”, al fine di utilizzare, a tutti gli effetti, gli insetti per scopi militari. È come attualizzare la piaga biblica delle cavallette al 21° secolo, solo potenzialmente di gran lunga peggiore. La Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa) del Pentagono sta finanziando un programma dal nome bizzarro, “InsectAllies”. Il dottor Blake Bextine della Darpa descrive il programma come «sfruttamento di un sistema naturale ed efficiente di attuazione, in due fasi, per trasferire i geni modificati alle piante: gli insetti vettore e i virus delle piante che essi trasmettono». Darpa sostiene che il programma è fornire «contromisure modulari, facilmente dispiegabili e generalizzabili contro potenziali minacce, naturali e progettate, all’approvvigionamento alimentare, con gli obiettivi di preservare il sistema colturale degli Stati Uniti». Badate al linguaggio: modulari, facilmente dispiegabili…