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Archivio del Tag ‘Ponte sullo Stretto’

  • Carlotto: attenti alla Tav, l’ecomostro fa gola alla mafia

    Scritto il 21/3/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    «Una follia, una devastazione del territorio: va assolutamente impedita». Massimo Carlotto, autore di tanti noir politici sulla corruzione del nord-est, interviene in valle di Susa contro l’alta velocità Torino-Lione, ospite del Valsusa Filmfest dopo Giorgio Diritti e Erri De Luca. E lancia un’accusa: «Attenti, dietro alle grandi opere c’è sempre la mafia. Non quella di Provenzano, che è la preistoria della mafia. Ma la mafia di oggi, che ha bisogno di investire i proventi delle sue attività illecite, col decisivo appoggio di settori del mondo imprenditoriale, finanziario e politico. Per i capitali mafiosi, i grandi appalti sono l’investimento più sicuro».

  • Italia a rischio, la vera Grande Opera è metterla al sicuro

    Scritto il 22/1/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Sabato 19 dicembre 2009 è stata posta la prima pietra del Ponte sullo Stretto di Messina che ha dato il via ai cantieri delle opere di contorno. Ma Legambiente ha pubblicato un rapporto sulla fragilità del suolo italiano dal titolo “Ecosistema rischio 2009“. I dati che ne emergono sono quanto mai preoccupanti e totalmente contrari alle politiche delle grandi opere, dei vari governi succedutisi, degli ultimo 10-15 anni. Il territorio italiano è a rischio sbriciolamente nel 70% dei comuni. Ma in Calabria e in Umbria le situazione è ancora peggiore, perchè i comuni a rischio sono il 100%.

  • Ponte sullo Stretto subito, cura del territorio mai

    Scritto il 16/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Parlando ad un convegno a Villa Madama con i vertici di Adr e Sea sullo sviluppo del sistema aeroportuale di Roma e Milano, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dimostrato una volta di più, nel caso ce ne fosse stato ancora bisogno, l’assoluta miopia attraverso la quale le istituzioni guardano ai problemi del paese. Nonostante le ferite relative alla recente alluvione di Messina siano ancora aperte e sanguinanti, il Cavaliere si è infatti affrettato a rassicurare i siciliani e gli italiani tutti, in merito al fatto che la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina (non la risistemazione del martoriato territorio messinese ed italiano) rappresenta una priorità dello Stato.

  • Grillo: non fermerete la rivoluzione della verità

    Scritto il 07/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Kamikaze della perestrojka: così lo staff di Gorbaciov etichettò, all’epoca, l’oscuro e ambiguo Boris Eltsin, che strattonava l’uomo del Cremlino per affrettare le riforme e poi, una volta al potere, instaurò la “democratura” di Mosca, in seguito corretta – a modo suo – da Vladimir Putin. Non corre quei rischi il kamikaze dell’antipolitica italiana, Beppe Grillo, il pirata della Rete, principe delle incursioni mediatiche più esplosive degli ultimi anni, da quando cioè il crollo del Muro di Berlino ha trascinato con sé anche i rottami della Prima Repubblica italiana, traslocati precariamente nella Seconda, ereditati da Silvio Berlusconi e “smascherati”, prima che da chiunque altro, dal comico genovese.

  • Lerner: date a Messina quel che le serve davvero

    Scritto il 04/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    «Nella città dello Stretto il numero dei dispersi nel fango è ancora talmente elevato che si temono cinquanta morti. Persone che vivevano nel pericolo senza che alcuna autorità pubblica muovesse un dito».  La cronaca ci mette impietosamente davanti agli occhi il terrore, le sofferenze e le devastazioni inflitte alla popolazione delle periferie montane di Messina: «Stiamo parlando di una delle regioni, la Sicilia, e di una delle città, Messina, peggio amministrate d’Italia», scrive Gad Lerner sul suo blog, facendo eco all’allarme lanciato dal capo della protezione civile, Guido Bertolaso: edilizia scriteriata e abusiva, abitazioni costruite su versanti franosi e sul letto dei torrenti.

  • Expo 2015, Milano nuova capitale della ‘Ndrangheta?

    Scritto il 25/7/09 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    In vista dell’Expo 2015 le cosche calabresi stanno infiltrando il tessuto imprenditoriale lombardo e spostano il centro dei propri interessi all’ombra della Madonnina, tanto che i magistrati nazionali antimafia avvisano: «Milano è la nuova capitale della ‘ndrangheta e la Lombardia è diventata la quarta regione mafiosa d’Italia». Lo afferma Gian Luca Ursini sul newsmagazine indipendente “PeaceReporter”, in un ampio servizio che aggiorna la geografia criminale italiana partendo dai colossali investimenti in arrivo a Milano per l’expò universale e le sue miliardarie infrastrutture.

  • Grandi opere, le infrastrutture dell’assurdo

    Scritto il 05/5/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Forni inceneritori per rifiuti, dighe, ponti, viadotti, Tav. Opere ciclopiche, gigantesche. E, soprattutto, inutili. “Infrastrutture dell’assurdo”, le chiama l’ecologista Marco Cedolin, autore di un omonimo, fortunato pamphlet del 2008 (Arianna editrice) rinverdito oggi dallo stanziamento di 16 miliardi per la costruzione di alcune maxi-infrastrutture, tra cui il ponte sullo Stretto di Messina. «Ristrutturare l’Italia sul piano energetico – racconta Cedolin a Daniel Tarozzi, che l’ha intervistato per “Terranauta” - sarebbe molto più conveniente per tutti: tranne che per i costruttori dei mega-progetti». Un fiume di denaro in poche mani amiche, sempre le stesse

  • Terremoto-Italia, a quando la rivoluzione del buon senso?

    Scritto il 11/4/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    «La terra ha tremato e questo non poteva essere evitato; le conseguenze devastanti della scossa, quelle, probabilmente sì». Lo afferma Andrea Bertaglio sul newsmagazine ecologista  ”Terranauta”. «In un Paese in cui gli edifici si sbriciolano alla prima scossa sismica, come possono ancora essere considerate priorità il Ponte sullo Stretto, la Tav, le centrali nucleari e un bagno in più in una villetta?». È ovvio, i terremoti non sono colpa di nessuno. «Ma, come si fa con le malattie, si può almeno cercare di prevenirne le conseguenze».

  • Bertaglio: non si esce dalla crisi con l’edil-idiozia all’italiana

    Scritto il 16/3/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Mentre migliaia di cittadini, associazioni e movimenti dicono “Stop al consumo di territorio” e alla cementificazione, e mentre Usa ed Europa puntano sulle energie rinnovabili per creare posti di lavoro, il governo di Roma propone di rilanciare l’esanime economia italiana con un piano straordinario per l’edilizia (meno regole, più cubature), in deroga ai piani regolatori. «E’ un’edilidiozia all’italiana», accusa Andrea Bertaglio dalle pagine di “Terranauta”.

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