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Archivio del Tag ‘Ribes’

  • La favola (vera) del paese inglese dove il cibo è gratis

    Scritto il 18/3/14 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    C’era una volta una piccola cittadina inglese, Todmorten, dove tutto quello che cresceva – broccoli, mele, ribes, patate – poteva essere raccolto e mangiato. Gratuitamente. Sembra quasi una favola per bambini, e invece è cronaca: la cronaca favolosa del Paese Commestibile. Todmorten è una piccola cittadina di 15mila abitanti a nord di Manchester, protagonista da qualche anno di una rivoluzione gentile e generosa, che promuove la produzione e il consumo di cibo locale, conosciuta con il nome di “Incredible edible”. Nata a febbraio del 2008, l’iniziativa è fiorita rigogliosa, ispirando decine e decine di altri centri, dalla Francia a Cuba, da Hong Kong fino all’Australia (in Italia registriamo germogli del progetto a San Bonifacio, nel Veronese). E solo l’anno scorso ha attirato mille curiosi visitatori da ogni angolo del mondo, accorsi a ammirare lo straordinario potere dei piccoli gesti.
    Tutto cominciò dall’orto di Pam, diventato un giorno oggetto di furti. Invece di alzare il muro di recinzione, lei lo abbassò, piantò ortaggi e accanto a loro un cartello con la scritta “Servitevi”. «C’erano annunci che invitavano le persone a prendersi qualcosa dall’orto, ma ci sono voluti mesi alla gente per capire che ciò era davvero possibile», ricorda Pam, all’anagrafe Pamela Warhurst, ambientalista, attivista e fondatrice del movimento “Incredible edible”. Insieme a lei Mary Clear, Estelle e tante altre persone appassionate che da allora lavorano quotidianamente per coltivare piante e relazioni, coinvolgendo negozi, scuole, contadini e l’intera comunità. «Il nostro sogno è quello di diventare la prima cittadina autosufficiente dal punto di vista alimentare».
    Il cibo è servito: fagioli, piselli, erbe aromatiche crescono un po’ ovunque nelle aiuole e nei giardini del paese, persino davanti alla stazione di polizia, all’ospedale e nel giardino del cimitero. «Gli obiettivi del movimento sono quelli di fornire l’accesso al cibo locale per tutti, attraverso il lavoro comune, la diffusione di conoscenze e competenze e il sostegno alle imprese del territorio», dichiarano. Già, perché le ricadute sull’economia locale di questa piccola rivoluzione dal pollice verde hanno anche loro dell’incredibile. I negozi hanno incrementato le loro vendite, puntando soprattutto sul cibo a filiera corta, sono nati una Incredible Farm, una fattoria dove i giovani imparano a diventare imprenditori alimentari, un centro educativo con l’attivazione di un nuovo diploma dedicato allo studio dell’ambiente e del territorio, eventi e corsi di cucina, di panificazione e giardinaggio per tutti. L’eco mediatica che ne stanno ottenendo ha mosso anche il Principe Carlo, loro regale fan, andato in visita a Todmorten nel 2009. Se state già pianificando una trasferta anche voi, ricordate di scrivere alla gentile Estelle, che vi prenoterà lusingata un tour del centro, con presentazione e pranzo nel favoloso Paese Commestibile.
    (Alessandra Mazzotta, “Incredible edible, la favola (vera) del paese inglese dove il cibo è gratis”, dal newsmagazine “Econote”, ripreso da “Tiscali notizie” il 6 marzo 2014).

    C’era una volta una piccola cittadina inglese, Todmorten, dove tutto quello che cresceva – broccoli, mele, ribes, patate – poteva essere raccolto e mangiato. Gratuitamente. Sembra quasi una favola per bambini, e invece è cronaca: la cronaca favolosa del Paese Commestibile. Todmorten è una piccola cittadina di 15mila abitanti a nord di Manchester, protagonista da qualche anno di una rivoluzione gentile e generosa, che promuove la produzione e il consumo di cibo locale, conosciuta con il nome di “Incredible edible”. Nata a febbraio del 2008, l’iniziativa è fiorita rigogliosa, ispirando decine e decine di altri centri, dalla Francia a Cuba, da Hong Kong fino all’Australia (in Italia registriamo germogli del progetto a San Bonifacio, nel Veronese). E solo l’anno scorso ha attirato mille curiosi visitatori da ogni angolo del mondo, accorsi a ammirare lo straordinario potere dei piccoli gesti.

  • Addio a Nico Orengo, terso cantore del Ponente

    Scritto il 31/5/09 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    «Nico Orengo se ne è andato in fretta. Non voleva seguitare a vivere ridotto come l’aveva ridotto il male. Se ne è andato in fretta e con quella leggerezza che profilava il suo tratto umano. La leggerezza del poeta». Così “Il Giornale” saluta lo scrittore Nico Orengo, spentosi improvvisamente a Torino, il 30 maggio, all’età di 67 anni. Narratore tra i più originali in Italia, ma anche poeta e giornalista culturale che, come scrive “La Stampa”, «sapeva polemizzare acutamente senza tuttavia ferire, grazie a una ironia soffusa di malinconie e di nostalgia», Orengo era molto legato all’estremo Ponente ligure, ai confini con la Francia, teatro di gran parte dei suoi romanzi.

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