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Archivio del Tag ‘Sicilia’

  • Amoroso: la volpe a guardia del pollaio ci trascina in guerra

    Scritto il 06/6/12 • nella Categoria: idee • (8)

    Attenti, stiamo entrando in guerra: e sarà una nuova, terribile guerra fredda. Provate a pensarci: perché gli architetti dell’Eurozona vogliono indebolirci, massacrando l’Europa del Sud? Perché confina col Mediterraneo, l’Africa e il Medio Oriente, cioè il forziere energetico del mondo. Oltre la frontiera nevralgica dell’Iran, avanza l’impero della Cina, che “ragiona” come gli altri paesi emergenti: non tollera più il monopolio privilegiato degli Stati Uniti. L’Europa meridionale? Pericolosa e “inaffidabile”, come l’Italia: meglio tenerci sotto controllo, con l’acqua alla gola, commissariati e stretti nella morsa della crisi e del debito artificiale, creato apposta dalla mafia della finanza criminale. Aprite gli occhi: è proprio per questo che hanno messo “la volpe a guardia del pollaio”. Draghi alla Bce, al servizio dello strapotere della Germania: funziona, per impedire all’Europa di smarcarsi e sviluppare una sua politica economica democratica, aperta al futuro.

  • Il futuro delle stragi: la mafia si compra l’Italia, legalmente

    Scritto il 29/5/12 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Sono passati vent’anni dalle stragi di Capaci e di Via D’Amelio. Vent’anni dopo credo che l’urgenza sia capire se quelle bombe scoppiano ancora, cosa hanno prodotto, cosa ci hanno insegnato e cos’è la mafia adesso. In questi venti anni ci hanno fornito i colpevoli perfetti. Come si fa a non odiare i visi di Provenzano, di Riina, di Bagarella? Come si fa a non tirare un sospiro di sollievo a vederli dietro le sbarre e ad autoconvincersi che sono stati loro, e solo loro, a seminare morte e terrore. Come se questi signori fossero stati soltanto dei tumori in un corpo sano, come dei malvagi alieni scesi sulla terra, mostri inumani e geneticamente diversi da noi. Perfetti capri espiatori per farci vivere meglio, anestetizzati. Mettere in piazza quelle facce ed accollare a loro, e solo a loro, la violenza è servito. E’ servito a schermare una verità di fondo: evitare di farci vedere quanto incapaci e criminali sono state le nostre classi dirigenti.

  • No-Imu, rivolta fiscale contro la “patrimoniale dei poveri”

    Scritto il 01/5/12 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    Primi segnali di rivolta nell’Italia ricattata dai poteri forti della finanza mondiale, che hanno imposto il governo Monti per tagliare la spesa sociale fino a pretendere la follia del pareggio di bilancio: lo Stato non più sovrano e ridotto a campare di tasse, senza poter più investire un solo euro sui cittadini. Il primo a sollevarsi è stato Paolo Barnard: «Sbagliato pagare le tasse per un totale che superi il 40% del Pil, il saldo deve restare attivo a favore della popolazione», tenendo conto che oggi la spesa pubblica sfiora il 50% del prodotto interno lordo. Se Barnard propone una “autoriduzione” orizzontale dei tributi, la battaglia politica si concentra sull’Imu, l’imposta sulla casa che resuscita l’Ici: abolirla fu un errore, dice Monti, rimproverando Berlusconi. Proprio la rivolta contro l’Imu viene ora agitata da Roberto Maroni, che spera di far dimenticare gli scandali della Lega. E il Piemonte di Roberto Cota sarà la prima Regione italiana a “licenziare” Equitalia. Concorde persino il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.

  • La fine di Bossi, la Resistenza e i tecnocrati del tricolore

    Scritto il 06/4/12 • nella Categoria: idee • (2)

    Correva l’anno 1997, il comandante partigiano era calabrese ma la sua divisione aveva difeso dai nazifascisti le montagne del Piemonte, intorno alla valle di Susa. Era una piccola armata mista, fatta di piemontesi e di “terroni” come il primo organizzatore dei ribelli, l’alpino abruzzese che li aveva raggruppati in montagna dopo l’8 settembre del ’43. Allora, i nemici che avevano di fronte erano due: fascisti e tedeschi. Ma quel giorno del ’97, il nemico divenne uno solo: l’esercito nazista. Le brigate nere furono semplicemente cancellate dalla memoria ufficiale. Italiani-contro? Guerra civile? Niente: colpo di spugna. Una storia troppo pericolosa da ricordare, dato che nell’aria spirava un altro “vento del Nord”, quello della secessione leghista. Meglio dunque fingere che la Resistenza fosse stata solo una guerra patriottica. Peccato che il massimo cerimoniere della mistificazione fosse nientemeno che l’uomo del Colle, il presidente della Repubblica.

  • Migrazioni climatiche: ogni anno, milioni di persone in fuga

    Scritto il 29/3/12 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    La Terra si riscalda troppo e fa avanzare il deserto oppure le acque, che sommergono intere regioni. Siccità o inondazioni, stesso risultato: un esodo biblico, con la fuga di milioni di persone, specie dalle aree sovrappopolate dell’Asia e del Pacifico, dov’è più forte l’esplosione demografica degli ultimi anni. Solo nell’ultimo biennio, secondo gli osservatori più attenti, più di 42 milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case. E la situazione è destinata a peggiorare: «I cambiamenti climatici aumenteranno la frequenza e la gravità di tali eventi, rendendo zone sempre più ampie inospitali e insicure per gli insediamenti umani», afferma nel suo ultimo rapporto l’Asian Development Bank. Emergenza anche economica, ad aggravare il bilancio della crisi: alluvioni, terremoti, siccità e incendi ci costano sempre di più, e la colpa è del “climate change”. Un conto salatissimo per l’umanità: 300 miliardi di euro, solo nel 2011, cioè il doppio dell’anno precedente.

  • Saviano: le mani della mafia anche sulla Tav Torino-Lione

    Scritto il 07/3/12 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Tutti parlano di Tav, ma prima di ogni cosa bisognerebbe partire da un dato di fatto: negli ultimi trent’anni l’alta velocità è diventata uno strumento per la diffusione della corruzione e della criminalità organizzata, un modello vincente di business perfezionatosi dai tempi dalla costruzione dell’Autostrada del Sole e della ricostruzione post-terremoto in Irpinia. Questa è una certezza giudiziaria e storica più solida delle valutazioni ambientali e politiche (a favore o contro), più solida di ogni altra analisi sulla necessità o sull’inutilità di quest’opera. In questo momento ci si divide tra chi considera la Tav in val di Susa come un balzo in avanti per l’economia, come un ponte per l’Europa, e chi invece un’aberrazione dello spreco e una violenza sulla natura. Su un punto però ci si deve trovare uniti: bisogna avere il coraggio di comprendere che l’Italia al momento non è in grado di garantire che questo cantiere non diventi la più grande miniera per le mafie.

  • Ciao euro, la Sardegna ora scommette sul Sardex

    Scritto il 01/2/12 • nella Categoria: segnalazioni • (5)

    Se pensate che non si possa vivere senza l’euro, andate in Sardegna e provate a dire in giro che pagherete in Sardex. A parte benzina, farmaci ed energia elettrica, potrete comprare tutto, sia beni che servizi. E quindi alberghi, dentisti, falegnami, elettricisti, meccanici, consulenti di marketing. Ma anche sale congressi, corsi di lingua inglese, pubblicità sui giornali locali. E poi vestiti, mobili, ristoranti e persino la connessione Internet. Oltre a cibo, vino e carni, tutto rigorosamente sardo. Il Sardex è la “moneta a chilometro zero”. Solo che non è una moneta, nel senso che fisicamente non esiste. Non ne hanno stampato nemmeno una banconota: esiste solo su Internet.

  • Liberi giornalisti in rete, contro il medioevo del potere

    Scritto il 26/1/12 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Prima dell’internet ma soprattutto dopo, in Italia s’è formata tutta un’area di giornalisti professionisti (di solito, ma non necessariamente, iscritti anche all’albo ufficiale) che costituiscono ormai buona parte delle fonti d’informazione sugli argomenti “difficili”.  Più liberi e più aggressivi delle grandi testate, hanno ormai consolidato un’esperienza di cui è difficile fare a meno. Siti, giornali locali, piccole televisioni, libri: provate a immaginare questo paese senza un reticolato d’informazione di questo tipo. Sul versante della lotta alle mafie, in particolare, si può dire che i colleghi dipendenti dalle testate “ufficiali” sono ormai (con tutto il rispetto per i singoli) una minoranza rispetto ai nostri. E spesso, quando vogliono trattare un argomento che la proprietà non ama, si rivolgono ai blog o ad altri contenitori “non ufficiali”.

  • Il movimento dei forconi: il Sud è il bancomat d’Italia

    Scritto il 19/1/12 • nella Categoria: idee • (4)

    Li ho incontrati alla scuola di politica di Filaga sui monti Sicani. Mi dissero: siamo alla disperazione, pronti alle armi, ci manca solo un leader. Ed io risposi: guardate che non ho fatto neanche il militare! Non rivogliono il Regno delle due Sicilie ma sono stanchi di essere depredati e di recitare il ruolo di “Bancomat d’Italia”. In Sicilia il Movimento dei Forconi blocca la regione. I giornali ignorano il fatto. E c’è chi ipotizza strani legami politici dietro queste proteste. Ogni volta che il Sud protesta, e vi assicuro che ha tonnellate di ragioni per farlo, si trova sempre qualche motivo per infamare le ragioni della protesta. Io a questo movimento ho dedicato un capitolo del mio ultimo libro “Giù al sud”, quando non ne parlava nessuno.

  • Il vescovo di Tunisi: non gettate a mare la nostra speranza

    Scritto il 30/3/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    State attenti: se la crisi in Libia non si risolve alla svelta, l’Italia sarà letteralmente invasa. Per questo, oltre a tifare per una rapida uscita di scena di Muhammar Gheddafi – contro cui il 29 marzo Usa, Francia e Gran Bretagna hanno annunciato la possibilità di armare massicciamente i ribelli – è necessario che l’Italia rispetti i tunisini che si ammassano a Lampedusa: sono “profughi della fame”, spiazzati dal disordine esploso nel loro paese che ha comunque assistito alle frontiere 120.000 persone in fuga dalla Libia. A parlare è l’arcivescovo di Tunisi, portavoce dei 30.000 cattolici liberi di professare la loro fede in Tunisia: per favore, non rigettate a mare chi oggi chiede aiuto e ha bisogno di tempo per risollevarsi.

  • Sicilia, asilo negato: processo contro i respingimenti

    Scritto il 23/4/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Una nave della Guardia di Finanza è territorio italiano, ovunque si trovi, e su di essa valgono, dunque, le leggi del nostro Paese. Se un immigrato vi sale a bordo ha diritto, quindi, all’applicazione delle norme nazionali sull’accoglienza e non può essere “respinto”. È la tesi della Procura della Repubblica di Siracusa, che ha disposto il processo – davanti al giudice monocratico – per “violenza privata in concorso” del direttore di polizia per l’immigrazione, Rodolfo Ronconi, e del generale delle fiamme gialle Vincenzo Carrarini, dopo il “respingimento” di 75 clandestini nella notte fra il 30 e il 31 agosto 2009.

  • Marche, no all’eolico: energia verde, ma non all’italiana

    Scritto il 25/1/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    A Urbania, l’antica Casteldurante del Ducato di Urbino, si è votato domenica sull’installazione di 24 pale eoliche, alte 120 metri, sui monti soprastanti: clamorosamente l’81 % degli elettori ha votato “no” dopo un dibattito vivo, ricco di informazioni. Le obiezioni che hanno fatto breccia: si tratta di paesaggi molto belli e integri dove turismo e agriturismo cominciano a rendere, di terreni franosi, di un ecosistema assai delicato, popolato da specie animali e vegetali pregiate e così via. Un voto contro l’eolico? No, un voto per un eolico pianificato in modo attento

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