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Bizzi: no al regime, appello massonico di Sceusa ai giudici
Il comunicato del 6 agosto con cui l’Aifa autorizza i farmaci a base di anticorpi monoclonali? Di fatto non cambia niente: rappresenta una prima apertura, ma non è sufficiente a far decadere la campagna Covid attualmente in corso. La legge europea parla chiaro: occorre che una delle nazioni Ue adotti questa cosiddetta cura in maniera generalizzata, cioè non limitata a singole fasce della popolazione. Va adottata in modo ufficiale e con un procedimento legislativo, e l’unico paese che si sta apprestando a farlo è la Germania (c’è anche la Svizzera, che però non è nell’Unione Europea). Da Berlino mi è giunta voce che Angela Merkel – che è arrivata a fine corsa, e che mira a poltrone importanti a Bruxelles o all’Onu – starebbe portando avanti una “exit strategy” europea, seguita anche dalla Spagna. La Merkel infatti ha convocato una commissione governativa, che probabilmente terminerà i propri lavori verso metà settembre, per ufficializzare – in Germania – la terapia dei monoclonali. Sarebbe il colpo di grazia, per questa campagna di inoculazioni “eugenetiche”.In Italia quindi per ora non cambia niente, anzi: siamo alla demenza totale, con i bagnanti che, sulle spiagge, portano la “museruola” per compiere il tragitto dall’ombrellone al mare. Moltissimi italiani hanno ormai accettato questa “pseudo-nuova-normalità”. Non molti, purtroppo, hanno il coraggio di opporre una sana resistenza civile: se l’avessero fatta tutti, dall’inizio, i gestori dell’emergenza sarebbero già caduti da un pezzo. La gente vuole tornare alla normalità? Non manca molto: tra poco riavrà la “normalità” degli attentati, quelli del terrorismo cosiddetto islamico. Ve ne sarete accorti: c’è un cambio di narrazione, in corso. Quando certi giochi di potere si fanno difficili, è sempre necessario un cambio di narrativa: per tenere la gente impegnata. Il cambio di narrazione lo stanno servendo su un piatto d’argento, con l’Afghanistan: i possibili nuovi attentati (magari in Germania) serviranno a mantenere lo stato di paura, visto che ormai l’emergenza sanitaria non basta più. Evidentemente si sono accordati per soprassedere, per ora, e allentare la presa.Faranno questa “exit strategy”, che dovrebbe partire da ottobre, e la narrazione verrà semplicemente sostituita con una narrazione terroristica: vedrete che il Green Pass decadrà, perché non verranno convertiti in legge quegli aberranti decreti liberticidi, ma tenteranno di reintrodurlo per questioni di sicurezza. Dal Green Pass sanitario al Green Pass sociale, di sicurezza? Si inventeranno di tutto, pur di tenerci legati, incatenati. Ci tengo però a ricordare l’evento secondo me più significativo degli ultimi giorni. Pensate all’Afghanistan? No: di quello voglio parlare il meno possibile, perché la questione mi fa un po’ ridere. Sono tutti pronti a seguire la nuova narrazione. Gli stessi coglioni che sul loro profilo social avevano messo l’arcobaleno con la scritta “andrà tutto bene”, sono i medesimi che qualche anno fa avevano esibito lo slogan “Je suis Charlie”. Sono quelli sempre pronti a dire “siamo tutti questo, siamo tutti quello”. E adesso, guardacaso, stanno tutti parlando delle donne afghane.Gli italiani, parliamoci chiaro, non sanno nemmeno dov’è, l’Afghanistan: 8 italiani su 10 non hanno la minima cognizione geografica di quel paese. Gli americani anche il peggio: il 98% degli statunitensi non sa dove si trovi, esattamente, l’Afghanistan, cioè il paese del papavero da oppio. Parlando di cose serie: negli ultimi giorni c’è stato un cambio di rotta, sul fronte dei media. Merito dell’intervento di Paolo Sceusa, che è un grandissimo giurista, docente e direttore della Scuola Superiore di Diritto e Protezione dei Minori. E’ stato anche presidente del Tribunale dei Minori di Trieste, e prima ancora, di quello di Trento. Ed è un avvocato, un professore di diritto, nonché consigliere giuridico della Regione Friuli Venezia Giulia. In un video dirompente, che pochi hanno compreso fino in fondo, ha lanciato un affondo mortale alla narrazione Covid, dal punto di vista giuridico. Ha detto che il patto sociale si è spezzato, e ha invitato la magistratura a rientrare nei ranghi.Non so quanto potere abbia, effettivamente, Paolo Sceusa. Mi auguro che abbia una certa influenza, perché il suo è stato un discorso squisitamente massonico (per chi l’ha saputo leggere tra le righe). Ha dato una stoccata molto dura a certi poteri massonici italiani, in primis il Grande Oriente d’Italia, che si sono piegati a questo delirio totalitario snaturando i loro stessi ideali, che praticano ormai solo sulla carta. Sceusa si è definito un sincero libertario, nel senso pieno della parola, e ha detto che è venuto il momento di cambiare strategia. Badate: Sceusa si intende molto, di bambini, e ha capito sicuramente dove vogliono andare a parare certi criminali che già parlano di vaccinare i bambini sotto i 12 anni, e addirittura i neonati. Ebbene: il video di Sceusa ha iniziato a sortire i primi effetti. E infatti Paolo Mieli, personaggio di grande peso mediatico, in televisione ha iniziato subito a “sputtanare” i colleghi giornalisti, accusandoli di non ammettere – in pubblico – i timori e le perplessità che invece condividono, in privato, sulla campagna vaccinale.Anche Marco Travaglio, a modo suo, ha iniziato a tirare bordate contro il governo: ben venga pure Travaglio (che non mi piace) se serve a dare uno scossone. C’è dunque in atto un’incrinatura, sul fronte mediatico: una spaccatura sempre maggiore. Persino la “Repubblica” contribuisce a questa spaccatura: ben venga pure lei. E’ bene che qui cambi radicalmente la situazione, perché siamo a una dittatura conclamata. Vogliamo forse fare la fine dell’Australia? Ha fatto notizia la raccapricciante “convocazione” di 24.000 bambini in un grande centro vaccinale, completamente sottratti al controllo tutelare dei loro genitori. Clover Moore, prima cittadina di Sydney, in un tweet (che poi le hanno subito fatto ritirare) aveva scritto: «Benvenuti del Terzo Reich». E in effetti, oggi in Australia c’è una situazione veramente dittatoriale, che può far impallidire il ricordo della Germania nazista.Rammento una dichiarazione della regina Elisabetta d’Inghilterra, che fra l’altro è a capo del Commonwealth, cui l’Australia appartiene. Cinque anni fa, la sovrana disse: «La Brexit è assolutamente necessaria, perché altrimenti succederà qualcosa, al cui confronto la Seconda Guerra Mondiale vi sembrerà una passeggiata in bicicletta». Credo fosse perfettamente consapevole di quello che stava per arrivare, perché la situazione di oggi deve esser stata pianificata molto tempo fa. E la Brexit, dunque, sarebbe servita all’Inghilterra per potersi smarcare, da tutto questo (come infatti è avvenuto). Immaginate invece i paesi che sono totalmente succubi di certe politiche: quindi, datevi una svegliata e aprite gli occhi. Ora o mai più, perché – veramente – questa è l’ultima battaglia. Gettiamo più sabbia possibile negli ingranaggi di questa deriva dittatoriale. Devono soccombere, devono crollare: dobbiamo dargli la spallata definitiva. Resistenza e disobbedienza civile: informatevi, ragionate. E non fatevi distrarre dalle narrazioni afghane: concentratevi sulla lotta contro questo regime.(Nicola Bizzi, dichiarazioni rilasciate il 19 agosto 2021 nella trasmissione web-streaming “L’Orizzonte degli Eventi”, condotta su YouTube con Tom Bosco e Matt Martini).Il comunicato del 6 agosto con cui l’Aifa autorizza i farmaci a base di anticorpi monoclonali? Di fatto non cambia niente: rappresenta una prima apertura, ma non è sufficiente a far decadere la campagna Covid attualmente in corso. La legge europea parla chiaro: occorre che una delle nazioni Ue adotti questa cosiddetta cura in maniera generalizzata, cioè non limitata a singole fasce della popolazione. Va adottata in modo ufficiale e con un procedimento legislativo, e l’unico paese che si sta apprestando a farlo è la Germania (c’è anche la Svizzera, che però non è nell’Unione Europea). Da Berlino mi è giunta voce che Angela Merkel – che è arrivata a fine corsa, e che mira a poltrone importanti a Bruxelles o all’Onu – starebbe portando avanti una “exit strategy” europea, seguita anche dalla Spagna. La Merkel infatti ha convocato una commissione governativa, che probabilmente terminerà i propri lavori verso metà settembre, per ufficializzare – in Germania – la terapia dei monoclonali. Sarebbe il colpo di grazia, per questa campagna di inoculazioni “eugenetiche”.
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Business giudiziario sulla pelle dei minori: 2 miliardi l’anno
La regola generale del comportamento economico è confermata: dove è possibile realizzare un business, lecito o illecito, anche sui bambini, qualcuno lo realizza, e col profitto così ricavato acquisisce rapporti politici e il controllo anche di coloro che non vorrebbero partecipare agli abusi. Già nel 2013 il dottor Francesco Morcavallo si era dimesso da giudice del Tribunale dei Minori di Bologna (quello competente per Bibbiano) denunciando traffici che osservava nei tribunali e intorno ad essi, con sistematiche violazioni della legge finalizzate ad assecondare il traffico dei bambini da parte dei servizi sociali, e particolarmente la prassi dei tribunali di accettare come oro colato e non mettere mai in discussione le affermazioni (indimostrate e spesso palesemente inverosimili) poste dai servizi sociali a fondamento delle richieste di togliere i bambini alle famiglie, per collocarli in strutture a pagamento. Questo è avvenuto anche nei casi di Bibbiano, proprio con provvedimenti emessi dal Tribunale dei Minori di Bologna, quello segnalato sei anni fa dal giudice Morcavallo! Fino ad ora, tutti gli scandali della giustizia minorile, come quello sollevato allora da Morcavallo, sebbene autorevolmente dimostrati e denunciati, sono stati sottaciuti dai mass media; ora però uno è stato fatto scoppiare mediaticamente – chissà perché – forse è una decisione collegata a quella di far scoppiare lo scandalo del Consiglio Superiore della Magistratura.