Archivio del Tag ‘Valeria Solarino’
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Matrimoni da film: “Nozze d’agosto”, alla faccia della crisi
Si conoscono in spiaggia, si danno appuntamento in campagna. Il primo bacio, le scorribande in Vespa. E’ tutto vero, si chiama: amore. Ma i due non sono soli. Fuori campo, li spiano le telecamere della troupe di Mauro, regista pirotecnico di film matrimoniali. E alle spalle di Mauro, altre telecamere: quelle dirette da Andrea Parena, che a sua volta filma l’uomo che filma il matrimonio. E’ il copione di “Nozze d’agosto”, documentario che la Mostra del Cinema di Venezia definisce “tenero e buffo”, presentandolo alle Giornate degli Autori, “Venice Days”. Un tuffo al cuore, letteralmente: «Venezia ha apprezzato il nostro lavoro – dice Andrea – pur avendo ricevuto solo una copia provvisoria appena montata, in formato dvd, senza ancora neppure il mix audio e la correzione-colore. Hanno capito lo spirito del film, la sua intenzione: esplorare un mondo con ironia affettuosa, senza scadere nel facile folklore, nel trash dei matrimoni organizzati».
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Gaglianone, il segreto meglio custodito del nostro cinema
Daniele Gaglianone è probabilmente uno dei segreti meglio custoditi del cinema italiano. Nonostante vanti una filmografia foltissima, la grande parte della sua opera risulta ancora troppo poco frequentata. Con “Ruggine”, dopo l’esito maiuscolo di “Pietro”, il regista affronta una storia corale, ampliando il raggio del suo sguardo e riconnettendosi alle urgenze delle storie calate nell’agone della Storia. Il lavoro di Gaglianone, infatti, sin dalle sue origini, si è andato sviluppando attraverso un fittissimo dialogo con le ragioni e il farsi della Storia. Basti pensare alla presenza fortissima della guerra di Liberazione o all’interesse fortissimo nei confronti di figure come Gobetti.
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Ruggine: il nostro mondo di mangiatori di bambini
Divoratori ciechi di futuro, pronti a sradicarne i tralci più verdi: i bambini. Massima profanazione, la violenza oscena dell’orco che va a caccia di piccole vittime in una misera discarica di intrepide esistenze, così simile al nostro passato prossimo, quello delle periferie industriali popolate di ex contadini deportati al nord, costretti in pochi metri quadrati a lottare ogni giorno per la sopravvivenza nel pianeta ostile dello sviluppo, di cui l’orco in fondo non è che la maschera demoniaca – l’ignobile ambasciatore di un avvenire dannato, spettrale, infestato di incubi tra i quali si dibattono i minuscoli eroi di ieri, testimoni e protagonisti dell’indicibile. Dietro un gran film sull’abuso minorile, attraverso il lievito micidiale della poesia, il regista Daniele Gaglianone prova a domandarsi perché siamo ridotti così, in un pianeta intristito da un’avaria che sembra inguaribile: la mancanza di avvenire.
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Eugenio Allegri al cinema, Valzer di rivelazioni
«Un unico piano sequenza per collegare ogni cosa, presente e passato, ricchi e poveri, emozione e corruzione». Così Fabio Ferzetti (Venice Days) presenta il nuovo, sorprendente film di Salvatore Maira, «efficace – dice Roberto Nepoti, di “Repubblica” – nel rappresentare in una sintesi simbolica il mondo dei potenti e quello degli umiliati e offesi». Nel cast figurano attori importanti, tutti di provenienza teatrale: come Maurizio Micheli, Valeria Solarino ed Eugenio Allegri, che veste i panni di un professore. Allievo di Dario Fo, Allegri ha recitato nel 2006 nello spettacolo “AK, il Canto dei Catari” (Libre), dopo esser stato il mattatore, in scena, del monlogo “Novecento”, scritto per lui da Alessandro Baricco.