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Archivio del Tag ‘valle di Susa’

  • Tav: come ridurre la val Susa a un corridoio di morti

    Scritto il 22/11/10 • nella Categoria: idee • (1)

    Non vorrei sembrare troppo pessimista ma, secondo me, sulla questione Tav la valle di Susa ha comunque perso. Ha perso se la faranno, poiché all’oligarchia medievale di questa repubblica afghana poco importa la sorte di 80.000 sudditi intubati in un corridoio di morti.  Il potere politico ed economico – che sono poi la stessa cosa – sa perfettamente che i  soldi non ci sono ma non può più permettersi di rimandare un’opera già lottizzata e divisa tra famiglie di potenti. Che la Tav sia l’opera più inutile e costosa del XXI secolo lo sostengono tutti i più grandi economisti d’Europa, ma non importa: per noi resterà sempre un’“imperdibile occasione di lavoro e di sviluppo per il territorio”.

  • Chiomonte, una baita No-Tav per fermare l’ecomostro

    Scritto il 10/11/10 • nella Categoria: segnalazioni • (2)

    Una baita di pietre, nel cuore del bosco di castagni incendiato dai colori dell’autunno. «Sarà il nostro caposaldo civile: da qui resisteremo». Sembra un rifugio alpino. Lo stanno costruendo i volontari No-Tav accanto al sito neolitico della Maddalena di Chiomonte, sopra Susa, all’imbocco del futuro euro-tunnel della Torino-Lione. Seimila anni fa, in piena Età del Ferro, proprio in quei boschi una piccola comunità preistorica elaborò metodi di sussistenza oggi testimoniati dal piccolo museo: utensili per la vita quotidiana, alle pendici delle Alpi. Migliaia di anni dopo, un’altra comunità si organizza per opporre all’apocalisse delle Grandi Opere il suo modello civile: «Vogliamo continuare a poter vivere qui, in modo semplice, grazie ai frutti della terra dei nostri antenati».

  • I “terroni” di Terzigno, la Valsusa e Toro Seduto

    Scritto il 28/10/10 • nella Categoria: idee • (1)

    «A Terzigno cercano il morto», insinua Maroni, e non si capisce se sia una minaccia e di chi stia parlando. Giornali e Tv continuano a pestare sull’argomento “violenza”, sembra che le cattive maniere degli abitanti della Campania non vadano proprio giù: dovrebbero limitarsi ai soliti cortei con canti e balli lasciando cortesemente passare i camion. E’ così che si protesta in democrazia, suonando civilmente i tamburelli senza ottenere mai nulla, altrimenti si è dei facinorosi violenti. Non posso non pensare alla Valsusa e ai maestri di vita che vivono colà. Tra le persone che più ammiro al mondo.

  • Val Susa, protesta-fiume: 50.000 No alla Torino-Lione

    Scritto il 10/10/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Cinquantamila “no” alla Torino-Lione: 25 sindaci in fascia tricolore ad aprire sette chilometri di corteo, con davanti una ventina di trattori della Coldiretti e 70 mucche. «Ci vogliono cancellare? Hanno sbagliato tutto». Sandro Plano, presidente della Comunità Montana, incarna la “resistenza” della valle di Susa contro la Tav Torino-Lione. Dalla manifestazione-fiume del 9 ottobre, attacca: «Scandaloso che il governo ci escluda dal tavolo di lavoro a Roma il 14: non vogliono parlare con chi è contrario all’alta velocità, cioè la stragrande maggioranza». Cinque anni dopo il trionfo popolare del 2005, che bloccò il primo progetto, la valle di Susa è di nuovo pronta a fermare il super-treno dei misteri: chi vuole la Torino-Lione continua a non spiegare, cifre alla mano, a cosa servirebbe l’opera pubblica più costosa d’Italia.

  • Resistenza No-Tav, l’autunno caldo della valle di Susa

    Scritto il 08/10/10 • nella Categoria: segnalazioni • (2)

    Tunnel geognostico: tecnicamente, un grosso scavo orizzontale di prospezione. L’ultimo che la valle di Susa ricorda costò nel 2005 l’abbandono del cantiere e del progetto, dopo lo sgombero violento dei manifestanti e la rivolta popolare che ne seguì, a carattere pre-insurrezionale, scatenata da migliaia di abitanti: 48 ore di blocchi stradali, autostradali e ferroviari. A cinque anni dalla “battaglia” di Venaus, è scattato un nuovo conto alla rovescia: nonostante la ferma contrarietà della popolazione, l’Osservatorio per la Tav Torino-Lione guidato da Mario Virano ha annunciato per dicembre-gennaio l’avvio del nuovo tunnel a Chiomonte, alle falde dei monti che separano la valle di Susa dalla Francia.

  • Bonsignore: la Torino-Lione costa troppo e nasce vecchia

    Scritto il 19/9/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Quando non ci sono soldi per gli asili nido e per altri servizi ai cittadini, è giusto chiedersi se spendere 20 miliardi per realizzare un’opera che, così come ci viene proposta, arriverà clamorosamente in ritardo rispetto allo sviluppo logistico del resto d’Europa e avrà costi elevatissimi e servirà solo al trasporto passeggeri. Di fronte al rischio di sperperare soldi pubblici in un momento di crisi non è possibile restare in silenzio. Non sono assolutamente un No-Tav,  anche se partendo da argomentazioni completamente differenti la mia conclusione è paradossalmente analoga a quella di chi per anni si è opposto a questo progetto.

  • Tav, l’ecomostro torna a minacciare la valle di Susa

    Scritto il 10/9/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Insensibile a tutto – crisi economica, disastro politico, sfacelo generale di un paese che sembra smarrito – l’ecomostro ferroviario delle Alpi occidentali si presenta puntualissimo all’ultima fermata, quella dell’ennesimo autunno caldo della valle di Susa, alle porte di Torino: una popolazione di quasi centomila abitanti, che dopo dieci anni di resistenza attiva e la bocciatura a furor di popolo del primo progetto nel 2005, è ora costretta ad esaminare nuovamente le carte dell’alta velocità Torino-Lione, progetto numero due. Le avvisaglie sono quelle di una catastrofe annunciata: abitazioni rase al suolo, falde acquifere tagliate, ambiente devastato. E tutto per un’infrastruttura faraonica, miliardaria e “intoccabile”, anche se chi la propone continua a non spiegarne l’utilità

  • No-Tav a Strasburgo: dossier contro la Torino-Lione

    Scritto il 20/5/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Avanti con la Torino-Lione, nonostante le proteste della valle di Susa, l’incertezza assoluta sui finanziamenti e i dubbi sull’utilità strategica dell’infrastruttura ferroviaria: conferenza-spettacolo a Torino il 18 maggio per esibire un plastico e annunciare a breve l’avvio della progettazione, proprio mentre i No-Tav, in quelle stesse ore, hanno incontrato a Strasburgo la Commissione Trasporti per Parlamento Europeo per consegnare un dossier che ribadisce la forte opposizione delle popolazioni: opera di impatto devastante, costosissima (20 miliardi di euro) e forse completamente inutile, visto che ormai le merci provenienti da Genova imboccano la via di Rotterdam anziché quella per Lione.

  • Laboratorio val Susa, elettori non normalizzabili

    Scritto il 02/4/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Malgrado i media, tutti arruolati nella crociata per la Torino-Lione, la valle di Susa ha resistito alle pressioni e si è ribellata, col voto regionale, alla non-scelta che aveva di fronte, visto che sia il centrodestra che il centrosinistra erano (e sono) filo-Tav. Ribellione a due facce: quella dell’astensionismo e quella di Beppe Grillo, protagonista di exploit clamorosi in molti Comuni della valle, al punto da indurre la grande sconfitta, Mercedes Bresso, a indicare proprio i No-Tav, Grillo e la valle di Susa tra i responsabili del ribaltone che l’ha sfrattata dalla guida del Piemonte.

  • Grillo e No-Tav: la val Susa affonda Mercedes Bresso

    Scritto il 30/3/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    E’ il risultato più clamoroso d’Italia, al fotofinish: meno di 10.000 voti di differenza. Con Roberto Cota e appena lo 0,4% di vantaggio, la Lega Nord conquista il Piemonte e mette fine al lungo regno di Mercedes Bresso. Decisivo il voto della valle di Susa, che malgrado sia schierata a sinistra si è affidata largamente a Beppe Grillo, l’unico a gridare “No-Tav” traducendo la protesta in proposta elettorale: dopo un mese di oscuramento mediatico totale, a seggi chiusi, finalmente è stato concesso al suo candidato, Davide Bono, di fare dichiarazioni davanti alle telecamere: «Sbagliato pensare che abbiamo affondato la sinistra: senza di noi, semplicemente, il 4% degli elettori non avrebbe votato».

  • Elezioni, Tav: la solitudine della valle di Susa

    Scritto il 27/3/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Centomila abitanti e un unico, grande problema: l’alta velocità ferroviaria Torino-Lione, contestata dalla grande maggioranza della popolazione della valle di Susa ma sostenuta in modo bipartisan da Pd e Pdl, che ora chiedono – anche ai valsusini – un voto per le elezioni regionali. Il ricorso alle urne è il massimo esercizio di democrazia, nel quale esprimere la volontà popolare su cui si fondano le istituzioni. Questo però sembra non valere per la valle di Susa, che non ha nessuna possibilità di esprimersi facendo davvero pesare il proprio orientamento: entrambe le leadership del sistema bipolare, infatti, hanno già deciso che la protesta della valle contro la Tav non avrà cittadinanza politica.

  • Higgins a Strasburgo: l’Europa fermi la Torino-Lione

    Scritto il 26/3/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

     «Chiedo che l’Europa fermi la Tav. La vittoria del popolo in valle di Susa sarà una vittoria per il buonsenso e l’ambiente». Lo ha dichiarato al Parlamento Europeo il laburista irlandese Joe Higgins, reduce da una visita nella valle piemontese che si oppone all’alta velocità Torino-Lione. Higgins ha verificato sul campo la consistenza della protesta, all’indomani delle violente cariche della polizia che il 17 febbraio hanno causato due feriti, tra i dimostranti radunatisi di Coldimosso, vicino a Susa, per contrastare l’azione delle trivelle alle prese con gli scavi propedeutici al progetto, i cui cantieri si aprirebbero nel 2013.

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