Russia, cresce il razzismo xenofobo: 23 morti
Allarme xenobofia in Russia: almeno 23 persone sono state assassinate in pochi mesi, dall’inizio del 2009, per via della propria origine etnica o razziale. Lo afferma “Peacereporter”, attraverso l’agenzia moscovita Interfax che cita l’istituto Sova, impegnato nel monitoraggio del fenomeno. «Dall’inizio dell’anno – scrive “Peacereporter” - 23 persone sono state uccise a causa di aggressioni razziste, mentre altre 98 sono state aggredite, secondo quanto denunciano alcuni attivisti per i diritti umani». Cresce quindi il rischio del razzismo in Russia, dove il tasso di xenofobia ha raggiunto l’allarme rosso.
Secondo quanto afferma un sondaggio dell’istituto privato Levada Tsentr, il 50 percento dei russi è favorevole allo slogan ‘La Russia ai russi’ e appoggia formalmente le limitazioni di lavoro legate all’etnia. Sempre secondo quanto riferisce l’indagine, i militari, la polizia e il personale del ministero dell’Interno sono le categorie professionali più contrarie all’immigrazione. Infatti, quasi il 73 percento considera i migranti esteri in modo negativo. La maggior parte delle vittime di aggressione sono i migranti di paesi ex sovietici e di origine centro-asiatica, considerati migranti anche se hanno la cittadinanza russa. Vengono battezzati, con disprezzo, ‘kaykaztsy’ o ‘neri’.
«In Russia, la xenofobia ha ormai raggiunto uno dei livelli più alti al mondo», ha affermato all’agenzia moscovita Interfax l’analista sociale Galina Kozhevnikova. La Kozhevnikova è vicedirettrice di Sova, uno dei principali istituti non governativi impegnati nel monitoraggio di episodi di razzismo nel Paese. «Infatti - aggiunge Kozhevnikova - in Russia ci sono circa 70 mila skinheads» (info: www.peacereporter.net).
RACISM IN RUSSIA – Victims of racist attacks: 23 dead and 98 wounded, since the beginning of 2009. Sova social agency and Levada Tsentr, from Moscow, launch an sos against racism in Russia, where policemen contrast migrants coming from the former Soviet republics, expecially from Central Asia and Caucasus (info: www.peacereporter.net).