Archivio del Tag ‘colonie’
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Rivolte, Popovic: primo errore, demonizzare la polizia
Spesso il solo campo in cui un movimento civico non può vincere è quello militare: affrontare il potere su quell’arena è come fare a pugni con Mike Tyson. Fu l’errore del movimento contro l’apartheid in Sudafrica prima della svolta nonviolenta. Le campagne nonviolente hanno successo nel 53 per cento dei casi, quelle violente nella metà: 26. La posta in gioco nella Prima guerra mondiale era il territorio: vecchi imperi e Stati nascenti in cerca di spazio. Il risultato non fu che un’effimera ridistribuzione delle colonie. L’esito della Seconda, che opponeva le grandi ideologie, fu la Guerra fredda. La lotta di Gandhi, invece, fu l’inizio della fine del colonialismo. Il Black Power ha creato le premesse per un mondo governato anche da neri. Solidarnosc ha scatenato l’effetto domino che ha portato al crollo dell’Urss. Gli effetti delle strategie non violente sono più concreti sul lungo periodo: producono cambiamenti di civiltà.
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Israele in rivolta: vogliamo futuro, non guerra e crisi
«Siamo sempre in guerra con qualcuno, ma ora scopriamo che non arriviamo alla fine del mese, non possiamo pagarci gli studi, né comprare casa: è assurdo». Dilaga in Israele la protesta degli “indignados”, partita da Tel Aviv ed estesasi in tutte le maggiori città, compresa Gerusalemme: «Qui, alloggi e affitti hanno prezzi inavvicinabili: il nostro paese non ha più welfare». Una donna: «L’unico posto con assistenza e facilitazioni sono i nuovi insediamenti», le colonie abusive sorte nei territori palestinesi: «Non è giusto». E un ragazzo, reduce dal servizio di leva: «Ho servito nell’esercito per anni, e una volta tornato a casa ho scoperto di non avere abbastanza soldi per iscrivermi all’università».
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Fame e schiavitù, così l’Occidente ha condannato Haiti
La tragedia di Haiti è tale da lasciare senza parole. E da rendere ancor più piccine e petulanti se non tragicamente ridicole quelle che affollano la scena politica italiana. Sto leggendo un bel libro, che consiglio a tutti, “I giacobini neri”: narra la storia della rivoluzione degli schiavi di Haiti, allora ricchissima e invidiatissima colonia della Francia, in contemporanea con la Rivoluzione Francese. Quello di Haiti è l’unico esempio nella storia del genere umano di rivoluzione vittoriosa di schiavi contro i padroni schiavisti. Tralascio le efferatezze compiute di routine e per un paio di secoli – con la benedizione del clero – dalla “superiore” civiltà europea
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In Spagna la prima festa nazionale islamica d’Europa
In Spagna, nell’ex colonia di Melilla, la Pasqua musulmana sarà giorno festivo. Per l’“Alleanza delle Civiltà”, è l’ennesimo “colpo grosso” del governo Zapatero: dopo oltre cinque secoli, una festa religiosa islamica torna in Europa da una delle sue “porte” principali, la patria della Reconquista. La notizia, in Italia, è rilanciata da Giulio Battioni dalle colonne di “FFmagazine”, il periodico della fondazione “Farefuturo”. «La decisione di inserire nel calendario lavorativo una ricorrenza religiosa non cattolica – rileva Battioni – è stata adottata all’unanimità dai gruppi politici rappresentati nell’Assemblea comunale», con il pieno consenso degli esponenti cattolici ed ebrei.
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Integrazione, unica soluzione: lo dicono i numeri
Nei prossimi anni, la strategia in materia d’immigrazione sarà al centro del dibattito politico, economico e sociale «quale che sarà il colore della maggioranza o dell’opposizione». Lo afferma l’economista Giuseppe Pennisi dal magazine della fondazione “Farefuturo” promossa da Gianfranco Fini, che al tema dedica speciale attenzione e tra circa un mese organizzerà un seminario congiunto con la fondazione “Italianieuropei” che fa riferimento a Massimo D’Alema. «La determinante principale del problema – chiarisce Pennisi – risiede nel fatto che l’Italia è passata (nel giro di pochi decenni) da paese d’emigrazione netta a paese d’immigrazione netta».
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Moni Ovadia: liberate Barghouti, vero leader palestinese
Dialogare con Hamas, forza democraticamente eletta, e liberare Marwan Barghouti, autentico leader palestinese, vero erede di Yasser Arafat.