Archivio del Tag ‘tatuaggio’
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Siria, sangue e menzogne: e se un giorno toccasse a noi?
Una “tecnica” (in inglese technical) è un tipo di veicolo militare low cost, un micidiale accrocchio composto da un mezzo civile con un cassone (tipicamente un pick-up) attrezzato con armi pesanti, quali lanciarazzi e grosse mitragliatrici. È spaventosamente efficace e distruttivo. Gli hanno dato anche altri nomi: gunship, guerrilla truck, battlewagon, gunwagon. Noi continuiamo a chiamarlo con il nome che ne battezzò la comparsa in Somalia. Guardiamolo bene, fissiamocelo in testa, quel veicolo. Quando la “tecnica” scorrazzerà nelle nostre strade di sempre, in slalom tra le macerie, l’involucro della nostra normalità sarà stato già frantumato.
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Giovani spaventati: la crisi sta arrivando in famiglia
Hanno tutti un “profilo” su Facebook e passano il tempo davanti ai video di YouTube, ma non sono ottimisti: molti di loro hanno paura, la crisi che è entrata in casa sta minacciando le loro famiglie e la sicurezza del benessere acquisito. Lo rivela l’ultima indagine Eurispes sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, che ha coinvolto 3.100 studenti delle scuole primarie e secondarie: più di un ragazzino su quattro ammette che il proprio nucleo familiare è stato colpito dalla depressione economica, e un bambino su cinque pensa che mamma e papà abbiano difficoltà ad arrivare alla fine del mese. E’ un’onda, quella della grande crisi, che ormai investe anche i più piccoli: cresce la sensazione di pericolo, se il futuro appare più che mai incerto, persino nella vita quotidiana.
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Nicolai Lilin da Barbareschi: mai detto di essere un criminale
«Non sono mai stato un criminale, non sono (più) un cecchino e non mi ritengo neppure uno scrittore: scrittori sono Tolstoj, Dostoevskij, Cechov, Bulgakov, Primo Levi». Così Nicolai Lilin in prima serata il 5 febbraio negli studi de La7, sotto i riflettori del rutilante circo televisivo di Luca Barbareschi, ha avuto modo di chiarire una volta per tutte la sua identità: «un ragazzo di 29 anni», reduce da un’adolescenza pericolosa vissuta in un ambiente dominato dalla criminalità sovietica, in Transnistria, e poi finito a fare la guerra in Cecenia. Ora è uno scrittore diretto e spontaneo, inevitabilmente autobiografico.
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Nicolai Lilin tatuatore in prima serata da Barbareschi su La7
Dopo la spigolosa performance alla “Chiambretti Night” il 26 gennaio, nella quale se l’è dovuta vedere col Pierino nazionale e il giornalista Paolo Bianchi del “Giornale”, che lo ha accusato apertamente di essersi inventato le storie di “Educazione siberiana” spacciandole per vere, Nicolai Lilin torna in televisione, stavolta in prima serata su La7, venerdì 5 febbraio, ospite di Luca Barbareschi e del suo nuovo programma “crossmediale”, che propone un approccio diretto e informale con ospiti decisamente straordinari, anche del calibro di Mike Tyson
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Maledizione siberiana: Lilin attaccato al Chiambretti show
Maledizione siberiana. Ovvero: il prezzo (tutto italiano) del successo. Protagonista: Nicolai Lilin, 29 anni, narratore per vocazione e scrittore per l’Einaudi, che ha rapidamente sfondato il tetto delle 50.000 copie vendute con l’opera prima, “Educazione siberiana”, romanzo autobiografico sulla pericolosa adolescenza vissuta nel ghetto criminale di Bender, in Transnistria, al crepuscolo dell’Urss, tra carcere minorile, baby-gang e sbirri del Kgb. Successo fulminante, anche grazie alla generosa presentazione di Roberto Saviano su “Repubblica”, tanto benevola da irritare i detrattori di Saviano
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Educazione siberiana e civiltà resistenti
“Ho ricevuto un’educazione siberiana – ho risposto mentre lui chiudeva la porta”. Giro la massiccia quarta di copertina sopra l’ultima frase del libro in mie mani. Finito di leggere, quella frase non ne vuol sapere di rientrare al suo posto, cioè dentro un libro chiuso. Continua ad aleggiare ribelle, a suonare come Campanellino nella favola di Peter Pan, attorno alla tavola su cui è stesa la mia colazione. La frase-Campanellino stringe alleanza con il mio cibo, tocca, con lo sbatter d’ali di parole, gli ingredienti: ciambella fatta da mia madre e latte fresco fornito da un contadino. La comunanza tra la frase e il cibo mi risuona in testa all’improvviso: ciascuno è simbolo di una civiltà.
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Nicolai Lilin al Tg1 la domenica di Pasqua
Domenica 12 aprile, Pasqua, il Tg1 trasmette nella rubrica “Benjamin” riservata alle novità editoriali, al termine dell’edizione delle 13.30 del telegiornale più seguito della settimana, un’intervista che Nicolai Lilin, autore di “Educazione Siberiana” (Einaudi) ha rilasciato alla giornalista Tiziana Ferrario, uno dei mezzibusti più popolari dell’informazione televisiva italiana. L’intervista, di cui “Benjamin” mostrerà una sintesi, è stata realizzata il 5 aprile in Piemonte; la versione integrale del colloquio sarà visibile sul sito del Tg1, www.tg1.rai.it/.
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Educazione Siberiana, record: libro già esaurito
Esordio col botto per “Educazione Siberiana” (Einaudi), romanzo di Nicolai Lilin sulla sua spericolata adolescenza nella “comunità criminale” di Bender, nell’ex Urss. Il libro, presentato in anteprima da Roberto Saviano su “Repubblica” il 3 aprile, è andato esaurito nelle prime ventiquattr’ore: le librerie italiane hanno venduto subito le iniziali 28.000 copie distribuite
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Educazione Siberiana, nelle librerie dal 3 aprile
Esce il 3 aprile nelle librerie italiane “Educazione Siberiana”, di Nicolai Lilin, romanzo autobiografico articolato in racconti, di cui è protagonista l’autore, allora minorenne, coi suoi giovanissimi compagni d’avventura. Libro d’esordio edito da Einaudi, rievoca i passaggi cruciali di un’adolescenza pericolosa, vissuta al crepuscolo dell’Urss nel ghetto criminale della Transnistria, tra Moldavia e Ucraina, dove negli anni ‘30 Stalin deportò gli irriducibili fuorilegge siberiani, discendenti degli Urka, leggendari briganti della Taiga.
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Educazione Siberiana, di Fusaro la foto di copertina (Einaudi)
Sarà di Stefano Fusaro (Libre) l’immagine di copertina del libro “Educazione Siberiana”, di Nikolaj Lilin, che l’editore Einaudi pubblicherà nella primavera 2009