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  • Barnard: l’evasione fiscale ci parla, e oggi va ascoltata

    Scritto il 08/10/13 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    In Italia, circa 270 miliardi di euro sfuggono al fisco ogni anno. Lì dentro c’è di tutto: dal “nero” di cittadini e aziende alle fughe di capitali nei paradisi fiscali, dall’artigiano che non paga l’Iva “per sfamarsi” all’immobiliarista che scoppia di soldi ma non ne ha mai abbastanza. «Abbiamo compassione per il primo e ci fa incazzare il secondo», scrive Paolo Barnard, che però avverte: «Se guardiamo alla realtà contabile dell’evasione fiscale con occhi fermi e non isterici, e se invece di gridare contro l’evasione proviamo ad ascoltarla, allora tutto cambia». Cosa fa chi evade? «Si tiene dei soldi, così non li incassa lo Stato». E cosa fa con quei soldi? «Li spende, o li investe in risparmi». In ogni caso, spese e investimenti contribuiscono all’economia. E Barnard, che considera “illegale” la super-tassazione imposta dall’Eurozona, denuncia la corrente mistificazione sulle tasse. E sostiene che l’evasione, che certo discrimina i “pagatori” virtuosi rispetto agli evasori, non può comunque avere sulle casse statali l’impatto che viene comunemente evocato.

  • I morti di Lampedusa e la festa dei politici mascalzoni

    Scritto il 07/10/13 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Nel Canale di Sicilia centinaia di migranti «sono morti affogati dalla legge Bossi-Fini e da una classe politica di mascalzoni», accusa Franco “Bifo” Berardi. Coincidenze: Lampedusa precipita l’Italia nel lutto proprio mentre «Letta, Alfano e Napolitano festeggiano la sconfitta di Berlusconi». Ma quei politici  dimenticando un particolare: «Il programma con cui Berlusconi venne sulla scena politica nel 1993 si è integralmente realizzato». Il Cavaliere «voleva che dopo Tangentopoli i democristiani continuassero a governare» e, non trovando un “moderato” capace di realizzare il suo progetto, se ne dovette occupare personalmente. Missione compiuta: vent’anni dopo, sulla scena politica sono rimasti solo democristiani. «Ma soprattutto l’uomo di Mediaset e della P2 voleva distruggere la forza dei lavoratori, ridurre i salari alla metà e costringere i lavoratori a sottomettersi al ricatto infinito della precarietà».
    Obiettivo pienamente raggiunto, sostiene Berardi su “Micromega”, «grazie ai governi di centrosinistra e a quelli di centrodestra che si sono succeduti in perfetta coerenza e continuità». L’analista traccia un drammatrico parallelo tra Lampedusa e il resto d’Italia: «Nel Canale di Sicilia c’è una fossa comune nella quale per sempre giacciono migliaia di uomini, donne e bambini che le guerre armate dalla follia economica e religiosa cacciano dalle loro case a cercare lavoro e a trovare morte», mentre nelle varie regioni della penisola «decine di migliaia di migranti soffrono in campi di concentramento nazisti inventati dai democratici Turco e Napolitano e rinforzati dai non meno democratici Bossi e Fini con l’istigazione all’omicidio che si chiama “respingimento”». La caduta del Cavaliere sfidato da Alfano? «Un giorno di festa per una classe politica di mascalzoni e di servi».
    Per Berardi, gli inaffondabili esponenti del Palazzo «festeggiano la ritrovata forza di governo che permetterà loro di distruggere definitivamente la società italiana e di generalizzare a tutta la forza lavoro il decreto schiavista firmato per i lavoratori dell’Expo, che prevede l’imposizione di lavoro gratuito. Festeggiano l’unità che permetterà loro di eseguire i dettati degli speculatori che hanno sottomesso il progetto europeo agli interessi delle grandi banche, e passo passo stanno conducendo l’Europa verso la guerra civile». Intanto, dalle acque di Lampedusa si ripescano cadaveri, che finiscono dentro buste di plastica azzurra. «Quanti altri migranti devono uccidere ancora gli assassini in festa – conclude Berardi – prima che qualcuno cancelli l’infamia della loro legge?

    Nel Canale di Sicilia centinaia di migranti «sono morti affogati dalla legge Bossi-Fini e da una classe politica di mascalzoni», accusa Franco “Bifo” Berardi. Coincidenze: Lampedusa precipita l’Italia nel lutto proprio mentre «Letta, Alfano e Napolitano festeggiano la sconfitta di Berlusconi». Ma quei politici  dimenticando un particolare: «Il programma con cui Berlusconi venne sulla scena politica nel 1993 si è integralmente realizzato». Il Cavaliere «voleva che dopo Tangentopoli i democristiani continuassero a governare» e, non trovando un “moderato” capace di realizzare il suo progetto, se ne dovette occupare personalmente. Missione compiuta: vent’anni dopo, sulla scena politica sono rimasti solo democristiani. «Ma soprattutto l’uomo di Mediaset e della P2 voleva distruggere la forza dei lavoratori, ridurre i salari alla metà e costringere i lavoratori a sottomettersi al ricatto infinito della precarietà».

  • Tav, bombe e menzogne: storia di una vergogna nazionale

    Scritto il 07/10/13 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Massimo Numa, destinatario di un misterioso pacco-bomba recapitatogli alla redazione della “Stampa”, è il giornalista più noto in valle di Susa, e il più temuto. Nella rovente estate 2011, gli attivisti lo accusarono direttamente: sostennero che proprio dal suo computer era partita una email-fantasma, firmata “Alessio”, nella quale si tentava di sostenere che un militante No-Tav, gravemente ferito al volto da un lacrimogeno il 23 luglio, fosse in realtà finito all’ospedale per essere semplicemente “caduto da solo”. Lo stesso Numa ammise che quella velenosa mail, palesemente destinata a inquinare la verità, era stata davvero inviata dal suo ufficio, anche se – disse – non era stato lui a spedirla. Nonostante questo increscioso episodio, non solo Numa è rimasto regolarmente in servizio alla redazione della “Stampa”, ma il direttore del giornale, Mario Calabresi, gli ha consentito di continuare a occuparsi quotidianamente della drammatica vertenza della valle di Susa, come se nulla fosse accaduto.

  • Italia vicina al collasso voluto dall’Ue, e la casta obbedisce

    Scritto il 07/10/13 • nella Categoria: segnalazioni • (7)

    Svalutazione interna del 10%, vale a dire: l’Italia deve “costare” meno. Meno soldi per salari, pensioni e servizi, mettendo mano alle “riforme strutturali” neoliberiste invocate da Mario Monti e ora sul tavolo di Letta, Alfano e Saccomanni, cioè la “squadra” messa insieme da Napolitano. E’ la drammatica “ricetta” avanzata dall’élite finanziaria mondiale per tramite del famigerato Fmi, che nella settimana della crisi-burla ha recapitato a Roma un dossier di 300 pagine in cui il braccio armato della Troika disegna l’imminente fallimento del nostro paese, prenotandone la resa: cessione dello Stato a prezzi di realizzo, smantellamento di quel che resta del welfare, ulteriore compressione degli stipendi. Il rapporto rivela che il saldo della nostra bilancia dei pagamenti è migliorato solo “per disgrazia ricevuta”: spendiamo meno per le importazioni perché stanno franando i consumi sotto la scure dell’austerità, mentre le aziende chiudono e il 25% dei giovanissimi vive in famiglie che non sanno più come arrivare alla fine del mese.

  • Giap: onore, per una volta, al giornalismo americano

    Scritto il 07/10/13 • nella Categoria: idee • (1)

    L’edizione del 5 ottobre dell’“International Herald Tribune” si apre con un “obituary”, un necrologio a sei colonne, con fotografia e titolo: “Vo Nguyen Giap, un rivoluzionario”. Non ricordo nulla di analogo nella mia esperienza di giornalista. La potenza imperiale s’inchina, rende l’onore delle armi e della vittoria a colui che la sconfisse nel lontanissimo 30 aprile 1975, quando Saigon cadde e le immagini degli elicotteri  in fuga che si alzavano in volo dai tetti dell’ambasciata americana fecero il giro del mondo. Oggi, per l’“Iht”, evidentemente, non c’era notizia più importante di quel ricordo. E non c’era cosa più giusta da fare che ricordare quella sconfitta in cui furono cancellate circa 58.000 vittime americane. Adesso proviamo a confrontare questa prima pagina con quelle dei giornali italiani, cioè dei servi. Si parla, è ovvio, solo di Berlusconi e della spazzatura di questo paese.

  • No-Tav, Giunti: e se Napolitano ascoltasse i valsusini?

    Scritto il 06/10/13 • nella Categoria: idee • (3)

    Montaigne ci ha insegnato a distinguere tra gli uomini politici e le cariche che temporaneamente ricoprono. E’ quindi con il massimo rispetto per la Presidenza della Repubblica italiana che la lettera spedita ieri al direttore de “La Stampa” merita qualche riflessione, amara ma deferente. Giorgio Napolitano ha scritto perché Massimo Numa ha ricevuto una busta anonima con polvere esplosiva. Le indagini sono in corso, nessuno ha rivendicato l’azione, il movimento ha rigettato ogni responsabilità («pallottole e bombe non ci appartengono») e lo stesso giornalista non ritiene i NoTav autori della spedizione. Dunque l’accostamento è come minimo prematuro o arbitrario. Altri poteri dello Stato, come la magistratura e la Corte dei Conti, hanno investigato sulle imprese e sui bilanci che ruotano attorno al sistema Av italiano. Alcune sentenze hanno stabilito responsabilità rilevanti, tutte a carico di funzionari e politici, privati e pubblici. E’ giusto attendere gli esiti di inchieste appena iniziate, come a Firenze, ma le notizie disponibili descrivono una cricca ignobile volta ai propri interessi e alle proprie poltrone.

  • 11/9, ora l’America sa che il governo le ha mentito

    Scritto il 06/10/13 • nella Categoria: segnalazioni • (13)

    Hanno davvero assassinato tremila innocenti per poi avere l’alibi per invadere il mondo? I retroscena sull’11 Settembre, ancora giudicati “puro delirio cospirazionista” dal mainstream, stanno facendo passi da gigante: di fronte all’aggressione della Siria, l’ex deputato Dennis Kucinich ha detto che gli Stati Uniti «diventeranno ufficialmente l’aeronautica militare di Al-Qaeda», ma l’America ne ha avuto abbastanza: nove americani su dieci erano contrari all’invasione. E a proposito dell’11 Settembre, un incredibile 84% delle persone oggi dice che il governo sta mentendo. «Disponiamo di precedenti documentati storicamente che dimostrano come il governo sia pronto a commettere i peggiori crimini contro la propria stessa popolazione». Grazie a “Consensus 9/11”, il board di tecnici indipendenti che ha smontato la verità ufficiale, emerge in tutta la sua minacciosa potenza la tesi peggiore, quella della strategia della tensione: senza esplosivo, le Torri Gemelle non sarebbero mai crollate. Lo dicono ex funzionari dell’intelligence, ingegneri, vigili del fuoco.

  • Salvare le api? Può servire anche un fiore sul davanzale

    Scritto il 06/10/13 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Vuoi salvare le api? Fallo piantando un fiore. È il consiglio di Greenpeace che, attraverso la campagna “Salviamo le api”, da tempo cerca di sensibilizzare anche il pubblico italiano alla tutela di questi importantissimi insetti. Che, insieme a bombi, farfalle, mosche, permettono il processo naturale di impollinazione. «Senza gli insetti impollinatori, molti esseri umani e animali avrebbero difficoltà a trovare il cibo di cui hanno bisogno per la loro alimentazione e sopravvivenza», fa presente l’associazione ambientalista: «Delle 100 colture da cui dipende il 90% della produzione mondiale di cibo, 71 sono legate al lavoro di impollinazione delle api». Per aiutare le api non si devono solo firmare petizioni o prediligere prodotti per cui non sono stati utilizzati pesticidi. Si possono fare cose ancora più concrete, seppur semplici. Come coltivare alcune piante: borragine, aneto, rosmarino, timo, coriandolo, sono solo alcuni dei semi consigliati da Greenpeace per creare delle piccole ma preziose “Aree salva-api”, che permettano a questi piccoli animali di trovare cibo e rifugio.

  • Lampedusa, l’Europa di Schengen e l’Italia di Alfano

    Scritto il 05/10/13 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Ancora una volta, di fronte all’ennesima strage del proibizionismo, questa volta di proporzioni agghiaccianti, si prova ad additare come unici responsabili gli “scafisti”. Arrestare qualche povero disgraziato, di solito egli stesso esule o migrante, vale a tacitare le nerissime coscienze dei tanti che concorrono a perpetuare e moltiplicare l’ecatombe mediterranea. Serve ad additare un capro espiatorio per occultare le responsabilità dei decisori europei e dei ceti politici nostrani, di ogni tendenza, che del proibizionismo e della politica dei “respingimenti” hanno fatto un dogma da rispettare ad ogni costo umano. Solo una quindicina di giorni fa Angelino Alfano, feroce “colomba”, dichiarava che «va potenziata la frontiera europea nel Mediterraneo e il ruolo di Frontex, anche perché in questi flussi si annidano cellule terroristiche».

  • Come potremmo salvarci, e perché la Merkel lo impedirà

    Scritto il 05/10/13 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Salvare l’Europa in sole quattro mosse: salvataggio delle banche pericolanti coi fondi del Mes, riduzione del debito con emissione di bond garantiti dalla Bce, un piano speciale per il rilancio degli investimenti produttivi e un paracadute di solidarietà sociale per non lasciare nessuno in preda alla disperazione. Tutto tecnicamente possibile, se solo i politici lo volessero. Purtroppo, sostiene Yanis Varoufakis, economista dell’università di Atene, nulla lascia supporre che si voglia davvero evitare la catastrofe. Per un motivo drammaticamente semplice: se accettasse di metter fine all’“economicidio” europeo, Angela Merkel perderebbe il suo attuale, immenso potere di ricatto. Per questo, alla vigilia delle elezioni, ha deliberamente ignorato l’invito del giornalista americano Bob Kuttner: una sorta di “Piano Merkel”, per cancellare gli orrori del rigore e farsi ricordare con gratitudine, anziché con odio.

  • Dal sangue di Lampedusa nasca una Carta del Futuro

    Scritto il 04/10/13 • nella Categoria: idee • (4)

    Incredibile nella sua ipocrisia, il mainstream italiano – politica e media – non si fa scrupolo di criticare la sordità dell’Europa di fronte all’ennesima strage degli innocenti, a Lampedusa, continuando a tacere sulla strage economica che la stessa Europa sta organizzando ai danni di altri innocenti, i popoli dei paesi mediterranei, strangolati nella spirale senza fine del ricatto finanziario che produce povertà, disperazione e suicidi. «È stato molto significativo che il primo viaggio apostolico di Papa Francesco, a luglio, sia stato proprio a Lampedusa, lungo una riva che è snodo di tragedie planetarie, tradotte in infinite tragedie umane individuali», scrive Giulietto Chiesa, presidente del laboratorio politico “Alternativa”. «Si attende ancora, invece, un risveglio di tutte le classi dirigenti europee, che però, in quelle acque, vedrebbero rispecchiarsi le proprie facce, ossia le cause delle tragedie».

  • Diversamente italiani, uniti per obbedire ai nostri boia

    Scritto il 04/10/13 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Questo governo fa ancora più schifo di quello che l’ha preceduto. I ministri sono gli stessi, i voti che riceve per la fiducia pure, ma è tutto ancora più sfacciato. Prima il governo Letta dichiarava di esistere per stato di necessità, per costrizione parlamentare. Ora rinasce nella convinzione euforica del Pd e dei transfughi del Pdl, e anche nella frustrata e velenosa reazione di Silvio Berlusconi al destino giudiziario che lo attende. Tutto il Palazzo gioisce, “Corriere della Sera” e “La Repubblica”, Confindustria e Cgil Cisl Uil, conferenza episcopale e Borsa hanno il governo vero che chiedevano. Naturalmente contento è il governo tedesco dell’Europa, che ha spinto come non mai per questo sbocco, trovando nuovi statisti di riferimento nel ministro delle leggi per la precarietà Sacconi, nell’uomo della sanità lombarda Formigoni, nel ministro dell’interno Alfano che porta gli alpini dall’Afghanistan in val di Susa, e in tanti altri democratici modello, tra cui il noto omofobo Giovanardi.

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