Archivi degli autori 
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Gino Strada: smontata la montatura contro Emergency
Liberi, dopo una settimana col fiato sospeso. «E’ stata smontata la montatura organizzata per tentare di screditare Emergency», commenta Gino Strada, salutando la liberazione di Marco Garatti, Matteo Dell’Aira e Matteo Pagani, sequestrati dai servizi segreti afghani nell’ospedale di Lashkargah dove le forze governative, supportate da soldati Nato della missione Isaf, avevano rinvenuto armi in uno strano blitz eseguito il 10 aprile dopo aver allontanato per 45 minuti il personale della Ong. Liberati perché non colpevoli: caduto il sospetto (ridicolo) di fiancheggiare il terrorismo, anche se dietro l’attacco a Emergency si intravede un oscuro disegno per colpire l’Italia in Afghanistan.
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Maggiani: orfani e felici, canto la mia gente libera
“Meccanica celeste” non è un titolo originale. “Meccanica celeste” è il titolo che di solito si dà al manuale per sostenere il primo esame di astronomia. La meccanica celeste è il sistema su cui crediamo si regga l’universo intero. Meccanica celeste è la macchina che sostiene l’universo. E io racconto la storia di un piccolissimo, modestissimo universo. Che è l’universo di un popolo, di un piccolo popolo, in una piccola terra. E comunque sia, pur piccolo e insignificante che possa essere quel popolo e quella terra, comunque è un universo: un universo che si regge su una sua celeste meccanica.
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Il Mare di Mezzo, l’orrore al tempo dei respingimenti
Una coraggiosa esplorazione sulle due sponde del Mare Mediterraneo lungo le rotte dei viaggiatori di ieri e di oggi: donne e uomini (e non di rado, bambini) che cercano un futuro e trovano una barriera di acciaio e pregiudizio, alla mercè di mercanti di esseri umani, feroci carcerieri e crudeli accordi internazionali, come quello tra Italia e Libia. E’ il tema del nuovo libro-denuncia di Gabriele Del Grande, fondatore di “Fortress Europe”, autore di “Mamadou va a morire” e del documentario “Come un uomo sulla terra”.
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Liberi subito: l’Italia pretenda giustizia per Emergency
Liberi subito: è lo slogan della manifestazione del 17 aprile (in piazza San Giovanni anziché piazza Navona, vista la quantità di adesioni) sintetizzato graficamente da Vauro, per chiedere – dal cuore della capitale – l’immediato rilascio degli operatori umanitari di Emergency sequestrati dai servizi segreti afghani durante un blitz all’ospedale di Lashkargah in collaborazione con forze Nato. Amnesty International e l’Onu hanno intanto chiesto al governo di Kabul di garantire giustizia e diritto di difesa ai nove operatori di Emergency (sei afgani e tre italiani) attualmente detenuti, non si sa neppure in quale struttura, con l’incredibile accusa di aver fiancheggiato il terrorismo talebano.
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Erri De Luca con Emergency, Cavalli: Italia, che vergogna
Trecentomila firme, alla vigilia della manifestazione nazionale indetta il 17 aprile a Roma, in piazza Navona dalle ore 14.30, a sostegno di Emergency dopo l’arresto di tre operatori umanitari con l’accusa (ridicola) di fiancheggiare terroristi e la chiusura dell’ospedale di Lashkargah, ingombrante avamposto contro i crimini di guerra e unico presidio sanitario nella regione dell’Helmand. «Sono convinto che contro Emergency sia stata attuata una manovra militare per rimuovere un testimone scomodo, un organo di pace», dichiara Erri De Luca.
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Addio Raimondo, principe che archiviò il talento anarchico
«Se mi guardo indietro rifarei tutto quello che ho fatto. Tutto. Mi risposerei anche. Con un’altra, ovviamente». Parola di Raimondo Vianello, spentosi il 15 aprile all’età di 87 anni dopo mezzo secolo di carriera, televisiva e cinematografica, in tandem prima con Ugo Tognazzi e poi con la moglie, Sandra Mondaini. «Il sodalizio con Sandra è stato un mezzo di trasporto per andare ovunque», scrive Antonio Dipollina su “Repubblica”, salutando «il più grande battutista-improvvisatore in circolazione, con il cinismo di fondo coniugato a una capacità strepitosa di far ridere, sempre al momento giusto».
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Choc a scuola: bambini poveri a digiuno, per castigo
Qualche giorno fa, stando davanti al video e seguendo un telegiornale, Franca ed io siamo rimasti sconvolti. La cosa si è ripetuta anche nei giorni successivi. Siamo venuti a sapere che proprio qui, in Lombardia, in un complesso di scuole per l’infanzia, elementari e medie, ci sono dei bambini che al momento della distribuzione del cibo nella mensa si sono trovati con davanti un piatto, dentro al quale c’era un pezzo di pane, e un bicchiere d’acqua; mentre nel piatto degli altri bimbi c’era pastasciutta, e appresso formaggio e anche la frutta. Perché?
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I gay sono pedofili? La Francia censura Bertone
Gay uguale pedofili? L’accostamento tra omossessualità e pedofilia è «inaccettabile». Il governo francese ha espresso una dura «condanna» per le parole pronunciate il 12 aprile a una radio cilena dal segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone. La Francia è il primo Stato a prendere una posizione decisa sulla vicenda, come fece già in passato durante la polemica scoppiata per le parole di Benedetto XVI, in Africa, in merito all’Aids e all’uso dei preservativi. La “buona opinione” dei francesi per il Papa, che nel 2008 era al 53%, secondo un sondaggio Csa è ora scesa al 33%.
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Soliles, sportello etico: lavoro per idee migranti
Buone idee ma niente soldi per realizzarle? Non c’è problema, se ne può parlare a Soliles, associazione di volontariato che sostiene i progetti etici di chi non ha risorse. Risultati? Di ogni genere: dal carcere, dove i detenuti collaborano con Armani per realizzare prodotti distribuiti da Coop e Feltrinelli, alla Sardegna, dove è possibile “adottare” una pecora allevata a distanza, dividendo i frutti del suo latte. L’ultima iniziativa, Mairi, è una forma di micro-credito per aiutare le idee degli immigrati. Per dare più forza al progetto, ora è possibile devolvere a Soliles il 5 per mille.
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Moni Ovadia: Emergency, volto umano dell’Occidente
Da quando ho incontrato Gino Strada sono sempre stato al suo fianco e mi considero parte della famiglia di Emergency. A questa Ong è stata tesa una trappola vile: ricorda quando i nazisti si sparavano addosso per giustificare l’invasione della Polonia. Ci tengo a mostrare tutto il mio affetto per lo staff di Emergency e per Gino, un uomo pronto a varcare il confine dell’Afghanistan su un mulo, rischiando l’infarto, pur di raggiungere i suoi ammalati.
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Salviamo Biancaneve, non il Principe Azzurro
Le favole, in fondo, sono solo favole: è insito nel loro stesso nome che sono cose che non si avverano e non è che ci sentiamo dei fini intellettuali a stare qui a discutere di Cenerentola e Biancaneve. Ma tant’è… Il fatto ormai è noto: il ministro dell’Uguaglianza del governo spagnolo, Bibiana Aido, ha lanciato nelle scuole e fra gli educatori una campagna per mettere al bando le favole tradizionali (quelle in cui l’eroina vessata viene salvata dall’arrivo provvidenziale del principe azzurro), sostituendole con favole un po’ più realistiche, dove le protagoniste se la cavano da sole.
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Italia offesa dall’Afghanistan, il governo protesta
Finalmente il governo italiano si muove per difendere Emergency: una lettera del premier Silvio Berlusconi sarà recapitata il 14 aprile al presidente dell’Afghanistan, Hamid Karzai, insieme ad un “messaggio personale” del ministro degli esteri, Franco Frattini. «È ora che chi di dovere si dia una mossa», incalza Gino Strada da SkyTg24. «L’Italia ha tutti i mezzi per poter dire semplicemente “consegnateci i nostri tre connazionali subito e in ottime condizioni”». L’arresto è «una manovra politica» per screditare Emergency, manovra «molto offensiva per il nostro paese».