LIBRE

associazione di idee
  • idee
  • LIBRE friends
  • LIBRE news
  • Recensioni
  • segnalazioni

Archivio del Tag ‘Angela Merkel’

  • Sapelli: il nemico è l’euro, non il debito. Monti? Ignorante

    Scritto il 03/5/12 • nella Categoria: idee • (22)

    Le banche italiane già tutte fallite? Sto solo dicendo che questa grande ondata di liquidità è andata alle banche, non è finita all’economia reale. Questo spiega perché noi siamo davanti a un pericolo di deflazione gravissima: vuol dire che si abbassano i prezzi e nessuno lavora più, le imprese non hanno più nessun interesse a lavorare. E’ quello che sta capitando adesso: non hai più marginalità. E un’impresa su tre, dopo Natale, ha chiuso. Quindi: l’ossessione del debito pubblico è una fola degli economisti neoclassici che scrivono sul “Corriere” e dicono cose teoricamente non sostenibili. Nel 2008 dicevano che la crisi non esisteva. Io, avessi detto una cosa così, non sarei più uscito di casa per la vergogna.

  • Rigore, anche l’Onu ci boccia: sofferenze inutili e dannose

    Scritto il 02/5/12 • nella Categoria: segnalazioni • (2)

    “Rigore” fa rima con recessione, anticamera della depressione. Specie nell’Europa meridionale, «nei paesi che hanno maggiormente cercato l’austerity», la situazione economica «ha continuato a peggiorare», facendo crollare l’occupazione. A parlare, testualmente, di “fallimento”, sono nientemeno che gli analisti delle Nazioni Unite. Una dura sentenza: le politiche fondate sui tagli selvaggi alla spesa sociale promossi dall’Europa guidata da Merkel e Sarkozy, cui ora – buon ultimo – si accoda anche Mario Monti, sono «incapaci di stimolare gli investimenti privati». Per gli economisti dell’Ilo, l’International Labour Organization dell’Onu, nel corso del 2012 il numero dei disoccupati nel mondo aumenterà ancora, raggiungendo la cifra di 202 milioni di persone contro i 196 attuali. Il problema principale: accesso al lavoro sempre più difficile, per i giovani.

  • No-Imu, rivolta fiscale contro la “patrimoniale dei poveri”

    Scritto il 01/5/12 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    Primi segnali di rivolta nell’Italia ricattata dai poteri forti della finanza mondiale, che hanno imposto il governo Monti per tagliare la spesa sociale fino a pretendere la follia del pareggio di bilancio: lo Stato non più sovrano e ridotto a campare di tasse, senza poter più investire un solo euro sui cittadini. Il primo a sollevarsi è stato Paolo Barnard: «Sbagliato pagare le tasse per un totale che superi il 40% del Pil, il saldo deve restare attivo a favore della popolazione», tenendo conto che oggi la spesa pubblica sfiora il 50% del prodotto interno lordo. Se Barnard propone una “autoriduzione” orizzontale dei tributi, la battaglia politica si concentra sull’Imu, l’imposta sulla casa che resuscita l’Ici: abolirla fu un errore, dice Monti, rimproverando Berlusconi. Proprio la rivolta contro l’Imu viene ora agitata da Roberto Maroni, che spera di far dimenticare gli scandali della Lega. E il Piemonte di Roberto Cota sarà la prima Regione italiana a “licenziare” Equitalia. Concorde persino il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.

  • In Svizzera 50 miliardi evasi: Monti non li vuole incassare

    Scritto il 30/4/12 • nella Categoria: segnalazioni • (2)

    I soldi sono lì, a portata di mano, facili da incassare. E tutti in una volta, senza stare a racimolare un miliardo qua e uno là tra accise sulla benzina e i blitz utili, e spettacolari, come quello di ieri della Guardia di Finanza negli agriturismi in vista del ponte del Primo maggio. Nelle casse delle banche svizzere si stima ci siano almeno 150 miliardi di euro degli evasori italiani e lo Stato potrebbe prendersene fino a 50. Ma al governo non sembrano interessare. “Full compliance”, piena conformità. È questa l’espressione che toglie ogni alibi al governo Monti. Nella conferenza stampa di mezzogiorno del 17 aprile il commissario europeo alla Fiscalità, Algirdas Šemeta, spiega ai giornalisti che gli accordi di Gran Bretagna, Germania e Austria con la Svizzera sono compatibili con il diritto comunitario . E quindi nel 2013 produrranno i loro effetti.

  • No ai banchieri: nonostante l’Italia, l’Europa s’è desta?

    Scritto il 25/4/12 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    Nonostante il tragicomico Bersani, che tenta di festeggiare Hollande quando i socialisti in Francia propongono l’esatto contrario della politica del Pd in Italia – cioè il “no” all’Europa del rigore, che impoverisce tutti tranne i ricchi e i banchieri – proprio il fronte “no-euro” potrebbe presto diventare il primo “partito”, nell’Europa piegata dalla crisi. A partire dai francesi, gli elettori si schierano contro le politiche dell’Unione Europea, la moneta unica e le ricette della banca centrale. Mentre in Italia i vecchi partiti sigillano il “grande sonno” nella cassaforte politica di Mario Monti, il resto dell’Europa sembra finalmente svegliarsi: in Olanda e Repubblica Ceca il governo è caduto in mancanza di un accordo “lacrime e sangue” come quello italiano, la Polonia in fase di crescita si guarda bene dall’adottare l’euro e persino nel Regno Unito, che non ha mai rinunciato alla sterlina, vola nei sondaggi il partito che chiede l’uscita dall’Unione Europea, mentre l’austerità fa crollare i consensi del governo Cameron.

  • Avviso a Monti e Bersani: la Francia boccia la loro Europa

    Scritto il 23/4/12 • nella Categoria: segnalazioni • (2)

    L’Europa è stanca: di “rigore” si può morire, e non se ne vede il motivo. Mentre l’Olanda andrà ad elezioni anticipate, in mancanza di un accordo politico “lacrime e sangue” per rispettare i diktat di bilancio del Fiscal Compact – lo Stato obbligato a ridurre ulteriormente la spesa sociale per contenere il debito – il primo turno delle presidenziali francesi punisce “Merkozy” e premia sia la sinistra di François Hollande che l’estrema destra di Marine Le Pen, entrambe contrarie alla “dittatura della Bce”. A differenza dell’Italia, dove Pd e Pdl al riparo di Mario Monti eseguono alla lettera il programma di austerity imposto da Bruxelles, o della Spagna, dove il neopremier Mariano Rajoy applica le durissime direttive di Francoforte, da Parigi ad Amsterdam la scure tecnocratica dell’eurocrisi sembra destinata ad incontrare un ostacolo imprevisto: la politica.

  • La casta che ha ucciso la politica ora la chiama antipolitica

    Scritto il 16/4/12 • nella Categoria: idee • (8)

    Allarme “antipolitica”: di fronte al verdetto dei sondaggi, ora la casta ha paura. Bersani, alleato di Berlusconi nel sostegno al governo Monti, finge di stupirsi del successo annunciato per il movimento di Beppe Grillo. E persino Vendola, a metà del guado – tra la foto-ricordo del summit di Vasto e la tentazione di smarcarsi dal vecchio centrosinistra – oggi taccia di “populismo” l’ex comico genovese. Il momento è cruciale: Monti sta smantellando quel che resta del nostro Stato sociale, inaugurando una restaurazione autoritaria epocale. E alla disaffezione degli italiani – solo uno su due alle urne, stando alle intenzioni di voto – si aggiunge anche il disgusto per la tangentopoli leghista, mentre chi ieri strillava contro le cricche e le caste oggi sostiene il “governo dei banchieri” insieme a Silvio Berlusconi.

  • Zombie dell’800: il governo degli affari ci dichiara guerra

    Scritto il 24/3/12 • nella Categoria: idee • (1)

    Credo che oramai sia evidente che tutti i movimenti, tutte le lotte in corso in questo paese, per quanto differenti negli obiettivi e nelle storie, hanno di fronte lo stesso avversario che argomenta allo stesso modo. I metalmeccanici, da poco scesi in piazza con rabbia e orgoglio, sono di fronte alla devastazione del contratto nazionale e delle più elementari libertà nei luoghi di lavoro. Milioni di altri lavoratori subiscono le stesse aggressioni senza avere la stessa forza o senza essere chiamati alla lotta da un sindacalismo confederale sempre meno capace di reagire. In valle Susa nel nome degli affari, della competitività, del “lo vuole l’Europa”, si sta procedendo a una sopraffazione democratica e ambientale tra le più gravi della storia della Repubblica.

  • Licenziare per crescere? Barnard: siete bugiardi e criminali

    Scritto il 15/3/12 • nella Categoria: idee • (17)

    Licenziare per crescere? Follia, ossimoro. Ma attenti: il nuovo dogma riciclato dal club di Mario Monti in realtà è roba vecchia. La coniò cent’anni fa l’economista inglese Arthur Cecil Pigou, alfiere della scuola “neoclassica” europea, nemica dell’economia democratica fondata sulla condivisione progressiva della ricchezza prodotta. Quello di Pigou non era un errore, ma un calcolo: impoverire milioni di lavoratori significa innanzitutto concentrare fortune inaudite nelle mani di pochissimi “rentiers”, veri eredi dei nobili che in Francia nel 1789 esasperarono il paese fino a far scoppiare la Rivoluzione. Come può un lavoratore amputato nel reddito essere poi colui che consuma abbastanza da sorreggere l’economia a cui l’azienda stessa si rivolge? E, come disse Keynes: in un’economia che soffre per il calo dei consumi, a loro volta come fanno le aziende ad assumere lavoratori?

  • Theodorakis: la Grecia ha aperto la porta al suo assassino

    Scritto il 20/2/12 • nella Categoria: idee • (7)

    Esiste un complotto internazionale che ha l’obiettivo di cancellare il mio paese. E’ iniziato nel 1975 opponendosi alla civiltà neo-greca, è continuato con la distorsione sistematica della nostra storia contemporanea e della nostra identità culturale e adesso sta cercando di cancellarci anche materialmente con la mancanza di lavoro, la fame e la miseria. Se il popolo greco non prende la situazione in mano per ostacolarlo, il pericolo della sparizione della Grecia è reale. Io lo colloco entro i prossimi 10 anni. Di noi, resterà solo la memoria della nostra civiltà e delle nostre battaglie per la libertà.

  • Pietà per l’orso: una nuova religione che salvi noi cannibali

    Scritto il 18/2/12 • nella Categoria: idee • (6)

    Quando Berlusconi è caduto, sotto il Quirinale suonava l’orchestra della Resistenza Musicale Permanente, uno dei tanti movimenti antiberlusconiani, il cui coro ha cantato l’Alleluia di Händel. Poi Monti è stato accolto col consenso quasi generale della popolazione, senza che si conoscesse il suo programma: lui, del resto, era il salvatore. «L’accoglienza che gli è stata fatta – scrive il poeta Carlo Bordini – mi ha fatto pensare all’accoglienza che fece Roma a Hitler nel 1938», riservando «un entusiasmo delirante» al messia del nazismo. Ammettiamolo: il mondo è a pezzi. La soluzione? Semplice: abolire la proprietà privata. Mission impossibile, naturalmente, per colpa del socialismo storico: l’orrore scatenato dal totalitarismo sovietico ha frenato ogni possibile evoluzione libertaria, lasciando campo libero alla ferocia schiavistica del capitalismo.

  • Debito in euro, moneta straniera: noi come il Terzo Mondo

    Scritto il 15/2/12 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Le persone come il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble non sembrano capire che paesi fortemente indebitati sono in una posizione di grave svantaggio perché sono praticamente diventati fortemente indebitati in una valuta estera, l’euro. Non lo controllano, e quindi si trovano nella stessa posizione in cui erano i paesi del terzo mondo dell’America Latina agli inizi degli anni ‘80, quando quei paesi cominciarono ad indebitarsi in dollari. Una situazione che è durata per decenni. L’Europa deve affrontare un decennio perduto. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di obbligazioni in euro e di un nuovo patto fiscale dell’Ue. La Germania ha gestito male l’operazione di salvataggio, fornendo aiuti a tassi di interesse penali che hanno portato all’aumento dell’indebitamento greco. Ecco perché oggi la Grecia non può essere salvata.

  • Page 51 of 54
  • <
  • 1
  • ...
  • 45
  • 46
  • 47
  • 48
  • 49
  • 50
  • 51
  • 52
  • 53
  • 54
  • >

Libri

UNA VALLE IN FONDO AL VENTO

Pagine

  • Libreidee, redazione
  • Pubblicità su Libreidee.org

Archivi

Link

  • Border Nights
  • ByoBlu
  • Casa del Sole Tv
  • ControTv
  • Edizioni Aurora Boreale
  • Forme d'Onda
  • Luogocomune
  • Mazzoni News
  • Visione Tv

Tag Cloud

politica Europa finanza crisi potere storia democrazia Unione Europea media disinformazione Ue Germania Francia élite diritti elezioni mainstream banche rigore sovranità libertà lavoro tagli euro welfare Italia sistema Pd Gran Bretagna oligarchia debito pubblico Bce terrorismo tasse giustizia paura Russia neoliberismo industria Occidente pericolo Cina umanità globalizzazione disoccupazione sinistra movimento 5 stelle futuro verità diktat sicurezza cultura Stato popolo Costituzione televisione Bruxelles sanità austerity mondo