Archivio del Tag ‘Boris Eltsin’
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Grillo: non fermerete la rivoluzione della verità
Kamikaze della perestrojka: così lo staff di Gorbaciov etichettò, all’epoca, l’oscuro e ambiguo Boris Eltsin, che strattonava l’uomo del Cremlino per affrettare le riforme e poi, una volta al potere, instaurò la “democratura” di Mosca, in seguito corretta – a modo suo – da Vladimir Putin. Non corre quei rischi il kamikaze dell’antipolitica italiana, Beppe Grillo, il pirata della Rete, principe delle incursioni mediatiche più esplosive degli ultimi anni, da quando cioè il crollo del Muro di Berlino ha trascinato con sé anche i rottami della Prima Repubblica italiana, traslocati precariamente nella Seconda, ereditati da Silvio Berlusconi e “smascherati”, prima che da chiunque altro, dal comico genovese.
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Kasyanov: come l’Europa finanziò la rielezione di Eltsin
«Siamo in emergenza, mi servono soldi: se non pago le pensioni e gli stipendi ai militari entro il Primo Maggio, come ho promesso, qui può succedere di tutto». Parola di Boris Eltsin. Nel 1996, il presidente russo rivolse questa pressante richiesta d’aiuto al presidente francese Jacques Chirac e al cancelliere tedesco Helmut Kohl. Lo rivela il libro che sta per pubblicare Mikhail Kasyanov, premier a Mosca dal 2000 al 2004 e soprannominato “mister 2%”, annota Giulietto Chiesa, «in ricordo della percentuale che, come primo ministro di Russia, sembra percepisse in occasione di ogni affare di Stato».
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Dragosei: l’Occidente deve temere la nuova Russia?
Dal comunismo al consumismo (degli oligarchi), passando attraverso l’ex Kgb e i suoi “silòviki”, gli uomini forti che hanno sorretto Vladimir Putin nella campagna intrapresa per riprendere il controllo del paese dopo l’ambigua e caotica stagione inaugurata da Boris Eltsin sulle ceneri dell’Urss, impero ereditato dalla generosa perestrojka di Mikhail Gorbaciov e poi minacciato dall’intraprendenza della Nato alle sue frontiere. Ora tutto è cambiato, ancora una volta: l’Occidente deve quindi temere la nuova Russia? E’ la domanda a cui tenta di rispondere Fabrizio Dragosei, corrispondente del “Corriere della Sera” da Mosca, autore del volume “Le stelle del Cremlino”.
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Assassinata Natalia Estemirova, erede della Politkovskaja
Un’altra vittima della guerra sporca che da oltre un decennio devasta la Cecenia: la giornalista Natalia Estemirova, 50 anni, erede di Anna Politkovskaja, è stata uccisa dopo esser stata rapita nella capitale, Grozny, il 15 luglio. Il corpo è stato rinvenuto in Inguscezia, crivellato di colpi. La donna, attiva nell’organizzazione per i diritti umani “Memorial”, indagava sugli abusi del governo filo-russo guidato da Ramzan Kadyrov, dal quale aveva ricevuto minacce. La Estemirova, che vinse il premio Anna Politkovskaya e il Nobel Women’s Initiative, istituito dalle donne vincitrici del Nobel per la Pace, stava lavorando ad una storia di violazioni dei diritti umani in Cecenia.
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Faccia di Mitra, a teatro la Cecenia di Nicolai Lilin
Va in scena il 2 giugno alla Festa dei Popoli di Casale Monferrato lo spettacolo “Faccia di mitra”, di Franco Collimato, scritto qualche anno fa dopo l’incontro con Nicolai Lilin (”Educazione siberiana”, Einaudi) prima ancora che Lilin scrivesse l’opera prima, autobiografica, presentata il 3 aprile da Roberto Saviano su “Repubblica”. Se nel libro la Cecenia è solo sfiorata, il monologo teatrale di Collimato, attore e regista, è interamente incentrato sull’esperienza bellica vissuta dal giovane scrittore russo di origine siberiana: un incubo, anche per un ragazzo proveniente dal clan fuorilegge di Bender, dove fu educato per diventare un “criminale onesto”.