Archivio del Tag ‘cabala’
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Putin resiste al regime globalista che ha liquidato Trump
Chi ci guadagna, nel trascinare verso terreni ignoti una crisi come quella ucraina? Posso dire chi ci perde: innanzitutto il popolo ucraino, sacrificato per coprire gli interessi di una élite che ha come unico obiettivo quello di accerchiare Putin, buttarlo fuori dai giochi ed escluderlo, come player, dal processo in corso, cioè il malaugurato Nuovo Ordine Mondiale. Questo è il disegno: sfruttare l’Ucraina come casus belli per assediare Putin e costringerlo a una fuoriuscita dalla scena politica internazionale, per poi probabilmente sostituirlo con qualcuno che possa adeguarsi all’Agenda 2030 e quindi alla realizzazione di un New World Order al di sopra degli interessi nazionali, al di sopra dei popoli e delle loro tradizioni e identità. E’ una specie di élite dominante, non eletta da nessuno, che si arroga il potere di regolare le sorti del mondo. C’è qualcuno che evidentemente non cede, rifiutandosi di accettare questo. E allora, così come hanno eliminato Trump dalla scena politica con i brogli del 2020, oggi stanno cercando di portare Putin a una situazione di esasperazione.Spaccano in due l’Ucraina e alimentano lo scontro con la vecchia logica del “divide et impera”. Chi ci guadagna è l’élite globalista, anche se forse sta tirando un po’ troppo la corda. Credo che la Cina, probabilmente, avrà un ruolo fondamentale nella mediazione di questa crisi, che purtroppo in questi giorni sta volgendo al peggio. Riusciranno a rovesciare Putin? Così come il Deep State ha cercato di tessere la sua ragnatela negli Stati Uniti e in Europa, c’è sicuramente un Deep State anche in Russia, che è collegato agli stessi centri di potere ai quali appartengono gli altri Deep State, quello americano e quello europeo: la matrice è la medesima. Chiaramente, il tentativo – attraverso le sanzioni – di portare la Russia in una condizione di crisi economica profonda, e quindi il tentativo di portare il popolo russo – attraverso il bisogno e la paura – a cacciare il proprio leader in virtù della fame, è una strategia subdola che, purtroppo, nella storia è stata sempre utilizzata, dalla matrice globalista che, nel corso dei decenni, è arrivata a imporre il suo progetto di Nuovo Ordine Mondiale, che include l’annientamento delle identità e delle culture nazionali, soprattutto quella cristiana.Se oggi il mondo conosce le dinamiche del Deep State è perché, in quattro anni, Donald Trump ha svolto un lavoro certosino nel cercare di illustrare, all’umanità intera, che cosa fosse questo Stato Profondo, questo “potere nel potere” fatto di gente mai eletta da nessuno, se non all’interno di una specie di “cabala planetaria” di autoproclamatisi potenti, in grado di regolare la vita delle nazioni al di là della volontà popolare. Una delle organizzazioni all’origine della crisi tra Ucraina e Russia è il World Economic Forum di Davos, di cui il signor Zelensky è membro. Proprio a Davos, Trump disse che il futuro appartiene ai patrioti, non all’élite globalista: questo, evidentemente, causò panico e terrore tra le fila dei potenti, che fino ad allora erano abbastanza occulti. Agivano attraverso svariate organizzazioni, ma i loro nomi e cognomi (le facce, i volti) erano ancora sconosciuti, ai più. Trump li ha esposti alla luce del sole, o oggi tutti noi sappiamo chi sono gli Schwab, i Rothschild, i Rockefeller, i Gates, i Biden, i Clinton.Questa specie di Spectre, che domina su tutto e tutti, oggi si sta muovendo quasi a carte scoperte: Zelensky, il Beppe Grillo ucraino, è stato “costruito” dall’oligarca ashkenazita Igor Kolomiosky, produttore della serie Tv che ha reso popolare l’attore, ora presidente ucraino. Un po’ la stessa dinamica che, in Italia, ha portato al potere il Movimento 5 Stelle. Oggi, quindi, vediamo all’opera un personaggio che sta guidando un paese, sacrificando il proprio popolo, per i piani oscuri di qualcun altro: e questo è piuttosto triste. Io credo che l’Ucraina abbia il diritto di essere una nazione indipendente, così come credo che le due autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, abbiano parimenti il diritto (visto che c’è stato un referendum, anche lì) di avere la loro autonomia, sia pure all’interno dell’Ucraina. Intervistato dal “Tempo”, lo stesso generale Paolo Inzerilli (già a capo del Sismi e di Gladio, struttura nata proprio per contrastare l’Urss) conferma che stiamo rischiando grosso, anche come Italia, in nome di interessi che vanno ben oltre gli apparenti scopi di questa guerra, cioè ben oltre l’indipendenza dell’Ucraina.Putin ha semplicemente richiesto a Kiev un disarmo e la garanzia che l’Ucraina non entri nella Nato. Anch’io penso sia opportuno che l’Ucraina diventi una nazione neutrale, uno Stato-cuscinetto, dove la parte russofona (nel Donbass e in Crimea) possa avere la propria autonomia, pur restando entro i confini statali ucraini, senza però essere discriminata. Ricordiamoci che questa guerra è iniziata nel 2014, sono otto anni che si trascina: questo è l’epilogo della guerra, la sua fine. E purtroppo ci siamo caduti anche noi, in questa guerra, probabilmente perché Joe Biden, vista la scarissima popolarità che sconta negli Usa, specie dopo la débacle afghana, sta cercando di spostare all’esterno l’attenzione del mondo, utilizzando l’arena ucraina come campo da gioco per dare in pasto all’opinione pubblica internazionale il nuovo cattivone di turno, il nuovo pazzo, il guerrafondaio. In realtà, negli ultimi anni, la Nato si è espansa verso Est in modo massiccio: Romania, Bulgaria, Lettonia, Lituania, Estonia. E la Russia, che ha accettato tutto questo storcendo il naso, non può pensare di avere a 180 chilometri da casa propria le batterie missilistiche puntatele addosso da un nuovo membro della Nato, che confina con essa.Chi sta pagando il prezzo più alto, purtroppo, oggi è il popolo dell’Ucraina, che è strumentalizzato e usato, da una parte e dall’altra, per rivendicare ognuno la propria egemonia. O meglio, Putin sta cercando di rifiutare l’egemonia del Nuovo Ordine Mondiale sulla Russia, e l’Ucraina viene utilizzata come terreno di scontro tra queste due visioni del mondo: una identitaria e nazionale, l’altra globalista e trasnazionale, oltre che realmente comunista. Paradossalmente, il comunismo oggi non è quello di Putin, ma è quello di Klaus Schwab, del Forum di Davos, della sinistra globalista europea della Fabian Society, quella che nasce dalla London School of Economics. Parla da solo il logo della Fabian Society, il lupo travestito da agnello: quello che stanno facendo (e l’abbiamo appena visto anche con il Covid) è il controllo sociale e l’annientamento progressivo della proprietà privata. Non a caso, con la scusa della pandemia, in Italia hanno chiuso 400.000 aziende. E ora, con la scusa della “green economy”, le proprietà che non si adegueranno verranno colpite dal governo.Lentamente, la nostra sovranità di cittadini viene meno: e c’è sempre qualcuno che pensa per noi e ci dice quando respirare, quando uscire di casa, quando poter andare a lavorare e quando no (non ci vai se non sei un cittadino modello, cioè se non hai il passaporto verde). Questo è il modello comunista cinese, il modello del lasciapassare per l’espatrio che era in vigore nella Ddr, la Germania Est. Oggi, purtroppo, i comunisti sono a Occidente. Non sottovalutiamo neppure i segnali di malcontento che emergono anche dai nostri vertici militari e da generali come Inzerilli e Marco Bertolini, alti ufficiali che hanno fatto la storia dell’intelligence italiana. Oggi, vedono che l’attuale primo ministro (mai eletto neppure come assessore in un piccolo Comune, ma paracadutato dalla finanza a guidare una nazione in un momento critico come questo), non osserva lo spirito dell’articolo 11 della Costituzione e non difende gli interessi dell’Italia, anche sul piano dei rapporti con la Russia e dell’energia, che per noi è necessaria.Berlusconi fece un ottimo lavoro, nel cercare di rendere l’Italia sempre più forte e più indipendente, sul piano energetico. Con la fine di quel governo, pian piano, ci siamo sottomessi agli interessi di qualcun altro: abbiamo ceduto alla Francia la leadership in Libia, abbiamo progressivamente perso tono, e oggi siamo un paese che non ha più quasi niente: soprattutto dopo due anni di cosidetta pandemia, ci troviamo in una condizione di disastro economico. Per rendersene conto basta fare un salto alla pompa di benzina, o dare un’occhiata alle bollette: tutto è aumentato, da quando Super-Mario è arrivato alla guida del paese. Mi domando: chi ce l’ha mandato, e perché? Ci stiamo giocando la democrazia e la libertà, mentre il governo – anziché quelli nazionali – fa gli interessi di qualcun altro. Oggi più che mai, si contrappongono due visioni del mondo: chi crede nella libertà, nell’identità dei popoli in una logica di cooperazione fra Stati indipendenti e sovrani, e chi invece vuole imporre un Nuovo Ordine Mondiale nelle mani di un’élite finanziaria di potenti che, attraverso la paura e il bisogno, dominano sul resto del mondo.Ecco perché oggi la Russia è il target da eliminare: è una spina nel fianco, perché impedisce il completamento del progetto, che – filosoficamente – è davvero “luciferino”, e adotta sempre gli stessi metodi. Berlusconi, ad esempio, fu tolto di mezzo – con la storia delle doninne – proprio dopo la crisi in Libia: occasione d’oro, per Francia e Germania, per liberarsi del vicino scomodo. E vogliamo parlare di come è stato liquidato Trump, che alle presidenziali aveva ottenuto 15 milioni di voti in più, rispetto a quattro anni prima? Conteggiando più volte le stesse schede elettorali è stato insediato Joe Biden, il cui figlio – Hunter Biden – è nel Cda di Burisma, il colosso dell’energia ucraina. E oggi il mondo rischia di dover affrontare una guerra su vasta scala: ma per chi? Per Schwab? Per Biden? Per gli interessi di un comico messo lì a sacrificare il proprio popolo in nome del potere di qualcun altro? Dobbiamo ricominciare a ripensare agli interessi nazionali. Vorrei tanto che ci fosse una classe politica come quella di un tempo: nonostante tutto, aveva il senso delle istituzioni nazionali.Mai prima d’ora, da parte italiana, c’era stata tanta determinazione nel sostenere una guerra – alla faccia della nostra Costituzione, più volte calpestata anche durante l’intera gestione Covid. Ancora una volta, lo stato d’emergenza conferisce i super-poteri a Super-Mario, che ha super-incasinato il nostro paese: ha super-fatto fallire 400.000 imprese e ha super-favorito i grandi centri finanziari transnazionali. Quindi mi domando: a chi giova, tutto questo? Sicuramente non al popolo italiano, tantomeno a quello ucraino. Dunque chi ne beneficia, se non un’élite di mascalzoni che vorrebbero dominare il mondo sul sangue, sul dolore e sul sacrificio dei popoli? Per tornare all’Agenda: di verde, la “green economy” non ha niente, esattamente come il Green Pass. Si punta esclusivamente alla sottommissione, delle persone e dell’economia reale, alle logiche di potere dell’alta finanza: l’unica cosa “green”, in questa storia, è il loro portafoglio. Il punto è questo: stiamo erodendo il tessuto sociale delle nazioni Ue. Stiamo rinunciando ai nostri diritti, alla nostra libertà, al nostro denaro (siamo arrivati al punto in cui non si può entrare in banca o in Posta senza il passaporto sociale).Stiamo arrivando a un lento e progressivo annientamento della proprietà privata, frutto del lavoro onesto (non della speculazione, che infatti non viene toccata: anzi, beneficia della crisi in cui viene gettata la maggioranza dei cittadini). Tutto questo è contro l’umanità. Quando si parla di geoingegneria, in nome del cosiddetto “global warming” (altra leggenda metropolitana) per ammettere che si vorrebbe “oscurare il Sole”, significa che siamo arrivati alla presunzione, da parte di questa élite di satrapi, di potersi “sostituire a Dio” e ridisegnare non solo l’economia e la vita delle persone, ma persino il creato, a loro immagine e somiglianza: e questo è inaccettabile. Io credo che servirebbe un soprassalto di dignità e di sano patriottismo, al di là di ogni schieramento ideologico: credo che ogni italiano dovrebbe amare il proprio bellissimo paese, a prescindere da come la pensa politicamente. Dovremmo riscoprire la nostra storia, la nostra cultura: per ritrovarci uniti, anziché divisi. Bisogna riscoprirsi italiani: e capire quanto stiamo perdendo, in nome del nulla.Persino durante la Guerra Fredda, l’Italia ha svolto un importante ruolo diplomatico di mediazione e pacificazione: a quello dovremmo tornare, abbandonando l’attuale linea (stupida, se non criminale) di asservimento agli interessi altrui. Noi dovremmo pensare, innanzitutto, a difendere il nostro paese e proteggere la nostra gente da chi ci vuole usare come agnello sacrificale per i suoi interessi. Ci si domanda se Putin sia consapevole, del fatto che la sua iniziativa lo esponga al rischio di essere defenestrato. Il problema è uno solo: probabilmente, la tenuta del potere di Putin è strumentale al fatto di non doversi inginocchiare davanti al totem del Nuovo Ordine Mondiale. Alla fine, credo che anche la lunga permanenza di Putin alla guida della Federazione Russa sia necessaria a tenere duro, di fronte al tentativo di sottomettere anche la Russia all’adorazione di Moloch, cioè al dominio dell’élite globalista. Lo scenario che viviamo è molto pericoloso: forse mai, dal dopoguerra, abbiamo rischiato tanto. Una guerra totale, su scala mondiale.Se la situazione precipitasse davvero, rischierebbero di saltare gli storici trattati sul controllo reciproco degli armamenti atomici. L’Europa dovrebbe essere la prima a mediare, invece – stranamente – sta soffiando sulla brace, invece di provare a spegnere l’incendio. Anziché operare fine diplomazia, l’Europa – con l’inasprimento delle sanzioni, con l’invio di armamenti – sta aumentando la tensione. Mi domando: cui prodest? Purtroppo, i ruoli si sono invertiti: oggi il comunismo ce l’abbiamo in casa, qui in Europa. Con questo non dico che Putin sia un santo. Dico che ha le sue ragioni, specie per le aree della Crimea e del Donbass. Non solo: non è stato rispettato il Trattato di Minsk, non è stata rispettata l’autonomia di Donetsk e Lugansk. E i morti del Donbass, chissà perché, non fanno rumore: non hanno mai surriscaldato le coscienze di nessuno. Ripeto: il popolo ucraino ha tutta la mia solidarietà. Ma attenzione: gli ucraini non stanno combattendo per la loro indipendenza nazionale, cui hanno certamente diritto; stanno combattendo per il Nuovo Ordine Mondiale, che è nemico giurato di qualsiasi identità, compresa la loro.Gli ucraini sono l’agnello sacrificale nelle mani del New World Order, che sfrutta il legittimo nazionalismo ucraino, strumentalizzandolo. Kira Raduk, una deputata ucraina vicina a Zelensky, si è fatta riprendere mentre imbraccia un kalashnikov e dice: non stiamo combattendo solo per la nostra indipendenza, ma anche per il Nuovo Ordine Mondiale. Lo ha ammesso: ma il Nuovo Ordine è nemico di qualsiasi indipendenza e di qualsiasi sovranità. Lo vedete, il paradosso? Si lasciano strumentalizzare facilmente, gli ucraini. Vale anche per l’uso (sempre strumentale) di un’ideologia come il nazismo, ormai condannata dalla storia. Prendiamo il famigerato Battaglione Azov: è stato messo in piedi dello stesso finanziatore di Zelenzy, cioè Igor Kolomiosky. Dunque a finanziare i neonazisti del Battaglione Azov è stato un ebreo (ashkenazita): è assurdo, ma è così.Le stesse insegne dell’Azov si richiamano direttamente al nazismo: in questo modo, purtroppo, si insultano persino le vittime della Shoah. Questi miliziani potrebbero compiere operazioni di pulizia etnica nel Donbass. Se si macchiassero di gravi colpe, però, proprio la loro etichetta “nazista” metterebbe al riparo i loro finanziatori. Le bandiere del Battaglione Azov rappresentano un utilizzo un po’ infantile della simbologia nazista. Ma, anche in questo caso, diventa comodo far ricadere su organizzazioni di ispirazione neonazista colpe che in realtà appartengono all’apparato. Strano, che un presidente come Zelensky tolleri il Battaglione Azov. Anche Zelenzky, tra l’altro, è lui ebreo ashkenazita: come Kolomiosky e la stessa deputata Raduk. Questi signori dovrebbero vergognarsi, in nome della memoria degli ebrei perseguitati dal regime nazista. Mi chiedo come possano utilizzare strumentalmente certi personaggi e certe simbologie, per fini che non sono assolutamente chiari. Dovrebbero vergognarsi perché, prima di tutto, sono ebrei: e dovrebbero avere più rispetto, per i propri antenati perseguitati.(Gianluca Sciorilli, dichiarazioni rilasciate a Fabio Frabetti di “Border Nights” nella diretta web-streaming su YouTube “La guerra dei mondi”, l’8 marzo 2022. Sciorilli è un analista indipendente esperto in intelligence, sicurezza e studi strategici).Chi ci guadagna, nel trascinare verso terreni ignoti una crisi come quella ucraina? Posso dire chi ci perde: innanzitutto il popolo ucraino, sacrificato per coprire gli interessi di una élite che ha come unico obiettivo quello di accerchiare Putin, buttarlo fuori dai giochi ed escluderlo, come player, dal processo in corso, cioè il malaugurato Nuovo Ordine Mondiale. Questo è il disegno: sfruttare l’Ucraina come casus belli per assediare Putin e costringerlo a una fuoriuscita dalla scena politica internazionale, per poi probabilmente sostituirlo con qualcuno che possa adeguarsi all’Agenda 2030 e quindi alla realizzazione di un New World Order al di sopra degli interessi nazionali, al di sopra dei popoli e delle loro tradizioni e identità. E’ una specie di élite dominante, non eletta da nessuno, che si arroga il potere di regolare le sorti del mondo. C’è qualcuno che evidentemente non cede, rifiutandosi di accettare questo. E allora, così come hanno eliminato Trump dalla scena politica con i brogli del 2020, oggi stanno cercando di portare Putin a una situazione di esasperazione.
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Meluzzi: accelerano, temono che la strage diventi vistosa
Personaggi come Umberto Galimberti e Giuliano Cazzola criminalizzano e patologizzano il dissenso, come ai tempi della psichiatria di Stato introdotta da Stalin? Credo che ci sia una grande strumentalità, e una serie di vantaggi sociali ed economici che derivano da questa parte in commedia, questa commedia tragicomica e grottesca alla quale siamo sottoposti tutti i giorni dai media mainstream. E credo ci sia anche un atteggiamento screziato di paranoia, a fronte di una patologia che ha una letalità bassissima. Però ricordo, a questi vecchi malvissuti, che chi pensa di poter sacrificare la libertà alla sicurezza, alla fine, non avrà né l’una né l’altra. Non avrà la sicurezza (non avrà “l’immortalità”), mentre alla libertà ha già rinunciato da tempo. E, avendo rinunciato alla libertà, ha rinunciato anche alla dignità, al poter andare con la propria faccia di fronte ad uno specchio al mattino (e di fronte al Tribunale della Storia, in tempi – ritengo – medio-brevi).
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Glazerson: “fine dei tempi” e messia ebraico nel 2021
Alcuni studiosi sostengono che sarebbe stato scoperto un codice biblico nascosto, che conterrebbe una imminente profezia sulla “fine del mondo” nel 2021 (o meglio, sulla fine dell’attuale sistema-mondo). E nel cuore di quei codici, scrive Henry Holloway sul sito inglese “Keep The Faith”, ci sarebbero anche le immancabili previsioni di Nostradamus: sempre sulla “fine del mondo”, inclusa però la venuta del messia ebraico, in arrivo proprio nel 2021. L’esegesi biblica tende a “smontare” il carattere profetico dell’Antico Testamento, dimostrando – sulla base della datazione dei testi – che si tratta invariabilmente di false profezie, scritte post-eventum. Ma non manca chi è pronto a vedere, tra quei versetti, anche avvenimenti recenti, come la tragedia della Shoah o addirittura gli attentati dell’11 Settembre e l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. La chiave di lettura per decodificare i messaggi cifrati sarebbe quella ghematrico-cabalistica, che permette di ricostruire gli eventuali messaggi nascosti assegnando precisi valori numerici a ogni parola, o meglio ad ogni singola lettera ebraica.A fare notizia – anche su YouTube – è oggi un venerando rabbino, Matityahu Glazerson, secondo cui proprio la Torah (riletta applicando l’informatica al metodo cabalistico) rivelerebbe ciò che sta per accadere. «Utilizzando l’algoritmo del computer – scrive Holloway – rabbi Glazerson afferma che la “fine dei tempi” è prevista per il 2021, dopo un “conto alla rovescia” iniziato nel 2016». Letteralmente: «La fine dei giorni, per il giudaismo, annuncia la venuta del messia ebreo che inaugurerà il regno di Dio: governerà durante l’Era Messianica, che vedrà la fine del mondo come lo conosciamo». Per il rabbino, la fonte “rivelatrice” sarebbe il Libro del Levitico. La testimonianza di Glazerson è stata raccolta anche nel documentario “Torah Codes” diretto da Richard Shaw, da poco scomparso. «Il testo biblico sembra quasi un codice informatico, a causa del modo in cui è stato scritto», ha detto il regista. «Con i computer di oggi, possiamo decodificare alcuni dei suoi misteri».Non ha nulla di cabalistico, invece, il rivoluzionario Quantum Financial System promosso da Trump e ora in dirittura d’arrivo: fissando il valore della moneta a quello dell’oro, spiazzerebbe l’attuale sistema delle banche centrali. In altre parole: moneta “gratuita”, tracciabile con la blockchain e non più soggetta a speculazione parassitaria. Fine del dominio finanziario? In teoria, questa sarebbe una vera “fine del mondo”, come conferma un economista come Luca La Bella su “Database Italia”. Testualmente: sarebbe l’altro “reset”, che Gunther Sonnenfeld chiama “Real and Better Reset”, stavolta dalla parte dei popoli. Accoppiando la fisica quantistica all’economia tramite l’intelligenza artificiale, il Qfs promette di «abolire i vecchi sistemi di debito e credito, che tradizionalmente ci hanno incatenato a coloro che hanno posseduto e controllato la nostra offerta di moneta». A farsene promotore è un cartello chiamato per ora “Alleanza”. La premessa: risorse monetarie illimitate, e a costo zero, per uscire dalla crisi Covid senza più l’incubo del debito.Quanto all’ipotetico messia ebraico, se ne fa un gran parlare: un influente gruppo ebraico come Regavim, che valuta imminente l’effettiva comparsa dell’atteso “salvatore del popolo ebraico”, ha denunciato il Comune di Gerusalemme dopo la scoperta di tunnel e scavi (non autorizzabili, secondo Regavim) tra il sottosuolo della cattolica Chiesa della Dormizione di Maria e il Monte Sion, dove sarebbero custodite le reliquie di David, leggendario sovrano ebraico. L’accusa ha dell’incredibile: qualcuno (a Roma) vorrebbe “clonare” i resti di Davide, per “fabbricare” geneticamente un nuovo messia cristiano. Tutto ciò accade nel 2021, con il mondo intero in preda all’ipnosi dell’emergenza Covid utilizzata per devastare l’economia e sospendere la democrazia.Alcuni studiosi sostengono che sarebbe stato scoperto un codice biblico nascosto, che conterrebbe una imminente profezia sulla “fine del mondo” nel 2021 (o meglio, sulla fine dell’attuale sistema-mondo). E nel cuore di quei codici, scrive Henry Holloway sul sito inglese “Keep The Faith“, ci sarebbero anche le immancabili previsioni di Nostradamus: sempre sulla “fine del mondo”, inclusa però la venuta del messia ebraico, in arrivo proprio nel 2021. L’esegesi biblica tende a “smontare” il carattere profetico dell’Antico Testamento, dimostrando – sulla base della datazione dei testi – che si tratta invariabilmente di false profezie, scritte post-eventum. Ma non manca chi è pronto a vedere, tra quei versetti, anche avvenimenti recenti, come la tragedia della Shoah o addirittura gli attentati dell’11 Settembre e l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. La chiave di lettura per decodificare i messaggi cifrati sarebbe quella ghematrico-cabalistica, che permette di ricostruire gli eventuali contenuti nascosti assegnando precisi valori numerici a ogni parola, o meglio ad ogni singola lettera ebraica.
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Dibbuk, l’altro nome del Covid: è il demone della paura
L’interpretazione cabalistica del nome Covid, che non è stato scelto a caso, è stata proposta da uno studioso rumeno-tedesco, Bogdan Herzog, che normalmente si occupa di geopolitica. Ora ha dimostrato di avere conoscenze particolari anche in ambito esoterico. La parola Covid, letta al contrario, diventa Divoc. Come noto, in ebraico sono importanti soprattutto le consonanti. Nell’ebraico non esiste la lettera V, e quindi la V di Covid si può rendere con la lettera Beth, che ha doppia valenza fonetica (V e B). Divoc, quindi, diventa Diboc (o Dibuc). Il Dibbuk, nella tradizione esoterico-cabalistica, è un’entità di quelle che, solitamente, si ritiene causino il fenomeno della possessione: potrebbe essere definito un demone, o anche un’entità disincarnata (una sorta di fantasma). Quindi “un’entità che possiede”: qualcosa che appartiene al dominio “sottile”, iper-fisico. Il fatto che dietro questa sindrome, con cui si è terrorizzato il mondo, vi sia qualcosa che appartiene a quest’ambito (e appunto, alla “possessione”) suggerisce la natura “diabolica” di questo disegno.Sapete, il diavolo spesso ci tiene a lasciare la sua firma. Questa interpretazione è stata ripresa anche da Maurizio Blondet. Secondo, me Bogdan Herzog ha colto un aspetto interessante. Nella sua analisi cita anche la famosa pecora Dolly: al contrario si legge Yllod (e anche Ylud ha un significato, in ebraico). Quindi, Herzog ha utilizzato una sorta di “decodifica” di certi nomi che sono stati usati, e che da un punto di vista cabalistico denotano un significato trans-umanista. In questo caso, si tratta di una lettura veramente esoterica di ciò che c’è dietro la facciata medico-scientifca (comunque fraudolenta, come sappiamo): indica la presenza di qualcosa di abbastanza oscuro. Questa interpretazione la trovo molto interessante. E comunque è un dato di fatto: leggendo Covid al contrario, la parola ebraica che viene fuori è esattamente quella, Dibbuk. E non credo sia una coincidenza: non credo che sia stato scelto a caso, questo nome. “COrona VIrus Disease” va bene, ma potevano sceglierle diversamente, le inziali: potevano essere disposte in modo diverso.Oltretutto, quello del Covid è un “eggregore nero” creato sostanzialmente dalla paura, suscitato e alimentato da una sistematica opera di terrorismo. Ma che ci sia qualcosa di effettivamente occulto, mantenuto in vita ritualmente, basta vederlo attraverso tutti i riti che sono associati a questa “pandemia”. Un esempio? Il saluto col gomito. Il saluto rituale – nei partiti politici, nelle religioni – viene sempre associato a un’operazione di “ricarica dell’eggregore”. Secondo gli studiosi che hanno decodificato gli strumenti occulti nel nazismo, il saluto romano in voga nella Germania hitleriana era un meccanismo con cui milioni di tedeschi “ricaricavano” il loro eggregore nero. Lo dice espressamente anche l’esoterista Franz Bardon in una delle sue opere, “Introduzione all’ermetica”. Sono piccoli rituali, non dichiarati, con cui le persone – inconsapevolmente – alimentano un eggregore. E quando un eggregore è collegato ai suoi membri in maniera non consapevole, è un eggregore necessariamente “vampirico”.Altro dato interessante: in questi giorni, primo anniversario del Covid, Boris Johnson ha fatto fare una sorta di rito laico a tutti gli inglesi. O meglio: a quelli che si sono voluti prestare a questo inquietante rito nero, per commemorare le vittime. Consisteva in questo: mettersi dietro la porta di casa, a un’ora precisa e tutti insieme, con una candela accesa. Ne ha parlato anche il Tg1. Attenzione: questo è un rituale, a tutti gli effetti: tutte quelle persone, insieme (e per giunta con una candela, cioè un elemento vivo) significano il compiersi di un’operazione eggregorica. Quindi, a mio parere, in tutta la vicenda Covid (presentata come emergenza sanitaria) ci sono aspetti che vanno molto al di là della stessa dimensione politica. C’è veramente un eggregore nero, che viene alimentato.Ricordate la pantomina oscena della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra del 2012? Tra i figuranti della coreografia c’era un tizio che era praticamente il sosia di Boris Johnson. E c’era una specie di mago nero che, con una bacchetta, orchestrava i movimenti di centinaia di bambini spaventati, nei loro letti d’ospedale. Quello è il Dibbuk: è quell’entità nera che “possiede”, e infatti ha creato una possessione collettiva, ipnotizzando chiunque abbia creduto a tutta questa storia. Vogliamo parlare di un altro simbolo importante, come la mascherina? Evoca la malattia e ti rende un malato, un depresso: è il messaggio che tu stesso dai, al tuo inconscio.In più, dal punto di vista esoterico, la maschera ha un significato ben preciso. Prendete il film “Eyes Wide Shut”: certi rituali richiedono l’uso di maschere. Ora, portare la maschera ha un valore che può essere letto in due modi. Uno è positivo: nascondere (o mettere tra parentesi) la propria personalità, può voler dire annullare la propria personalità “profana” per elevarsi al di sopra di essa. Ma l’uomo comune – se costretto a indossare una maschera – non incarna affatto il proprio sé superiore: sta semplicemente annullando la sua individualità. Quindi lo si schiaccia verso il basso, nell’anonimato. Quello che hanno fatto, quindi, ha significati molto precisi: di annullamento della coscienza delle persone. Siamo davvero di fronte a un’operazione “nera”, di attacco all’umanità.(Matt Martitini, dichiarazioni rilasciate nella puntata 16 della trasmissione web-streaming “L’orizzonte degli eventi”, condotta il 25 marzo 2021 sul canale YouTube di “Border Nights” con Tom Bosco e Nicola Bizzi. Martini è co-autore del saggio “Operazione Corona, colpo di Stato globale”, edito da Aurora Boreale).https://www.youtube.com/watch?v=c78F3mjxkC4L’interpretazione cabalistica del nome Covid, che non è stato scelto a caso, è stata proposta da uno studioso rumeno-tedesco, Bogdan Herzog, che normalmente si occupa di geopolitica. Ora ha dimostrato di avere conoscenze particolari anche in ambito esoterico. La parola Covid, letta al contrario, diventa Divoc. Come noto, in ebraico sono importanti soprattutto le consonanti. Nell’ebraico non esiste la lettera V, e quindi la V di Covid si può rendere con la lettera Beth, che ha doppia valenza fonetica (V e B). Divoc, quindi, diventa Diboc (o Dibuc). Il Dibbuk, nella tradizione esoterico-cabalistica, è un’entità di quelle che, solitamente, si ritiene causino il fenomeno della possessione: potrebbe essere definito un demone, o anche un’entità disincarnata (una sorta di fantasma). Quindi “un’entità che possiede”: qualcosa che appartiene al dominio “sottile”, iper-fisico. Il fatto che dietro questa sindrome, con cui si è terrorizzato il mondo, vi sia qualcosa che appartiene a quest’ambito (e appunto, alla “possessione”) suggerisce la natura “diabolica” di questo disegno.
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Toti: come riaprire l’Italia oggi, proteggendo gli anziani
Ci risiamo: in assenza di soluzioni, si richiude l’Italia? Almeno per il mese di esordio, mentre il nuovo governo sta ancora completando il suo pieno insediamento, Mario Draghi sembra restare ostaggio della gestione Conte, riguardo all’emergenza sanitaria. E cioè: nessuna terapia precoce, nessuna efficace assistenza domiciliare. Dopo che si è perso l’intero 2020 senza fare un passo nella giusta direzione, ora si continua così: nell’immediato, l’unica risposta resta l’ospedale, che invece dovrebbe essere l’ultima spiaggia. E si spera soltanto nei vaccini, che ancora non sono disponibili in quantità sufficienti. Nel frattempo – come nei mesi scorsi – si espone l’economia al crollo. Tra chi protesta, spicca la voce del presidente della Liguria, Giovanni Toti: «Il governo Draghi deve realizzare un piano per le riaperture: soltanto così potremo convivere con il virus. Dai dati che ho – dice Toti – noi potremmo essere in zona gialla». Il problema? Sono i 21 parametri del Cts: «Vanno radicalmente modificati: ogni venerdì c’è la cabala dei numeri, un esercizio esoterico».Come modifiare i 21 parametri finora presi in considerazione? Al posto dell’Rt che esamina i sintomi, secondo Toti «dobbiamo considerare il tasso di ospedalizzazioni e ricoveri». Motivo: «Se non c’è pressione sulle strutture sanitarie, concentrarsi semplicemente sulla velocità di contagio non ha senso, e rischia di penalizzare oltremisura l’economia nazionale». Il presidente ligure ha suggerito a Mario Draghi di inserire i ministri economici nella cabina di regia che formulerà i prossimi decreti, «perché in questa fase – dice, in un’intervista a “Libero” – è urgente realizzare un piano che indichi come riaprire ristoranti e palestre in sicurezza». Matteo Salvini e Stefano Bonaccini convengono sulla necessità di riaprire i ristoranti a cena. «Lo dico da settimane: non c’è motivo per stare aperti a pranzo e non a cena: il virus non è un vampiro che si sveglia di notte. Si pongano vincoli al numero di coperti a seconda della fascia di colore, ma ai ristoratori va consentito di riaprire. Inoltre, con la bella stagione in tante parti d’Italia si può cenare all’aperto».Toti raccomanda di accelerare sui vaccini, ma in modo mirato: «Se mettiamo in sicurezza gli over 75 e le categorie fragili, potremo davvero tornare a vivere. Non serve l’immunità di gregge, basta immunizzare gli anziani». Spiega Toti: «Stiamo sacrificando intere generazioni di giovani, ai quali questo virus provoca al massimo una banale influenza, mentre non siamo in grado di proteggere chi di Covid muore». L’età media dei decessi Covid, aggiunge Toti, in Liguria è pari a 81,7 anni. «In realtà, continuiamo a tenere in casa i giovani in assenza di qualunque base scientifica, e senza calcolare i danni psicologici che seguiranno». La Liguria ha intrapreso iniziative intelligenti, selettive: «Abbiamo speso quattro milioni di euro per fornire buoni-taxi agli anziani affinché non prendessero i mezzi pubblici. Però, quando ho proposto l’orario differenziato su base anagrafica per l’accesso ai supermercati, si è sollevato un vespaio di polemiche». La filosofia è chiara: «Dovremmo proteggere i più vulnerabili, per consentire alle persone in età lavorativa di condurre una vita il più normale possibile».Ci risiamo: in assenza di soluzioni, si richiude l’Italia? Almeno per il mese di esordio, mentre il nuovo governo sta ancora completando il suo pieno insediamento, Mario Draghi sembra restare ostaggio della gestione Conte, riguardo all’emergenza sanitaria. E cioè: nessuna terapia precoce, nessuna efficace assistenza domiciliare. Dopo che si è perso l’intero 2020 senza fare un passo nella giusta direzione, ora si continua così: nell’immediato, l’unica risposta resta l’ospedale, che invece dovrebbe essere l’ultima spiaggia. E si spera soltanto nei vaccini, che ancora non sono disponibili in quantità sufficienti. Nel frattempo – come nei mesi scorsi – si espone l’economia al crollo. Tra chi protesta, spicca la voce del presidente della Liguria, Giovanni Toti: «Il governo Draghi deve realizzare un piano per le riaperture: soltanto così potremo convivere con il virus. Dai dati che ho – dice Toti – noi potremmo essere in zona gialla». Il problema? Sono i 21 parametri del Cts: «Vanno radicalmente modificati: ogni venerdì c’è la cabala dei numeri, un esercizio esoterico».
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Golpe e brogli, al Great Reset serve l’America senza Trump
Stava tutto procedendo apparentemente senza alcun intralcio. Il conteggio delle schede nel cuore della notte elettorale americana del 3 novembre sembrava procedere senza particolari difficoltà. Ad un tratto, qualcosa di imprevedibile è accaduto. In cinque diversi Stati chiave che da sempre sono decisivi per assegnare la presidenza degli Stati Uniti, gli scrutatori smettono di contare. Tutti quanti, allo stesso identico momento. Non si è mai visto in una elezione americana. In quel momento, Trump aveva guadagnato già 213 grandi elettori contro i 225 di Biden. Trump era in vantaggio in tutti e cinque gli Stati chiave. Se il conteggio fosse andato avanti senza intralci, il presidente in carica avrebbe superato agevolmente la quota necessaria di 270 voti per restare alla Casa Bianca. Invece è arrivato il segnale. Tutti hanno smesso di contare. Occorreva sabotare la probabile vittoria di Trump. E’ stato in quel momento che si è messa in moto quella che probabilmente può essere definita la più grande macchina di frode elettorale mai vista negli Usa. Joe Biden, il candidato democratico campione di gaffe, se l’era lasciato scappare prima delle elezioni americane. Aveva confessato che il suo partito e il Deep State avevano allestito “la più grossa organizzazione di frode elettorale” mai vista nella storia d’America.Non appena il conteggio si è interrotto e sono iniziati ad arrivare nel cuore della notte i famigerati voti postali, non è stato difficile capire che quanto detto da Joe Biden stava iniziando ad avverarsi. In Wisconsin, sono arrivati ad urne chiuse 169mila voti postali e tutti sono andati a Joe Biden. Il 100%. Biden dunque sembra essere il primo candidato della storia che è stato in grado di non lasciare agli avversari nemmeno un voto. In Michigan, altro Stato chiave, sono arrivati a notte fonda altri 200mila voti postali che sono andati tutti anch’essi a Joe Biden. A quanto pare, tutti quelli che votano per posta sono “stranamente” tutti elettori di Biden. Il sospetto di frode elettorale è iniziato a diventare sempre più concreto. Trump si è presentato davanti alla telecamere e ha iniziato a denunciare quanto stava accadendo. Non si era mai visto che il conteggio fosse sospeso contemporaneamente e che fossero conteggiati voti che invece non avrebbero dovuti essere nemmeno presi in considerazione perché giunti a tempo scaduto. La portata della frode elettorale sembra avere dimensioni ancora più grandi di quelle già riscontrate. Sono state mostrate le prove di come abbiano votato per posta persone morte nel 1984 e che oggi, se fossero in vita, avrebbero 120 anni.La macchina della frode elettorale che vuole mettere a tutti i costi Joe Biden nella Casa Bianca è stata in grado di far votare i morti per il suo candidato. Gli stessi esponenti del partito lo avevano annunciato. Nancy Pelosi, già nota per aver avviato il tentativo illegale di impeachment contro Trump rovinosamente naufragato al Senato, aveva detto chiaramente che indipendentemente dal conteggio dei voti, Biden il 20 gennaio avrebbe giurato come prossimo presidente degli Stati Uniti. Il Deep State dunque aveva già preso la sua decisione. Trump, in un modo o nell’altro, doveva lasciare la Casa Bianca. Gli annunci e i piani del sistema erano stati condivisi già nei mesi passati. Il think-tank “Transition Integrity Project”, del quale fanno parte massimi esponenti dell’establishment come John Podesta, già consigliere di Hillary Clinton, aveva elaborato uno scenario che prevedeva l’intervento delle forze armate qualora Trump si fosse rifiutato di lasciare la Casa Bianca in caso di sconfitta. La sconfitta nella loro idea sarebbe stata il risultato di una elezione truccata.Il Deep State ovviamente già sapeva che Trump non avrebbe accettato la frode e si sarebbe opposto e qui, secondo i piani dei falchi di Washington, dovrebbero entrare in gioco gli elementi militari del Pentagono al soldo del Deep State per rimuovere il comandante in capo con la forza. Il tentativo di golpe in atto dunque era stato ampiamente preparato e i media mainstream ne fanno parte pienamente. Sono loro infatti che stanno completamente censurando le notizie e i fatti che riguardano i brogli avvenuti in America, e sono sempre loro che stanno facendo passare il falso messaggio di un Joe Biden che si avvicina alla Casa Bianca senza la minima ombra di irregolarità. I media ormai hanno assunto la funzione di agenti della sovversione impegnati platealmente nel tentativo di rovesciare un capo di Stato. I social si sono uniti nel piano quando in questo stesso momento stanno censurando apertamente i tweet del presidente degli Stati Uniti. E’ una manovra a tenaglia. Tutte le derivazioni del sistema stanno attaccando in branco Donald Trump per costringerlo a firmare la resa e a lasciare la Casa Bianca.Trump comunque non era impreparato a questa eventualità. Sapeva che la palude del Deep State avrebbe cercato di rimuoverlo con la forza. Sapeva che tutte le istituzioni asservite da tempo al mondialismo avrebbero dato vita al più grande tentativo di sovversione mai visto in America e nel mondo. Il presidente ha preso le sue dovute contromisure. Nelle schede elettorali sembra siano stati inseriti degli isotopi non radioattivi per distinguerle dalle schede fasulle che sono in circolazione. Fonti molto vicine all’amministrazione Trump hanno fatto sapere allo stesso tempo che le prove di questo complotto sono semplicemente enormi e che il presidente risolverà la questione nel giro di 1-2 settimane davanti alle corti competenti. Trump non si lascerà rubare l’elezione. Il comandante in capo sapeva già in anticipo che avrebbero tentato questa enorme frode, e ha lasciato che il Deep State andasse avanti. Ora avrà l’occasione di dimostrare al mondo intero quanto è corrotto il sistema e potrà dare un altro colpo mortale agli eversori presenti nei palazzi del potere. Trump, più semplicemente, ha dato abbastanza corda al Deep State perché potesse impiccarsi con le sue mani.Il Nuovo Ordine Mondiale non vuole perdere l’America. Questo è comunque il disperato e, probabilmente ultimo, colpo di coda di un sistema profondamente marcio e infetto. Il mondialismo ha scatenato tutta la sua furia e ha dato il segnale ai suoi agenti infiltrati praticamente in ogni istituzione nazionale per rovesciare l’esito del voto. Il mondialismo sta giocando questa ultima carta per cercare di riprendersi disperatamente il controllo dell’America. Non era previsto, nei loro piani, che la Casa Bianca finisse in un mano ad un uomo che ha interrotto il duopolio dei presidenti repubblicani e democratici scelti tra le stanze del gruppo Bilderberg o tra i boschi della California nel raduno del Bohemian Grove, dal quale sono usciti almeno quattro presidenti come Nixon, Reagan, Clinton e Bush. L’America è stata per decenni saldamente nelle mani del Nuovo Ordine Mondiale. E’ stato questa rete di potere bancario, finanziario, industriale e militare a decidere il percorso di questa nazione. Prima ancora che la Seconda Guerra Mondiale volgesse al termine, la massoneria aveva già stabilito da tempo che l’America avrebbe avuto la missione di condurre il mondo verso il Nuovo Ordine Mondiale.Manly P. Hall, uno dei massoni più influenti al mondo, scrisse nel 1944 un libro intitolato “Il destino segreto dell’America”, nel quale spiegava perfettamente quali erano le intezione delle élite massoniche per l’America. Il destino segreto di questa nazione era quello di farsi guida del disegno mondialista. La superpotenza economica e militare di questo paese è stata utilizzata come arma di disciplina nei confronti delle altre nazioni che non hanno voluto obbedire agli ordini di Washington. Il Deep State è stato il braccio armato operativo che ha avuto il compito di rovesciare i governi e invadere militarmente i paesi che si rifiutavano di servire gli interessi della cabala globalista. L’interventismo americano è stato una diretta conseguenza della volontà mondialista. Occorreva un gigante militare ed economico che fosse in grado di schiacciare tutti coloro che si fossero messi sulla strada del Nuovo Ordine Mondiale. Il potere massonico scelse l’America.Chiunque si sia messo sulla strada del Nuovo Ordine Mondiale ha pagato un caro prezzo. Salvador Allende, il presidente del Cile, fu rovesciato in un colpo di Stato nel 1973 orchestrato dalla Cia e supervisionato da Henry Kissinger, allora segretario di Stato nell’amministrazione Nixon, per via della sua intenzione di nazionalizzare le riserve di rame. Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana e già ministro degli Esteri, fu rapito e ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978 dopo aver ricevuto minacce di morte proprio dallo stesso Kissinger che lo considerava un intralcio verso i piani del potere mondialista per l’Italia stabiliti dal Club di Roma. Il Club di Roma, altro potentissimo organo del globalismo fondato da Rockefeller, decretò infatti già negli anni’70 che l’Italia avrebbe dovuto essere deindustrializzata e denatalizzata per favorire la definitiva ascesa del Nuovo Ordine Mondiale, verso il quale l’esistenza della culla del cristianesimo mondiale e dell’Antica Roma, rappresenta un maggiore ostacolo.La storia degli Stati Uniti non è stata altro pertanto che quella di una nazione caduta nelle mani di una camarilla di politici corrotti asserviti ai desiderata di questo disegno. Gli Usa, in altre parole sono stati, loro malgrado, il sicario del mondialismo. La presidenza Trump ha segnato il divorzio dell’America dal globalismo. Il settimanale britannico “L’Economist”, partecipato dai Rothschild, la famiglia più potente tra quelle mondialiste, e dagli Elkann, lo scrisse chiaramente qualche tempo fa. La presenza di Trump alla Casa Bianca mette a rischio il proseguimento del Nuovo Ordine Mondiale. Donald Trump stesso ne spiegò le ragioni in un consesso dell’Onu, la struttura deputata nell’idea globalista a diventare la base del futuro governo mondiale. Trump in quell’occasione disse che la missione di una nazione era quella di difendere la propria sovranità, non di rinunciarvi per accondiscendere ad un interesse sovranazionale. Soprattutto, il presidente americano disse in quel contesto che occorreva guardarsi dalle insidie della governance globale quanto da quelle di altre forme di coercizione. E’ un discorso che ha delle analogie straordinarie con quella di un’altra orazione tenuta proprio da Salvador Allende nel 1972 sempre davanti alle Nazioni Unite.Il presidente del Cile disse in quell’occasione che un nuovo nemico stava nascendo tra la comunità internazionale. Un nemico che non aveva le sembianze di una potenza nazionale, ma piuttosto quelle di una cabala occulta composta da potere bancario, industriale e militare. E’ questo club privato che minaccia la vita e la prosperità delle nazioni e che vuole schiavizzare l’umanità intera. Questo sistema composto dalle grandi famiglie di banchieri internazionali, su tutti i Rothschild e i Rockefeller, e da tutti i gruppi di pressione da loro finanziati, come l’Aspen Institute o il Consiglio delle Relazioni Estere, è la più grave minaccia che incombe sul mondo e sui popoli di tutti le nazioni. L’ideologia che ispira queste grandi famiglie e questi gruppi è profondamente anticristiana e si richiama apertamente all’esoterismo satanico. Questa epoca storica che si sta vivendo è una nella quale stanno emergendo alla luce del giorno le pratiche del satanismo. La abominevole pratica della pedofilia, un tempo bandita, inizia ad essere sdoganata apertamente. Ovunque pullulano i richiami al satanismo e si vedono delle riviste che tessono gli elogi della Chiesa di Satana, fondata da Anton LaVey, occultista molto vicino al mondo di Hollywood. Ora questo sistema è pronto a tutto pur di arrivare al suo obbiettivo e ha annunciato apertamente qual è il proposito finale.Il mondialismo vuole arrivare al Grande Reset dei debiti privati che non è altro che la maniera definitiva per spogliare l’umanità di tutti i suoi beni e giungere così alla fine della proprietà privata. Coloro che si opporranno saranno deportati nei campi di concentramento sanitari fino a quando non accetteranno le condizioni economiche impostegli e la somministrazione del vaccino obbligatorio. L’ultimo passaggio del Nuovo Ordine Mondiale è quello che porta alla schiavitù totale. Questa ideologia non ammette dissenso. Non c’è libero arbitrio in questo mondo, ma solo automi privati delle loro facoltà intellettive capaci solo di eseguire degli ordini, anche i più brutali e insensati. Per poter arrivare però alla realizzazione di questo disegno autoritario globale, occorre riprendersi la Casa Bianca. Il Grande Reset non potrà manifestarsi se la superpotenza americana lascerà definitivamente il mondialismo e userà tutta la sua forza per impedire che il mondo cada nelle mani del totalitarismo più oppressivo e criminale della storia dell’umanità. E’ per questo che negli Stati Uniti c’è un colpo di Stato in atto. E’ la mossa eversiva della disperazione che questa società occulta sta tentando per forzare disperatamente la mano. L’operazione coronavirus ha aperto quella finestra di opportunità che il sistema stava cercando da tempo.David Rockefeller alle Nazioni Unite nel 1994 disse che era necessario una sorta di evento catalizzatore per costringere le nazioni ad accettare il Nuovo Ordine Mondiale. Quella crisi è arrivata. L’operazione terroristica del Covid si può definire l’11 Settembre del mondo. Il tempo però sta stringendo. Klaus Schwab, uno degli esponenti più influenti di Davos, altro gruppo in prima fila del mondialismo, ha parlato di una “stretta finestra di opportunità” messa a disposizione dalla falsa emergenza sanitaria. Quella finestra potrebbe richiudersi molto in fretta se Trump resta alla Casa Bianca. Le forze occulte dunque si sono scatenate nel tentativo di rovesciare il presidente in carica. Ora in questo momento occorre restare con i nervi saldi. Monsignor Viganò, nella sua ultima lettera, ha esortato chiaramente a non lasciarsi prendere dallo sconforto. Era prevedibile che l’altra parte desse vita a qualcosa del genere. Questa cabala incarna il male assoluto e ordisce qualsiasi inganno pur di arrivare ai propri scopi. La battaglia tra i figli della luce e quelli delle tenebre è giunta dunque al momento decisivo. Adesso occorre resistere più che mai. Lo scontro contro le forze occulte si intensificherà ancora di più nei prossimi giorni. Il Nuovo Ordine Mondiale può ancora essere fermato. La partita non è ancora chiusa.(Cesare Sacchetti, “Colpo di Stato negli Usa: il Nuovo Ordine Mondiale non vuole lasciare andare l’America. Trump pronto alla controffensiva”, dal blog “La Cruna dell’Ago” del 6 novembre 2020).Stava tutto procedendo apparentemente senza alcun intralcio. Il conteggio delle schede nel cuore della notte elettorale americana del 3 novembre sembrava procedere senza particolari difficoltà. Ad un tratto, qualcosa di imprevedibile è accaduto. In cinque diversi Stati chiave che da sempre sono decisivi per assegnare la presidenza degli Stati Uniti, gli scrutatori smettono di contare. Tutti quanti, allo stesso identico momento. Non si è mai visto in una elezione americana. In quel momento, Trump aveva guadagnato già 213 grandi elettori contro i 225 di Biden. Trump era in vantaggio in tutti e cinque gli Stati chiave. Se il conteggio fosse andato avanti senza intralci, il presidente in carica avrebbe superato agevolmente la quota necessaria di 270 voti per restare alla Casa Bianca. Invece è arrivato il segnale. Tutti hanno smesso di contare. Occorreva sabotare la probabile vittoria di Trump. E’ stato in quel momento che si è messa in moto quella che probabilmente può essere definita la più grande macchina di frode elettorale mai vista negli Usa. Joe Biden, il candidato democratico campione di gaffe, se l’era lasciato scappare prima delle elezioni americane. Aveva confessato che il suo partito e il Deep State avevano allestito “la più grossa organizzazione di frode elettorale” mai vista nella storia d’America.
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Guerra (mondiale) contro di noi. L’ultimo ostacolo è Trump
Il discorso tenuto da Trump dall’ospedale militare Walter Reed verrà ricordato probabilmente come il più alto e profondo del suo mandato. Il presidente è riuscito a ricompattare le divisioni di un paese profondamente lacerato da mesi di disordini provocati dai gruppi terroristici degli Antifa e di Black Lives Matter, finanziati entrambi da George Soros, che hanno seminato un’ondata di violenza tale da portare l’America sull’orlo della guerra civile. La strategia del Deep State era ed è quella di destabilizzare l’America e l’amministrazione di Trump, ma il presidente annunciando di essersi preso il coronavirus è riuscito a stringere la nazione intorno a sé. Alcuni ambienti della sinistra radicale americana hanno avanzato il sospetto che Trump in qualche modo abbia inscenato un falso contagio per smontare la pericolosità del Covid, e dimostrare a tutti che questo agente patogeno non è il mostro che in realtà i media hanno descritto. A leggere le parole che il presidente ha consegnato a Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York e suo consigliere già durante la sua prima campagna elettorale nel 2016, viene quasi da pensare che effettivamente possa essere così. Trump scrive a Giuliani: «Ho dovuto affrontare il virus, così che il popolo americano smettesse di averne paura e per poterlo trattare responsabilmente».
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Trump è in pericolo: ha dichiarato guerra ai terroristi Covid
Ora cercheranno di far fuori fisicamente Donald Trump, come lasciano supporre i recenti attentati a cui sarebbe scampato. Motivo: il presidente americano è deciso a dichiarare guerra «al terrorismo del Covid», grande pretesto per instaurare una sorta di totalitarismo mondiale. Lo afferma Cesare Sacchetti, nel blog “La Cruna dell’Ago“. Trump, premette Sacchetti, sembra intenzionato a seguire la stessa strada intrapresa dal suo omologo russo, Vladimir Putin: la crisi da coronavirus sarà formalmente risolta attraverso lo sviluppo di un vaccino, ma non quello sotto l’egida dell’Oms, da cui gli Usa si sono ritirati. «E’ un altro duro colpo alla gestione sovranazionale dell’operazione coronavirus, che prima ancora di una diffusione del Covid aveva già tracciato il suo percorso nel club globalista di Davos lo scorso gennaio». Il vaccino come mezzo per giungere a un obbiettivo molto più grande: «Una società completamente ridisegnata a immagine e somiglianza della dittatura mondialista». Nemmeno il vaccino, secondo i loro piani, riporterà il mondo all’era pre-Covid: «Nell’idea dei poteri globali, nulla sarà più come prima. L’autoritarismo sanitario sarà il mezzo attraverso il quale arrivare ad un controllo ferreo e totale della popolazione mondiale».
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‘Draghi, falso messia: risponde all’élite che ci impose Conte’
Lo scorso sabato sera c’era davvero una insolita fila di auto blu sotto casa di Mario Draghi, che ormai si muove e parla già come se fosse a Palazzo Chigi. Salvatore della patria? Non scherziamo: è uno dei massimi artefici del disastro nel quale ci troviamo. Lo sostiene Cesare Sacchetti, sul blog “La Cruna dell’Ago”. Sacchetti è tra quanti – non pochi – si mostrano scettici, rispetto all’ipotetica “conversione democratica” dell’ex numero uno della Bce, tra i massimi architetti del rigore europeo, già protagonista delle grandi privatizzazioni degli anni ‘90 che sabotarono il futuro dell’economia italiana. Al meeting estivo di Cl a Rimini, ricorda Sacchetti, Draghi si è scagliato contro chi ha messo a rischio il futuro dei giovani. Non dovrebbe far altro che guardarsi allo specchio – scrive – se davvero volesse individuare il colpevole. I giovani sono condannati a una vita di incertezze e di precarietà permanente a causa della feroce applicazione delle dottrine ordoliberiste imposte da Bruxelles e dalla grande finanza internazionale. «Draghi infatti è stato uno dei più feroci e spietati esecutori del piano economico del cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale».L’oligarchia partorì già negli anni’70 la deindustrializzazione dei decenni successivi, attuata attraverso un’ondata di privatizzazioni selvagge. Ora, «l’uomo che salvò l’euro e condannò la Grecia alla più grave devastazione economica mai vista dal dopoguerra», è tornato a parlare: lo ha fatto in occasione del congresso europeo di cardiologia, ed è stato ancora più esplicito. «Ha chiaramente detto che si uscirà dalla crisi da Covid solamente attraverso “il vaccino e con test di massa e tracciamento” che nella sua idea dovranno diventare la nuova normalità». La sorveglianza di massa – scrive Sacchetti – sarà dunque la caratteristica fondamentale di questo nuovo totalitarismo globale. «Appare ormai evidente che la crisi pandemica sia stata espressamente pensata, come predisse Jacques Attali (uomo a stretto contatto con i vertici del mondialismo), per partorire un governo unico mondiale che esautori definitivamente le nazioni, che dovranno lasciare il posto a questa nuova dittatura globale. Draghi sa perfettamente queste cose, così come sa che è lui, e non Conte, l’uomo designato dalla gerarchia sovranazionale per portare l’Italia verso l’ultima fase del Nuovo Ordine Mondiale».I segnali, continua Sacchetti, c’erano già tutti nei mesi scorsi: prima ancora del manifestarsi della cosiddetta “pandemia”, tra i palazzi si faceva già insistentemente il nome di Draghi. Il “partito del governatore” ha trovato terreno fertile prima nella Lega, quando Giorgetti prima e Salvini poi hanno espresso parole di elogi nei suoi confronti, è si è progressivamente esteso a tutto l’arco parlamentare fino a coinvolgere il M5S e il Pd. «Draghi dietro le quinte ha tessuto pazientemente la sua tela e non sta facendo altro che aspettare che il corso degli eventi di questa crisi lo porti poi a Palazzo Chigi». Ad aggiungersi al già folto fronte che lo sostiene è giunto «uno dei massimi esponenti del globalismo, ovvero Bergoglio», che ha pensato bene di insignirlo di un prestigioso incarico presso l’Accademia delle Scienze Sociali. In sostanza, conclude Sacchetti, le élite hanno già iniziato a liberarsi di Conte, «fino a pochi mesi fa sostenuto ardentemente dalla corrente anticattolica e filo-massonica vicina a Bergoglio», ma ora «praticamente scaricato». Anche i media, non a caso, gli starebbero voltando le spalle: “Repubblica”, con un tempismo sospetto, dà spazio a uno studio (che sarebbe stato sul tavolo del governo già a febbraio) secondo il quale il coronavirus avrebbe potuto portare ad un collasso delle terapie intensive, ed era quindi raccomandabile istituire delle zone rosse subito.«L’operazione che sta portando avanti il sistema è semplice, quanto diabolica», scrive Sacchetti: «Si sta disfacendo di Conte accollandogli la responsabilità di non aver agito in tempo per fermare gli effetti del Covid». In altre parole, si colgono due piccioni con una fava: «Ci si libera di Conte, che ormai in questa fase non serve più (bruciato per aver privato gli italiani della libertà e per aver portato il paese al collasso economico), e al tempo stesso si continua a far credere alla masse che questo virus effettivamente sia letale, quando le autopsie realizzate dai medici a Bergamo e Milano hanno provato che non è state l’agente virale ad uccidere, ma le terapie sbagliate». Per l’analista de “La Cruna dell’Ago”, è molto più conveniente «continuare ad agitare lo spauracchio del virus mortale e dire che Conte non ha agito in tempo per fermarlo». A quel punto, «i media che prima difendevano compatti l’ex “avvocato del popolo” daranno in pasto l’allievo del cardinale Silvestrini alle masse, mentre continueranno a preparare il terreno a Draghi».Cesare Sacchetti prevede però che l’ex governatore della Bce «non entrerà in scena prima di grandi tumulti e violenze». Sacchetti contesta la massoneria, in blocco, cui addebita il fatto di seguire una strategia precisa, identica da secoli: creare volutamente delle situazioni di grande sconvolgimento, per poi dare vita all’esito già prestabilito (secondo il motto “ordo ab chao”). «Più passano i giorni, più si avvicina il momento in cui la bomba economica esploderà», avverte “La Cruna dell’Ago”. «I media hanno provato a far credere, maldestramente, che il crollo del Pil del 12,8% di quest’anno sia il peggiore dal 1995, quando in realtà era dal 1945 che non si vedeva un crollo così devastante. Il terrorismo sanitario è stato, in questo senso, semplicemente perfetto per provocare dei danni economici senza precedenti: ha partorito una condizione da economia di guerra, che sarà l’arma per mettere le masse con le spalle al muro e costringerle ad accettare il nuovo autoritarismo globale ordinato dalle élite». Le crisi, in questo gioco, continuano a essere l’anima di tutto: «Sono i processi di cui si serve la cabala mondialista da molti decenni, per avanzare a grandi passi verso il supergoverno mondiale».Per Sacchetti, il coronavirus ha proprio questo obbiettivo finale. E, nell’immaginario del mondialismo, dovrà cambiare il pianeta (e l’Italia, in particolare, in quanto «culla della cristianità»). Draghi, dunque, giunge in quest’ultima fase «nelle vesti di falso messia, inviato dalla cabala globalista», con il compito di «drenare il paese delle sue ultime risorse vitali e condurlo verso gli Stati Uniti d’Europa», che per Sacchetti sono «del tutto imprescindibili per consentire la nascita della dittatura mondiale». Senza l’Italia a bordo, aggiunge, la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa continuerà a restare una chimera. Quello che sta per arrivare – continua l’analista – è dunque un periodo di grandi tumulti e disordini, dovuti all’inevitabile instabilità sociale ed economica «accuratamente preparata da chi tira le fila dei governi in tutto il mondo», di fronte alla quale le masse saranno in larga parte impreparate. «Tutto questo porterà a favorire ancora di più il clima ideale di instabilità auspicato dalle élite per consegnare il paese a Draghi e raffigurarlo come il “salvatore”». A quel punto, conclude Sacchetti, «l’ex governatore della Bce porterà a termine il lavoro iniziato molti anni addietro sul panfilo Britannia».Sempre secondo il cattolico Sacchetti, è fondamentale comprendere la natura «spirituale» della guerra in corso, dal momento che non è il denaro la principale motivazione alla radice della crisi scatenata attraverso il Covid: «Chi sta ai massimi livelli ha in mano il sistema bancario e controlla la creazione stessa del denaro in maniera illimitata. Sono i livelli inferiori della gerarchia che vogliono sfruttarla per arricchirsi, ma sempre attenendosi fedelmente all’agenda delle grandi famiglie di banchieri come Rothschild o Rockefeller». All’élite finanziaria, Sacchetti oppone Trump e Putin, «che non vogliono far inginocchiare le loro nazioni ai piedi di questa cabala». Questi mesi, conclude Sacchi, in tono misticheggiante – saranno decisivi per comprendere «se si è aperta la finestra tanto bramata dal Nuovo Ordine Mondiale oppure se il piano sarà sventato da contingenze di carattere politico ispirate probabilmente sempre dalla Provvidenza».Lo scorso sabato sera c’era davvero una insolita fila di auto blu sotto casa di Mario Draghi, che ormai si muove e parla già come se fosse a Palazzo Chigi. Salvatore della patria? Non scherziamo: è uno dei massimi artefici del disastro nel quale ci troviamo. Lo sostiene Cesare Sacchetti, sul blog “La Cruna dell’Ago“. Sacchetti è tra quanti – non pochi – si mostrano scettici, rispetto all’ipotetica “conversione democratica” dell’ex numero uno della Bce, tra i massimi architetti del rigore europeo, già protagonista delle grandi privatizzazioni degli anni ‘90 che sabotarono il futuro dell’economia italiana. Al meeting estivo di Cl a Rimini, ricorda Sacchetti, Draghi si è scagliato contro chi ha messo a rischio il futuro dei giovani. Non dovrebbe far altro che guardarsi allo specchio – scrive – se davvero volesse individuare il colpevole. I giovani sono condannati a una vita di incertezze e di precarietà permanente a causa della feroce applicazione delle dottrine ordoliberiste imposte da Bruxelles e dalla grande finanza internazionale. «Draghi infatti è stato uno dei più feroci e spietati esecutori del piano economico del cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale».
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Sieni: Conte sfascia l’Italia, ma per svegliarci (è un piano)
Thank you, “Giuseppi”. Impresentabile, inadeguato, semplicemente inguardabile: l’uomo sbagliato, nel posto sbagliato. Intempestivo nell’arginare il Covid, spietato nell’imporre il lockdown più disastroso d’Europa, impotente di fronte alla necessità di rianimare l’economia asfissiata dalle restrizioni. Lui, il becchino del Belpaese, resterà nella storia grazie alla sua impresa: aver sabotato il sistema-Italia in pochi mesi, come nemmeno Mario Monti, mostrando il lato peggiore del potere. Molle come il burro di fronte agli arcigni esattori dell’Ue, ma durissimo coi cittadini – fatti inseguire anche coi droni, in aperta campagna, durante le settimane di “coprifuoco”. Una catastrofe firmata Conte: aiuti scarsissimi e in ritardo, migliaia di aziende che non riapriranno, interi settori messi in ginocchio (il solo turismo vale il 15% del Pil). Parola d’ordine: arrangiarsi. Nessun vero piano d’emergenza per l’economia, solo le briciole potenzialmente usuraie del Mes. Il resto, chiacchiere. Cos’è, esattamente, Giuseppe Conte? Un virus messo in circolazione per stendere l’Italia al tappeto? Al contrario: è l’uomo che sta facendo un favore immenso alla nazione, rendendo evidente la dimensione dell’orrore. Attenti: lo sta facendo di proposito. E’ parte di un piano, che punta al risveglio generale. Un giorno, insomma, diremo grazie a “Giuseppi”: si è sacrificato, indossando i panni del cattivo, per svegliare chi dorme e suscitare una reazione che porti al riscatto nazionale.E’ la tesi – molto suggestiva – che un ricercatore indipendente come Alessandro Sieni rilancia, sulla pagina Facebook, interpretando i “drop” che provengono dalla controversa sigla Q-Anon: una classica “false flag” per alimentare speranze illusorie, del tipo “arrivano i nostri”, o un reale piano dell’intelligence militare Usa vicina a Trump per “liberare” l’Occidente da quei settori del Deep State (finanziari, mediatici, ora anche sanitari) che hanno ingabbiato l’opinione pubblica e la politica nel labirinto di un pensiero unico orwelliano e totalitario? Sieni crede alla seconda ipotesi: ne è assertore convintissimo. «L’endorsement di Trump a Conte (27 agosto 2019) non ha ancora subito variazioni», premette Sieni. Se dovesse essere ritirato, «ciò rappresenterà il passaggio alla fase successiva dell’operazione», cioè: «Caduta di Conte e di questo governo». Obiettivo: «Completare gli step in progressione del progetto di smantellamento del Deep State, continentale e internazionale». L’evento, aggiunge Sieni, sarebbe «deciso da Trump nei tempi e nei modi che egli riterrà più opportuni, per il time-ticking in corso». Visto però che l’appoggio a “Giuseppi” non è ancora stato ritirato, per ora il “compito” di Conte resta invariato. Ovvero: «Tracciare e marcare il nemico: renderlo visibile, esporlo, in tutte le sue forme e derivazioni, agganciandolo alla sua figura istituzionale».E’ questo, sostiene Sieni, che Conte sta facendo: «Fungere da “catalizzatore” di tutto il Deep State (trasversale) per fare in modo che sia completamente visibile da tutti, senza più alcun dubbio e in maniera irreversibile». Tutto ciò, «per fare in modo che nel momento in cui verrà abbattuto, insieme a Conte cada anche il nemico, che nel frattempo si era saldamente ancorato alla sua figura». In altre parole: si innescherà «una reazione a catena, preparata attraverso il dissenso ormai dilagante», che fungerà da “motore” «per il recupero e ricovero delle sovranità (legislativa e monetaria) di quella che tornerà a configurarsi come nazione». Per sintetizzare il ruolo del “grande attore” Giuseppe Conte, Sieni ricorre a una battuta di Lady Macbeth: “Prendi l’aspetto del fiore innocente, ma sii il serpente sotto di esso”. E spiega: come pensate si possa distruggere, alla radice, un sistema che da secoli ha infiltrato la nostra società, occupando tutti i media, le istituzioni e le nazioni? «Come si possono creare le premesse perché tutto il marcio che ha pervaso il nostro paese (e non solo) sia finalmente esposto, creando le premesse per una riscossa travolgente, che parta dal popolo in maniera definitiva e irreversibile?». Risposta: basta osservare il disastro che sta facendo Conte, e come i media lo stiano supportando.Lo fa perché “nemico del popolo”? Errore: agisce in questo modo «per aprire (consapevolmente) la strada ad un abbattimento di ciò che egli promulga, proprio da parte del popolo, ormai disgustato in modo palese da quello che accade». In altre parole, un gioco sofisticato: per abbattere il “regime” serve un enorme consenso, che si può ottenere in un solo modo: facendo di tutto per easasperare gli italiani. «È il vostro dissenso, la vostra rabbia, la vostra disillusione, che si vuole ottenere», scrive Sieni. «E come vedete, lo si sta ottenendo. Tutto questo è il carburante che servirà a far partire il motore per il ripristino della sovranità: non solo in Italia, ma in tutta Europa». Lascia sgibottiti, l’analisi di Sieni? Per certi aspetti ricorda quella offerta due mesi fa da Gioele Magaldi, riguardo alla provocazione di Christine Lagarde, autrice di una ruvidissima dichiarazione (non richiesta) sul ruolo della Bce: «Non spetta a noi calmare gli spread», disse, deludendo chi si aspettava acquisizioni-record di titoli, da parte della Banca Centrale Europea, per arginare la falla-Covid. «Missione compiuta», sottolinea Magaldi: «Se oggi l’Italia non è ancora crollata lo si deve esattamente al “quantitative easing” della Bce, innescato proprio grazie all’indignazione iniziale per la sortita (freddamente calcolata) della “sorella” Lagarde, transitata – come Draghi – tra le fila della massoneria sovranazionale progressista».Giochi sottili: se il lupo ringhia, è per sollecitare una reazione che lo sconfigga. Vale addirittura anche per Conte? Alessandro Sieni ne è sicurissimo: Conte, sostiene, si sta “sacrificando” (facendo disastri su disastri) per mettere in evidenza il mostruoso futuro, distopico e orwelliano, che ci attenderebbe, se la “Cabala del Covid” dovesse affermarsi in modo definitivo. Un incubo: impoverimento di massa e vessazioni sociali, con tracciatura “zootecnica” degli ex cittadini, trasformati in sudditi. Stando all’esegesi dei messaggi cifrati di Q-Anon, saremmo nel campo dell’eterogenesi dei fini: io, Giuseppe Conte, mi aspetto che prima o poi vi ribelliate, visto che quello a cui vi sto sottoponendo non è tollerabile. Un altro osservatore indipendente come Nicola Bizzi, editore e storico, fa notare l’importanza di eventi che stanno facendo tremare l’establishment: le soffiate sul ruolo dei servizi italiani sotto i governi Renzi e Gentiloni (avrebbero fabbricato prove false sul Russiagate, contro Trump, su richiesta di Obama) e il terremoto che sta sbriciolando la credibilità dell’Anm, pronta a usare la magistratura per piegare “quella merda di Salvini”, cioè il politico che (sia pure in modo confuso) aveva sventolato la bandiera della sovranità nazionale, invocando anche un regime fiscale meno asfissiante. Ebbene, ragiona Bizzi: da dove credete che provengano, le informazioni riservate che oggi imbarazzano 007 deviati e “toghe rosse”, minacciando di far crollare un intero sistema di connivenze?Nella sovragestione politica del coronavirus, lo psichiatra Alessandro Meluzzi vede l’anticamera dell’inferno: inutili vaccini imposti anche col Tso, e poi il “guinzaglio” definitivo del microchip sottopelle, per registrare ogni nostra mossa, ogni sospiro, ogni singolo acquisto. La “soluzione finale” degli oscuri scienziati del controllo sociale, o – al contrario – l’ultimo disperato attacco di un sistema che ora teme di veder crollare il suo potere? Parla da sola la polemica di Trump contro la Cina e l’Oms finanziata da Bill Gates, a sua volta legato all’iper-vaccinista Anthony Fauci. Dagli States, persino un solitario come Bob Dylan ha speso il suo prestigio per denunciare i “falsi profeti” travestiti da filantropi, che spacciano il vaccino come un regalo ma hanno in mente un piano di dominio pericolosamente totalitario. Sempre negli Usa, lo stesso Robert Kennedy Junior (figlio di Bob) denuncia i maneggi della premiata ditta Gates & Fauci, con la copertura dell’Oms. Su un altro piano – economico-finanziario – si muove invece Mario Draghi, protagonista di una spettacolare conversione: fino a ieri severo guardiano dell’austerity, e oggi tornato alle posizioni keynesiane della sua formazione giovanile.La tesi di Super-Mario: lo Stato deve poter finanziare l’economia in modo illimitato, altrimenti il capitalismo collassa. Tradotto: fine del potere (abusivo) della grande finanza speculativa, che in questi decenni ha sottomesso la politica e ridotto la stessa democrazia a pura ritualità, del tutto irrilevante nella governance del pianeta. La realtà è ormai sotto gli occhi di tutti: mentre i tre supremi fondi d’investimento (Vanguard, State Street e BlakRock) controllano l’intera economia planetaria, un paese come l’Italia – tuttora membro del G8 – non ha le risorse necessarie a impedire che la tragedia sanitaria del coronavirus si trasformi in una catastrofe sociale ed economica: un crollo del Pil come quello annunciato (-15%) produrrebbe, dai prossimi mesi, un’ecatombe di portata incalcolabile, destinata a travolgere la vita di tutti, anche dei “ciechi” che si credono al riparo solo perché, finora, il dramma li ha soltanto sfiorati. Come si può mettere fine a tutto questo? In un solo modo, secondo Alessandro Sieni: facendo esplodere la crisi in tutta la sua devastante visibilità, secondo un’accurata regia che utilizza settori “lealisti” dell’intelligence per minare il terreno e mettere in imbarazzo i gestori del sistema, a cominciare dai grandi media, che in Italia oscurano i numeri reali del disastro, negando l’evidenza in modo sistematico.Mentre crescono i fenomeni di insofferenza sociale, che secondo svariati osservatori potrebbero cominciare a creare seri problemi di ordine pubblico, il paese non si è ancora ribellato in modo frontale: per esempio, assiste al delirio di Nicola Zingaretti che si prepara a imporre il vaccino antinfluenzale nel Lazio (un suicidio sanitario, denunciato dai medici laziali: l’interferenza virale li esporrebbe al Covid, privando il Lazio del personale sanitario). Nessuna ribellione, per ora, neppure di fronte al Ministero della Verità istituito dal piddino Andrea Martella per “filtrare”, in modo sfrontato e dittatoriale, le notizie sul coronavirus. la censura si è fatta impudente: il guru televisivo Burioni chiede l’oscuramento di “ByoBlu”, il video-blog più seguito dagli italiani, mentre Google tarocca i suoi algoritmi per nascondere le voci scomode, e YouTube toglie dalla circolazione i video più imbarazzanti, quelli dei medici che sostengono che il governo Conte abbia fatto il contrario di quello che doveva fare, per proteggere i cittadini da una pandemia ingigantia oltremisura dal terrorismo psicologico gonfiato dai media mainstream. Siamo a un passo dall’inferno evocato da Meluzzi? Al contrario, sostiene Sieni: quello è l’inizio della fine, l’ultimo colpo di coda di un “regime” morente, la cui natura oppressiva è resa finalmente evidente proprio grazie ai “demenziali” decreti di Conte, che affossano il paese.Secondo Sieni, “The Plan” è «la prima grande operazione globale volta al risveglio di quello spirito critico che così tanto spaventa i malati detentori del cosiddetto “potere». In sintesi, quella in corso – sotto copertura – sarebbe «l’unica operazione di congiungimento della ragione al sentire e del sentire alla ragione che abbia mai attraversato questo mondo». Si tratterebbe di «un’operazione iniziata molti secoli fa, e che si è fatto credere fosse stata interrotta». Molti secoli fa? Viene in mente lo sconvolgente saggio “L’altra Europa”, scritto da Paolo Rumor, avvocato vicentino e nipote del più volte ministro e premier Mariano Rumor. La fonte: il memoriale del padre, Giacomo Rumor, a lungo collaboratore del Siv, il servizio segreto del Vaticano, a partire dalle manovre per dar vita all’Unione Europea, già durante la Seconda Guerra Mondiale. La rivelazione contenuta nelle carte di Rumor? Un’unica struttura di potere avrebbe dominato il pianeta in modo ininterrotto, usando la leva finanziaria per piegare Stati, nazioni, economie. Oggi, questo potere – travestito da medico – sarebbe il protagonista della “Cabala del Covid”: un piano totalitario. La buona notizia – dice Sieni – è che il piano fallirà: perché si è messa in moto una coalizione mondiale di forze, abilissime nel dissimulare il loro operato. Doppi e tripli giochi: di cui, giura Sieni, fa parte a pieno a titolo anche il volutamente disastroso “Giuseppi”, al quale – non a caso – Donald Trump non ha ancora ritirato il suo stranissimo endorsement.Thank you, “Giuseppi”. Impresentabile, inadeguato, semplicemente inguardabile: l’uomo sbagliato, nel posto sbagliato. Intempestivo nell’arginare il Covid, spietato nell’imporre il lockdown più disastroso d’Europa, impotente di fronte alla necessità di rianimare l’economia asfissiata dalle restrizioni. Lui, il becchino del Belpaese, resterà nella storia grazie alla sua impresa: aver sabotato il sistema-Italia in pochi mesi, come nemmeno Mario Monti, mostrando il lato peggiore del potere. Molle come il burro di fronte agli arcigni esattori dell’Ue, ma durissimo coi cittadini – fatti inseguire anche coi droni, in aperta campagna, durante le settimane di “coprifuoco”. Una catastrofe firmata Conte: aiuti scarsissimi e in ritardo, migliaia di aziende che non riapriranno, interi settori messi in ginocchio (il solo turismo vale il 15% del Pil). Parola d’ordine: arrangiarsi. Nessun vero piano d’emergenza per l’economia, solo le briciole potenzialmente usuraie del Mes. Il resto, chiacchiere. Cos’è, esattamente, Giuseppe Conte? Un virus messo in circolazione per stendere l’Italia al tappeto? Al contrario: è l’uomo che sta facendo un favore immenso alla nazione, rendendo evidente la dimensione dell’orrore. Attenti: lo sta facendo di proposito. E’ parte di un piano, che punta al risveglio generale. Un giorno, insomma, diremo grazie a “Giuseppi”: si è sacrificato, indossando i panni del cattivo, per svegliare chi dorme e suscitare una reazione che porti al riscatto nazionale.
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Guerra per la Terra: l’Italia e i poteri oscuri dietro al virus
Lo spettacolare, drammatico collasso dell’Italia farà crollare l’Ue, che è la succursale europea della tirannide finanziaria messa in piedi dal famigerato Deep State, statunitense ma in realtà mondiale. Previsioni di sapore quasi millenaristico, che si rincorrono da anni. A ignorarle (ma non è una notizia) è il mainstream media, che le notizie ha smesso di darle da un bel pezzo, preferendo la dose quotidiana di fake news ufficiali, governative. Due anni fa, quando nacque il precario e innocuo governo gialloverde – quasi una parodia, fatta di populismo parolaio e “sovranista” – il grande potere entrò in agitazione come se a Roma, anziché Di Maio e Salvini, avessero preso il potere Fidel Castro e Nelson Mandela. Volarono streghe: lo spread alle stelle e le pressioni su Mattarella, via Bce e Bankitalia, per silurare l’autorevole Paolo Savona (e per buon peso, anche le minacce mafiose del tedesco Günter Oettinger, «saranno “i mercati” a insegnare agli italiani come votare»). Bruxelles chiuse la porta in faccia ai “rivoluzionari” gialloverdi, che peraltro avevano osato chiedere soltanto spiccioli: bocciata persino la richiesta di un mini-deficit al 2,4%. Tradotto: vi negheremo i fondi per attuare le politiche che avete promesso.Al che, ritirata generale: i 5 Stelle si sfilarono subito da ogni impegno elettorale, e Salvini a sua volta ripiegò sul solo problema-migranti, permettendo così all’opposizione-fantasma (storicamente complice dell’eurocrazia post-democratica) di trasformare il leader della Lega nell’unico, vero problema italiano. Amnesie prodigiose: come se il consenso tributato inizialmente ai grillini, e poi il boom dell’ex Carroccio alle europee, non fossero dovuti all’esasperazione crescente, ma a una curiosa patologia psichiatrica dell’elettorato, curabile dalle Ong e dal Quirinale, da qualche magistrato, dalla professoressa Greta Thunberg e dalle Sardine prodiane. Poi, a cancellare tutto, è arrivato il maledetto coronavirus. Grillo e Di Maio s’erano già riallineati all’establishment, alleandosi con il Pd e votando Ursula von der Leyen alla guida della Disunione Europea a trazione anti-italiana. Ma, sotto la pressione dell’emergenza sanitaria, lo stesso Salvini s’è accodato alla linea “cinese” del massimo rigore: quarantena e coprifuoco per tutti, anche se la strage non accenna a ridursi. La polmonite indotta dal misterioso virus, forse prodotto in laboratorio (sotto gli occhi dell’Oms?), provoca infatti una carneficina, nell’Italia devastata dall’austerity: tagli da 37 miliardi firmati da Monti, drastica carenza di terapia intensiva e 70.000 posti letto in meno.L’ipocrisia nazionale trasforma in “eroi” i medici e gli infermieri – martiri al macello, senza protezioni e sfiniti dalle carenze di personale – mentre i servizi segreti avvisano Palazzo Chigi dell’altro pericolo: la possibili rivolte, innescate dalla rabbia popolare contro un governo che ha chiuso tutti in casa, disastrando l’economia, senza dare garanzie su come sopravvivere a una crisi che si annuncia eterna. Mentre in paesi come la Germania e il Regno Unito è il governo ad accreditare gli indennizzi direttamente sul conto corrente dei “reclusi ai domiciliari”, in Italia – un mese dopo il blocco – non s’è ancora visto un soldo: si lotta per prenotare i primi pietosi 600 euro, combattendo contro il server dell’Inps (andato subito in tilt, nemmeno fosse quello dell’ente previdenziale del Burundi). «Non è possibile che sia un caso, un disastro simile», sospetta l’avvocato Paolo Franceschetti a “Forme d’Onda”: «Proprio in questi giorni abbiamo regalato 50 milioni alla Tunisia». E’ solo l’infernale “lentocrazia” burocratica a inceppare tutto – mascherine, medicinali, fondi salva-vita?Non scherziamo, dicono ormai in molti: siamo di fronte a un piano preciso, che punta esattamente a far esplodere l’Italia (per poi far crollare l’intero sistema neoliberista, cominciando dall’Ue). Sempre su “Forme d’Onda”, lo storico Nicola Bizzi avverte: si stanno verificando, una dopo l’altra, quasi tutte le mosse annunciate – da tre anni – dalla misteriosa sigla Q-Anon, che il mainstream (persino in questi giorni di follia) continua a ridicolizzare, come fosse una semplice barzelletta complottistica. La tesi di Q-Anon: si starebbe dispiegando una controffensiva storica, mondiale, contro il sistema che ci ha portati a questo, cioè a crepare di polmonite (in mancanza di rianimazione), mentre la micidiale eurocrazia nega all’Italia persino gli aiuti alimentari per non impazzire di angoscia, chiusi in casa come topi, «grazie a decreti che lo stesso Conte, fine giurista – secondo Franceschetti – sa benissimo che sono sgangherati e incostituzionali».L’Italia è sprangata: serrande abbassate in ristoranti e negozi, aziende ferme, tribunali chiusi, Parlamento vuoto, governo sbaraccato. Tu chiamalo, se vuoi, colpo di Stato? Di questo si accusa Orban, che però ha avuto almeno il via libera del Parlamento ungherese. Da noi, invece, nessuna legittimazione esplicita. E’ Conte a gestire in solitudine lo stato d’eccezione, i famosi “pieni poteri” che fecero gridare al golpe quando a evocarli fu l’improvvido Salvini. Domanda: chi c’è, dietro a Conte? «Lo stesso network vaticano che gestì Andreotti, allora guidato dal cardinale Achille Silvestrini», sostiene Fausto Carotenuto, allievo di Mino Pecorelli e a lungo analista dell’intelligence. E il Vaticano che fa? Tace, per ora: silenzio assordante. Da che parte sta, il grande potere (finanziario) che Gianluigi Nuzzi chiama Vaticano SpA? Cosa c’e, esattamente, dietro alla solitudine siderale di Papa Francesco? E’ lo stesso Bizzi a parlare del Vaticano, citando il formidabile libro-denuncia “L’altra Europa”, in cui Paolo Rumor (nipote del più volte premier Mariano Rumor) racconta che suo padre, Giacomo, allora plenipotenziario della Santa Sede su incarico di monsignor Montini, futuro Paolo VI, trattò in segreto – mentre ancora infuriava la Seconda Guerra Mondiale – il ridisegno dell’Europa post-nazifascista, con già ben chiaro il progetto dell’attuale, oligarchica Unione Europea.«Realizzeremo il sogno di Comenio», si dicevano i grandi architetti occulti del futuro, sapendo in anticipo che fine avrebbero fatto Hitler e Mussolini. «Comenio visse nel Cinquecento», fa notare Franceschetti: «E’ evidente che una costruzione come l’Ue non si improvvisa in pochi decenni, viene da lontanissimo. Rumor, citando le carte le padre, parla di un’unica reggenza addirittura dinastica, chiamata “La Struttura”, che gestirebbe il mondo in modo ininterrotto, da migliaia di anni». Per questo, conclude Franceschetti, è altamente improbabile che una soluzione alla crisi attuale – resa esplosiva dalla pandemia – venga risolta dalla politica “visibile”. Logico dedurre che lo spettacolo a cui stiamo assistendo (inclusa la crocifissione dell’Italia, senza nessuna anestesia europea) sia il frutto di una colossale operazione planetaria di manipolazione. Una chiave interpretativa la fornisce, a “Border Nights”, un osservatore eretico come Alessandro Sieni, disposto a credere alla narrazione di Q-Anon: ipotetici militari “lealisti” del Pentagono, pretoriani di Trump «impegnati a “bonificare” il pianeta dalla vera infezione mortale, il dominio criminale dell’élite finanziaria, col suo corredo di depravazione: in pochi hanno capito la portata del decreto presidenziale straordinario con cui la Casa Bianca ha trasformato la pedofilia in un problema di “sicurezza nazionale”, un pretesto che a Trump conferisce poteri straordinari».Secondo Sieni, in questi tre anni una parte dell’intelligence militare avrebbe messo insieme non meno di 28.000 dossier. Obiettivo: disarticolare la “piovra” che, da quarant’anni, si è impadronita del mondo. Alleati strategici: paesi come la Russia di Putin, che in Italia (contro il Covid-19) ha inviato aiuti imbarcati su 14 aerei – numero che fa pensare al 14 Luglio francese, la rivoluzione. Fantasie? Non per Sieni: aprite gli occhi, è il suo invito. La spiegazione: «E’ stato il nemico a scatenare il virus, e la rete di Q-Anon ne ha approfittato per ribaltare la situazione». In altre parole: volete la guerra? Bene: useremo contro di voi proprio quei poteri speciali che ora ci costringete ad adottare, e così trasformeremo lo sconquasso mondiale della “vostra” pandemia in un’occasione storica per sbarazzarci di voi parassiti, ridefinendo le regole della politica, dell’economia e della finanza. «Lo stress inflitto all’Italia farà saltare questa Europa, ora che gli italiani vedono finalmente di cosa è capace», aggiunge Sieni. «Ma il primo obiettivo sono i grandi media, principale braccio operativo del potere criminale che tuttora ci domina. E la strategia di Q-Anon è chiara: dissimulare, confondere, non far capire chi sta con chi, né quale sarà la prossima mossa». Facile, da noi: per un anno e mezzo, alle televisioni è bastato fare a pezzi Salvini, a reti unificate, mentre ora è l’Unione Europea a fare a pezzi l’Italia, in mondovisione.Comunque, se così fosse, a vincere non sarebbero “i buoni”, avverte Bizzi: domani, finita la tempesta, potremmo trovarci a fare i conti con “i meno peggio”. Come Mario Draghi, per esempio, che ha clamorosamente disertato dalle fila del grande potere neoliberista: rinnegando la sua stessa storia, oggi si è schierato dalla parte dei keynesiani, intenzionati a distruggere il monopolio privatistico della moneta, causa di ogni male. Lo dimostra la nuda verità del virus: in quanti sarebbero davvero morti di polmonite, se per ogni paziente fosse stato disponibile un letto in terapia intensiva? Di male in peggio: «C’è chi sogna di trasformare l’emergenza sanitaria in una condizione permanente: questa nuova aberrante normalità, mostruosa come il dispotismo di Pechino, relegherebbe la nostra vita in un limbo senza più libertà». E’ la tesi di Gioele Magaldi, che nel bestseller “Massoni” ha svelato le trame della supermassoneria reazionaria, che nel 1975 – attraverso la Trilaterale – avviò la compressione progressiva dei diritti. In Europa siamo arrivati alla post-democrazia dell’Ue. E ora il terrorismo di massa innescato dal coronavirus punta a fare della Cina un modello per l’Occidente: il paradiso degli oligarchi.E’ contro questo incubo distopico, drammaticamente reale nelle sue premesse che si vanno dispiegando, che si è mossa – al contrattacco – quella che Bizzi chiama «la fazione ostile alla Cabala del coronavirus, la “mafia khazariana” che vorrebbe un nuovo ordine mondiale definitivo, targato Rothschild». Magaldi preferisce parlare di superlogge, e avverte: «Ha rotto il silenzio politico persino Bob Dylan, col suo messaggio in codice del 27 marzo. La canzone “Murder Most Foul” parla di Kennedy, evocato contestualmente all’emergenza coronavirus». Come dire: dietro al dramma sanitario c’è la peggior politica. Magaldi, che milita nella supermassoneria progressista, fa una rivelazione clamorosa: «E’ giunto il momento di dare ufficialmente la notizia: anche Bob Dylan è un massone progressista, e non è per nulla casuale la sua scelta di parlare, oggi, dell’omicidio di John Kennedy, proprio mentre Mario Draghi, sul “Financial Times”, annunciava la necessità di cambiare le regole del mondo, gettando a mare 40 anni di “dittatura” finanziaria neoliberista». Aggiunge Magaldi: «Nulla, in questi giorni, avviene per caso». Parole consonanti con quelle che lo stesso Dylan ha scritto sul sito Internet: tenete gli occhi aperti, e mettetevi al riparo. E’ davvero in corso una specie di “guerra dei mondi”, per il controllo della Terra?Si fa un gran parlare di alieni, da quando – mesi fa – la Us Navy ha sdoganato ufficialmente gli Ufo. A “Border Nights”, Tom Bosco riferisce di voci che parlano di strane apparizioni, nei cieli: sciami di luci, bagliori. «Qualche anno fa – ricorda Franceschetti – la Russia ha cambiato improvvisamente la dicitura che compare sui suoi velivoli militari: non più “forze aeree”, ma “forze aerospaziali russe”». L’altro ieri, in modo altrettanto strano, Trump ha varato la sua “Space Force”. «La sua funzione – profetizza Sieni – emergerà col tempo: oggi, nessuno accetterebbe la spiegazione». L’ipotesi: quello che avviene sulla Terra è il riflesso di uno scontro extraterrestre? Il biblista Mauro Biglino non deride certo le tesi della paleostranutica. E ricorda: «Autori antichi, tra cui Giuseppe Flavio e lo stesso Tacito, hanno parlato di battaglie tra “carri celesti” nei nostri cieli, da Gerusalemme all’Umbria». Cos’erano, Ufo dell’antichità? Nel 1200, il fenicio Sanchuniathon – accreditato da Eusebio di Cesarea, Padre della Chiesa, tramite Filone di Biblo – scrive che gli dei dell’epoca non erano affatto incorporei, ma presenti tra noi in carne e ossa: sono state poi le religioni a velarne l’identità, spiritualizzandoli, dopo la loro scomparsa. Domanda: abbiamo quindi scambiato per divinità quelli che erano antichi astronauti, giunti sul nostro pianeta per impiantare un potere terrestre? Dunque sarebbero ancora loro, a svolazzare sulle nostre teste?Monsignor Loris Capovilla, cameriere segreto di Giovanni XXIII, raccontò che lui e Roncalli si imbatterono in un disco volante, atterrato nel parco di Castel Gandolfo nell’estate del 1961. Dall’astronave sbarcò un individuo in tutto simile a noi, che si appartò col pontefice. Dopo l’addio e il decollo del velivolo, il Papa andò incontro a Capovilla, rimasto in disparte, terrorizzato. «Il Papa era commosso. Mi disse solo questo: i fratelli dello spazio sono dappertutto». Sempre ai cieli guardano gli studiosi di astrologia – quelli che esaminano i cicli celesti, non gli autori degli oroscopi televisivi. «L’attuale configurazione planetaria – dice Bizzi – coincide, in modo sconcertante, con quella che si configurò durante la peste di Firenze all’epoca di Dante e poi durante la peste manzoniana di Milano, nel ‘600». Lo stesso Magaldi, a “Border Nights”, avverte: «Nel 2024, Plutone entrerà in Acquario e ci resterà per vent’anni: esattamente come per lo straordinario periodo che, nel Settecento, si aprì con la Rivoluzione Francese e si concluse con la Rivoluzione Americana». Due eventi da niente, che hanno plasmato il mondo in cui viviamo oggi.Fake news spaziali? Impossibile che ne parlino i Mentana, le Gruber e tutto il mainstream che sguazza tra le bufale terrene, ipnotizzando l’audience con pseudo-notizie e polemichette irrilevanti, parrocchiali, fino all’impudenza lunare dei Fazio, dei Floris, che ancora danno la parola agli zombie di ieri, i Bersani e i Cottarelli, le Fornero, le Marie Antoniette rinchiuse nei loro palazzi. Salvo il fatto che, “grazie” al virus, non stia per collassare anche il sistema delle news: su La7, è l’europeista Cacciari a prendere atto che, ormai, questa Unione Europea è indifendibile. E se lo dice persino Cacciari, figurarsi. Mancano le parole – le sintassi – ogni volta che il mondo precipita in una crisi sistemica. Crollano le narrazioni, di fronte all’enormità inesorabile che sta inghiottendo gli italiani. Toccherà a loro, dunque, il battesimo del fuoco? Sarà l’Italia, cioè, la trincea politica destinata a fare da detonatore, smascherando l’impostura finanziaria dell’Ue, a sua volta specchio (spietato) del sistema “usuraio” che ha sventrato la Terra negli ultimi decenni? La vita umana al servizio della tecno-finanza: salterà tutto, davvero, per via dello choc devastante provocato da uno strano virus dotato di “corona”? Ancora non si sa da dove venga, ma forse avrà il sadico potere di svegliare milioni di dormienti. Scopriremo, un giorno non lontano, che nella primavera del 2020 si svolse dietro le quinte una battaglia inimmaginabile, destinata a rivoluzionare la Terra?Lo spettacolare, drammatico collasso dell’Italia farà crollare l’Ue, che è la succursale europea della tirannide finanziaria messa in piedi dal famigerato Deep State, statunitense ma in realtà mondiale. Previsioni di sapore quasi millenaristico, che si rincorrono da anni. A ignorarle (ma non è una notizia) è il mainstream media, che le notizie ha smesso di darle da un bel pezzo, preferendo la dose quotidiana di fake news ufficiali, governative. Due anni fa, quando nacque il precario e innocuo governo gialloverde – quasi una parodia, fatta di populismo parolaio e “sovranista” – il grande potere entrò in agitazione come se a Roma, anziché Di Maio e Salvini, avessero preso il potere Fidel Castro e Nelson Mandela. Volarono streghe: lo spread alle stelle e le pressioni su Mattarella, via Bce e Bankitalia, per silurare l’autorevole Paolo Savona (aggiungendo, per buon peso, anche le minacce mafiose del tedesco Günter Oettinger, «saranno “i mercati” a insegnare agli italiani come votare»). Bruxelles chiuse la porta in faccia ai “rivoluzionari” gialloverdi, che peraltro avevano osato chiedere soltanto spiccioli: bocciata persino la richiesta di un mini-deficit al 2,4%. Tradotto: vi negheremo i fondi per attuare le politiche che avete appena promesso.
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Bizzi: guerra segreta (mondiale) contro la Cabala del Covid
Le massonerie nazionali sono spaventate, assoggettate alle restrizioni liberticide dei governi che in realtà eseguono decisioni prese dell’alto: entità paramassoniche, Bilderberg, Trilaterale – e altre, di cui si parla meno. Al di sopra di queste, c’è la galassia delle superlogge (di cui parla Gioele Magaldi, e che forse di massonico hanno ormai soltanto il nome: sono contro-iniziati che si contendono il potere, alternandosi al comando). Al di sopra di queste, poi, ce ne sono altre ancora. Ci sono organizzazioni che finora hanno sostenuto i piani del cosiddetto nuovo ordine mondiale, finalizzato all’accentramento del potere e delle risorse, alla spoliazione dei popoli, a concentrare tutto nelle mani dei soliti noti. Marco Della Luna lo ha spiegato bene in “Oligarchia per popoli superflui”, di cui sono l’editore, uscito due anni fa. Ha anticipato tutto quello che sta accadendo oggi. Adesso però c’è un bivio. A quanto pare, il problema è stato scatenato da una certa fazione. Una fazione che vuole mantenere il potere economico, la schiavitù monetaria, il controllo della finanza. Una fazione che è legata all’industria farmaceutica, a sua volta legata ad altri grandi complessi industriali, non ultimo quello degli armamenti.E’ una fazione che molto probabilmente ha scatenato questo problema: il virus è stato creato in laboratorio (nemmeno i bambini credono più alla vulgata mainstream del virus naturale). E’ un’arma batteriologica a medio-bassa intensità, con durata probabilmente di sei mesi. La fazione che ha scatenato il virus voleva accelerare il processo di Nwo, la logica del controllo, del microchip obbligatorio per tutti, della restizione definitiva di ogni libertà democratica. Ma lo scatenarsi di questo pandemonio ha provocato, inevitabilmente, una reazione opposta. Ci sono fazioni che sono contrarie alla logica della schiavitù monetaria – la logica dei Rothschild, dei Rockefeller (chiamiamola “mafia khazariana”, chiamiamola Cabala o Cupola: i nomi non contano). E queste fazioni antagoniste, a quante pare, sono passate violentemente al contrattacco.In questi giorni seguo con interesse certi network americani, Q-Anon e non solo (Q-Anon lo seguo da almeno tre anni, e le sue notizie le prendo con le molle, con le dovute cautele, in attesa di verificare i fatti). In qualche caso mi è anche capitato di anticiparli: il 15 dicembre scorso, sulla mia pagina Facebook, prevedevo la caduta, l’esautorazione della casa reale britannica entro la fine di marzo. Prevedevo anche la caduta di Macron – e qui ci siamo: Macron ha le ore contate, è stato ormai messo nel mirino. La sua ex ministra della sanità ora lo accusa di aver colpevolmente ignorato il suo allarme sul virus, risalente a gennaio. Parliamoci chiaro: a gennaio tutti conoscevano il problema. Sono emerse prove che il governo italiano abbia avuto informazioni precise, dall’intelligence americana, già a dicembre, quando negli Usa si verificavano i primi casi di coronavirus.I numeri del virus sono molto diversi da quelli ufficiali: non ci si può fidare, della Cina. La compagnia telefonica cinese che gestisce i cellulari ha ammesso che, da dicembre a oggi, ci sono 21 milioni di utenze non più attive. E questo dato deve far pensare. Come può esser stato circoscritto alla sola Wuhan, il problema? Il virus è stato contenuto, certo, ma in Cina la situazione è stata sicuramente più pesante, rispetto a come viene raccontata. Poi è arrivato negli Usa? E’ arrivato prima in Germania o in Italia? Si possono fare tutte le congetture del mondo. Ma ciò che conta è che l’esercitazione Nato, dapprima ridimensionata, ha cambiato nome: adesso si chiama “Protezione dell’Europa”. Sta dispiegando un enorme quantitativo di uomini e mezzi – mentre, simultaneamente, molti personaggi celebri sono in quarantena.S’è iniziato con Justin Trudeau in Canada, in quarantena insieme alla moglie. Poi Alberto di Monaco: non dimentichiamoci che il Principato di Monaco è tra le principali “lavanderie” di riciclaggio del denaro sporco, a livello mondiale, insieme a pochi altri paradisi fiscali. Il Dalai Lama è in quarantena preventiva. Angela Merkel, anche lei risultata positiva al virus, è sembrata sparire, per alcuni giorni. E due aerei di Stato tedeschi, tra cui quello ufficiale della Cancelliera, sono stati visti atterrare all’aeroporto di Las Vegas, già chiuso al traffico ordinario. E’ stata esautorata?Secondo Maurizio Blondet, sarebbe stata esautorata di fatto, in base al trattato Usa-Germania del 1945. Fino al 2099, la Germania non può decidere autonomamente, in politica estera e in politica economica. Alla Germania era stato dato il guinzaglio largo, ma ora a quanto pare il guinzaglio si è stretto. C’è un video, che prova la presenza degli aerei tedeschi a Las Vegas la scorsa settimana. E sappiamo che questi video sono sempre diffusi da servizi segreti, a loro volta divisi in fazioni. La Merkel poteva benissimo volare negli Usa in modo anonimo e discreto, non certo su un volo di Stato. Chi ha diffuso quel video, nell’ambito dell’intelligence Usa, voleva lanciare un segnale chiaro: guardate dove va, la fautrice del rigore finanziario.Vero obiettivo: abbattere l’Unione Europea. Fanno bene, se stanno abbattendo il sistema che ci ha distrutti, negli ultimi vent’anni. Voglio sperare che sia così. Non dico che stiano vincendo “i buoni”. Dico che, secondo me, stanno prevalendo “i meno peggio”: è con loro, probabilmente, che avremo a che fare. Cambieranno gli scenari economici. La Germania, che era la principale fautrice del rigore, dopo l’annuncio secondo cui la Merkel era in quarantena ha emesso 550 miliardi di euro, creati dal nulla, e solo come prima tranche. A mio parere, si sta andando verso uno scardinamento violento, e imposto dall’alto – non dagli americani come tali, ma dalla fazione di Trump, da una guerra interna contro il Deep State – e secondo me vedremo molti scenari cambiare: vedremo sparire molti capi di Stato e di governo.Quanto ai britannici, non scordiamoci che non è in quarantena solo il principe Carlo. Secondo fonti di stampa, tra cui la versione online del “Fatto Quotidiano”, è morto il principe consorte Filippo di Edimburgo. All’ambasciata britannica a Roma c’è stato un gran trambusto, con un continuo viavai di politici anche italiani. I nostri telegiornali non ne hanno fatto il minimo accenno? Non stupisce: sono arrivati addirittura a delegittimare il “Tg Leonardo”, che è il fiore all’occhiello dell’informazione scientifica (il servizio il cui mostrava il laboratorio cinese che ingenerizza i coronavirus). Ma la cosa più interessante è che è in quarantena anche il duca di Kent, cugino della regina e 37esimo pretendente al trono, gran maestro della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, che controlla il 60-70% delle massonerie nazionali mondiali. Vuol dire che è in corso una svolta epocale: stanno abbattendo i vecchi schemi anche in certi ambiti, fino a ieri intoccabili.Mi auguro che le notizie che leggo siano vere. Moltissime star di Hollywood stanno registrando filmati in cui hanno il volto terrorizzato, e in cui compaiono ovunque orecchie di coniglio (a richiamare la Tana del Bianconiglio di “Alice nel paese delle meraviglie”). Sono segnali in codice: richieste di aiuto. Sono segnali di disperazione, mascherati da video strani. Ophra Winfileld, la grande giornalista americana, obamiana e vicina ai Clinton, vera e propria autorità mediatica nazionale, è in quarantena – ma coi marines che circondano e presidiano la sua villa. Tante cose non tornano. Ma intanto lanciano segnali, come a dire: guardate. L’Italia è piena di autocarri russi e militari russi: va bene che la situazione è eccezionale, ma siamo pur sempre un paese della Nato. E’ evidente che ci sono accordi precisi. Stanno cambiando gli scenari a livello globale, secondo me. Ed è molto probabile anche un cambio di governo in Italia.(Nicola Bizzi, dichiarazioni rilasciate il 25 marzo 2020 alla trasmissione web-radio “Forme d’Onda”, condotta da Stefania Nicoletti. Editore, proprietario della casa editrice Aurola Boreale, Bizzi è uno storico indipendente: è autore di lavori recenti, come lo studio dedicato a Ipazia di Alessandria. Assai rilevante il volume “Da Eleusi a Firenze”, in cui Bizzi ricostruisce l’ascendenza della “comunità misterica eleusina” dietro le quinte della storia, per esempio nella fioritura politico-culturale del Rinascimento italiano).Le massonerie nazionali sono spaventate, assoggettate alle restrizioni liberticide dei governi che in realtà eseguono decisioni prese dell’alto: entità paramassoniche, Bilderberg, Trilaterale – e altre, di cui si parla meno. Al di sopra di queste, c’è la galassia delle superlogge (di cui parla Gioele Magaldi, e che forse di massonico hanno ormai soltanto il nome: molti sono contro-iniziati che si contendono il potere, alternandosi al comando). Al di sopra di queste, poi, ce ne sono altre ancora. Ci sono organizzazioni che finora hanno sostenuto i piani del cosiddetto nuovo ordine mondiale, finalizzato all’accentramento del potere e delle risorse, alla spoliazione dei popoli, a concentrare tutto nelle mani dei soliti noti. Marco Della Luna lo ha spiegato bene in “Oligarchia per popoli superflui”, di cui sono l’editore, uscito due anni fa. Ha anticipato tutto quello che sta accadendo oggi. Adesso però c’è un bivio. A quanto pare, il problema è stato scatenato da una certa fazione. Una fazione che vuole mantenere il potere economico, la schiavitù monetaria, il controllo della finanza. Una fazione che è legata all’industria farmaceutica, a sua volta legata ad altri grandi complessi industriali, non ultimo quello degli armamenti.