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Archivio del Tag ‘Cgil’

  • Crescita del Pil ma non dei diritti: anche la Cgil si arrende?

    Scritto il 14/5/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    “Patto per la crescita”. Questo è il titolo con cui è stato annunciato dalla stampa il documento votato poi a maggioranza dal direttivo della Cgil. La sintesi, per quanto brutale, chiarisce il senso negativo di questa scelta. La Cgil fa propria la priorità della “crescita”, sulla quale si stanno orientando non solo le posizioni della Confindustria, ma tutta la politica economica dell’Unione Europea, del sistema bancario, del Fondo monetario internazionale. È una scelta profondamente sbagliata che, al di là delle cautele e delle attenuazioni di circostanza, accetta che la crisi possa essere affrontata con il rilancio dell’attuale modello di sviluppo.

  • Sarroch, morire sul lavoro nel “paese dei Moratti”

    Scritto il 13/4/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    L’ennesima morte bianca – un giovane operaio rimasto intossicato durante la pulitura di una cisterna e due compagni di lavoro ricoverati in ospedale – riaccende i riflettori sul caso della raffineria Saras di Sarroch, in Sardegna, “impero” della famiglia Moratti, dove già nel maggio 2009 erano morti tre addetti, sempre ingaggiati da ditte esterne che lavorano in appalto. Aperta l’inchiesta, lavoratori in sciopero e sindacati sulle barricate: «La dinamica sembra ripetersi», denuncia Vincenzo Scudiere della Cgil, perché l’operaio morto «effettuava un’operazione di pulitura in un sito che pare non fosse stato bonificato». 

  • Il Pd si decida: senza Marchionne non ci sarebbe più la Fiat

    Scritto il 14/1/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Se malauguratamente a Mirafiori vincesse il no, il governo dovrebbe convocare un tavolo per trovare un rimedio. Anche se sarebbe molto difficile farlo. Come ha ben spiegato Marchionne, le auto che vanno vendute sulla “piazza” internazionale hanno bisogno di essere prodotte con modalità e tempi coerenti con la domanda dei mercati. A Torino la gente è infastidita dal tentativo di politicizzare una questione sindacale, economica e sociale. E soprattutto la città sa che Marchionne è stato l’uomo che ha salvato il Gruppo Fiat e che, insieme agli enti locali, ha impedito la chiusura di Mirafiori. Nel 2003-2004 Mirafiori era praticamente chiusa. Al punto che c’erano già alcune proposte per riconvertire quell’area persino in un mastodontico parco divertimenti. Una specie di Gardaland di Torino, non so se mi spiego. Quanto a Marchionne, rimane l’uomo che ha preso quella macchina ingrippata che era diventata la Fiat e l’ha salvata.

  • Camusso: vogliono trasformare le fabbriche in caserme

    Scritto il 13/1/11 • nella Categoria: idee • (1)

    E’ l’impostazione della vertenza che rende tutto un po’ incredibile e soprattutto questa idea che bisogna costruire fabbriche come caserme, fatte come caserme autoritarie. Ci abbiamo messo molti anni a introdurre democrazia e libertà nei luoghi di lavoro e questo appare a noi un grande arretramento. Si sta costruendo un vulnus alla democrazia. Le caserme non sono più efficienti e anzi, se ne parliamo in questo Paese lo sono poco, perché rinunciano al contributo delle persone e alla loro partecipazione. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fa spettacolo e ha abdicato al suo mestiere. Non mi aspettavo che dimostrasse comprensione verso la minaccia della Fiat di abbandonare Torino: in un paese normale, di fronte a un’impresa che vuole fare investimenti, l’esecutivo avrebbe dovuto chiamare l’impresa e verificare gli investimenti.

  • Diritti o stipendio: il lavoro nel 2010 secondo Marchionne

    Scritto il 26/12/10 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Fuori dal lavoro chi osa protestare: o si accettano senza discutere le nuove regole imposte, o la fabbrica chiude i battenti – perché fallisce, schiacciata dal peso del proprio clamoroso insuccesso industriale, o ritenta la fortuna in paesi in cui la prestazione d’opera costa molto meno, anche perché nessuno tutela i lavoratori. Questo il senso dell’amara vicenda maturata alla Fiat per il rilancio (finora solo e sempre ventilato) dello storico stabilimento torinese di Mirafiori. Archiviare il contratto nazionale dei metalmeccanci nella fabbrica simbolo dell’industria italiana equivale al crollo di una diga: da Mirafiori in giù, qualsiasi azienda ora potrebbe imporre nuove regole, cancellando decenni di tutele sindacali.

  • Allarme giovani, uno su tre è senza lavoro

    Scritto il 03/7/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Un giovane su tre, in Italia, è senza lavoro. Mentre l’agenda nazionale oscilla fra i guai di Berlusconi, dalla legge-bavaglio al processo Dell’Utri, il tasso di disoccupazione nella fascia di età 15-24 anni continua a salire, inanellando nuovi record: a maggio – fa sapere l’Istat – è arrivato a toccare il 29,2%. Sono dati «non più sostenibili» e «preoccupanti», «gravissimi» secondo la Cgil: i sindacati chiedono con urgenza misure per ridare fiato all’occupazione, partendo da un impulso concreto per i giovani, che ormai da mesi soffrono delle difficoltà di inserimento occupazionale, mentre il tasso dei senza lavoro tra i 15 e i 24 anni continua a salire costantemente.

  • Licenziamento facile, Repubblica: Napolitano dirà no

    Scritto il 15/3/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – bersagliato da scritte come “Pertini non avrebbe firmato”, comparse il 13 marzo alla manifestazione “viola” del centrosinistra in piazza San Giovanni a Roma – starebbe «meditando seriamente di rinviare alle Camere una delle ultime leggi volute dal governo». Lo scrive il 15 marzo il vicedirettore di “Repubblica”, Massimo Giannini, secondo cui il Quirinale sta per rifiutarsi di sottoscrivere il «famigerato» decreto legge 1167-B, che colpisce l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori introducendo la possibilità di ricorrere all’arbitro, anziché al giudice, in caso di controversie sul posto di lavoro.

  • Il sistema Rosarno: gli schiavi fruttano milioni alle cosche

    Scritto il 06/2/10 • nella Categoria: segnalazioni • (5)

    Sei milioni di euro in due anni: questo il fatturato del “sistema Rosarno”, basato sullo sfruttamento dei nuovi schiavi. «E’ la dimostrazione del salto di qualità della ‘Ndrangheta, che vent’anni or sono sbarcava coi gommoni i curdi sans-papiers sulle spiagge di Africo, da dove aveva fatto fuggire gli operatori Valtour, perché le coste servivano alle ‘Ndrine per alimentare il traffico di esseri umani disperati; ora dispongono di colletti bianchi efficientissimi che predispongono contratti per i loro braccianti irregolari, che sbarcheranno a Malpensa e Fiumicino».

  • Riconversione: unico vero incentivo per salvare la Fiat

    Scritto il 05/2/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Incentivi? No, grazie. Mentre l’ad della Fiat, Sergio Marchionne, gela il governo (e il presidente del Senato, Renato Schifani) sulla possibilità di utilizzare anche per il 2010 aiuti statali a sostegno del mercato dell’auto in cambio della rinuncia alla chiusura dello stabilimento di Termini Imerese, per i cui lavoratori è intervenuto anche il Papa, il Movimento per la Decrescita Felice segnala la mancanza assoluta di idee nuove per rilanciare l’occupazione: «Basterebbe riconvertire l’industria differenziando la produzione, come farà la Volkswagen, che userà i motori delle auto per farne co-generatori che garantiranno il futuro di azienda e dipendenti».

  • Sciopero stranieri, adesioni Facebook al 1° marzo in giallo

    Scritto il 20/1/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Sarà una manifestazione in giallo: è quello il colore scelto per la prima “giornata senza migranti”, in programma in Italia per il 1° marzo 2010, in risposta alla francese “Journée sans immigrés: 24h sans nous”. Un centinaio di persone ha partecipato a Milano alla presentazione del “Primo Marzo 2010 – Sciopero degli stranieri”: ispirata e gemellata con l’omologa manifestazione ideata a Parigi, la giornata italiana senza stranieri si propone di far capire cosa succederebbe «se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia decidessero di incrociare le braccia per un giorno».

  • Lavoro e diritti, in un film la grande lezione di Trentin

    Scritto il 30/11/09 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    «Qualche volta vien da pensare a come sarebbero andate le cose in questo Paese se non ci fosse stato, quaranta anni or sono, l’autunno caldo, con quel suo carico di conquiste di democrazia, con quella sua capacità di contaminare poi tutto il mondo del lavoro, ma anche del sapere, innestando altri movimenti. A cominciare dal movimento delle donne. Fu un moto che percorse luoghi di lavoro, scuole, istituzioni: un processo di democrazia e libertà». Bruno Ugolini presenta così il film che dal 30 novembre “L’Unità” propone per ricordare Bruno Trentin e lo storico autunno del 1969.

  • Ferrero: con Bersani all’opposizione, non al governo

    Scritto il 02/11/09 • nella Categoria: idee • (1)

    Il taglio dell’Irap? E’ un aiuto per chi viaggia in Mercedes e una beffa per tutti gli altri, lavoratori e piccole imprese con l’acqua alla gola, che avrebbero bisogno di meno costi e banche amiche per poter sostenere produzione, lavoro, consumi e, quindi, l’economia. Paolo Ferrero, leader di Rifondazione comunista, mette l’accento sulla crisi sociale. Fronte dal quale non si discosta, salutando l’elezione di Bersani alla guida del Pd: «E’ l’uscita dal veltronismo, inteso come autosufficienza del partito democratico». Tuttavia, per Ferrero, non basta: la sinistra resterà divisa dal Pd.

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