Archivio del Tag ‘creatività’
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Atroci sofferenze inutili: Monti ha fallito tutti gli obiettivi
È possibile fare un breve e disincantato bilancio del governo Monti? La prima, avvilente constatazione, è che in quasi 9 mesi di “riforme” e di “vertici decisivi” la montagna del debito pubblico italiano non è stata neppure scalfita. Anzi si è fatta ancora più alta e imponente. Il debito ammontava a 1.897 miliardi di euro nel dicembre 2011, oggi è arrivato a. 1.966.Dunque, la ragione fondamentale della nostra condizione di rischio, la causa causarum delle nostre difficoltà presenti e future si è ulteriormente aggravata. Lo spread si mantiene elevato e torna sui 500 punti. Il Pil – questo vecchio totem delle società capitalistiche – è nel frattempo diminuito e diminuirà ancora. Scenderà di oltre il 2% nel 2012. Dicono gli esperti che si riprenderà nel 2013. Ma per quale felice congiunzione degli astri non è dato sapere. Qui, infatti, la scienza economica si muta in astrologia, dà gli oroscopi.
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Macao, Ligresti e la ministra: mamma, rivoglio il grattacielo
“Mamma, rivoglio il grattacielo!”. Sul blog “Il Corsaro”, Claudio Riccio riassume così, con una battuta, la vicenda dell’occupazione-lampo della Torre Galfa di Milano, sgomberata con estrema sollecitudine dalla polizia dopo il tentativo di “Macao”, il collettivo artistico che voleva replicare nel capoluogo lombardo l’esperienza del Teatro Valle di Roma, “restituendo” alla popolazione uno spazio-simbolo rimasto desolatamente vuoto per quindici lunghi anni. «Nonostante i numerosi appelli, anche istituzionali, finalizzati ad aprire il dialogo», il grattacielo è stato rapidamente sgmberato «senza alcuna mediazione e con grande celerità rispetto alla media degli sgomberi in Italia». Per via dello stile “rigoroso” del governo Monti? Forse, ma non solo: perché allo sfratto dei manifestanti è interessato direttamente il figlio del ministro dell’interno.
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Noi, “plebaglia europea” ingannata dai trattati-capestro
«Ma cosa crede, la plebaglia europea: che l’euro l’abbiamo creato per la loro felicità?». Parole, testuali, dell’economista francese Jacques Attali, gran maestro – insieme a Jacques Délors – di leader storici del centrosinistra italiano, come Massimo D’Alema. A raccontare lo sconcertante aneddoto è Alain Parguez, già consigliere di François Mitterrand. Il professor Parguez era presente al summit organizzato lo scorso febbraio a Rimini da Paolo Barnard con gli economisti neo-keynesiani della Modern Money Theory, gli uomini che hanno “resuscitato” l’Argentina. Tesi: chi è dotato di moneta sovrana non può temere il debito pubblico, che invece diventa un’autentica tragedia se gli Stati non possono più stampare moneta, ma sono costretti a prenderla in prestito, a caro prezzo. L’Europa? Praticamente, un caso unico al mondo di suicidio finanziario organizzato, pianificato all’insaputa di mezzo miliardo di persone, cioè noi.
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Italia regina del gas: Snam fa gola ai mandanti di Monti
«I gruppi finanziari mangiano la carne cruda dei lavoratori solo quando hanno finito la ciccia vera, ed è la fine di quella ciccia a preparare l’ecatombe». Domanda: cosa c’è ancora di veramente divorabile in Italia? Ovvero: cosa fa del nostro paese una realtà tuttora capace di forza economica e soprattutto geopolitica, lasciandogli rilevanti carte strategiche da giocare sullo scacchiere globale dove si decidono le sorti di interi popoli? Risposta semplicissima: le grandi infrastrutture utili, come quella del gas, messa a punto da un colosso come Snam i cui bilanci vanno a gonfie vele e probabilmente preoccupano chi ha fatto di tutto, finora, per spolpare l’Italia. Mentre i giornali parlano solo di legge elettorale e articolo 18, che qualcuno definisce “armi di distrazione di massa”, Stefano Serafini di “Alternativa” propone una domanda scomoda: siamo certi di sapere quale sia il vero compito di Mario Monti?
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Nel mirino scuola e cultura: l’Europa ha paura di Dante?
Licenziamo pure Dante e Petrarca: non servono più. La nostra scuola ha contribuito a fare dell’Italia la settima potenza industriale del mondo, nonché l’economia meno indebitata d’Europa dopo la Germania? Non importa: il super-potere che ha messo al guinzaglio l’Italia farà terra bruciata della nostra cultura. E proprio la scuola potrebbe essere il primo obiettivo di Mario Monti, commissario di fiducia designato dall’impero finanziario euro-atlantico. Lo sostengono Fabio Bentivoglio e Michele Maggino, a partire dalla lettera che il “ministro dell’economia” europeo, Olli Rehn, ha inviato a Roma: una lettera «ancora più agghiacciante» di quella di Draghi & Trichet, inviata ad agosto. Perché Olli Rehn spiega che l’Europa vuole colpire al cuore la nostra fabbrica di futuro: il sistema scolastico.
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Rialto: saper fare e cultura modello, senza sprechi
Mentre le grandi coalizioni nazionali si scambiano accuse sulla gestione finanziaria del controverso settore delle politiche culturali, con il centro-destra che si dichiara costretto a imporre tagli e il centro-sinistra deciso a difendere i contributi pubblici per il cinema, il teatro e la cultura territoriale diffusa, da mesi nel cuore di Roma si sta combattendo – nel silenzio generale – una strenua e anomala battaglia, assolutamente atipica per il panorama culturale italiano: l’ostinata resistenza dell’ex centro sociale Rialto Occupato, ora “centro di cultura contemporanea” Rialto Sant’Ambrogio, riconosciuto e autorizzato dal Comune di Roma.