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Archivio del Tag ‘cultura’

  • Bavaglio alla cultura Rai? Errore: il Pdl imiti la sinistra

    Scritto il 02/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Tagliare, oscurare, censurare? Errore: per la Rai ci vogliono idee, non il bavaglio. L’appello giunge alla vigilia della manifestazione del 3 ottobre per la libertà di stampa, dopo il mezzo milione di firme raccolte da “Repubblica”, con 10 premi Nobel tra i firmatari. Dalle colonne del “Tempo”, quotidiano vicino al centro-destra, Angelo Mellone avverte: «Di tutto il baccano di questi giorni una cosa è certa: Michele Santoro ha goduto gratuitamente, canone Rai a parte, di una formidabile grancassa pubblicitaria». Fazioso? Intanto «resterà il cruccio di avergli regalato un boom di ascolti, consentendogli una straordinaria azione di marketing auto-martirizzante».

  • Weil: progresso, superstizione che disonora il bene

    Scritto il 27/9/09 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    Il titolo originale di quest’opera è “L’enracinement”, ma si tratta del titolo editoriale con cui l’opera uscì nel 1949, alcuni anni dopo la morte della pensatrice/attivista, probabilmente dovuta ad una scelta volontaria, come “sacrificatio” per la guerra che stava devastando il mondo. Franco Fortini non tradusse “sradicamento”, ma utilizzò un meraviglioso lemma dantesco, “La prima radice”, forte delle suggestioni mistiche presenti nell’opera. Il titolo dato dalla Weil al saggio era, invece, “Preludio ad una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano”, tutto carico della polemica antilluminista della pensatrice (ma anche antihegeliana).

  • Good bye Billionaire, ora tocca all’altra Italia (quella vera)

    Scritto il 25/9/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Tra domenica e lunedì, qualcosa è cambiato nell’immaginario cultural-popolare italiano. Due eventi distinti, molto diversi tra loro, di gravità diversa, eppure entrambi significativi e a modo loro rivoluzionari: la pessima figura in diretta di Simona Ventura, caduta nella trappola dei Muse, scambiatisi di ruolo senza che l’ex giudice di X-Factor (e quindi esperta di musica) se ne accorgesse, e la clamorosa esclusione a vita dalla Formula Uno di Flavio Briatore, colpevole di aver costretto Nelson Piquet Jr. ad andare a sbattere per favorire l’allora compagno di squadra Fernando Alonso.

  • Pastori-sciamani di Tuva, i No-Tav della Siberia

    Scritto il 23/9/09 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Il nome Tuva, in occidente, non dice più di tanto: è il paradiso naturale della Siberia meridionale dove Vladimir Putin si fa fotografare d’estate durante partite di pesca sulle rive di torrenti di primordiale bellezza. Patria di nomadi sciamani e cantanti-pastori, che conducono al pascolo le mandrie con la forza del canto diplofonico (due voci, una alta e l’altra bassa, emesse contemporaneamente) ora Tuva è la regione che ha detto no al treno che la collegherebbe al resto della Russia: vantaggi economici garantiti, che metterebbero però a rischio l’integrità di una delle terre più incontaminate del mondo e il suo straordinario patrimonio culturale.

  • La nostra patria è il mondo, come per i pesci il mare

    Scritto il 22/9/09 • nella Categoria: idee • (2)

    Scrivere è trascrivere. Anche quando inventa, uno scrittore trascrive storie e cose di cui la vita lo ha reso partecipe: senza certi volti, certi eventi grandi o minimi, certi personaggi, certe luci, certe ombre, certi paesaggi, certi momenti di felicità e disperazione, tante pagine non sarebbero nate. Soltanto guardando quei volti posso vedere il mio, come in uno specchio, che altrimenti sarebbe vuoto, come se avessi venduto anch’ io la mia immagine al diavolo, secondo la leggenda. Soltanto grazie a loro posso dire, come Don Chisciotte, «io so chi sono».

  • Perone: basta sprechi, rivoluzione nella cultura

    Scritto il 22/9/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Rivoluzione: contributi pubblici erogati solo per progetti organici, utili e sostenibili, condivisi con il territorio e tra diverse associazioni cooperanti. Il nuovo assessore alla cultura della Provincia di Torino, Ugo Perone, riscrive le regole per le concessioni pubbliche. Fine dei benefici a pioggia, spesso arbitrari e clientelari. Parola d’ordine: ottimizzare e razionalizzare. Vale per tutti, grandi e piccoli: compresi lo Stabile e il Regio, invitati a uscire delle mura ed esportare in provincia, in modo diffuso, la propria offerta culturale. La nuova linea del neo-assessore, annunciata in una conferenza stampa a Torino, è pienamente condivisa dal presidente della Provincia, Antonio Saitta.

  • Fini: serve finanza etica, capitalismo democratico

    Scritto il 20/9/09 • nella Categoria: idee • (1)

    Finanza etica, economia sociale di mercato. E’ la ricetta del presidente della Camera, Gianfranco Fini, formulata attraverso il webmagazine della fondazione “Farefuturo”. Una lunga riflessione, nella quale il fondatore di An mette a fuoco il rapporto tra capitalismo e società, alla luce della crisi globale. L’anello mancante? L’etica. Da ripristinare ad ogni costo, facendo tesoro della grande esperienza del welfare europeo, modello di mediazione tra profitto e garanzie sociali.  Per Fini, si tratta di utilizzare la crisi per riscrivere le regole, abbandonare l’idologia della crescita illimitata e costruire un capitalismo più equo e democratico.

  • Politica colta, per uscire dalla carestia delle idee

    Scritto il 19/9/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Un partito “colto”! Ho appena ascoltato questa definizione dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, nel corso di un suo intervento di alto profilo tenuto in occasione della presentazione della mozione Bersani che si è tenuta a Milano a Palazzo delle Stelline. Martini ha spiegato che quando si discuteva sul modello di partito per costruire il Pd, se liquido, se solido, se strutturato o aperto, lui ha proposto di dare vita ad un partito colto.

  • Impastato, quella targa è orgoglio nazionale

    Scritto il 17/9/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Stavolta non è la solita sparata leghista. Perché forse, stavolta, l’hanno sparata davvero grossa. Perché l’idea bizzarra di Cristiano Aldegani, sindaco della Lega Nord di un paesino del bergamasco, non ha più la dimensione linguistica del dialettismo ma tocca la sensibilità civica di un intero popolo. La sua iniziativa di rimuovere il nome di Peppino Impastato – il giovane politico e giornalista siciliano ucciso dalla mafia nel 1978 – dalla targa della biblioteca comunale per far posto a un sacerdote locale non è una bizzarria neoidentitaria. Ma una scelta infelice, sbagliata e culturalmente pericolosa. Per tanti motivi.

  • Cultura vera e senza sprechi, riaprite il Rialto di Roma

    Scritto il 16/9/09 • nella Categoria: LIBRE friends • (Commenti disabilitati)

    Servono spazi per il Rialto, il centro sperimentale di cultura contemporanea bloccato il 28 luglio dal sequestro dei locali, malgrado il Comune di Roma avesse autorizzato l’associazione a procedere con l’attività: una delle più interessanti esperienze italiane, laboratorio internazionale di cultura indipendente, con oltre 600 artisti da tutto il mondo.  “La cultura indipendente non si arresta” è il tema della tavola rotonda che il 16 settembre, al teatro India, radunerà istituzioni e operatori culturali attorno al possibile futuro del Rialto, partendo dall’unanime riconoscimento del lavoro svolto in oltre dieci anni: un “saper fare”, che è anche “modello di cultura senza sprechi”.

  • Paolella e Carloni: stop alla schiavitù delle merci

    Scritto il 17/8/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Da molto tempo è noto quanto il comportamento degli individui possa migliorare le condizioni dell’ambiente. Acquisti orientati nei confronti di merci di maggiore qualità ecologica, riduzione dei consumi energetici attraverso una gestione oculata degli impianti e degli elettrodomestici, riduzione delle emissioni con l’uso di vettori alternativi e innovativi, sostituzione a livello privato dell’energia da fonti fossili con quelle rinnovabili. Ma l’attenzione di moltissime persone nei confronti di comportamenti ambientalmente e socialmente qualificati è contrastata dall’economicità delle merci a minore qualità ambientale

  • Rialto: saper fare e cultura modello, senza sprechi

    Scritto il 10/8/09 • nella Categoria: idee • (1)

    Mentre le grandi coalizioni nazionali si scambiano accuse sulla gestione finanziaria del controverso settore delle politiche culturali, con il centro-destra che si dichiara costretto a imporre tagli e il centro-sinistra deciso a difendere i contributi pubblici per il cinema, il teatro e la cultura territoriale diffusa, da mesi nel cuore di Roma si sta combattendo – nel silenzio generale – una strenua e anomala battaglia, assolutamente atipica per il panorama culturale italiano: l’ostinata resistenza dell’ex centro sociale Rialto Occupato, ora “centro di cultura contemporanea” Rialto Sant’Ambrogio, riconosciuto e autorizzato dal Comune di Roma.

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