Archivio del Tag ‘dario Franceschini’
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I manifesti del Pd coprono i muri, non le sue assenze
Girando per Roma la vedo impestata di manifesti del Partito Democratico. Ne cito tre. “56% a Bersani, Grazie alle iscritte e agli iscritti” eccetera. Ma da quando in qua si ringraziano gl’iscritti a un partito per avere votato le sue cariche interne? Un tempo – ed era comunque stupido – si ringraziavano gli elettori. Ma la deriva delle fintissime primarie, non ha mai fine. Che non si sa se finiranno prima loro o finirà prima il partito.
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Beha, il funerale del Pd: no democratic, no party
Ma sì, parliamo del Pd, il partito “che non proietta l’ombra” per manifesta inconsistenza identitaria mentre siamo costretti dalla realtà illegal-precipitosa a parlare ogni giorno del soi dicent Re Sole e della sua corte. Parliamo di un partito “mai nato” parafrasando il fallaciano Rutelli da venticinque anni in sala parto della partitocrazia italiana a fianco della “Morgue” della politica, mentre il mondo ci dice della immane tragedia indonesiana, dei 40 morti di cancro a Praia a Mare per aver respirato coloranti in una fabbrica tessile secondo la Procura di Paola, della richiesta del pm di 13 anni per Pollari per il sequestro Abu Omar di cui lo stesso Rutelli parla assai meno volentieri…
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Scudo fiscale approvato, troppe assenze nell’opposizione
Nei giorni scorsi sono stato criticato da molti lettori che hanno simpatie per il centrosinistra: ma come? Getti la croce sui nostri parlamentari? Ma perché criticate sempre il Pd? Ma siete davvero sicuri, voi cattivacci del Fatto, che se i parlamentari di opposizione fossero stati presenti il centrodestra sarebbe stato battuto? Bene, sono passati solo tre giorni da quella polemica e si è arrivati alla frittata.
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Ferrero: liberiamoci di Berlusconi, poi una Linke italiana
Riforma elettorale per metter fine al bipartitismo e legge sul conflitto d’interessi per neutralizzare il vantaggio mediatico di Berlusconi. All’indomani del voto tedesco, che ha liquidato la sinistra moderata rilanciando la Linke di Oskar Lafontaine, il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, si dichiara disponibile a sostenere, nel caso, un governo d’emergenza che in Italia riscriva le regole. «Sono pronto ad allearmi anche col diavolo». Persino con l’Udc di Cuffaro, gli domanda il “Riformista”? «Se c’è un problema di democrazia si fa un’alleanza per ripristinare le regole democratiche e poi si vota». Dopodiché, aggiunge Ferrero, serve una federazione di sinistra per archiviare il Pd.
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No-Tav? Napoli: se il Pd perde il treno dirà addio al Piemonte
Il Pd sta perdendo il treno. Lo afferma Osvaldo Napoli, vicepresidente dei deputati Pdl a Montecitorio e autorevole esponente del centro-destra nell’area della valle di Susa, dove gli iscritti al partito di Franceschini e Bersani – malgrado le indicazioni dei leader nazionali e torinesi, favorevoli alla Torino-Lione al punto da sollecitare un’intesa bipartisan col governo – hanno scelto di allearsi con il movimento No-Tav nelle elezioni per il rinnovo della Comunità montana. Un organismo che nel 2005, sostenuto dai sindaci, ebbe un ruolo decisivo nell’opposizione popolare al controverso progetto per l’alta velocità ferroviaria tra Italia e Francia.
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Lerner: futuro Pd, se mio figlio preferisce Marino
Mantengo la promessa di condividere con voi le mie scelte congressuali di iscritto al Partito Democratico, anche se ciò comporta dichiarare un fallimento politico. Ebbene sì, al congresso di circolo della Valcerrina (nel Monferrato Casalese) del quale sono segretario, la mia scelta per Franceschini è stata condivisa…solo da me stesso! Un record negativo che mi conferma di essere sorpassato, politicamente, come già sapevo, e che merita una riflessione. Il vincitore del nostro congresso, con un solo voto di scarto, e solo grazie al fatto che il regolamento impediva di conteggiare le scelte inviate via mail da altri iscritti, è stato Pierluigi Bersani.
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Feltri “avverte” Fini, evocando un dossier imbarazzante
Dopo il primo attacco frontale contro il presidente della Camera, accusato di criticare Berlusconi da sinistra (immigrati, diritti, bio-testamento), Vittorio Feltri è passato agli “avvertimenti”: in un editoriale intitolato “Il presidente Fini e la strategia del suicidio lento”, il direttore del “Giornale” fa riferimento ad un «fascicolo» del 2000, su «faccende a luci rosse riguardanti personaggi di Alleanza Nazionale». Tutto questo, mentre il 15 settembre la Rai rinuncia a “Ballarò” (e Mediaset a “Matrix”) per lasciare via libera allo speciale di Bruno Vespa, in prima serata, sulla ricostruzione in Abruzzo. Ospite, il premier Silvio Berlusconi.
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Addio a Teresa Strada, presidente di Emergency
«La serenità consapevole con la quale è andata incontro alla conclusione del suo tempo ha espresso la determinazione e il coraggio che rappresentano la verità della nostra azione in un’attività che ha dato senso alla sua e alla nostra esistenza». Emergency ha annunciato così la morte della sua presidente, Teresa Sarti Strada, che si è spenta a 63 anni nella sua casa di Milano. Ad assisterla il marito Gino, con il quale nel ‘94 aveva fondato l’organizzazione che cura le vittime civili delle guerre, e la figlia Cecilia. Qualche ora prima era stata trasferita dalla struttura sanitaria torinese che l’aveva in cura per una malattia che l’affliggeva da due anni.
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Stop a Beppe Grillo, il comico: il Pd ha paura di me
Nel Pd prosegue la corsa precongressuale e mentre il segretario Dario Franceschini e il secondo candidato Pierluigi Bersani preparano i loro appuntamenti di giovedì e venerdì, tiene banco la vicenda Grillo. Il comico genovese, infatti, non molla: annucia che proverà a prendere la tessera a Nervi, dove risiede, per potersi aggiungere ai primi due e a Ignazio Marino per la corsa alla poltrona di numero uno del Partito democratico. Anche se in serata arriva il no ufficiale della commissione di garanzia che all’unanimità ha deciso la non iscrivibilità di Grillo.
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Grillo sfida il Pd: mi candido alle primarie, contro il nulla
«Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c’è il vuoto. Un vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini». Con queste parole, affidate al suo blog, Beppe Grillo lancia la sua clamorosa candidatura per le primarie del Pd, in programma il 25 ottobre, per le quali si sfideranno Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e l’outsider Ignazio Marino. «Io mi candido, sarò il quarto», annuncia Grillo: «Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un’alternativa al nulla». L’annuncio ha già suscitato allarme: da Sarzana, Piero Fassino s’è affrettato a dire che, avendo finora criticato il Pd, non è detto che a Grillo sarà consentito di concorrere alla gara per la segreteria.
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L’Onu: non deportate in Libia i profughi africani
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, scende in campo contro l’Italia dopo l’avvio dei “respingimenti” di migranti africani, intercettati nel Mediterraneo e deportati in Libia dalle autorità di Roma. Ban Ki-Moon sottoscrive la presa di posizione dell’Acnur, l’alto commissariato Onu per i rifugiati, che ha chiesto formalmente al governo italiano di ospitare i migranti e accogliere quanti necessitino di protezione internazionale: lo status di rifugiati, nel 2008, è stato richiesto dal 75% degli africani sbarcati sulle coste italiane e concesso al 50% di essi dopo aver esaminato la loro provenienza.
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Metrò solo per milanesi? Fini: sarebbe indegno
Durissima reazione del presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla proposta dell’esponente leghista Matteo Salvini, che il 7 maggio aveva ventilato la possibilità di riservare «ai milanesi» posti sulla metropolitana: una proposta che, per Fini, «offende la Costituzione e la dignità». «Era solo una provocazione», si difende ora Salvini, dai microfoni di “Radio 24″ dopo le polemiche sollevate dalle sue dichiarazioni. Dario Franceschini, leader del Pd, ha parlato del rischio del ritorno, in Italia, di leggi razziali come quelle istituite nel ‘38 dal fascismo contro gli ebrei. Un allarme condiviso da Amos Luzzatto, storico presidente della comunità ebraica italiana.