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Archivio del Tag ‘democrazia’

  • Comiche primarie su Sky, un Talent Show senza Talent

    Scritto il 13/11/12 • nella Categoria: idee • (1)

    Ecco perché “Sky” aveva fatto di tutto per averli, i candidati alle primarie del centrosinistra. Li voleva inglobare nel suo blob, fagocitandoli nelle sue scenografie, riuscendo a trasformare un inconsistente dibattito in una variante di “X Factor”. Un Talent Show, ma senza Talent, purché il format, ancora una volta, fosse lo spettacolo, misurabile a botte di un minuto di celebrità, quanto era concesso ogni volta a ognuno dei piccoli tenori del centrosinistra. Chi ha visto la locandina sul sito del Pd, con i candidati raffigurati come supereroi, entrava già nel clima culturale di questo “evento”. C’erano Bruno Tabacci, Laura Puppato, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Pierluigi Bersani. Mancava Mario Monti, il ferreo detentore della loro “agenda” presente e futura. Lo spettacolo non poteva spiegare tutto questo.

  • Torino-Lione e trivelle: blitz nella notte, come in guerra

    Scritto il 13/11/12 • nella Categoria: segnalazioni • (2)

    Di sorpresa e col favore delle tenebre: come per un’operazione di guerra. Dopo la mezzanotte, al termine di una giornata i cui i No-Tav sono rimasti inutilmente autoconvocati (e depistati) per ore, a Chiomonte, in attesa dell’annunciata visita del ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri – confermata, poi smentita e quindi annullata, nonostante lo straordinario presidio di polizia – all’1,30 di notte un corteo composto da quattro colonne di blindati, non meno di mille uomini secondo “La Stampa”, ha scortato 12 Tir da Orbassano nell’hinterland torinese fino all’autoporto di Susa, dove un’ottantina di operai e tecnici procederanno alle nuove prospezioni geologiche in vista dell’apertura del cantiere per la Torino-Lione nella primavera 2013. Tutto questo, alla vigilia del summit del 3 dicembre a Lione tra Hollande e Monti, dopo il verdetto negativo della Corte dei Conti francese: la maxi-opera, come sostengono i No-Tav, sarebbe inutile e troppo costosa.

  • Sciopero europeo, contro il rigore criminale di Bruxelles

    Scritto il 13/11/12 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    La mobilitazione europea del 14 novembre ha un significato inedito, non è il “solito” sciopero: è l’espressione di una protesta generalizzata a livello europeo, che attraversa tutti gli strati sociali, per denunciare l’intollerabilità delle attuali politiche economiche finalizzate a garantire gli interessi delle oligarchie finanziarie che stanno letteralmente distruggendo la vita di milioni di persone. Una protesta partita dai movimenti sociali e dai sindacati spagnoli ed estesasi al Portogallo, alla Grecia e all’Italia e che vede uniti, a livello europeo, lavoratori del pubblico e del privato, studenti, precari, disoccupati, professionisti, commercianti, artigiani, pensionati, insegnanti. Si tratta di interrompere la spirale di politiche che – in nome di un debito che non potrà mai essere estinto a causa dei tassi di interesse imposti – esigono la destrutturazione del lavoro e dei suoi diritti, la fine della sanità e della scuola pubblica, dei beni comuni, e della tutela dell’ambiente. In una parola la fine dello Stato sociale.

  • Ci comandano i tedeschi, potevamo evitare il Risorgimento

    Scritto il 13/11/12 • nella Categoria: idee • (5)

    Amo gli italiani, anche se tutti ne parlano male: trovo invece che siano un popolo straordinario. Sono una persona che è stata convinta che l’Unione Europea, come progetto, fosse totalmente sbagliato fin dall’inizio. Tanto che, da quando c’è stato Maastricht, ho scritto due libri contro l’Europa: uno intitolato proprio “Contro l’Europa”, che ha avuto diverse edizioni, poi un altro alla fine del 2010, “La dittatura europea”. Questo per dire che non è una mia posizione di oggi vista la crisi: sono assolutamente certa che è un progetto sbagliato e che chi l’ha fatto sapeva che era sbagliato. Non sono degli stupidi tutti coloro che hanno lavorato al progetto per la Ue. Togliamocelo dalla mente, sono persone che sanno quello che fanno. L’unica vera finalità del progetto è l’eliminazione degli Stati nazionali. Hanno mandato avanti l’euro per non dire esplicitamente la verità ai popoli, sapendo che tutti i popoli – non soltanto il popolo italiano – sono contrari all’idea di perdere la nazione, l’indipendenza, la libertà, la lingua.

  • Vi siete chiesti per conto di chi lavora, Mario Monti?

    Scritto il 12/11/12 • nella Categoria: idee • (1)

    Vi siete chiesti per conto di chi lavora, Mario Monti? Nel nome della “spending review” ora si accinge a tagliare altri 7400 posti letto: quello che rimane del sistema sanitario nazionale viene smantellato, giorno dopo giorno, grazie alla complicità dei tre partiti di maggioranza, ovvero Pd, Udc e Pdl. «Poi uno si chiede il perché del successo del Movimento 5 Stelle». Massimo Ragnedda, docente della Northumbria University, è esasperato: se proprio bisogna batter cassa, perché Monti non fa come la Germania, che si è accordata con la Svizzera per un prelievo forzoso dei capitali nascosti nelle banche elvetiche? «Basterebbe una tassa del 30% – sempre meno di quanto pagano gli italiani che onestamente pagano le tasse – per avere un gettito di 35/40 miliardi di euro». Perché non tassare quei capitali? «Sono soldi che ci spettano e che stanno fuggendo al fisco italiano». Macché, è più comodo tagliare altri 300 milioni, togliendoli all’assistenza dei malati.

  • Perazzoli: solo in Italia non c’è il reddito minimo garantito

    Scritto il 11/11/12 • nella Categoria: segnalazioni • (25)

    In Italia ci si ostina a non dare importanza al reddito minimo garantito. Sembra si tratti di un fatto marginale, si minimizza. Per avere un’idea della realtà dobbiamo pensare che la Corte Costituzionale tedesca ha giudicato come parzialmente incostituzionale la riforma restrittiva del cancelliere Schroeder, dopo il ricorso di una famiglia – padre, madre e una figlia – perché doveva vivere con soli 850 euro al mese (e naturalmente affitto e riscaldamento a carico dello Stato). Una somma di 850 euro in Italia è uno stipendio, da cui si deve anche cercare di far uscire l’affitto e tutto il resto. Ci scandalizziamo del fatto che negli Usa non esista una sanità pubblica: in Europa si scandalizzano per l’assenza in Italia di un reddito minimo garantito. Negli Stati Uniti Michael Moore però ha raccontato in un film che cosa significa non avere un sanità pubblica; in Italia nessuno tocca il tema del reddito minimo garantito.

  • Non tutto è merce, i territori salveranno i beni comuni

    Scritto il 11/11/12 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Quasi tutto quello che ci circonda, oggi, appartiene a qualcuno: per beneficiarne, lo si può soltanto comprare. Ma non è stato sempre così: «C’erano una volta i beni comuni: l’aria, l’acqua, il bosco, il fiume, la spiaggia, i pascoli, e persino i campi, che venivano dissodati e arati congiuntamente dalle comunità di villaggio», racconta Guido Viale in una recente riflessione sul destino dei beni comuni. «Nell’era moderna, il processo della loro appropriazione – e della esclusione di chi ne traeva il proprio sostentamento – è cominciato molto presto con le recinzioni dei pascoli in Inghilterra». Erano le “enclosures”, che Marx pone a fondamento del meccanismo di accumulazione primitiva del capitale. Meccanismo proseguito nel tempo: «Molte delle rivoluzioni borghesi in Europa hanno messo capo a un processo analogo». Per non parlare della conquista del West in Nordamerica, «a spese delle popolazioni indigene», o addirittura del colonialismo, «che ha globalizzato questa pratica».

  • Tecno-casta: lo scandalo del nuovo potere totalitario

    Scritto il 10/11/12 • nella Categoria: idee • (4)

    Casta: gruppo chiuso di privilegiati, che pretendono di esercitare poteri sulla base di una presunzione di potere superiore, senza regole o con regole proprie. «C’è la casta degli intoccabili, dei potenti aggrappati alla poltrona, la casta dell’immoralità pubblica e privata e della corruzione, del potere fine a se stesso che viola quotidianamente le regole più elementari della democrazia e dello stato di diritto». Casta, oppure élite auto-referenziale. Oppure oligarchia. Parentopoli e tangentopoli. «Ma esiste anche un’altra casta, definibile come “tecno-casta”: è quella del governo Monti, dei professori, dei tecnici», della troika formata da Fmi, Bce e Unione Europea. E’ «la casta degli esperti, di coloro che si credono esperti o che vengono definiti come esperti, con i cittadini costretti a delegare loro il “potere” non più in nome della democrazia liberale e rappresentativa ma dello “stato di necessità” neoliberista: la crisi, l’Europa, Angela Merkel e le sue ossessioni».

  • Germania kaputt: l’euro-rigore uccide i suoi stessi clienti

    Scritto il 09/11/12 • nella Categoria: segnalazioni • (7)

    Incredibile ma vero: anche la Germania è ufficialmente in recessione. «Il costrutto dell’Eurozona è insostenibile, distruggerà tutta l’Unione Monetaria, non solo Italia o la Grecia. Infatti. Ora il veleno sta lambendo proprio lei, la signora teutonica degli sprezzanti strali contro noi “Maiali”», afferma Paolo Barnard, sostenitore della Modern Money Theory messa a punto dall’americano Warren Mosler: privare gli Stati della sovranità monetaria condanna a morte la loro economia. «Il mostro si rivolta contro chi l’ha creato, il virus sta uccidendo lo scienziato che l’ha fatto vivere». E ora «la Germania è attonita, non si capacita: ma come? Come è possibile?». Barnard lo chiama «l’economicidio delle democrazie del sud Europa», attuato «per mezzo della creazione di una moneta unica».

  • Primarie, clausola-capestro: l’agenda Monti non si tocca

    Scritto il 09/11/12 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    Attenzione: chi voterà alle primarie del centrosinistra non farà che votare, in realtà per l’agenda Monti. In altre parole: “lacrime e sangue” per tutti, tranne che per gli ingegneri della grande crisi e l’oligarchia che, attraverso i diktat di Bruxelles, condanna l’Italia alla “recessione infinita” e al disastro sociale definitivo, con lo smantellamento del welfare e la svendita dei beni comuni. La dimostrazione in termini logici, sostiene “Alternativa”, è tanto semplice quanto ovvia in termini politici. Infatti, alla voce “Responsabilità” della “Carta d’Intenti per l’Italia Bene Comune”, ovvero della carta che è stata obbligatoriamente sottoscritta da tutti i candidati alle primarie promosse da Pd, Sel e Psi, si legge che le forze della coalizione, “in un quadro di lealtà e civiltà dei rapporti”, dovranno impegnarsi a sottostare, senza sgarrare di una virgola, a tutte le disposizioni-capestro finora inflitte all’Italia e agli altri paesi dell’Eurozona.

  • Riformisti e moderati: barzellette, mentre l’Italia crolla

    Scritto il 09/11/12 • nella Categoria: idee • (1)

    Berlusconi ormai irrilevante dopo vent’anni di regno, e con lui Bossi, D’Alema e Veltroni, nonché lo stesso Di Pietro e gli altri simboli di una stagione definitivamente sepolta, archeologica, lontana anni luce dal dramma che anche l’Italia sta cominciando a vivere: il conto della Grande Crisi, socialmente devastante, imposto dall’élite finanziaria europea attraverso il Rigor Montis sotto forma di Fiscal Compact e pareggio di bilancio. Come in un teatro dell’assurdo, i media ripropongono l’antico vocabolario dell’Ottocento: destra e sinistra, riformisti e moderati. Ruggisce Grillo, spaventando tutti e demolendo i rottami della vecchia casta, ma senza ancora entrare in tema: di chi è la responsabilità della catastrofe? Dei “ladri di polli” o di qualcuno molto più in alto di loro, così in alto da non correre il rischio di essere perseguito dalla magistratura di un paese un tempo libero e sovrano?

  • Francia: più debito, per aiutare le imprese che assumono

    Scritto il 08/11/12 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Imprenditori e dipendenti italiani, ma quanta sfiga avete? Veramente piange il cuore per voi, e non sto scherzando. Non c’è da scherzare in ‘sta tragedia. A parte il fatto che avete a rappresentarvi dei fenomeni come Peotta, Squinzi o Camusso e Rinaldini assortiti (nei corridoi della Bce continuano a chiedersi: «Ma con leader così, chi mai aveva bisogno di Monti per suicidare l’Italia?»). Lasciamo perdere. La cosa straziante è che mentre qui da noi i tromboni delle Austerità tengono la scena insistendo che i tagli alla spesa pubblica sono La Via Unta dal Signore per il risanamento del Paese in recessione (tradotto: il campo in siccità si salva drenandogli anche la rugiada del mattino, mica mai irrigarlo!), in Francia il governo del signor Hollande, proprio quell’Hollande del «bravo Monti!», fa il contrario. E cosa fa? Be’, apre i rubinetti di Stato sul campo delle aziende francesi a secco, e le irriga con 20 miliardi di euro di ossigeno.

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