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Bertaglio: non si esce dalla crisi con l’edil-idiozia all’italiana
Mentre migliaia di cittadini, associazioni e movimenti dicono “Stop al consumo di territorio” e alla cementificazione, e mentre Usa ed Europa puntano sulle energie rinnovabili per creare posti di lavoro, il governo di Roma propone di rilanciare l’esanime economia italiana con un piano straordinario per l’edilizia (meno regole, più cubature), in deroga ai piani regolatori. «E’ un’edilidiozia all’italiana», accusa Andrea Bertaglio dalle pagine di “Terranauta”.
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Africa e Croazia, Kumalé: la cucina aiuta i popoli a capirsi
«La cucina è incrocio meticcio, ibridazione, sintesi, in un continuo divenire di tradizioni, esperienze, contaminazioni». Parola di Vittorio Castellani, in arte Chef Kumalé, numero uno in Italia nell’arte del World Food come disciplina sociale e culturale, prima ancora che gastronomica. Grande esploratore di sapori e traduttore di suggestioni in punta di forchetta, il “gastronomade” torinese presenta il suo nuovissimo sito Internet
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PeaceReporter: gli Usa coprirono la fuga di Karadzic e Mladic
«Non c’era nessuna volontà da parte di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna di catturare i criminali di guerra, Mladic e Karadzic in testa, protagonisti del conflitto in Bosnia». Lo ha dichiarato a “PeaceReporter” lo storico statunitense Charles Ingrao, professore alla Purdue University di West Lafayette, Indiana. Un patto segreto, accusa lo storico, ha protetto la fuga dei criminali di guerra
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Maggiani: senza referendum, perché dico no al nucleare all’italiana
«Se la democrazia fosse ancora la pratica concreta della volontà popolare, logica vorrebbe che prima che il mio governo prendesse impegni, io fossi chiamato a esprimermi nuovamente, libero di aver cambiato opinione o di riconfermare la mia vecchia». Lo scrive Maurizio Maggiani sul Secolo XIX, a proposito del possibile ritorno al nucleare dopo il referendum di vent’anni fa.
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Latouche da Fazio: lo sviluppo è il problema, non la soluzione
«Rinunciare alla folle corsa dei consumi per evitare la distruzione definitiva della Terra e salvare l’umanità dalla miseria psichica e morale: è lo sviluppo, quello che domina il pianeta da tre secoli, la causa di tutti i problemi sociali e ambientali: esclusione, sovrappopolazione, povertà, inquinamenti». L’economista francese Serge Latouche, guru transalpino della Decrescita, celebre per gli studi di antropologia economica e l’impegno sul fronte della filosofia che contesta il “falso mito” del Pil, sarà ospite il 15 marzo di Fabio Fazio nella trasmissione “Che tempo che fa”, su RaiTre, in prima serata.
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Moni Ovadia: Israele tra illegalità e razzismo, addio pace in Palestina
La pace fra israeliani e palestinesi non è mai stata così lontana: le ultime elezioni consegnano Israele a una destra che in nessun modo potrebbe far digerire al paese un accordo coi palestinesi già rivelatosi “impossibile” per la leadership di centro-sinistra. «Ritengo che una simile eventualità non sia più un sogno, ma un mito», afferma Moni Ovadia
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La crisi Usa mette in forse anche la pena di morte: troppo costosa
In questi tempi di crisi economica generale, gli alti costi legati alla pena di morte potrebbero portare diversi Stati Usa alla sua abolizione. Lo segnala il network italiano “Nessuno tocchi Caino”, che si batte contro la pena capitale nel mondo.
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Lerner: il vertice Pd assediato dalla paura e lontano dalla società
Mi spiace perché ho l’impressione che, per questo bisogno di rispondere con una illusoria compattezza alla crisi che stiamo vivendo, rischiamo di farci ancora una volta molto male, di illuderci che sia finalmente la volta buona, compatti dietro a un gruppo dirigente che ci ha già portati di sconfitta in sconfitta
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Rumiz: Annibale, eroe della memoria dopo duemila anni
La prima, vera guerra mondiale? Quella cominciata nel 218 avanti Cristo con la spedizione alpina di Annibale e dei suoi elefanti, atto d’inizio dello scontro epocale dell’antichità: da una parte il mondo greco, levantino e fenicio, il network marittimo della grande civiltà mediterranea
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Latouche: osare la Decrescita felice, contro la teologia del Pil
Attenti, c´è una parola nuova in orbita. Ha solo sei anni, gli stessi dell’emergenza terrorismo. È stata lanciata quasi per caso nel marzo del 2002, a un incontro dell´Unesco a Parigi. Oggi vola alta, indica una rotta luminosa in un caos di disastri
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Fini: criminalizzare gli immigrati è odioso e pericolosissimo
«Dobbiamo mantenere la lucidità e la serenità per respingere l’odiosa associazione mentale tra criminalità e immigrazione che può diffondersi a macchia d’olio in diverse fasce della popolazione italiana. Associazione che, se combinata alla attuale crisi, può creare un mix di carattere esplosivo».
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Maltese: l’auto? Prodotto obsoleto, declino Fiat inevitabile
L’auto è l’unico oggetto di uso quotidiano sostanzialmente immutato da un secolo: è normale che oggi, più che una crisi, viva un declino irreversibile. Lo scrive Curzio Maltese sul “Venerdì di Repubblica”, 20 febbraio. «Nell’autunno scorso – ricorda Maltese – gli esperti dell’automobile di Torino calcolavano che la Fiat avrebbe recuperato i livelli di produzione del 2007 nel 2010. Dopo un altro trimestre di crisi, con le immatricolazioni calate del 32 per cento, ora la previsione è slittata al 2012. Ma qualcuno comincia a pensare che, molto semplicemente, la produzione Fiat non tornerà mai più ai livelli di prima: la crisi dell’auto è una delle più annunciate della storia».