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Archivio del Tag ‘eversione’

  • Della Luna: traditori al potere, stanno demolendo l’Italia

    Scritto il 02/4/13 • nella Categoria: segnalazioni • (3)

    Il nostro paese è ormai sotto attacco: vogliono semplicemente eliminarci come concorrente economico. Il governo Monti ha reso evidente una realtà rimasta sottotraccia per anni. Obiettivo: distruggere completamente il sistema-Italia, che era fatto anche di imprese strategiche a partecipazione statale. Colonizzare definitivamente la penisola: a questo serve la demolizione del welfare, delle tutele del mondo del lavoro, della previdenza pubblica, della sanità, della scuola. “Traditori al governo: artefici, complici e strategie della nostra rovina”. E’ il titolo di un saggio dell’avvocato Marco Della Luna, autore di libri come “Euroschiavi” e il recente “Cimit€uro”, edito da Arianna. Nel mirino: i sistemi e gli strumenti di dominazione sociale, psicologici e monetari, che ci hanno messo in ginocchio, a partire dalla privatizzazione di Bankitalia avviata da Ciampi e Andreatta negli anni ’80.

  • Popolo, pane e diritti: la scomoda lezione di Hugo Chávez

    Scritto il 06/3/13 • nella Categoria: idee • (2)

    Hugo Chávez non è stato un dirigente come tanti nella storia della sinistra. È stato uno di quei dirigenti politici che segnano un’intera epoca storica per il suo paese, il Venezuela, e per la patria grande latinoamericana. Soprattutto, però, ha incarnato l’ora del riscatto per la sinistra dopo decenni di sconfitte, l’ora delle ragioni della causa popolare dopo la lunga notte neoliberale. L’America nella quale il giovane Hugo iniziò la sua opera era solo apparentemente pacificata dalla cosiddetta “fine della storia”. Questa, in America latina, non era stata il trionfo della libertà come nell’Europa dove cadeva il Muro di Berlino. Era stata invece imposta nelle camere di tortura, con i desaparecidos del Piano Condor e con la carestia indotta dal Fondo Monetario Internazionale.

  • La Terza Guerra Mondiale è già cominciata: contro di noi

    Scritto il 17/2/13 • nella Categoria: idee • (2)

    «Io non so con quali armi sarà combattuta la III Guerra Mondiale, ma so che la IV Guerra Mondiale sarà combattuta con pietre e bastoni». Non sempre Einstein aveva ragione. In questo caso aveva torto. La III Guerra Mondiale è in corso, non si combatte con le atomiche, e qualcuno la sta vincendo, per ora. E la IV non si combatterà con le pietre. La finanza internazionale combatte la sua guerra per il predominio, per lo svuotamento delle democrazie e degli Stati. E’ un superorganismo che non rende conto a nessuno, che ha a sua disposizione i media, i politici-camerieri, gli stessi governi. La III Guerra Mondiale non si combatte sul campo di battaglia o con le bombe, ma nelle redazioni dei giornali, nelle televisioni, negli uffici all’ultimo piano delle banche, delle agenzie di rating, delle multinazionali.

  • Trattativa Stato-mafia, fin dai tempi del bandito Giuliano

    Scritto il 27/1/13 • nella Categoria: Recensioni • (20)

    Avvelenato in carcere, come da copione, per impedirgli di parlare. E’ la tragica fine di Gaspare Pisciotta, noto come il luogotenente “infedele” di Salvatore Giuliano, rievocata nel film di Francesco Rosi del 1962. La tesi: Pisciotta fu assassinato per evitare che raccontasse la verità, smentendo la versione ufficiale. Ovvero: Giuliano non cadde in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine, ma fu “venduto”, tradito e giustiziato in un vero e proprio agguato. Sicuri? No, non più. Perché Pisciotta forse custodiva altri segreti, ancora peggiori. Per esempio: è possibile che a cadere nell’imboscata di Castelvetrano, 5 luglio 1950, non sia stato Salvatore Giuliano, ma un suo sosia. Il vero Giuliano non è morto quella notte in provincia di Trapani, ma è riparato negli Usa sotto falso nome? Se fosse ancora vivo, oggi avrebbe 90 anni. Fantasma scomodo, quello del “bandito” di Montelepre. Autore del massacro di Portella della Ginestra, la “madre di tutte le stragi”: all’origine di quello che oggi si chiama “trattativa Stato-mafia”. Obiettivo: strategia della tensione, per condizionare la democrazia.

  • Caccia alle streghe: così muore l’ultimo eroe democratico

    Scritto il 15/1/13 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    «Nella società umana – ci insegnava il professor Ringold – la trasgressione più grande di tutte è pensare – il pen-sie-ro-cri-ti-co, – diceva il professor Ringold, battendo le nocche sul piano della cattedra per scandire ogni sillaba – ecco l’estrema trasgressione». Nel romanzo “Ho sposato un comunista” di Philip Roth, il professor Ringold è un vecchio insegnante di liceo (ormai novantenne) passato attraverso la caccia alle streghe scatenata negli Stati Uniti d’America tra l’immediato dopoguerra e la metà degli anni ’50, quando migliaia di persone, intellettuali, scrittori, cittadini di ogni ceto sociale e di ogni età furono messi sotto accusa perché sospettati di coltivare idee socialiste («È stata una vera e propria ondata di fascismo, la più violenta e dannosa che questo paese abbia mai avuto», ebbe a dire Eleanor Roosevelt).

  • Avviso ai genitori No-Tav: i vostri ragazzi teneteli in casa

    Scritto il 27/11/12 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Finisce in Parlamento il caso delle tre famiglie No-Tav della val Susa, convocate – su richiesta della Procura – nell’ufficio degli assistenti sociali. Il “problema”: aver permesso ai loro figli minorenni di partecipare a manifestazioni contro l’alta velocità. Immediata la protesta della deputata radicale Elisabetta Zamparutti, che ha presentato un’interrogazione ai ministri della Giustizia e degli Interni: «Emerge uno Stato di polizia – afferma – di cui il governo, se non interviene, rischia di divenire complice». E’ evidente, commenta sul suo blog Claudio Giorno, ambientalista e militante No-Tav della prima ora, che l’onorevole Zamparutti «ha capito lucidamente che qui non si tratta più solo di stabilire se il Tav è utile o inutile, accettabilmente o inaccettabilmente dannoso al territorio attraversato e agli umani che lo abitano: qui e ora si tratta di stabilire quali siano i margini di dissenso lasciati ai cittadini».

  • Profondo nero: se la verità fa paura, se ne incarica un killer

    Scritto il 18/11/12 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    Questo libro è splendido. Ma non so se consigliarvelo. Leggerlo significherebbe avere piena consapevolezza di cosa sia lo Stato italiano. Si intitola “Profondo nero”, è uscito a fine 2009 per Chiarelettere. Gli autori sono Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza. Trecento pagine, 14.60 euro. Il libro cita molte fonti ed è principalmente debitore di due volumi: “Questo è Cefis. L’altra faccia dell’onorato presidente”, di Giorgio Steimetz (probabilmente pseudonimo di Corrado Ragozzino) e “Il petrolio delle stragi”, di Gianni D’Elia. Lo stile, con continue domande retoriche atte a portare avanti la ricognizione e dare un tono giallista a vicende di politica torbida, rimanda a Carlo Lucarelli. Di quest’ultimo, non a caso, viene ripresa l’indagine – con Gianni Borgna – pubblicata su “Micromega” e relativa ai troppi dubbi attorno all’omicidio di Pier Paolo Pasolini.

  • Gad Lerner: perché De Gennaro non può chiedere scusa

    Scritto il 11/7/12 • nella Categoria: idee • (5)

    Undici anni dopo bisognerà finalmente correggere il testo che scorre prima dei titoli di coda, dandoci l’ultimo scossone, alla fine di “Diaz”, lo straordinario film di Daniele Vicari (se non l’avete visto cercatelo, è imperdibile per intensità narrativa e rigore storico). La frase diceva più o meno: “Nessuno dei funzionari di Polizia coinvolti nell’inchiesta è stato sospeso dal servizio”. Nella nuova versione bisognerà ricordare che una sentenza definitiva della Cassazione il 5 luglio 2012 comportò la rimozione dai vertici della Polizia di alcuni fra i suoi massimi dirigenti. Data da ricordare, perché segna una vittoria non scontata dello Stato di diritto alle prese con reati commessi da uomini di potere collusi fra loro e ormai convinti di godere dell’immunità derivante dal loro alto grado.

  • Diaz: giustizia 11 anni dopo, nel silenzio della politica

    Scritto il 07/7/12 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Dunque la Corte di Cassazione ha deciso e ora quel che già sapevamo, nella accezione pasoliniana del termine, è verità giudiziaria. Molte sensazioni si rincorrono. Mi tornano alla mente le parole di Sepulveda il giorno dell’arresto del generale Pinochet: «Scrivo queste righe perché non so fare altro. Abbraccio mia moglie e tutti e due piangiamo. Piangiamo il pianto liberatorio di quanti non abbiamo mai dimenticato, di quelli che non hanno mai smesso di credere nel giorno della minima giustizia. Carmen ed io usciremo a fare una passeggiata, e sentiremo che la pioggia sui nostri volti comincia finalmente a lavare le vecchie ferite». È questo il primo pensiero. La condanna non solo degli esecutori materiali del massacro della Diaz ma anche dei funzionari che hanno coordinato le operazioni e sono ricorsi al falso per giustificare la mattanza

  • L’evasione? Un dramma, ma solo da quando c’è l’euro

    Scritto il 07/6/12 • nella Categoria: idee • (4)

    L’evasione fiscale? Una tragedia, certo: ma solo da quando siamo rimasti al verde, cioè senza moneta sovrana, costretti a elemosinare l’euro, a tassi da usura. Da quel momento, sottrarre denaro allo Stato significa toglierlo davvero alla comunità dei contribuenti onesti, visto che l’Italia – come gli altri paesi dell’Eurozona – è ridotta a batter cassa presso i cittadini e le aziende per mandare avanti i servizi pubblici. Ma attenzione: solo adesso. Perché prima, al tempo della lira, lo Stato la sua moneta se la “inventava” creandola dal nulla: per finanziarsi, non aveva nessun bisogno delle tasse. Gli evasori fiscali? «Non erano certo dei patrioti», eppure – all’epoca della sovranità monetaria – persino l’evasione «era una risorsa, non un danno», perché il denaro-ombra finiva per rientrare dalla finestra, producendo crescita, occupazione e consumi. La devastazione, insiste Paolo Barnard, ha un altro nome: si chiama euro.

  • Scontri di Roma: è indecente collegarli alla val Susa

    Scritto il 17/10/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    E’indegno gestire l’informazione con interviste anonime secondo cui i violenti si sarebbero “addestrati” in Val di Susa. Il movimento No Tav è fatto di migliaia di cittadini consapevoli, e non può essere associato agli episodi di Roma. Di fronte ai fatti di sabato ho due atteggiamenti mentali un po’ sconnessi tra di loro e schizofrenici. Il primo, se guardo i fatti dal punto di vista di uno che si sente idealmente con gli indignados e che ha partecipato emotivamente anche a questa manifestazione, è di collera: sono infuriato con questi signori che combattono una loro guerra personale e usano per questo le manifestazioni di massa.

  • Tav, Travaglio: questi politici sono peggio dei violenti

    Scritto il 05/7/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Secondo voi quale autorevolezza può avere questa parodia di Bava Beccaris che è il ministrucolo Maroni nel denunciare le violenze contro la polizia quando lui è stato condannato in via definitiva, è un pregiudicato per violenze ai danni della polizia? La Lega Nord aveva organizzato una formazione paramilitare vietata dal codice penale e dalla Costituzione italiana allo scopo di costituirsi un esercito privato, le Camice Verdi, la Guardia Nazionale Padana e c’erano intercettazioni in cui si parlava, da Bossi in giù, di movimenti di armi per dotare questi cialtroni delle Camice Verdi per cercare elementi su questa formazione paramilitare, su questa banda, questa sì eversiva, questa sì organizzata, questa sì simile alle Br anche se ne era una parodia in menopausa.

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