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Archivio del Tag ‘finanza’

  • Vaticano SpA: tangenti e mafia, finanza criminale

    Scritto il 02/9/10 • nella Categoria: Recensioni • (7)

    Paolo VI affida il trasferimento all’estero dei fondi vaticani a un laico e a un sacerdote: il laico si chiama Michele Sindona e porta con sé i capitali della mafia, il sacerdote-finanziere amico degli Usa si chiama Paul Marcinkus. E’ Sindona a presentare a Marcinkus il banchiere Roberto Calvi. I tre arrivano a manipolare gli andamenti della Borsa di Milano con le società vaticane che finiscono a Calvi via Sindona. Eletto Papa Albino Luciani, uomo di altissimo rigore morale, il giornalista Mino Pecorelli pubblica i 121 nomi di esponenti vaticani che sarebbero affiliati alla massoneria. Luciani intende far piazza pulita e liberarsi di Marcinkus: lo confida al segretario di Stato vaticano la sera del 28 settembre 1978 e la mattina dopo sarà trovato morto. Pecorelli sarà ucciso sei mesi dopo.

  • Migranti, una Extrabanca che parla la loro lingua

    Scritto il 14/7/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Sostengono l’economia italiana, la crescita demografica e lo svecchiamento del paese: secondo Unioncamere, il lavoro degli immigrati rappresenta quasi il 10% del Pil nazionale, eppure la politica ostacola l’immigrazione e non favorisce l’immigrazione. Da oggi però chi arriva in Italia ha uno strumento in più: a Milano è nata “Extrabanca”, un esperimento che rischia di fare scuola: la prima banca dedicata (non esclusivamente) ai cittadini migranti. «La nostra – spiega il fondatore, Andrea Orlandini – è la prima banca multietnica e con uno staff multietnico, che mette realmente al centro il cliente immigrato in Italia».

  • Bp, azioni cedute prima del disastro: qualcuno sapeva

    Scritto il 22/6/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    La falla petrolifera da cui si spilla la marea nera nel Golfo del Messico risale davvero al 20 aprile 2010? È veramente da allora, dal giorno in cui una grande esplosione ha danneggiato la piattaforma semisommergibile Deepwater Horizon, che tutto è cominciato? Di certo, l’enormità del disastro ecologico si traduce – ogni giorno da quel giorno – in tanti nuovi dollari da far sborsare alla Bp (British Petroleum). Chi possiede quelle azioni perciò le vende, perché nel firmamento del rating oggi hanno meno stelle di ieri, e domani ne avranno ancora meno di oggi.

  • New York, la cena dei caimani e il crollo dell’Euro

    Scritto il 19/5/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Provate a immaginare i gestori di sei degli hedge funds più potenti al mondo riuniti a cena in un bel ristorante di New York. Capita, tra uomini d’affari; ma il loro non è un incontro conviviale. Quei sei uomini decidono di lanciare un attacco speculativo per affossare una moneta straniera. Dopo poche settimane quella moneta crolla. Una scena da film, suggestiva. Ma improbabile obbietterebbero i puristi del libero mercato, nella presunzione che i mercati abbiano volumi tali da rendere impossibile qualunque forma di manipolazione. Teoricamente hanno ragione, ma la realtà, purtroppo, lascia sospettare il contrario.

  • Paura: perché la crisi greca può far crollare l’Europa

    Scritto il 15/5/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    L’Euro continua a indebolirsi sul mercato dei cambi e il 14 maggio, per la prima volta dal marzo del 2009, è calato sotto quota 1,25 dollari. Una tendenza che risente anche delle misure eccezionali di stabilizzazione dei mercati messe in campo dalla Bce per arginare la crisi della Grecia. Il presidente dell’euro-banca, Jean-Claude Trichet, annuncia interventi correttivi per evitare che alcune misure, come gli acquisti di titoli di Stato, possano dare origine e affetti distorsivi sulla politica monetaria, mentre la Deutsche Bank esprime dubbi sulla capacità della Grecia di onorare i debiti contratti.

  • Europa: dittatura finanziaria che ha tradito i popoli

    Scritto il 10/5/10 • nella Categoria: idee • (1)

    La tragedia europea è iniziata. Tre morti in una banca di Atene sono il primo orribile bilancio di una guerra che il capitalismo finanziario ha scatenato contro la società, e da cui la società non sa come liberarsi. La società greca non può sopportare il diktat delle agenzie finanziarie che l’hanno spinta nel baratro della crisi, e ora pretendono che a pagare il prezzo siano i lavoratori. Spinta contro il muro della miseria, dell’umiliazione e della catastrofe, la società greca potrebbe reagire in maniera folle. Può essere l’inizio di una tragedia che non sarà limitata alla Grecia.

  • Crisi greca, predatori Usa: obiettivo, colpire l’Euro

    Scritto il 02/5/10 • nella Categoria: idee • (2)

    Dietro l’attuale crisi del debito che ha colpito la Grecia (e che sta contagiando anche Portogallo, Spagna, Irlanda e, molti temono, anche l’Italia) non c’è solo la nota frode di bilancio commessa dai governanti ateniesi in combutta con le principali banche americane, in particolare la Goldman Sachs di Lloyd Blankfein e la Jp Morgan Chase di Jamie Dimon. Su tutto incombe infatti il sospetto, o meglio, la certezza di una spregiudicata operazione speculativa orchestrata dalla cupola finanziaria di Wall Street per lucrare sull’indebolimento dell’euro. Questo è lo scenario su cui sta timidamente indagando il dipartimento della Giustizia Usa.

  • Bonafi: chiudere la Borsa, che rapina le aziende

    Scritto il 26/4/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Chiudere la Borsa, che razzia l’economia reale in modo parassitario, grazie al sistema capitalistico che favorisce il caos. L’economista Gilles Bonafi sposa la provocazione di Frédéric Lordon, ricercatore del Cnrs, il Consiglio nazionale francese per la ricerca scientifica. Secondo Lordon, per bloccare la crisi bisogna innanzitutto abolire i mercati finanziari: «Numerose voci – rileva Bonafi – cominciano ora a porsi il problema di un sistema economico strutturalmente irrecuperabile, che spinge l’umanità alla catastrofe», puro riflesso della «legge della potenza» teorizzata da Vilfredo Pareto.

  • Tutta la mediocrità del 2009 nel fallimento di Copenaghen

    Scritto il 24/12/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Il 2009 era cominciato con l’attacco israeliano a Gaza, avvertimento preventivo al nuovo presidente degli Stati Uniti non ancora insediato, che non esagerasse con le sue aperture multipolari. Ne è seguito un anno mediocre in cui il mondo è sfuggito ad altre guerre disastrose ma ha continuato a impoverirsi. Finché, a chiudere il 2009, è giunto il fallimento della Conferenza mondiale sul clima di Copenhagen, cioè il vertice più atteso sulle sorti del pianeta; dopo che già la diplomazia internazionale aveva dovuto arrendersi alle resistenze del potere finanziario

  • Menzogne e follia, sipario sulla farsa di Copenaghen

    Scritto il 23/12/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Centoventi capi di stato, diretta emanazione di banche e multinazionali, chiusi dentro a un fortino a disquisire dei disastri ambientali prossimi venturi, determinati dal modello di sviluppo che loro stessi hanno creato, al fine di garantire sempre maggiori profitti ai propri padroni. Disastri che la maggior parte di loro non vedrà mai, dal momento che per evidenti ragioni di età si sarà accomiatata da questo mondo prima che la barca affondi. Molte migliaia di giovani fuori al gelo, decisi a contestarne l’operato presente e futuro. Giovani che con i disastri ambientali e le loro conseguenze dovranno fare i conti

  • Travaglio: caso Genchi, il thriller che fa tremare l’Italia

    Scritto il 10/12/09 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    «In “Why Not” avevo trovato le stesse persone sulle quali indagavo per la strage di via D’Amelio. L’unica altra indagine della mia vita che non fu possibile finire». Inizia così il dialogo tra Gioacchino Genchi e Edoardo Montolli, su ciò che Berlusconi definì «il più grande scandalo della Repubblica», l’archivio Genchi. Un materiale così scottante da riscrivere gli ultimi vent’anni: da Tangentopoli alle scalate bancarie, dai grandi crac ai processi clamorosi, fino a Falcone e Borsellino, «con elementi nuovi che aprono enormi squarci nelle istituzioni». Non teoremi, ma fatti: «Indagini e amicizie impensabili, uno scioccante dietro le quinte».

  • Mister Europa designato a porte chiuse dalla super-lobby

    Scritto il 25/11/09 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    La decisione di nominare presidente permanete della nuova Unione europea disegnata dal Trattato di Lisbona il premier belga Herman Van Rompuy – membro del partito dei Cristiani Democratici Fiamminghi e appassionato di poesia giapponese – è stata presa la sera del 12 novembre in una cena a porte chiuse nel Castello di Hertoginnedal, alle porte di Bruxelles. A organizzare la cena, cui ha partecipato lo stesso Van Rompuy, il famoso Bilderberg Club: il più potente, riservato e discusso organo decisionale privato del mondo che dal 1954 riunisce i vertici politici, finanziari, industriali, militari e mediatici dei paesi occidentali.

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