Archivio del Tag ‘individuo’
-
Camus: mi ribello, dunque esisto. In nome dell’umanità
Che cos’è un uomo in rivolta? È innanzitutto un uomo che dice no. Ma se rifiuta, non rinuncia: è anche un uomo che dice sì. Osserviamo nel dettaglio il movimento di rivolta. Un funzionario che ha ricevuto ordini per tutta la vita giudica ad un tratto inaccettabile un nuovo comando. Insorge e dice no. Che cosa significa questo no? Significa, per esempio: «Le cose hanno durato abbastanza», «esistono limiti che non possono essere superati», «fin qui sì, al di là, no», o ancora: «andate troppo in là». Insomma, questo no afferma l’esistenza di una frontiera. Sotto un’altra forma ancora la stessa idea si ritrova nella sensazione dell’uomo in rivolta che l’altro “esageri”, «che non ci siano ragioni per», alla fine «ch’egli oltrepassi il suo diritto», fondando, per concludere, la frontiera del diritto.
-
Omofobia, le fonti tossiche dietro tutti i razzismi
L’omofobia – ma anche i razzismi, l’antisemitismo e la misoginia – scaturisce da molte fonti tossiche. Fra queste ve ne è una in particolare che accomuna le forme del pregiudizio, dell’intolleranza e dell’odio. La pretesa da parte di individui o di gruppi organizzati di autoinvestirsi del titolo di parametro del bene e del giusto. Costoro, sulla base di una “verità” autocertificata si arrogano il diritto di esprimere giudizi e normative nei confronti di altri esseri umani
-
Islam in classe? Meglio: nuove regole, per ogni religione
Il Corano in classe, per concedere pari diritti alle religioni e scongiurare i rischi di un Islam clandestino? No, perché non dovrebbe più essere lo Stato a dover “sdoganare” le regioni: questo presupposto, sancito peraltro dal Concordato a tutela dei cattolici, è vecchio e sbagliato: anziché estenderlo anche all’Islam, va cancellato anche per il cattolicesimo. Lo afferma Sofia Ventura, docente di scienze politiche all’università di Bologna, nell’intervento “Una società plurale in uno Stato neutrale”
-
La nostra patria è il mondo, come per i pesci il mare
Scrivere è trascrivere. Anche quando inventa, uno scrittore trascrive storie e cose di cui la vita lo ha reso partecipe: senza certi volti, certi eventi grandi o minimi, certi personaggi, certe luci, certe ombre, certi paesaggi, certi momenti di felicità e disperazione, tante pagine non sarebbero nate. Soltanto guardando quei volti posso vedere il mio, come in uno specchio, che altrimenti sarebbe vuoto, come se avessi venduto anch’ io la mia immagine al diavolo, secondo la leggenda. Soltanto grazie a loro posso dire, come Don Chisciotte, «io so chi sono».
-
Hawken: diritto al futuro, ecco perché vinceremo
Diritti umani e giustizia sociale, decrescita e sostenibilità ambientale: sarà capitato a tutti noi, almeno una volta, di chiedersi se l’impegno che mettiamo nel diffondere e difendere questi principi possa ottenere risultati tangibili e duraturi. Confrontandosi con i nostri stessi più cari amici e familiari, quanti di loro si mostrano del tutto refrattari ad un qualsiasi cambio di atteggiamento non conforme ai disvalori standardizzati e globalizzati dell’apparire, del consumo e della crescita materiale ad ogni costo? Quante volte, ci siamo sentiti una goccia solitaria ed alla deriva in un mare troppo grande?