Archivio del Tag ‘infezioni’
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Vaccini, i genitori: politici del “cambiamento”, vergognatevi
Con questa lettera aperta ci rivolgiamo oggi a tutti i parlamentari italiani che abbiano interesse a dare ascolto ai cittadini. Il senso di queste parole è condiviso da molte associazioni e comitati di tutto il territorio italiano, in rappresentanza di centinaia di migliaia di cittadini, che sono stanchi di rimanere inascoltati e di vedere la politica avanzare cieca e sorda a qualsiasi richiesta arrivi dal basso, da quell’elettorato In rappresentanza del quale siete stati votati. Siamo qui in attesa di un segnale di democrazia da parte vostra, di coerenza verso le promesse fatte in campagna elettorale, di rispetto verso i cittadini che hanno riposto in voi le proprie speranze “per il cambiamento”. Siamo tutti genitori, coinvolti da un tema spinoso e controverso, e pretendiamo ascolto e risposte. Nel caso potesse esservi sfuggito, fuori da qui si sta combattendo una battaglia che ha dell’inverosimile, per contenuti e toni: difendere il diritto più ovvio e fondamentale, quello all’autodeterminazione e all’inviolabilità del corpo, quello a tutela dell’articolo 32 della Costituzione italiana; sta diventando ormai (fatto ancor più grave) questione di dover difendere persino il diritto alla libertà di pensiero ed opinione.Lo scontro tra due fazioni abilmente create ad hoc (pro-vax / no-vax), è stato fomentato in primis proprio dalla politica, poi dai media, poi da una certa parte – ben delineata ed istruita – della “comunità scientifica”, fino ad ottenere quel clima propedeutico all’imposizione ed alla coercitività, che ha permesso al “decreto Lorenzin” di vedere la luce. Di emergenze sanitarie il nostro paese ne vive sin troppe, ma nessuna di queste ci sembra avere a che fare con le vaccinazioni obbligatorie: aumento esponenziale dei tumori pediatrici, inquinamento di ogni genere, antibiotico-resistenza, scandali di malasanità e corruzione; abbiamo 7.000 morti/anno per infezioni ospedaliere, e voi permettete di continuare ad usare il morbillo come fonte di paura a causa di pericolose, quanto inesistenti, epidemie; viviamo in uno dei territori più inquinati al mondo, e concedete di parlare di vaccinazioni come di unica prevenzione primaria, senza concentrarsi sulle possibili strade che possano fermare quella strage quotidiana che nel colpevole silenzio prosegue indisturbata, tra leucemie e linfomi, nella popolazione pediatrica italiana.Noncuranti di tutto ciò, continuate a permettere che migliaia di bambini sani vengano limitati nei loro diritti all’inclusione ed alla socialità; e vi apprestate a discutere un nuovo disegno di legge, il 770, che li vorrebbe privare anche del diritto alla scuola e quindi alla libera istruzione fino alla maggiore età. Troviamo tutto questo semplicemente vergognoso. Mentre ciò accade, anche per mano vostra, avete una parte di società civile che sta tentando tutte le strade democraticamente ammesse per chiedere ascolto e poter avere voce in capitolo su decisioni che avranno conseguenze dirette nelle vite dei cittadini presenti e futuri. Questa parte di società civile attende da mesi di essere audita in 12ma commissione Igiene e Sanità del Senato, proprio in relazione a quello stesso disegno di legge che lì si sta discutendo.E’ composta dalla stessa cittadinanza che ha già dato vita ad un altro testo, la proposta di legge di iniziativa popolare “Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva”, depositata con 75.000 firme ed ignorata completamente; è composta da quegli stessi genitori e cittadini che hanno manifestato il loro dissenso rispetto alla legge Lorenzin in tutte le piazze d’Italia, nella censura più totale dei media; è composta da una parte di popolazione che non si rassegna e che pretende ascolto e risposte! Vi sono stati recapitati i risultati preliminari delle analisi sui vaccini commissionate da una di queste associazioni, i quali ci si aspettava dover essere valutati da un qualche organismo indipendente e competente, ma nessuno si sta assumendo l’onere di farlo: vi sarebbe solo da pretendere chiarezza chiedendo ciò che dovrebbe essere a disposizione di tutti voi, giacché avete in mano le sorti del Paese: le analisi di controllo dei vaccini autorizzati ed in uso in Italia. Ma niente, state ignorando anche questo.Avete delle evidenze, come quelle emerse recentemente, che indicano come, grazie alla sopraggiunta legge 119/2017, sia stato impossibile andare a contrattare il prezzo di questi farmaci nonostante fosse ampiamente prevedibile l’aumento di spesa: come risultato paghiamo il 60% in più, circa, gli stessi vaccini che erano in uso già prima del 2017. Il paradosso è evidente, come è evidente l’interesse privato di aziende private, a spese pubbliche. E da parte vostra, neanche una dichiarazione a riguardo. Avete creato un clima sociale che è diventato insostenibile, tra fobie insensate e persecuzioni folli, bambini cacciati come untori e medici puniti per le loro opinioni, persone additate come “pericoli pubblici” su basi illogiche e scientificamente infondate (alla faccia dell’inclusione e della lotta alle discriminazioni!). E non state facendo nulla! A cosa vi riferivate quando parlavate di cambiamento? Qual è il compito della politica? Cosa e chi rappresentate se non i cittadini stessi? Come pensate di assolvere ai vostri compiti, se non dando ascolto e garantendo dialogo e trasparenza?Il tema della salute, e di riflesso dell’emarginazione, esclusione e privazione di diritti, non può essere fatto passare in sordina; arrogandovi il diritto di fare orecchie da mercante alle migliaia di richieste di attenzione, procedendo senza alcun dibattito, e senza alcuna assunzione di responsabilità nel mantenere le promesse fatte per guadagnare voti. Ci sono i bambini di mezzo, gli adulti che prenderanno i nostri (e vostri!) posti un domani. Non siamo più disposti ad aspettare; i nostri (e vostri!) figli attendono delle risposte, sul perché essere esclusi dall’asilo, sul perché essere additati come diversi, untori, sul perché essere obbligati ad un trattamento sanitario sul quale aleggiano incongruenze, dubbi ed omertà. Auspichiamo che queste parole possano farvi riflettere, e ci aspettiamo che vengano accolte e soddisfatte le nostre legittime richieste, di genitori e di cittadini. Il nostro impegno è questo e molto altro.(“Lettera aperta ai parlamentari italiani”, appello pubblicato il 2 febbraio 2029, sul sito del Corvelva, dai genitori che contestano l’obbligo vaccinale indiscriminato e senza le necessarie precauzione sanitarie. Ripreso dal blog “Luogo Comune”, il sito è firmato da Ader Salute e Libertà, Associazione Diritti Emilia Romagna: Articolo 32 Libertà e salute Faenza; Cittadini Liberi e Consapevoli Puglia; CliVa Toscana Comitato per la libertà di scelta vaccinale Toscana; ClisVap Comitato per la Libertà di Scelta Vaccinale Piemonte; Colibri Libertà Brianza: Corvelva Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni; Colibrì Puglia; Genitori del No Obbligo Piemonte; Genitori del No Emilia Romagna; Genitori del No Obbligo Lazio; Genitori del No Obbligo Lombardia sezione Brescia; Gnl Genitori No Obbligo Lombardia; Gruppi Uniti.It; Libera Scelta Alessandria; Libero x tutti Forlì; Modilis Sardegna)Con questa lettera aperta ci rivolgiamo oggi a tutti i parlamentari italiani che abbiano interesse a dare ascolto ai cittadini. Il senso di queste parole è condiviso da molte associazioni e comitati di tutto il territorio italiano, in rappresentanza di centinaia di migliaia di cittadini, che sono stanchi di rimanere inascoltati e di vedere la politica avanzare cieca e sorda a qualsiasi richiesta arrivi dal basso, da quell’elettorato In rappresentanza del quale siete stati votati. Siamo qui in attesa di un segnale di democrazia da parte vostra, di coerenza verso le promesse fatte in campagna elettorale, di rispetto verso i cittadini che hanno riposto in voi le proprie speranze “per il cambiamento”. Siamo tutti genitori, coinvolti da un tema spinoso e controverso, e pretendiamo ascolto e risposte. Nel caso potesse esservi sfuggito, fuori da qui si sta combattendo una battaglia che ha dell’inverosimile, per contenuti e toni: difendere il diritto più ovvio e fondamentale, quello all’autodeterminazione e all’inviolabilità del corpo, quello a tutela dell’articolo 32 della Costituzione italiana; sta diventando ormai (fatto ancor più grave) questione di dover difendere persino il diritto alla libertà di pensiero ed opinione.
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Ecco il primo ibrido uomo-pecora, per il trapianto d’organi
Per la prima volta è stato creato in laboratorio un embrione ibrido uomo-pecora, in cui è umana una cellula ogni 10.000. Lo scorso anno era stato realizzato un embrione di uomo e maiale dallo stesso gruppo di ricerca, dove le cellule umane erano una su 100.000. L’annuncio arriva dagli scienziati dell’università della California. Gli embrioni sono stati distrutti dopo 28 giorni. Tuttavia, spiegano i ricercatori, «l’ibrido rappresenta un passo verso la possibilità di far crescere organi umani negli animali». La notizia è stata ufficializzata per la prima volta nel corso di un convegno svoltosi ad Austin, in Texas, lo scorso febbraio. L’annuncio è stato dato durante una sessione dedicata alla produzione di organi “xenogenici” per i trapianti d’organo. «Uno dei problemi principali per gli xenotrapianti, cioè il trapianto di organi animali negli uomini, è il rigetto, mentre l’altro è la possibile infezione con virus animali», spiega il “Corriere della Sera”. «Gli scienziati stanno tentando di combinare embrioni di animali nelle loro prime fasi di sviluppo, con cellule di pazienti umani in attesa di trapianto», in modo da far sviluppare agli animali gli organi “umani” che supererebbero il problema del rigetto.Le nuove tecniche di “editing” del Dna, come la “Crispr/Cas9”, potrebbero in teoria aiutare a modificare specifici geni, disattivando la loro capacità di “codificare” per infezioni da retrovirus potenzialmente pericolosi per l’uomo. «Perché un trapianto possa funzionare – continua il “Corriere” – gli esperti ritengono che la percentuale di cellule umane in una “chimera” debba essere almeno dell’uno per cento, quindi siamo comunque ancora molto lontani da questo traguardo». L’ibrido uomo-pecora è stato ottenuto introducendo cellule staminali adulte riprogrammate nell’embrione di ovino, che poi è stato lasciato crescere per i 28 giorni che rappresentavano il limite massimo per cui l’esperimento aveva ottenuto l’autorizzazione, di cui 21 nell’utero di un animale. In questo lasso di tempo, le cellule umane si sono riprodotte. «Anche se c’è molto da lavorare – dice Pablo Ross, uno degli autori della sperimentazione – gli organi prodotti in queste “chimere interspecie” potrebbero un giorno costituire un modo per soddisfare la domanda di organi, trapiantando ad esempio un pancreas ibridizzato in un paziente». L’uso delle pecore, aggiunge il ricercatore, intervistato dal “Guardian”, «ha molti vantaggi rispetto al maiale, a partire dal fatto che bastano 4 embrioni (e non 50) per far iniziare una gravidanza».Come il maiale, anche la pecora ha organi di dimensioni simili a quelli umani. Ovviamente, sottolinea il “Corriere”, questo tipo di ricerca pone notevoli problemi etici, peraltro riconosciuti e condivisi dagli stessi scienziati. Non caso, ammette lo stesso Pablo Ross, «se scoprissimo che le cellule umane vanno nel cervello dell’animale non potremmo portare avanti il tentativo: siamo consapevoli delle implicazioni etiche di questo tipo di esperimenti, ma del resto pensiamo possano offrire speranze, in prospettiva, per chi deve essere sottoposo a trapianto d’organo». Al di là dei problemi etici che derivano dall’aver creato un oggetto “contro natura”, il genetista Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, non vede l’utilità di questi esperimenti: «Se l’idea è usare questo metodo in funzione dei trapianti, se si ha una cellula umana insieme a una animale non si risolve il problema del rigetto. I ricercatori sostengono che attraverso le tecniche di “gene editing”, tra cui il Crispr, riusciranno a rimuovere anche questo problema togliendo i geni, ma io ho forti perplessità». La tecnica “Crispr”, ricorda Dallapiccola, è ancora nelle prime fasi di sviluppo: la “correzione” del Dna non darebbe garanzie. Per ora, il Comitato Italiano di Bioetica resta critico, rispetto alle “chimere” costituite da ibridi uomo-animale.Per la prima volta è stato creato in laboratorio un embrione ibrido uomo-pecora, in cui è umana una cellula ogni 10.000. Lo scorso anno era stato realizzato un embrione di uomo e maiale dallo stesso gruppo di ricerca, dove le cellule umane erano una su 100.000. L’annuncio arriva dagli scienziati dell’università della California. Gli embrioni sono stati distrutti dopo 28 giorni. Tuttavia, spiegano i ricercatori, «l’ibrido rappresenta un passo verso la possibilità di far crescere organi umani negli animali». La notizia è stata ufficializzata per la prima volta nel corso di un convegno svoltosi ad Austin, in Texas, lo scorso febbraio. L’annuncio è stato dato durante una sessione dedicata alla produzione di organi “xenogenici” per i trapianti d’organo. «Uno dei problemi principali per gli xenotrapianti, cioè il trapianto di organi animali negli uomini, è il rigetto, mentre l’altro è la possibile infezione con virus animali», spiega il “Corriere della Sera”. «Gli scienziati stanno tentando di combinare embrioni di animali nelle loro prime fasi di sviluppo, con cellule di pazienti umani in attesa di trapianto», in modo da far sviluppare agli animali gli organi “umani” che supererebbero il problema del rigetto.
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Vaccinare ragazzi e nonni, o niente più esenzioni sul ticket?
Si chiama “vaccinazione universale”, e ha un sapore sinistramente orwelliano: negli Usa, prevede che siano immunizzati i neonati – ad appena 6 ore di vita – dal virus dell’epatite B, che si può contrarre solo per via sessuale o attraverso aghi infetti. «E’ pieno, infatti, di neonati che ad appena 6 ore dal parto vanno in giro a fare sesso o a iniettarsi eroina». Una garanzia: «I piccoli incorporano veleni che possono danneggiargli il cervello in modo anche irriversibile, non avendo ancora un sistema immunitario bilanciato». Massimo Mazzucco, ovvero: viaggio – virtuale, ma non troppo – nell’incubo che ha invaso di colpo la mente di milioni di italiani, dopo l’adozione del decreto Lorenzin sull’obbligo vaccinale. «Prima, dei 4 vaccini obbligatori non parlava nessuno», ricorda Fabio Frabetti di “Border Nights”. «Poi, all’improvviso, le vaccinazioni divenute improvvisamente obbligatorie (in prima battuta addirittura 12, e senza alcuna emergenza sanitaria in corso) sono state recepite come un fatto fisiologico, quasi naturale, al quale semplicemente arrendersi». Fino al delirio che ora sembra contagiare lo stesso governo gialloverde: lungi dall’abrogare la filosofia della legge Lorenzin, il grillino Stefano Patuanelli sta lavorando a un decreto legge che, si dice, potrebbe anche sfociare in qualcosa di persino peggiore: per esempio, l’obbligo vaccinale esteso agli anziani, pena la perdita dell’esenzione dai ticket sanitari.Niente di ufficiale, per ora (solo voci allarmate) sul testo a cui Patuanelli sta lavorando, insieme ai leghisti Massmiliano Romeo e Sonia Fregolent. Secondo indiscrezioni, il decreto legge potrebbe «estendere l’obbligo vaccinale ad adolescenti e anziani, ed escludere dalle scuole i bambini e e gli adolescenti non vaccinati», riferisce Frabetti. Gli anziani inadempienti verrebbero privati dell’esenzione sul ticket sanitario e, se poveri, “condannati” a morire di malattia? «Tale aborto giuridico, ben peggiore del decreto Lorenzin, dovrebbe essere pronto a breve», si legge da più parti sul web. Unico organismo con potere di veto, la commissione sanità. Mostruosità legislative a parte, «si punta in ogni caso a una promozione dei vaccini per raggiungere la massima copertura vaccinale e si istituisce l’anagrafe vaccinale nazionale, in atto». Esagerazioni? «Che ci sia ormai una spinta a livello mondiale per arrivare alla vaccinazione globale, obbligando tutti a vaccinarsi, è ormai evidente», premette Massimo Mazzucco, nella video-chat settimanale “Mazzucco Live”, con Frabetti. «Una volta stabilito che puoi imporre un obbligo, dopo devi solo decidere quali penalità infliggere a chi non lo rispetta: il ticket, appunto, o magari il mancato rinnovo della patente di guida».Secondo il video-reporter milanese, autore di clamorose denunce (dall’11 Settembre alle cure alternative per il tumore, fino alle immagini manipolate dello “sbarco sulla Luna”), abbiamo varcato il Rubicone: «Nel momento in cui accetti il principio che si può obbligare una popolazione intera a inserire qualche sostanza nel proprio corpo, per legge, hai abbattuto una barriera enorme: dopo di quella hai davanti delle praterie, perché a quel punto puoi obbligare tutti a fare di tutto. Teoricamente domattina potresti obbligare tutti a mandar giù 4 aspirine, pena il divieto di prendere l’autobus. Volendo, teoricamente, puoi arrivare a tutto». Tra l’altro, aggiunge Mazzucco, «siamo di fronte a un muro di ignoranza mostruosa». Mazzucco consiglia a tutti la lettura del saggio “Il vaccino non è un’opinione”, opera di Roberto Burioni, il medico esaltato dei media come nemico numero uno dei “Free Vax”. Per avere un’idea di quello che il libro contiene, dice Mazzucco, basta leggere la quarta di copertina. Testualmente: “La Terra è tonda, la benzina è infiammabile, i vaccini non provocano l’autismo”. Punto. «Ecco fin dove è scesa l’informazione ufficiale, su un tema più che controverso come quello dei rischi connessi all’abuso vaccinale, citato da tantissime autorevoli fonti sanitarie, statistiche alla mano».Una verità emersa in modo catastrofico anche dal lavoro della commissione difesa: quattromila militari italiani gravemente malati, e mille già morti (per colpa dell’esposizione a materiali tossici ma anche a causa di vaccini somministrati senza precauzioni, in assenza di test per verificare le capacità di tolleranza dell’organismo). Ma, se uno dà a retta a Burioni, è come se la “strage silenziosa” dei soldati non esistesse proprio. «Questa è la posizione della scienza ufficiale», sottolinea Mazzucco. «Capite che, se non si fa niente, prima di tutto per dimostrare a livello scientifico i danni da vaccino, non si può eliminare il concetto dell’obbligo. E se non lo elimini per i bambini, il rischio resta anche per gli adulti». Vaccinazione universale? Estensione dell’obbligo a ragazzi e pensionati? «Che ci riescano o meno con questo Ddl non lo so – dice Mazzucco – ma è tragico che la spinta sia comunque in questa direzione, ormai è evidente. Dal momento in cui abbatti il muro dell’obbligo, e lo Stato può imporre al cittadino di inserire nel suo corpo quello che vogliono loro, a quel punto è solo questione di capire quali misure possono usare per obbligarti a farlo. Diventa un ricatto».Nel pianeta-vaccini, che prima del decreto Lorenzin era come se non ci fosse, è comparsa all’improvviso anche la problematica dei bambini immunodepressi, presentata come insormontabile. «La storia degli immunodepressi è ridicola di per sé», sostiene Mazzucco. «Sono circa 10.000 in tutta Italia, e tu per 10.000 bambini vai a vaccinare obbligatoriamente non so quanti milioni di bambini? C’è già una sproporzione pazzesca tra rischio e beneficio. Ma poi – aggiunge Mazzucco – non dicono che l’immunodepresso può essere colpito da qualunque virus, trasportato da qualunque persona. Quindi, se fosse vero che tu vuoi difendere gli immunodepressi, dovresti far vaccinare anche insegnanti, bidelli, inservienti, operatori delle mense. Come mai se ne sono dimenticati? Semplice: perché il loro “target” non era affatto la protezione dell’immunodepresso, ma solo di usare la scusa dell’immunodepresso per arrivare all’obbligo vaccinale. Perché infatti non vaccinare anche gli adulti che lavorano nella scuola? Nessuno sa rispondere a questa domanda».Gli stessi docenti hanno protestato, di fronte all’ipotesi di essere vaccinati a loro volta. «Già, chissà perché. Loro sanno “leggere e scrivere”: molto più delle mamme, spesso sprovvedute, che cascano nella propaganda del nostro amico Burioni». Era successa la stessa cosa negli Usa, ricorda Mazzucco, quando c’era stata la famosa crisi dell’influenza “suina”. «Volevano immunizzare anche gli operatori sanitari negli ospedali. E invece, medici e infermieri si sono ribellati: non volevano saperne, di vaccinarsi. Erano perfettamente al corrente del fatto che il vaccino comporta dei rischi». Lo conferma la rivista “Focus”, che già nel 2017 documenta la “renitenza” dei sanitari di fronte alla prospettiva di vaccinarsi. «Ma “Focus” parla solo dell’efficacia dei vaccini messa in dubbio dai medici, si guarda bene dall’ammettere che i medici evitano i vaccini perché ne hanno paura». E’ lo stesso motivo, aggiunge Mazzucco, per cui – secondo recenti sondaggi – il 70-80% degli oncologi non si sottoporrebbero mai alla chemioterapia, se fossero malati di cancro. «Ai loro pazienti la impongono, nei protocolli, insieme alla radioterapia. Ma loro non se la somministrano, chissà perché». Curioso, no? «Se la gente fosse un po’ più attenta a queste notizie, capirebbe molte più cose, e in molto meno tempo».Si chiama “vaccinazione universale”, e ha un sapore sinistramente orwelliano: negli Usa, prevede che siano immunizzati i neonati – ad appena 6 ore di vita – dal virus dell’epatite B, che si può contrarre solo per via sessuale o attraverso aghi infetti. «E’ pieno, infatti, di neonati che ad appena 6 ore dal parto vanno in giro a fare sesso o a iniettarsi eroina». Una garanzia: «I piccoli incorporano veleni che possono danneggiargli il cervello in modo anche irriversibile, non avendo ancora un sistema immunitario bilanciato». Massimo Mazzucco, ovvero: viaggio – virtuale, ma non troppo – nell’incubo che ha invaso di colpo la mente di milioni di italiani, dopo l’adozione del decreto Lorenzin sull’obbligo vaccinale. «Prima, dei 4 vaccini obbligatori non parlava nessuno», ricorda Fabio Frabetti di “Border Nights”. «Poi, all’improvviso, le vaccinazioni divenute improvvisamente obbligatorie (in prima battuta addirittura 12, e senza alcuna emergenza sanitaria in corso) sono state recepite come un fatto fisiologico, quasi naturale, al quale semplicemente arrendersi». Fino al delirio che ora sembra contagiare lo stesso governo gialloverde: lungi dall’abrogare la filosofia della legge Lorenzin, il grillino Stefano Patuanelli sta lavorando a un decreto legge che, si dice, potrebbe anche sfociare in qualcosa di persino peggiore: per esempio, l’obbligo vaccinale esteso agli anziani, pena la perdita dell’esenzione dai ticket sanitari.
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Laghi della morte: il Camerun “spiega” le Piaghe d’Egitto
«Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d’Egitto», fa dire a Yahvè il libro biblico dell’Esodo. «Il faraone non vi ascolterà e io porrò la mano contro l’Egitto con grandi castighi e farò così uscire dal paese d’Egitto le mie schiere, il mio popolo Israel». Allora, aggiunge l’Elohim con cui è in contatto Mosè, «gli egiziani sapranno che io sono il signore quando stenderò la mano contro l’Egitto e farò uscire di mezzo a loro gli israeliti». Detto fatto. Seguono, nell’ordine: la “tramutazione dell’acqua in sangue”, l’invasione di rane dai corsi d’acqua, la comparsa di nubi di zanzare e mosche. Eventi catastrofici per l’agricoltura, cui segue una disastrosa morìa del bestiame, mentre gravi ulcerazioni piagano il corpo di animali ed esseri umani. Il cielo è spaventosamente minaccioso, per via della “pioggia di fuoco e ghiaccio”, mentre il terreno viene invaso da un’altra specie infestante – le locuste – e la Terra precipita nelle tenebre. Infine, la tragedia: la morte dei primogeniti maschi. Fantasie apocalittiche? Linguaggio simbolico “da contestualizzare”, come spesso sostiene chi dice che la Bibbia – qua e là – vada interpretata in chiave allegorica? Non è detto. Ben tre laghi africani, infatti, danno vita a fenomeni pressoché identici a quelli descritti nell’Esodo.
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Fusione Bayer-Monsanto: l’inferno che attende l’umanità
In che universo è possibile che a due delle corporations mondiali più moralmente corrotte, Bayer e Monsanto, venga permesso di unire le forze, in quello che promette di essere il prossimo stadio nell’acquisizione delle risorse agricole e farmaceutiche del pianeta?Attenzione, anticipo della trama. In questa horror-story di epiche proporzioni non si trova un Mr. Hyde: c’è solo il Dr. Jeckyll. Come nella sceneggiatura di un horror di David Lynch, la Bayer Ag, famosa per i suoi gas venefici, ha finalizzato (per la cifra di 66 miliardi di dollari) l’acquisizione di Monsanto, la multinazionale agro-chimica che dovrebbe essere sul banco degli imputati nel carcere di Guantanamo e appellarsi al Quinto Emendamento [la facoltà di rifiutarsi di rispondere alle domande], invece di godere dell’equivalente societario di protezione ed impunità per i suoi crimini contro l’umanità. Questi sono i privilegi che derivano dall’essere una corporation trasnazionale al di sopra della legge. Com’era prevedibile, la prima cosa che ha fatto Bayer dopo l’acquisizione di Monsanto, carica com’è di bagaglio extra e irregolarità etiche, è stata quella di dare inizio ad una campagna per il miglioramento dell’immagine. Come un cattivo di Hollywood, che cade in un crogiuolo di acciaio fuso e riappare più tardi sotto un’altra forma, la Monsanto è stata orwellianamente ribattezzata “Bayer Crop-Science Division”, il cui motto è: “La scienza per una vita migliore.”E comunque, la stessa Bayer è uno schermo protettivo ben piccolo per la Monsanto, considerando che lei stessa ha una storia costellata di malpratiche corporative. Oltre al suo ben noto business in rimedi per l’emicrania, questa azienda tedesca ha avuto un ruolo significativo nell’introduzione dei gas venefici sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale. Nonostante il divieto all’uso di armi chimiche risalisse alla Convenzione dell’Aia del 1907, l’amministratore felegato della Bayer, Carl Duisberg, che faceva parte di una speciale commissione istituita dal ministero tedesco per la Guerra, sapeva riconoscere un’opportunità di affari, quando ne vedeva una. Duisberg aveva assistito ai primi test con i gas venefici ed era rimasto favorevolmente impressionato dalla nuova, terribile arma: «Il nemico non saprà neanche se una certa area sarà stata irrorata oppure no, e rimarrà tranquillamente al suo posto fino all’apparire dei sintomi». La Bayer, che aveva appositamente istituito un dipartimento per la ricerca e lo sviluppo degli agenti gassosi, aveva continuato a mettere a punto armi chimiche sempre più letali, come il fosgene e il gas mostarda. «Questo fosgene, che io sappia, è l’arma peggiore», aveva rimarcato Duisberg, con uno stupefacente disprezzo per la vita, quasi stesse parlando dell’ultimo tipo di insetticida. «Raccomando caldamente di utilizzare l’opportunità di questa guerra per provare anche le granate a gas».Duisberg aveva coronato il suo demoniaco desiderio. La possibilità di usare il campo di battaglia come laboratorio e i soldati come cavie era arrivata nella primavera del 1915, quando la Bayer aveva inviato al fronte circa 700 tonnellate di armi chimiche. E’ stato stimato che, il 22 aprile 1915 ad Ypres, Belgio, siano state usate, per la prima, volta circa 170 tonnellate di cloro gassoso contro le truppe francesi. Nell’attacco erano morti quasi 1000 soldati e molte migliaia erano rimasti intossicati. In totale, circa 60.000 persone erano morte nella Prima Guerra Mondiale per l’utilizzo, iniziato dalla Germania, delle armi chimiche prodotte dall’azienda di Leverkusen. Secondo Axel Koehler-Schnura, della “Coalition against Bayer dangers” [Coalizione contro i pericoli della Bayer], «il marchio Bayer richiama alla mente, in modo particolare, lo sviluppo e la produzione di gas venefici. Nondimeno, l’azienda non si è mai ravveduta del suo coinvolgimento negli orrori della Prima Guerra Mondiale. La Bayer non ha neanche preso le distanze dai crimini di Carl Duisberg».Questo comportamento pseudocriminale è continuato praticamente fino in tempi moderni. Mike Papantonio, procuratore degli Stati Uniti e presentatore televisivo, aveva parlato di una delle azioni più esecrabili di questa azienda chimica durante il programma di Thomas Hartmann, “The Big Picture”: «Negli anni ‘80 producevano un agente coagulante per emofiliaci chiamato Fattore VIII. Questo agente coagulante era risultato contaminato da Hiv, e poi, dopo il divieto governativo a venderlo qui, lo avevano esportato in tutto il mondo, infettando gente in tutto il mondo. Questa è solo una parte della storia della Bayer». Papantonio, citando il resoconto annuale della Bayer per il 2014, afferma che sull’azienda pendono 32 differenti procedimenti giudiziari in tutto il mondo. Prima di buttare nel gabinetto i vostri prodotti Bayer e tirare lo sciacquone, mettete magari da parte un’aspirina o due, perché la storia è ancora più brutta. Una delle conseguenze dirette del mostro “Baysanto” sarà un’impennata dei prezzi per gli agricoltori, che hanno già dovuto ridurre il loro tenore di vita a causa di costi insostenibili. «Gli agricoltori, negli ultimi anni, hanno già sperimentato aumenti di prezzo del 300% su ogni cosa, dalle sementi ai fertilizzanti, tutti controllati dalla Monsanto», ha riferito Papantonio ad Hartmann. «E tutti gli analisti sono del parere che questi prezzi sono destinati a salire ancora più in alto a causa di questa fusione».E comunque è difficile immaginare che la situazione possa peggiorare ancora per gli agricoltori americani, che attualmente hanno la percentuale di suicidi più alta di tutte le professioni del paese. Il tasso di suicidi per gli americani impiegati in agricoltura, pesca e silvicoltura è di 84,5/100.000 persone, più del quintuplo di quello di tutta la popolazione in generale. Questa tragica tendenza ricorda quella dell’India dove, una decina di anni fa, milioni di agricoltori avevavno iniziato la transizione dalle tecniche di agricoltura tradizionale a quelle che invece utilizzavano le sementi geneticamente modificate della Monsanto. In passato, seguendo una tradizione millenaria, gli agricoltori conservavano, come sementi, una parte del raccolto e lo riseminavano l’anno successivo. Quell’epoca, dove si seguivano gli schemi e i ritmi ben collaudati della natura, è ormai praticamente finita. Oggi, le sementi geneticamente modificate della Monsanto contengono la cosiddetta tecnologia-Terminator, e le coltivazioni risultanti sono sterili e non più in grado di germinare. In altre parole, la società produttrice delle sementi sta letteralmente giocando a fare Dio con la natura e con le nostre vite. Così, gli agricoltori indiani sono obbligati, ogni anno, a ricomprare a costi proibitivi una nuova fornitura di sementi (insieme al pesticida della Monsanto, il Round-Up).Ma il mondo avrebbe dovuto forse aspettarsi qualcosa di diverso dalla stessa azienda che è stata coinvolta nella produzione dell’agente Orange, usato dall’esercito (americano) nella guerra del Vietnam (1961-1971)? Più di 4,8 milioni di vietnamiti hanno sofferto di patologie connesse al defoliante, sparso su vaste estensioni di terreno coltivabile durante la guerra, che ha distrutto la fertilità del terreno e la produzione agricola del Vietnam. Circa 400.000 vienamiti sono morti a causa dall’uso da parte dell’esercito americano dell’agente Orange, mentre milioni hanno sofferto per la fame, le malattie invalidanti e le malformazioni congenite. Questa è l’azienda a cui abbiamo permesso, insieme alla Bayer, di controllare un quarto delle risorse alimentari del mondo intero. Tutto questo porta a chiedersi: chi è più pazzo? Bayer e Monsanto, o noi, la gente? E’ importante ricordare che la fusione Bayer-Monsanto non avviene in un vuoto corporativo. Fa parte della gara delle aziende agrochimiche mondiali per accaparrarsi le risorse alimentari del mondo. ChemCina ha acquisito la svizzera Syngenta per 34 miliardi di dollari, per esempio, mentre Dow e DuPont hanno costituito un loro impero da 130 miliardi di dollari. In ogni caso, nessuna di queste aziende ha un’immagine lorda di sangue come Bayer e Monsanto, un matrimonio diabolico che minaccia tutta la vita sulla Terra.(Robert Bridge, “Un matrimonio infernale: la fusione Bayer-Monsanto segna la condanna a morte per l’umanità”, da “Strategic Culture” del 30 giugno 2018, tradotto da “Markus” per “Come Don Chisciotte”).In che universo è possibile che a due delle corporations mondiali più moralmente corrotte, Bayer e Monsanto, venga permesso di unire le forze, in quello che promette di essere il prossimo stadio nell’acquisizione delle risorse agricole e farmaceutiche del pianeta?Attenzione, anticipo della trama. In questa horror-story di epiche proporzioni non si trova un Mr. Hyde: c’è solo il Dr. Jeckyll. Come nella sceneggiatura di un horror di David Lynch, la Bayer Ag, famosa per i suoi gas venefici, ha finalizzato (per la cifra di 66 miliardi di dollari) l’acquisizione di Monsanto, la multinazionale agro-chimica che dovrebbe essere sul banco degli imputati nel carcere di Guantanamo e appellarsi al Quinto Emendamento [la facoltà di rifiutarsi di rispondere alle domande], invece di godere dell’equivalente societario di protezione ed impunità per i suoi crimini contro l’umanità. Questi sono i privilegi che derivano dall’essere una corporation trasnazionale al di sopra della legge. Com’era prevedibile, la prima cosa che ha fatto Bayer dopo l’acquisizione di Monsanto, carica com’è di bagaglio extra e irregolarità etiche, è stata quella di dare inizio ad una campagna per il miglioramento dell’immagine. Come un cattivo di Hollywood, che cade in un crogiuolo di acciaio fuso e riappare più tardi sotto un’altra forma, la Monsanto è stata orwellianamente ribattezzata “Bayer Crop-Science Division”, il cui motto è: “La scienza per una vita migliore”.
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Medico: scie chimiche, vaccini, glifosato. E’ per sterminarci
«Se io volessi essere malvagio, se volessi mettere in ginocchio l’umanità, spruzzerei su tutto il suo cibo del glifosato. Poi spruzzerei nell’aria dell’alluminio. E se questo ancora non bastasse, aggiungerei ancora un po’ di alluminio nei vaccini. In questo modo potrei riuscire a rendervi tutti quanti stupidi, e nell’arco di due o tre generazioni vi porterei all’estinzione». Lo afferma un medico tedesco, Dietrich Klinghardt. «Quello che mi occorrerebbe ancora per ottenere questo sono determinate frequenze elettromagnetiche, delle quali mi servirei per bloccare i vostri enzimi responsabili della disintossicazione. E sono proprio queste le frequenze che provengono dai ripetitori della telefonia mobile». Conclusione: «Se io fossi maligno, direi che dietro tutto questo dev’esserci un gruppo intelligente di scienziati molto, molto malvagi, e di politici». Dichiarazioni sconvolgenti, che il dottor Klinghardt ha rilasciato nel novembre 2015 nel corso delle Giornate Internazionali “Hellinger”. Un quadro agghiacciante, annota il blog “La Crepa nel Muro”: si profila un avvelenamento planetario senza precedenti. «Ma lo scienziato tedesco, nonostante le prospettive catastrofiche, non perde né il sorriso né la convinzione che l’umanità sappia uscire da questa situazione». E insieme ai suoi colleghi «sta portando avanti ricerche sulla disintossicazione da metalli pesanti».In trent’anni di lavoro, la sua équipe ha sviluppato metodi di cura molto efficaci. Due gli agenti più preoccupanti, il glifosato e l’alluminio, coinvolti nell’emergere di molte nuove problematiche: stanchezza cronica disabilitante, insufficienza immunitaria, autismo in aumento spaventoso. Klinghardt considera l’intossicazione da metalli pesanti un fattore rilevante. E ha sviluppato strumenti di cura e di disintossicazione a vari livelli. Il medico è convinto che una delle cause principali dell’aumento vertiginoso di intossicazioni da metalli pesanti sia il rilascio massiccio di particolati tossici in atmosfera (scie chimiche). Denunce analoghe giungono anche da scienziati statunitensi come Marvin Herndon e Russel Blaylock. Klinghardt non ha dubbi che avvenga questa forma di avvelenamento su larga scala. E spiega di avere “la fortuna” di riceverne conferme dirette da alcuni scienziati, in cerca di cure presso di lui. «La sua clinica è situata proprio tra la Boeing e la Microsoft, e diversi dei suoi pazienti arrivano proprio da loro. Ovviamente non può fare nomi. Secondo questi “informatori”, ben 42 paesi oggi sarebbero attivamente partecipi di queste operazioni di manipolazione atmosferica». Operazioni sotto controllo militare: geoingegneria, controllo del meteo, diffusione di “alluminio nanometrico”.Il dottor Dietrich Klinghardt, spiega “La Crepa nel Muro”, ha studiato medicina e psicologia a Friburgo, in Germania, proseguendo con un dottorato di ricerca sul coinvolgimento del sistema nervoso nelle malattie autoimmuni. Fin dall’inizio della sua carriera si è interessato agli esiti patologici della tossicità cronica indotta da piombo, mercurio, inquinanti ambientali e campi elettromagnetici. Ha inoltre potuto integrare la sua formazione occidentale lavorando in India, dove ha messo a fuoco le conoscenze orientali sull’eziologia, cioè lo strudio delle cause all’origine delle patologie. Questo ha gettato le basi per il suo sistema di “medicina integrativa”, in base alla quale «la guarigione vera richiede un lavoro simultaneo su 5 livelli». Emigrato negli Stati Uniti, Klinghardt ha operato come medico di emergenza prima di diventare direttore del Pain Centre a Santa Fe, in New Mexico. Dal 1970 ha contribuito significativamente alla comprensione della tossicità dei metalli in relazione a dolore, malattie e infiammazioni croniche. E’ considerato un’autorità in questo campo ed è stato determinante nel progresso della medicina biologica e del controllo del dolore in forma non invasiva. In più è esperto di medicina anti-invecchiamento, tossicologia, neuro-pediatria, psicologia, odontoiatria biologica e molto altro.Fondatore dell’Accademia Klinghardt (Usa) e dell’American Academy of Neural Therapy, Klinghardt è anche direttore medico dell’Istituto di Neurobiologia con sede a Woodinville, Washington. E’ inoltre fondatore e presidente dell’Istituto di Neurobiologia (Germania e Svizzera) e ha tenuto conferenze universitarie in Illinois e Utah, a Friburgo, Adelaide (Australia) e Washington, nonché nelle scuole di medicina di Ginevra e Zurigo. Tra il 1996 e il 2005 è stato professore associato (neurobiologia) presso la Capital University, Washington Dc. È regolarmente invitato a tenere seminari e conferenze in Europa e negli Usa. Molti dei suoi insegnamenti, in lingua inglese, sono disponibili sul sito della Klinghardt Academy. Il medico è pure stato premiato nel 2007 dalla Global Foundation of Integrative Medicine, mentre nel 2011 ha ottenuto il “premio dell’anno” dall’Accademia Internazionale di Odontoiatria Biologica e Medicina. Cosa ha detto di così sconvolgente, il dottor Klinghardt? Che ci stanno avvelenando. «In questo momento ci sono tre grandi “esperimenti” fatti con l’intenzione di ridurre la popolazione mondiale», e il primo è la cosiddetta “Agenda 21”, che è ufficiale presso l’Onu. «Una cosa importante è l’avvelenamento del feto nel corpo della madre. Alla facoltà di medicina avevo imparato che i veleni ambientali presenti nel corpo della madre non passano al feto, poiché il feto è difeso dalla placenta. Oggi sappiamo che non è vero: il nascituro riceve i due terzi dell’intero quantitativo di veleni della madre».«Dal momento che avveleniamo la Terra, veniamo avvelenati noi stessi», aggiunge Klinghardt. «E tramite i meccanismi epigenetici diventiamo sempre più sensibili a quantità sempre inferiori di veleni, fino al punto che non li sopportiamo più». Ma il medico non è catastrofista: «Quando assolutamente non ce la faremo più a reggere, allora ci sarà una volontà politica di cambiare qualcosa. E io sono saldamente fiducioso nel fatto che noi, come razza, sopravviveremo e andremo avanti bene». Da qui il dottor Klinghardt sviluppa la sua analisi anche politica: «Se conosciamo coloro che sono responsabili di aver causato le guerre, i responsabili delle pratiche agricole che ci avvelenano i suoli, coloro che stanno nell’industria delle comunicazioni e scelgono fasce di frequenze elettromagnetiche che sono dannose per noi, vediamo che sono sempre gli stessi piccoli gruppi che stanno dietro tutto questo». I nostri politici? «Sono troppo stupidi o troppo corrotti per comprendere che razza di sciagura stanno lavorando a produrre, ora come ora». Tocca a noi, sostiene il medico: «Il maggior numero possibile di noi deve risvegliarsi». In molti paesi, «le conoscenze sui danni enormi causati da questi veleni non sono ancora così avanzate».Il primo stadio di evoluzione, continua il medico tedesco, è quello in cui diciamo: “Noi siamo candidi e innocenti, e abbiamo fiducia che il mondo sia buono, in linea di principio”. Poi viene il secondo stadio, «nel quale vediamo la corruzione e il male nel mondo, e rispondiamo assumendo lo stesso grado (o ampiezza) di cattiveria, oppure diventiamo furiosi, oppure ci sentiamo impotenti, oppure semplicemente ci rifiutiamo di guardare». E questa, sottolinea Klinghardt, è la reazione più frequente. «Poi arriva lo stadio successivo, che è quello nel quale guardiamo negli occhi ciò che va male, ciò che c’è da cambiare, ma senza più coinvolgimento emozionale: ed è questa la fase in cui possiamo agire». Dietrich Klinghardt dichiara di aver speso oltre mezzo milione di dollari in test di laboratorio per scorpire che oggi, nel corpo umano, sono presenti più di 82.000 sostanze tossiche. «Ma l’80% per cento della tossicità complessiva, della capacità di far ammalare, è data solo da due sostanze: una è l’alluminio, l’altra è il glifosato». Quest’ultimo un erbicida prodotto negli Usa, smerciato da mezzo secolo in quasi tutti i paesi occidentali. «È il veleno principale che viene spruzzato sui terreni: ma noi, se lo sappiamo, possiamo proteggerci».Contro l’altro veleno, invece (l’alluminio) non esiste difesa naturale, bisogna ricorrere a farmaci a base di silicio. Oggi, sostiene il medico, sappiamo che l’autismo nei bambini è causato principalmente dall’alluminio, che dal corpo della madre viene trasferito in quello del figlio. Poi, ulteriore alluminio viene somministrato insieme ai vaccini. L’alluminio, ricorda Klinghardt, gioca un ruolo particolare nell’enorme aumento delle malattie neurologiche. «Il primo e principale sintomo è la perdita di memoria». In Europa e negli Usa, il mercurio – come “adiuvante” dei vaccini – è stato in gran parte sostituito dall’alluminio, nell’anno 2000. «La Bill Gates Foundation ha comprato in blocco tutti gli stock di vaccini contenenti mercurio e li ha venduti alla Cina, con la conseguenza che i cinesi oggi sono gravemente colpiti da questo; inoltre ha raddoppiato nei vaccini la quantità di mercurio, che notoriamente aveva causato molti danni neurologici nei bambini, e li ha imposti nei paesi africani». Il cambio di rotta, dal mercurio all’alluminio, è devastante: coi vaccini al mercurio, restava in vita il 35% delle cellule cerebrali, mentre l’alluminio le distrugge al 100%. «E se si aggiunge anche del testosterone (come quando a essere vaccinato è un maschietto), secondo questi studi pubblicati, le cellule cerebrali sono morte già dopo 4 ore».Klinghardt precisa di non essere contrario ai vaccini, ma «favorevole all’uso di vaccini ragionevoli», cioè sicuri. Vaccini che sarebbero già stati perfettamente sviluppati, ma che «per oscuri motivi non vengono utilizzati». Quali studi sono stati realizzati per testare l’impatto dell’alluminio “vaccinale” nel corpo umano? «Nessuno studio». Una rilevazione effettuata su 200 pazienti, continua il medico, dimostra che la quantità di alluminio presente nel nostro corpo «è più alta di un fattore 94 di quella della sostanza tossica successiva». Perché questa notizia non viene diffusa? Il medico mostra la foto di un aereo che rilascia scie bianche, e racconta: «Laboratori americani che fanno test sull’alluminio hanno ricevuto una lettera dal governo, che diceva: “Se non interrompete subito questi studi, vi chiudiamo il laboratorio”». Il dottore torna a addirare le “chemtrails” rilasciate dagli aerei – scie bianche che non fuoriescono dai motori, dalle turbine, ma dalle estremità delle ali: quello, dice, è il modo in cui viene contaminata anche la popolazione adulta, non sottoposta ai nuovi vaccini “all’alluminio”. Una normale scia di condensazione (“contrail”), evapora normalmente nel giro di 30 secondi. Le “chemtrails” invece «sono persistenti, si espandono lentamente e formano come una cappa grigia».I materiali abusivamente rilasciati dagli aerei sono composti di alluminio, che in cielo formano come una cappa di metallo: «Dei miei pazienti che operano nei servizi segreti americani – aggiunge Klinghardt – mi hanno rivelato che non sarebbe stato possibile spiare il telefono di Angela Merkel senza questa roba qui», anche se in realtà l’idea originaria sarebbe stata quella di creare una sorta di schermatura per riflettere i raggi del Sole, controllando il clima. Assistiamo ormai quotidianamente allo spettacolo di strane nuvole, del tutto innaturali. Al pubblico della conferenza tedesca, il dottor Klinghardt ha mostrato fotografie prodotte dalla Boeing: «Installano su questi giganteschi aerei dei serbatoi che vengono allestiti dalla stessa azienda che produce gli erbicidi – purtroppo non posso dire il nome. Questa tecnologia nel suo insieme viene chiamata geo-ingegneria. Per i tedeschi, si trova un’ottima pagina Internet di informazione nel sito “Sauberer Himmel”». Allora, continua il medico, «ci siamo messi a pensare e ci siamo chiesti: è vero che effettivamente l’alluminio da lassù viene fatto piovere in giro? E così abbiamo finanziato misurazioni di laboratorio sulla pioggia». Bingo: il valore di sostanze metalliche irrorate supera anche di 7.000 volte la densità di 0,5 microgrammi per litro, soglia oltre la quale l’agenzia americana per la salute sostiene che la popolazione vada allertata. Naturalmente, «nessuna allerta della popolazione».Klinghardt racconta di una recente gita sciistica nella Foresta Nera: «La mattina c’era un bel cielo azzurro, poi sono arrivati grossi aerei “tanker” che hanno disegnato queste linee in cielo, quindi si è formata la coltre biancastra e, a causa delle condizioni meteo, la cappa si è abbassata e tutti abbiamo cominciato a tossire, ci è venuto mal di testa e ci siamo ritirati in albergo. Ci siamo accorti che anche molta altra gente aveva lasciato le piste, sebbene la neve fosse buona. Poi si è messo a nevicare e io ho raccolto un po’ di neve: dentro la neve c’era più alluminio che neve. E questo, in piena Foresta Nera. Poi abbiamo fatto delle misurazioni al suolo e abbiamo visto che al momento c’erano enormi quantità di alluminio nel terreno, e perciò anche nell’erba». Misurazioni ripetute in Norvegia, «dove le mucche stanno lì in piedi davanti ai pascoli pieni d’erba, senza brucare! E muoiono di fame nel pascolo pieno d’erba – al punto che gli allevatori norvegesi devono importare l’erba».La cosa più grave, spiega Klinghardt, è che l’alluminio provoca infiammazioni in tutti i vasi sanguigni. Questi depositi di alluminio in nanoparticelle diventano terreno di coltura per molte patologie da infezione. Dato interessante: gli studi sul nano-particolato di alluminio sono finanziati dalla stessa azienda che produce la miscela per gli aerei. «Finora sono noti i nomi di 42 paesi che prendono parte a questa attività, mentre in Cina e in Russia viene impiegata una minore quantità di miscela tossica. L’intera Europa, invece, viene irrorata». Per i medici, l’alluminio devasta i mitocondri delle cellule, dando il via a gravi patologie neurologiche. Nelle scie chimiche rilasciate dai “tanker” per le attività clandestine di “geoengineering”, “modificazioni meteorologiche” e “modificazioni climatiche”, sono contenute anche altre sostanze, «per esempio metalli radioattivi, uranio impoverito, e sono stati trovati perfino germi intenzionalmente aggiunti alla miscela». La cosa più pericolosa, per noi, «sono le minuscole, microscopiche sferette di fibra di vetro imbottite di alluminio che noi respiriamo, inaliamo». Non a caso, sono in forte aumento i tumori polmonari.«L’alluminio si smaltisce mediante l’acido silicico, e ci sono diversi prodotti», continua il medico tedesco. «Quello più importante viene dalla Russia, non è costoso e si chiama in inglese Enterosgel». Facile da assumere: con un cucchiaio da tè, tre volte al giorno lontano dai pasti. «Cosa interessante: quando si è saputo che è possibile eliminare l’alluminio dal cervello, negli Stati Uniti questo prodotto è stato immediatamente vietato». Dietrich Klinghardt si esprime con una chiaerezza disarmante, nel formulare denunce dirette. E afferma, letteralmente: «Io dico: c’è un motivo se Edward Snowden è andato in Russia. Al momento molti di noi ripongono le proprie speranze nella Russia, nel fatto che assuma un ruolo di leader, per una reale idea di libertà, e non quella pseudo-libertà che in Occidente ci viene fatta passare per libertà». Snowden, l’ex analista della Nsa, rifugiatosi presso Putin dopo aver rivelato lo scandalo del Datagate che ha inguaiato Obama: senza la “nube grigia” di metalli in sospensione, l’intelligence Usa non avrebbe potuto monitorare il cellulare di capi di Stato e di governo.Resistere è possibile, sostiene Klinghardt, citando il caso del Messico: dove gli agricoltori hanno rifiutato di impiegare il glifosato “Roundup” nel mais, i loro bambini non hanno subito le devastanti conseguenze neurologiche che hanno invece colpito i figli dei contadini che hanno fatto riscorso al micidiale diserbante. Una ricerca rivela poi che il glifosato e l’alluminio «interagiscono fra loro “magicamente” e sono una reale causa di depressione, demenza, comportamenti ansiosi, morbo di Parkinson e, naturalmente, autismo». Traduzione: fitofarmaci e alluminio irrorato nei cieli possono portare alla specie umana all’estinzione, specie se associati alle onde elettromagnetiche degli smartphone, che “disabilitano” gli enzimi in grado di disintossicarci. Il dottor Klinghardt, che vive negli Usa, considera gli americani estremanente ingenui e manipolabili: «Forse sono la popolazione, le persone più facilmente soggette ad abusi, e in questo momento alcune aziende fanno esperimenti sugli americani stessi». E i politici? «Vengono pagati per tenere la bocca chiusa».Due politici di punta in Ecuador, aggiunge il dottore, «sono stati pagati per dare il permesso di irrorare dall’alto tutto il territorio urbano in Ecuador con questi prodotti». Poi sono stati fatti dei campionamenti nella popolazione per verificare eventuali danni genetici permanenti. Affermativo: quei danni ci sono. «Qual è stato allora il passo successivo? È stato che noi negli Stati Uniti nelle grandi concentrazioni urbane abbiamo trovato chiare evidenze bio-chimiche che lì questa miscela è stata spruzzata dal cielo, che il glifosato era stato aggiunto alla miscela. Così prima c’è stato il piccolo esperimento in Ecuador, e poi di seguito l’applicazione alla popolazione negli Usa, che oggi hanno la percentuale più alta al mondo di patologie neurologiche». I sintomi? Ipertensione, ictus, diabete, obesità, colesterolo alto, Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, autismo e diversi tipi di cancro. Ma il glifosato, classificato come cancerogeno dall’Oms, è tutt’altro che fuorilegge: viene notoriamente impiegato in modo massiccio, in agricoltura. L’Ue ha appena rinnovato la licenza di distribuzione alla Monsanto.Un’ulteriore, recente ricerca mostra l’inquinamento da fitofarmaci nel corpo delle gestanti, e rivela che il latte materno reso tossico può arrivare anche a modificare l’orientamento sessuale del neonato, modificandone la composizione ormonale. Si tratta di bambini che saranno vittime di tumori al cervello, iperattività, aggressività e altri disturbi del comportamento. Per l’Epa, l’agenzia Usa per la protezione ambientale (Environmental Protection Agency), è vietato smaltire nella toilette un liquido che contenga quantità di veleno che superi la soglia prestabilita: ma il latte materno, sottolinea il medico, in alcuni casi osservati supera di gran lunga quella soglia di sicurezza. Tramite quello che sappiamo dall’epigenetica, riassume Klinghardt, il danno che soffriamo nella nostra vita non ha un effetto solo su di noi, ma su tutte le future generazioni. «Prima, nella medicina, si pensava che solo la radioattività causasse dei danni genetici trasmissibili alla discendenza. Oggi invece sappiamo che le microonde che vengono usate per le comunicazioni dei ripetitori dei cellulari provocano gravi danni epigenetici, mentre gli erbicidi, i pesticidi e gli insetticidi provocano massicci danni alla nostra epigenetica. E ogni generazione che è esposta a questi fattori tossici accumula danni che vengono completamente trasmessi alla generazione successiva».In cima a tutto, conclude il medico, oggi c’è l’alluminio in forma di nano-particolato, «che viene spruzzato intenzionalmente nel cielo, in Germania quasi ogni giorno e quasi ovunque, molto pesantemente in Norvegia, Svezia, Gran Bretagna, ma anche in Italia e Spagna». La seconda sostanza per tossicità e diffusione è il glifosato. «E la combinazione di entrambi, alluminio e glifosato, distrugge il nostro cervello». Possiamo proteggerci da questo annientamento? Sì: «L’alluminio viene espulso mediante prodotti a base di acido silicico». Quanto al glifosato, «dobbiamo nutrirci con alimenti biologici», senza trascurare la purificazione mediante la sauna: «Dovremmo sudare ogni giorno per dieci minuti». Infine, occorre «proteggersi dalle microonde», stando il più lontano possibile dalle fonti, anche domestiche, di elettrosmog. «Per me – chiosa Klinghardt – è importante che vi abituiate a questo pensiero: se voi guardate dal vostro punto di vista il resto del mondo, è molto probabile che vedrete molti bambini che si ammalano in numero rapidamente crescente; sappiate che è un conseguenza di queste condizioni: ma è evitabile, ci si può proteggere completamente. Ci occorre una agricoltura completamente diversa. Sappiamo che esistono metodi naturali per coltivare cereali e per coltivare verdure senza l’uso di sostanze tossiche, oppure perfino per far arricchire il suolo sempre di più, raccolto dopo raccolto. Ma coloro che rappresentano questi metodi vengono oppressi; i media attualmente cooperano totalmente con coloro che detengono il potere in queste industrie che operano nascoste nel buio».«Nella mia generazione, quand’ero studente di medicina, eravamo tutti socialisti», ricorda il medico. «Il 90% dei miei colleghi di allora oggi cooperano con queste cose oscure, compresi coloro che “ce l’hanno fatta” ad andare a lavorare allo “Stern” o a “Der Spiegel”», o due maggiori settimanali tedeschi, «oppure coloro che sono diventati moderatori alla Tv». Si sono girati dall’altra parte, sono saliti a bordo, fanno parte del sistema: impossibile che oggi si decidano a dire la verità su quanto sta accadendo. «Vi dico ancora una piccola cosa che forse può rendere più chiaro il tutto», aggiunge Klinghardt. «Un mio paziente è un produttore di Hollywood. Due anni fa ha ricevuto un incarico dalla Walt Disney per rielaborare tutte le vecchie pellicole Disney, in modo da inserire nei cieli quelle strisce, così la gente quando vede questi film al giorno d’oggi, dice: “Tu, Klinghardt, dici che queste strisce in cielo sono peggiorate solo negli ultimi anni: ma guarda qui, c’è un film del 1954, guarda il cielo, lo vedi che c’erano già allora le stesse strisce. Le strisce sono un fenomeno naturale!”». Rivela Klinghardt, ridendo amaro: «Il mio paziente per quel lavoro ha ricevuto 60 milioni di dollari. Io, da questo paziente, ho intascato 700 dollari».«Se io volessi essere malvagio, se volessi mettere in ginocchio l’umanità, spruzzerei su tutto il suo cibo del glifosato. Poi spruzzerei nell’aria dell’alluminio. E se questo ancora non bastasse, aggiungerei ancora un po’ di alluminio nei vaccini. In questo modo potrei riuscire a rendervi tutti quanti stupidi, e nell’arco di due o tre generazioni vi porterei all’estinzione». Lo afferma un medico tedesco, Dietrich Klinghardt. «Quello che mi occorrerebbe ancora per ottenere questo sono determinate frequenze elettromagnetiche, delle quali mi servirei per bloccare i vostri enzimi responsabili della disintossicazione. E sono proprio queste le frequenze che provengono dai ripetitori della telefonia mobile». Conclusione: «Se io fossi maligno, direi che dietro tutto questo dev’esserci un gruppo intelligente di scienziati molto, molto malvagi, e di politici». Dichiarazioni sconvolgenti, che il dottor Klinghardt ha rilasciato nel novembre 2015 nel corso delle Giornate Internazionali “Hellinger”. Un quadro agghiacciante, annota il blog “La Crepa nel Muro”: si profila un avvelenamento planetario senza precedenti. «Ma lo scienziato tedesco, nonostante le prospettive catastrofiche, non perde né il sorriso né la convinzione che l’umanità sappia uscire da questa situazione». E insieme ai suoi colleghi «sta portando avanti ricerche sulla disintossicazione da metalli pesanti».
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Fanta-epidemie e sciacalli: la salute rende meno dei vaccini
«Radio e giornali continueranno a parlare di democrazia e di libertà, ma quelle due parole non avranno più senso. Intanto l’oligarchia al potere, con la sua addestratissima élite di soldati, poliziotti, fabbricanti del pensiero e manipolatori del cervello, manderà avanti lo spettacolo a suo piacere». Così Aldous Huxley in “Brave New World Rivisited”, 1958. «La vedete la cornice?», scrive Emanuela Lorenzi su “Come Don Chisciotte”, scandalizzata dall’assordante silenzio del mainstream sul decreto-mostro dei 12 vaccini obbligatori. Disinformazione: già nel 2015 si apprese a Washington che gli “untori” contagiosi potrebbero essere proprio «gli individui vaccinati di recente». Lo ricorda il Comilva, comitato per la libertà vaccinale. A tal proposito, la “guida per i pazienti” dell’ospedale John Hopkins in caso di immunodepressione raccomanda di «evitare il contatto» con i bambini appena vaccinati. Si raccomanda ad amici e familiari di «non fargli visita», se i vaccini in questione sono contro varicella, morbillo, rosolia, influenza, poliomielite e vaiolo.«La sanità pubblica incolpa i bambini non vaccinati per l’epidemia di morbillo di Disneyland, ma la malattia potrebbe altrettanto facilmente esser stata provocata dal contatto con un individuo vaccinato di recente», ammette Sally Fallon Morell, presidente della Fondazione Western A. Price. «Le prove indicano che individui vaccinati recentemente dovrebbero esser messi in quarantena al fine di proteggere la popolazione». Entrambi, vaccinati e non vaccinati, sarebbero a rischio esposizione da parte di chi è stato appena sottoposto a vaccino, ribadisce Emanuela Lorenzi sempre su “Come Don Chisciotte”. «I fallimenti vaccinali sono diffusi; l’immunità indotta dal vaccino non è permanente. E recenti epidemie di pertosse, parotite e morbillo hanno avuto luogo in popolazioni completamente vaccinate. Chi riceve il vaccino antinfluenzale diventa più suscettibile ad infezioni future dopo vaccinazioni ripetute».«Basta volerli conoscere, gli studi», aggiunge la Lorenzi: «Provano che gli “untori” possono essere i vaccinati». In più, «avendo sostituito il morbillo selvaggio con quello vaccinale e avendo modificato in modi ancora non del tutto prevedibili l’epidemiologia di una malattia ciclica quale il morbillo», si sono create «nicchie ecologiche, presto riempite da genotipi a più elevata morbilità». Sicché, «il danno della vaccinazioni di massa, che comunque non garantiscono immunizzazione a fronte di rischi invece ben documentati», sembra superare di gran lunga i presunti benefici. «La vedete la cornice?». Nulla che traspaia, ovviamente, nel dibattito italiano, dove – secondo la Lorenzi – siamo di fronte a «un regime» che non esita a «imporre un decreto folle», quello dei 12 vaccini, «scritto da Big Pharma», grazie a «multinazionali invitate a Palazzo Chigi con promessa di investimenti» e presentato «quasi direttamente dalla Glaxo nella persona di Ranieri Guerra».Emanuela Lorenzi accusa chi cerca di «scatenare epidemie per favorire la cupola dei vaccini che lucra sul traffico di virus». E afferma: «Dopo la falsa epidemia di meningite e la falsa epidemia di morbillo che esiste solo nelle teste di chi deve farle fruttare, la prossima sarabanda sarà magari la polio: quanti di voi sanno che ci hanno già provato in Belgio nel 2014 sversando “accidentalmente” nel fiume Lasne 45 litri di virus concentrato di polio vivo?». La Lorenzi accusa Big Pharma di «fare terrorismo e disinformazione per imporre un piano vaccinale che ricalca esattamente quello delle industrie farmaceutiche, senza neppure darsi pena di nascondere i conflitti di interesse». Insiste: vogliono sacrificare i bambini italiani «sull’altare del falso dogma vaccinale, come prime cavie di un piano mondiale», nascondendo i dati dei bambini uccisi dalle reazioni avverse, già sottostimati «grazie alla inefficace farmacovigilanza». E si può persino «arrivare a strumentalizzare», con un atto di vero sciacallaggio, «la morte di un bambino immunodepresso che, non trovando posto in oncologia, è stato messo in un reparto infettivo di pediatria dove in aprile c’era stata una “epidemia di morbillo” (ma dove qualunque infezione sarebbe stata compresa nelle 12 vaccinazioni imposte dal decreto-canaglia) incolpando persino i fratellini sani non vaccinati».Aggiunge Lorenzi: «Che i pianificatori vaccinali mondiali “filantropi” (Gates Foundation e Oms in primis) non abbiano scrupoli è evidente dalla lunga scia di sperimentazioni sulle bambine indiane, sia con l’anti-Hpv che con l’antipolio, che hanno portato a migliaia di bambini con paralisi flaccida postvaccinica in India (47.000 solo nel 2011), sui bambini pachistani, per non parlare dell’antimeningite A ai bambini africani (500 bambini chiusi dentro la loro scuola e costretti a ricevere un vaccino sperimentale all’insaputa dei genitori, tutti danneggiati in modo più o meno grave)». E nessuno ha pagato, nessuno ha parlato di eugenetica. Poi ci sono «le sterilizzazioni attuate negli anni 70 dalla task force sui vaccini per la regolazione della fertilità ad opera di Oms, Banca Mondiale e Fondo per la popolazione delle Nazioni Unite «La vedete la cornice?», insiste Lorenzi, che propone una sinistra cronologia di lutti. Usa, 2014: il dottor William Thompson sta per denunciare la più grossa frode scientifica ad opera dei vaccinisti di Atlanta, ma il film “Vaxxed”, che ne parla, è oggetto di censura anche in Italia. Poi scoppia la «falsa ma funzionale» epidemia di morbillo a Disneyland. Al che, la Disney-story causa l’accelerazione dell’approvazione del Senate Bill 277 proposto dai senatori Pan e Alley, «che tramite un atto di lobbismo senza precedenti (e via mazzetta di 95.000 dollari a Pan secondo il “Sacramento Bee”) impone vaccinazioni obbligatorie per tutti i bambini per accedere alle scuole pubbliche o private escludendo ogni possibilità di esenzione».A Bari, nel 2014 Renzi promette alle Pharma: «Noi vi garantiamo un progetto di lungo-medio periodo, invitiamo le università, le imprese a investire i territori a credere nel settore farmaceutico, perché il made in Italy non deve significare solo food e fashion ma anche settore farmaceutico». Poco dopo, Renzi va da Obama e l’Italia viene incensata come capofila della Ghsa, Global Health Security Agenda: «L’Italia – riportarono le cronache – guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo». Il nostro paese, rappresentato dal ministro della salute Beatrice Lorenzin «accompagnata dal presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) professor Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 paesi». E’ un importante riconoscimento all’Italia, disse Pecorelli, «soprattutto in questo momento, in cui stanno crescendo atteggiamenti ostili contro i vaccini». L’Italia come battistrada pro-vax in Europa. Quindi, a ottobre 2014, Renzi raduna a Palazzo Chigi i Ceo del settore farmaceutico. Ad aprile 2016, la Gsk investe un ulteriore miliardo in Italia: leader mondiale nei vaccini con 3,7 miliardi di sterline di fatturato su 23,9 totali, è da questo settore (profittevole in due casi su 10 nel mondo) che la multinazionale britannica si aspetta una autentica escalation nei prossimi anni. Fino ad arrivare a 6 miliardi di sterline entro il 2020. «Per questo Gsk crede nell’eccellenza italiana», sottolineano le fonti ufficiali. «E in questa eccellenza continueremo a investire, chissà, forse anche di più», promette l’azienda, a patto che l’Italia saprà essere un paese «ospitale» per gli investitori.A giugno 2017, abbiamo finalmente la nostra Disneyland: Beatrice Lorenzin dice che «l’Austria invita a non andare a Gardaland per colpa dei mancati vaccini», come riporta “Il Gazzettino”, ma la ministra «dovrebbe ripassare la geografia», visto che a parlare non è l’Austria ma la Slovenia, precisa Emanuela Lorenzi. Solo che la notizia è falsa: né Vienna né Lubiana hanno mai fatto un’affermazione simile. «La fake news viene smentita, ma la prima boutade – come si sa – è quella che rimane impressa a supportare il “frame”». Infine, arriva il decreto legge «nazi-fascista» che impone 12 vaccini per l’accesso scolastico e pene pecuniarie, inclusa la minaccia di sospensione della responsabilità genitoriale, «con i dirigenti scolastici a fare da delatori di regime: una misura ingiustificata e coercitiva (nessuna necessità e urgenza), nonché odiosamente classista (con poteri parascientifici di eliminare l’ipotetico virus tramite pizzo di Stato) palesemente anticostituzionale (ma anche contraria a una serie di carte internazionali fra le quali la Convenzione di Oviedo, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, il mai troppo citato Codice di Norimberga che vieta sperimentazioni su esseri umani e, recentemente, la sentenza della Corte Europea per i Diritti Umani che stabilisce che le vaccinazioni obbligatorie sono lesive della vita privata dei cittadini».Così, il decreto «viene incredibilmente firmato da un costituzionalista come Mattarella» e la sua presunta costituzionalità «viene orwellianamente sancita dal Ministero della Verità grazie al voto favorevole di questi senatori della Repubblica di Oceania». Emanuela Lorenzi denuncia la a-scientificità del decreto, «che impone all’Italia, caso unico al mondo, uno scellerato piano vaccinale interamente firmato Glaxo», tra «frodi e sperimentazioni eugenetiche». Di fatto, «non esistono studi di sicurezza su 12 vaccini combinati fatti a un bimbo di pochi mesi», e neppure su quelli singoli, «in quanto i vaccini sono considerati presidi di prevenzione, e non farmaci, e sono di fatto i farmaci meno sicuri al mondo testati direttamente sui bambini». Dietro alla creazione dei vaccini combinati come l’esavalente «ci sono le grasse risate di Jean Stèphane, direttore della Glaxo Smith Kline, che spiega il trucco dell’antiepatite B davanti ad una platea di dirigenti». Vaccini che «non sono fatti per fare “meno punture” al bambino, come vorrebbe la propaganda per acquietare le mamme ansiose». Si tratterebbe di sperimentazioni imprudenti, sulla pelle dei bambini, con vaccini come l’antinfluenzale il cui «fallimento» sarebbe ormai «dimostrato da studi inequivocabili».E mentre in Svizzera il Consiglio federale si pronuncia per il rimborso delle cure omeopatiche (ma anche della medicina cinese, antroposofica, fitoterapica) a tempo indeterminato, l’Italia «conduce una battaglia cieca nei confronti di queste medicine», visto che «la salute fa troppa concorrenza alla malattia», sottolinea Lorenzi. «Alzando lo sguardo, è slittata al Senato l’approvazione del Ceta, accordo che quasi in segreto attribuisce alle multinazionali gli stessi privilegi del più noto Ttip, consentendo loro di inibire i legislatori degli Stati citando i governi nazionali presso i tribunali sovranazionali con l’obiettivo di chiedere risarcimenti in caso di regolamentazioni avverse al loro interesse. La vedete adesso la cornice?». Tutto si tiene, a quanto pare: «Siamo noi l’investimento della Glaxo». Siamo nel “frame” di cui parla spesso Marcello Foa: è «il recinto dell’immaginario che fa da contorno a tutti i pensieri già pensati da altri e dentro il quale il gregge può muoversi belando le stesse menzogne all’infinito». Dentro al “frame” delle vaccinazioni, «la narrazione già vista assicura sudditanza financo nella sceneggiatura con i dettagli nostrani, incluso il vergognoso sciacallaggio della morte di un bambino».«Radio e giornali continueranno a parlare di democrazia e di libertà, ma quelle due parole non avranno più senso. Intanto l’oligarchia al potere, con la sua addestratissima élite di soldati, poliziotti, fabbricanti del pensiero e manipolatori del cervello, manderà avanti lo spettacolo a suo piacere». Così Aldous Huxley in “Brave New World Rivisited”, 1958. «La vedete la cornice?», scrive Emanuela Lorenzi su “Come Don Chisciotte”, scandalizzata dall’assordante silenzio del mainstream sul decreto-mostro dei 12 vaccini obbligatori. Disinformazione: già nel 2015 si apprese a Washington che gli “untori” contagiosi potrebbero essere proprio «gli individui vaccinati di recente». Lo ricorda il Comilva, comitato per la libertà vaccinale. A tal proposito, la “guida per i pazienti” dell’ospedale John Hopkins in caso di immunodepressione raccomanda di «evitare il contatto» con i bambini appena vaccinati. Si raccomanda ad amici e familiari di «non fargli visita», se i vaccini in questione sono contro varicella, morbillo, rosolia, influenza, poliomielite e vaiolo.
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Siamo un virus che devasta la Terra: chi ci deviò il genoma?
«Desidero condividere con te, Morpheus, una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d’istinto sviluppano un naturale equilibrio con l’ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l’unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un’altra zona ricca. C’è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un’infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura» (Agente Smith – Matrix). Perchè l’uomo non è in armonia con il cosmo? Il male è senza dubbio un fenomeno reale sperimentabile nel corso della storia umana. Ma allo stesso tempo è anche un mistero inspiegabile. Qual’è la sua origine? Se il cosmo e la natura umana fossero radicalmente malvagie, come si spiega la nostalgia del bene che abita il cuore umano, il rifiuto del male e dell’ingiustizia? D’altro canto, se il cosmo e l’uomo sono buoni, allora come si è giunti dunque a questa perversione?Spesso si giustifica il male come un’assenza di bene, ma a guardare bene le azioni dell’uomo nella storia, non possiamo limitarci a descrivere il male come una carenza di bene, ma come una vera e propria perversione, una perversione del senso dell’essere e dell’esistere. Il male degrada e violenta l’uomo. Esso lo pone in contraddizione con se stesso. Non è altro, dunque, che nonsenso e perversione. La gente se lo chiede: esiste un problema nella relazione tra l’uomo e l’uomo e tra l’uomo e il creato? Esiste una ferita nell’armonia cosmica che contraddistingue il creato e che l’uomo non è in grado di realizzare nel suo rapporto con la natura e con se stesso? Da più parti giungono segnali di un disagio profondo nel cuore umano, come se questo mondo non fosse il nostro. Non si comprende bene se siamo noi umani stranieri ad esso, vermi ingordi precipitati qui per caso, e perchè abbiamo ridotto questo pianeta, un giorno nostra culla accogliente, in un mondo ostile e minaccioso, tale da fargli assumere i nostri connotati di avidità distruttiva e di cinismo indifferente.L’uomo, da custode a predatore del creato. Forse bisogna andare all’inconoscibile giorno in cui l’uomo non avvertì più se stesso come natura, come figlio della terra. Da uomo della natura si scopri uomo nella natura, con niente simile a sé. Fu allora che si sentì padrone della Terra e non più custode, dominatore di tutto, per dimenticare l’orrore della sua fragilità e del suo destino di morte. Egli ridusse tutte le cose ad “oggetti” da tenere a bada e da sfruttare a suo piacimento. E’ così che nasce la cultura umana, la cultura tecnologica, del dominio e dello sfruttamento razionale, freddo, della natura. Per un po’ le cose vanno bene. La tecnica dà una mano allo spadroneggiare dell’uomo sulla terra, fino a quando il criterio che dirige ogni scelta sul pianeta non diventa l’economia. L’uomo-padrone arraffa quanto è economicamente utile e nel modo in cui è economicamente vantaggioso. Se serve, si devasta un territorio, lo si avvelena anche. Se serve, si cura un nemico o un operaio ferito. Se non serve, lo si lascia morire.La “new economy”, come oggi la si definisce, oltre a devastare la natura, schiaccia l’uomo, gli impedisce di vivere, a meno che non appartenga ad un ristretto numero di privilegiati. Perchè il creato è stato scippato a tutti ed è diventato proprietà di alcuni, con la complicità di chi ha definito diritto divino la proprietà privata. Così l’economia diventa incertezza quotidiana, guerra, annullamento dei diritti umani, menzogna, sovvertimento insensato della natura. Dobbiamo all’economia se oggi a presiedere uno Stato, molto spesso, non è un presidente ma la “banca”. La tecnica è il braccio armato dell’economia, una economia che annulla la dignità umana e che lo asserve all’avidità di pochi gruppi che influenzano la vita dell’intero pianeta. L’atomo gli fa vincere una guerra, ma inquina generazioni e generazioni. La biologia ci assiste nella fecondità umana, ma non è un suo problema se un giorno programmeremo, secondo le nostre esigenze, una generazione di atleti senza sentimenti, oppure soldati ottusi ed ubbidienti, oppure carne per il consumo sessuale. Gli organismi geneticamente modificati possono aumentare la produzione, ma la Monsanto si sente innocente se poi magari scopriremo che ci siamo avvelenati coi nostri soldi. Paradossale ma vero: l’economia non sa che farsene dell’uomo, non vuole la natura umana che in sé è collegata col tutto; vuole solo la propria autoconservazione. Cioè, in fondo, l’idolatria del dollaro e delle merci.Questa civiltà che ogni giorno, rispetto ad uomini e cose, si connota con il cinico usa e getta, non è ancora riuscita a farci dimenticare che se non siamo padroni della natura, tuttavia siamo ad essa inscindibilmente collegati, tanto che deturpare il creato è gesto autodistruttivo, e disprezzare l’uomo predispone ad assalire il creato. Una umanità senza sentimenti, puramente tecnica, non si accorge nemmeno della scomparsa di migliaia di specie animali e vegetali. Non prova nessuna nostalgia per una bellezza sprofondata nel nulla dopo millenni di cammino sulla terra. Dopo averne privato una parte consistente dell’umanità, abbiamo anche privato di diritti animali e piante. Questo discorso, nella logica occidentale viene presa per idiozia! Può una pianta, un animale avere dei diritti? Il punto è che sentendoci padroni di tutto, riconosciamo il diritto alla vita a chi vogliamo noi, secondo le convenienze. Si comincia a ridurre la pianta e l’animale ad oggetto, aprendo così la strada a vergognarci di quanto di animale c’è in noi! Fino a dire che anche certi umani sono sottouomini, privi di ogni dignità. E stabiliamo noi che deve vivere e chi deve morire.L’uomo è nato per distruggere? E’ biologicamente destinato alla distruttività? Quali dinamiche ostacolano o agevolano la possibilità di una società multiculturale? Con la fine della Guerra fredda, molti hanno sperato che si aprisse un’era di pace, in cui tanta parte delle risorse indirizzate a mantenere l’equilibrio del terrore potesse indirizzarsi finalmente al miglioramento delle condizioni di vita dell’umanità. Non è andata così. E’ solo cambiata la tipologia dei conflitti, con una diminuzione di quelli fra Stati, un aumento dei conflitti interni internazionalizzati, ossia di quelli che pur mantenendo l’epicentro all’interno di uno Stato finiscono per coinvolgere altre nazioni, e una prosecuzione inalterata degli altri conflitti interni, ma con potenziale coinvolgimento di un numero sempre superiore di persone, anche in relazione alla diffusione del terrorismo.E’ possibile guardare da una prospettiva scientifica a questo fenomeno? Può la scienza aiutare a chiarire i principali fattori che influenzano il rischio di conflitti e di violenze di massa? La domanda potrà apparire fuori luogo, o quanto meno fuori epoca, a chi ritiene che con l’Olocausto e la bomba atomica la scienza abbia “perso l’innocenza” e posto fine all’ultima delle “grandi narrazioni” che avevano permesso la coesione sociale e ispirato le utopie che si sono succedute nella storia dell’umanità, per aprire le porte a quella società post-moderna descritta da tanti sociologi, da Jean-François Lyotard a Zygmunt Bauman, che, divenuta “liquida” e priva di un senso di comunità, cerca di ritrovarlo attraverso la creazione di ghetti identitari più indifferenti che tolleranti verso gli altri e sempre pronti a entrarvi in conflitto.L’umanità è un virus per la Terra? Tutti noi potremmo essere meno umani di quanto pensiamo. Quantomeno è ciò che suggerisce una nuova ricerca, rivelando che il genoma umano è in parte un virus, per la precisione il Bornavirus, portatore di morte per cavalli e pecore. Sembra che 2 milioni di anni fa, questo virus abbia inserito parte del suo materiale genetico nel nostro Dna. La scoperta, pubblicata su “Nature” del 7 gennaio, dimostra come questi virus di tipo Rna possono comportarsi come i retrovirus (ad esempio Hiv) ed integrarsi stabilmente come ospiti dei nostri geni. Questo lavoro di ricerca potrebbe consentire di capirne molto di più sulla nostra evoluzione, rivelando come il mondo attuale sia anche il frutto del lavoro di un virus contenuto in ognuno di noi. «La conoscenza di noi stessi come specie è stata leggermente mal interpretata», afferma Robert Gifford, paleo-virologo presso l’Aaron Diamond Aids Research Center. Insomma non abbiamo tenuto conto che il Dna umano si evoluto anche grazie al contributo di batteri ed altri microrganismi e che le nostre difese immunitarie hanno fatto ricorso a quel materiale genetico per difendersi dalle infezioni. Sembra che fino all’8% del nostro genoma potrebbe ospitare materiale genetico dei virus.Nello studio, ricercatori giapponesi hanno trovato copie di un gene del Bornavirus inserite in almeno quattro zone diverse del nostro genoma. Ricerche condotte su altri mammiferi hanno rivelato la sua presenza in una vasta quantità di specie per milioni di anni. «Hanno fornito le prove di un reperto fossile con tracce del Bornavirus», afferma John Coffin, virologo alla Tufts University School of Medicine di Boston e coautore dello studio “Questo ci dice anche che l’evoluzione dei virus non è andata come pensavamo”. Nei risultati dello studio, i ricercatori guidati da Keizo Tomonaga della Osaka University, hanno scoperto che due geni umani sono molto simili al gene del Bornavirus. Gli scienziati sostengono che il questa “infezione preistorica” potrebbe essere una fonte di mutazione umana, specialmente nei nostri neuroni. A questo punto non si può che dare ragione all’Agente Smith di “Matrix” nella sua convinzione che soltanto un altro organismo sul pianeta si comporta come l’uomo: il virus.Quel misterioso salto evolutivo dell’Homo Erectus. Zecharia Sitchin in molti dei suoi libri afferma la teoria secondo la quale, in un passato molto remoto, un gruppo di viaggiatori extraterrestri provenienti dal pianeta Nibiru, chiamati Anunnaki, sarebbero scesi sulla Terra per sfruttare le risorse minerarie del nostro pianeta. Secondo Sitchin, avendo bisogno di manodopera per l’estrazione di minerali, gli Anunnaki pensarono di manipolare geneticamente la specie terrestre più simile a loro, innestandovi il proprio Dna: fu scelto un ominide, l’Homo Erectus. E’ possibile che questo intervento possa aver alterato il corso della naturale evoluzione umana? La nostra rapida evoluzione, incapace di armonizzarsi con i tempi e le regole della natura, potrebbe dipendere da questo? Nuovi ritrovamenti complicano il dibattito fra quanti ritengono che l’Homo Erectus abbia avuto origine in Africa orientale e quanti sostengono un’origine asiatica. Homo Erectus sarebbe stato in grado di fabbricare sofisticati utensili già 1,8 milioni anni fa, vale a dire almeno 300.000 anni prima di quanto si pensasse. Ad affermarlo è uno studio pubblicato su “Nature”, da un gruppo di paleoantropologi della Rutgers University e del Columbia University Lamont-Doherty Earth Observatory.Homo Erectus apparve circa 2 milioni di anni fa, andando a occupare vaste aree dell’Asia e dell’Africa. E proprio in Africa orientale si è ritenuto a lungo che si fosse evoluto, ma la scoperta nel 1990 di fossili altrettanto antichi in Georgia ha aperto la possibilità che esso abbia avuto origine in Asia. I nuovi reperti complicano ulteriormente la situazione in quanto gli strumenti trovati accanto ai fossili georgiani del sito di Dmanisi sono piccoli strumenti da taglio e raschiatori che mostrano caratteristiche piuttosto semplici simili a quelle della cultura di Olduvai, mentre fra quelli rinvenuti nella regione occidentale del Turkana, in Kenya, vi sono asce, picconi e altri strumenti innovativi che gli antropologi chiamano di tipo “acheuleano”, che permettevano di macellare e smembrare un animale per mangiarlo. Le abilità coinvolte nella produzione di uno strumento di questo tipo suggerisce fra l’altro che Homo Erectus fosse in grado di un pensiero “anticipatorio”.«Gli strumenti acheuleani rappresentano un grande salto tecnologico», ha osservato Dennis Kent, uno degli autori dello studio. «Perché Homo Erectus non avrebbe dovuto portare con sé questi strumenti con sé in Asia?». Gli strumenti analizzati provengono dal sito di Kokiselei, dove erano stati raccolti insieme a parte dei sedimenti immediatamente circostanti per poterne datare l’età. Parlando di salto tecnologico, vale la pena ricordare i misteriosi miti che narrano la nascita della civiltà e della tecnologia. Quasi tutte le culture umane raccontano di una divinità che nella notte dei tempi insegnò agli umani la fabbricazione di oggetti, l’agricoltura, le arti e le leggi civili. Basti pensare al mito greco di Prometeo che ruba il fuoco agli dei per consegnarlo agli uomini, oppure al dio dei Maya Quetzalcoatl, che agli albori della storia umana consegnò la sapienza agli uomini, ed infine, al racconto biblico del peccato originale nel quale l’uomo, sedotto da un serpente, esce dall’ordine cosmico per divenire “simile a Dio”.Gli antichi e misteriosi miti della “Colpa di Origine”. Quasi tutte le culture umane hanno miti che raccontano di una “colpa di origine”, di un evento antico che avrebbe “deviato” l’uomo dal suo percorso evolutivo naturale. Il più conosciuto è sicuramente quello raccontato dalla Bibbia e secondo l’interpretazione di un autore cristiano del III secolo, Ireneo di Lione, quello di Adamo è stato un peccato d’impazienza, un voler bruciare le tappe. Benchè già creato ad “immagine e somiglianza” di Dio, l’uomo cede alle lusinghe del serpente che gli promette di farlo diventare uguale a Dio. Ma chi è questo serpente? E’ possibile che antichi esseri extraterrestri abbiano modificato il genoma umano, intervenendo indebitamente sull’evoluzione naturale dell’umanità?(“Perché l’evoluzione umana è fuori dall’armonia del cosmo?”, dal blog “Il Navigatore Curioso”, 2017).«Desidero condividere con te, Morpheus, una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d’istinto sviluppano un naturale equilibrio con l’ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l’unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un’altra zona ricca. C’è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un’infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura» (Agente Smith – “Matrix”). Perchè l’uomo non è in armonia con il cosmo? Il male è senza dubbio un fenomeno reale sperimentabile nel corso della storia umana. Ma allo stesso tempo è anche un mistero inspiegabile. Qual’è la sua origine? Se il cosmo e la natura umana fossero radicalmente malvagie, come si spiega la nostalgia del bene che abita il cuore umano, il rifiuto del male e dell’ingiustizia? D’altro canto, se il cosmo e l’uomo sono buoni, allora come si è giunti dunque a questa perversione?
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Attacco hacker WannaCry, prove generali di cyber-golpe?
Siamo al primo attacco informatico globale: decine di migliaia di siti e server infettati (9.000 all’ora, di ben 99 paesi diversi) sia di comuni cittadini che di banche, ospedali, imprese di trasporto o istituzioni da parte di un virus denominato WannaCry. Il virus ha attaccato i pc con la richiesta di 300 dollari in bitcoin per poter essere sbloccato. Peraltro un giovanotto poco più che ventenne è riuscito in 24 ore a fornire il programma che ha neutralizzato (forse solo in parte) l’attacco. Di che si tratta? In apparenza, per l’ampiezza e la contemporaneità dell’attacco, sembrerebbe l’impresa di un gruppo di hacker particolarmente dotati. Non sono un esperto in materia e non so giudicare quanto sia stata tecnologicamente sofisticata l’azione (chiederò lumi ai miei amici), ma ad occhio e da profano, non mi sembra una cosa tanto comune, visto che è riuscito a neutralizzare molti dispositivi antivirus anche di qualche livello: fra gli infettati c’è stato anche il sito della banca centrale russa che, si immagina, abbia antivirus un po’ più potenti di quelli di un comune utente di Internet. Quindi, non sembrerebbe una cosa alla portata di qualsiasi hacker, ma di un gruppo particolarmente agguerrito; ma di cosa può trattarsi?L’apparenza farebbe pensare ad un’azione a scopo estorsivo, quindi un episodio, per così dire, di cybercriminalità comune. Può darsi, perché no? Ma la cosa convince poco, per diversi motivi. Logica vorrebbe che attacchi di questo tipo mirino ai grandi numeri di utenti comuni, per chiedere piccoli riscatti, oppure, al contrario (ma è molto più impegnativo) pochi siti importanti per chiedere riscatti ben più consistenti. Qui abbiamo una strana ammucchiata con la richiesta di poche centinaia di dollari, per di più in bitcoin, che non sappiamo se e come pensino di convertire in valuta ufficiale. Insomma: ti attrezzi per violare siti particolarmente protetti e che, dopo, scateneranno una reazione di potenti servizi segreti, il tutto per 300 dollari? Poi, che io sappia, è la prima volta che si chiede un riscatto in bitcoin che espone a rischi di tracciabilità ben più consistenti del comune denaro. Ne so poco, ma immagino che, se si segnano con inchiostri simpatici le banconote dei riscatti, sia ancora più realizzabile “marcare” l’algoritmo di un bitcoin in modo da renderlo riconoscibile e risalire a chi lo abbia speso. Poi sorprende la grande rapidità con cui l’attacco sia stato neutralizzato. Insomma, la cosa vi convince?Sarebbe più credibile l’ipotesi di una specie di “spot pubblicitario” di una qualche impresa che venda antivirus, anche se si tratterebbe di una cosa molto rischiosa. E, peraltro, la facilità con cui il virus è stato neutralizzato farebbe pensare ad un flop. L’ipotesi più consistente è quella dell’attacco di un servizio segreto statale e, infatti, due giganti della lotta al cybercrime come l’americano Symantec ed il russo Kaspersky hanno offerto elementi che indicano come possibile responsabile il servizio segreto nord-coreano. Sostanzialmente gli elementi sarebbero questi: l’attacco è avvenuto in concomitanza con il lancio del missile balistico a lungo raggio da parte del regime di Kim Jong-un; in secondo luogo, “WannaCry” avrebbe al suo interno codici che risalgono ad una precedente versione dello stesso virus usato in passato dal “Lazarus Group”, che opererebbe nella Corea del Nord, che proprio con questa precedente versione di “WannaCry” riuscì a depredare 81 milioni di dollari da una banca del Bangladesh. Resta da capire perché questa volta si accontenterebbero di soli 300 dollari in bitcoin.Intendiamoci: l’ipotesi ci sta tutta, perché è evidente che in un paese come la Nord Corea un gruppo hacker del genere non potrebbe operare se non fosse una costola dei servizi segreti; peraltro, Kim Jong-un è sospettabilissimo di qualsiasi cosa. Però, qui abbiamo solo indizi: la coincidenza con il lancio del missile potrebbe essere del tutto occasionale e la presenza di pezzi di un programma precedente non vuol dire molto, dato che potrebbero benissimo esser stati usati da altri, magari interessati proprio ad attaccare la Nord Corea. Dunque ipotesi possibile, ma sin qui non provata. C’è un’altra ipotesi che merita d’essere valutata: che questo colpo venga da un qualche servizio segreto statale, ma diverso dalla Nord Corea e magari di qualche grande potenza, che non proviamo neppure a identificare sulla base di questi dati. Con che scopo? E se fossimo in presenza di una sorta di grande prova? Come cantava Jannacci, qualcosa per “vedere di nascosto l’effetto che fa”. O anche un sasso lanciato in piccionaia per vedere che uccelli si alzano in volo. Fuor di metafora: per saggiare i punti vulnerabili e la reazione degli altri. Una sorta di grandi manovre “cyber”, in preparazione di qualcosa. Non è un segnale tranquillizzante, decisamente.(Aldo Giannuli, “L’attacco hacker WannaCry, bruttissimo segno”, dal blog di Giannuli del 17 maggio 2017).Siamo al primo attacco informatico globale: decine di migliaia di siti e server infettati (9.000 all’ora, di ben 99 paesi diversi) sia di comuni cittadini che di banche, ospedali, imprese di trasporto o istituzioni da parte di un virus denominato WannaCry. Il virus ha attaccato i pc con la richiesta di 300 dollari in bitcoin per poter essere sbloccato. Peraltro un giovanotto poco più che ventenne è riuscito in 24 ore a fornire il programma che ha neutralizzato (forse solo in parte) l’attacco. Di che si tratta? In apparenza, per l’ampiezza e la contemporaneità dell’attacco, sembrerebbe l’impresa di un gruppo di hacker particolarmente dotati. Non sono un esperto in materia e non so giudicare quanto sia stata tecnologicamente sofisticata l’azione (chiederò lumi ai miei amici), ma ad occhio e da profano, non mi sembra una cosa tanto comune, visto che è riuscito a neutralizzare molti dispositivi antivirus anche di qualche livello: fra gli infettati c’è stato anche il sito della banca centrale russa che, si immagina, abbia antivirus un po’ più potenti di quelli di un comune utente di Internet. Quindi, non sembrerebbe una cosa alla portata di qualsiasi hacker, ma di un gruppo particolarmente agguerrito; ma di cosa può trattarsi?
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Dan Olmsted, una morte comoda per l’industria dei vaccini
Una morte “comoda” per l’industria dei vaccini? Dan Olmsted si è spento il 23 gennaio nella sua casa di Falls Church, in Virginia, il giorno prima di un incontro cruciale: il 24 gennaio, secondo alcune fonti, Kennedy Jr, fondatore del World Mercury Project, lo avrebbe presentato a Trump nell’ambito della Commissione per la sicurezza dei vaccini da lui presieduta. Olmsted, ricorda Emanuela Lorenzi, era un grande giornalista investigativo formatosi a Yale, «uno di quelli che ancora scavano dentro e dietro la notizia per ottenere la verità e lo fanno ponendo domande». Per la “United Press International” denunciò l’insabbiamento da parte dell’esercito americano degli effetti neurotossici provocati dal farmaco antimalarico Lariam. Ma è soprattutto noto come fondatore di “The Age of Autism” e vero e proprio “detective dell’autismo”, cui ha consacrato gli ultimi anni della sua vita. Le sue relazioni sono state citate dall’avvocato ambientalista Robert Kennedy Jr, dalla “Columbia Journalism Review” e da David Kirby in una edizione del suo libro “Evidence of harm”.Insieme a Mark Blaxill, padre di una bambina autistica, Dan Olmsted «ha investigato a lungo le cause dell’autismo, rintracciandone la storia ed il costante rapporto con l’esposizione al mercurio», scrive Lorenzi su “Come Don Chisciotte”. Il reporter ha indagato sulla recente epidemia «sovrapponibile all’intensificazione del calendario vaccinale», passando per l’anomalia degli Amish, che rifiutano i vaccini e sono immuni da “effetti collaterali”. Olmsted ha denunciato la “iatrogenicità” di alcuni vaccini, «opponendosi al dogma della teoria genetica e del fatalismo con cui si devono confrontare i genitori dei bambini che ricevono diagnosi di autismo». Per Emanuela Lorenzi, «il tabù dell’eziologia porta in sé l’altro tabù: la guarigione: non si può “guarire” dall’autismo, perché questo proverebbe che non si tratta di una malattia genetica bensì di una malattia causata dall’uomo». A partire dal 2005, Olmsted «aveva indagato attentamente il legame fra autismo e vaccinazioni», fondando “Age of Autism”.In pratica, Olmsted «affermava senza mezzi termini quello che la letteratura scientifica seria (e i pensatori critici i cui neuroni non sono stati ancora totalmente demielinizzati dai vapori di mercurio) sostiene da tempo». E cioè che «con l’intento (apparente) di spazzare via ogni possibile infezione dal pianeta, il paradigma vaccinale ha causato assalti immunitari da iperstimolazione», oltre che «da introduzione di tossine come il mercurio», ma anche «alluminio, arsenico, squalene, formaldeide, polisorbato 80, neomicina, proteine e virus eterologi», nonché «materiale genetico da tessuti di pollo, vacca, cane, scimmia, coniglio, cellule di feti abortiti e virus a Dna ricombinante, endotossine batteriche, glutammato, nanoparticelle». Tutti elementi «che hanno slatentizzato malattie croniche nei nostri bambini, fra le quali l’autismo è solo la più nota», perché poi bisogna considerare «asma, Add, Adhd, diabete giovanile, malattie autoimmuni e molte altre». Il mercurio, osserva Lorenzi, è la sostanza più tossica del pianeta, seconda solo al plutonio: «E mai come per questo veleno è inapplicabile il motto paracelsiano sulla dose: il mercurio (ancora presente nei vaccini in tracce benché non sia obbligatorio riportarlo nel bugiardino) è tossico in quantità sub-micro e nano-molecolari».La quantità di mercurio contenuta nei vaccini antinfluenzali, «incredibilmente raccomandata a neonati e donne in gravidanza (ed inoculata per via parenterale, mentre si sconsiglia agli stessi soggetti di consumare pesci di grossa taglia perché contenenti molto mercurio», bell’esempio di «schizofrenia istituzionale»), secondo Emanuela Lorenzi «è tale da causare danni irreparabili nel sistema immunitario di un feto». E il metilmercurio, forma organica derivata dalla “metilazione” del mercurio inorganico, è infinitamente più tossico. «Olmsted fa anche un cenno alla tossicità delle amalgame dentali che, pur avendo alla base mercurio inorganico, diventano molto pericolose emanando vapori di mercurio già a temperatura corporea», peggio ancora «se sottoposte al calore di una bevanda, allo spazzolamento, alla semplice masticazione, per non parlare del trapanamento del dentista». La morte di Olmsted, «le cui cause non sono state rese note ma il cui tempismo è davvero sospetto», suona come «un duro colpo alla ricerca della verità sull’“era dell’autismo”». Secondo la Lorenzi, «è singolare che si sia verificata proprio mentre “The Age of Autism” denunciava la censura del primo, innovativo e lungamente atteso studio sottoposto a “peer review” che confrontava la salute di vaccinati versus non vaccinati, ritirato a novembre proprio poco prima della pubblicazione».Fra gli scienziati indipendenti non coinvolti nello studio, la dottoressa Stephanie Seneff, ricercatrice “senior” del laboratorio di informatica e intelligenza artificiale del Mit, ha dichiarato: «I risultati sono allarmanti, e ci obbligano a mettere seriamente in dubbio che i benefici dei vaccini prevalgano sui rischi». Su “HealthCare”, il 22 febbraio, il giornalista James Grundvig scrive: perché i centri di controllo e prevenzione non hanno mai finanziato uno studio del genere? L’agenzia sanitaria ha evitato di farlo di proposito? «Sembra che sia così», conclude Grundvig, «poiché andava contro il messaggio dei Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) che recita che “i vaccini sono tutti sicuri”». Alcune scoperte dello studio sono illuminanti, come l’incidenza sproporzionata di disturbi cronici nei bambini con differenziazioni etniche, di genere e classe sociale, in modi che né gli autori né i finanziatori dello studio immaginavano. «In sintesi: vaccinazione, razza nera e sesso maschile erano significativamente associati alle patologie del neurosviluppo (Ndd) dopo aver tenuto conto di altri fattori. La nascita pre-termine combinata con la vaccinazione costituiva un forte fattore per lo sviluppo di Ndd nel modello finale, con un aumento pari a più del doppio di probabilità di Ndd rispetto alla sola vaccinazione».Lo studio, in effetti, non è mai stato ritirato: è stato “non accettato”. «Cosa resta di uno studio dopo che è stato accettato, visionato dalla comunità scientifica 80.000 volte in meno di 100 ore? La censura», scrive Lorenzi, che aggiunge: «Forse non è il caso di tirare fuori la Cia. Forse anche Big Pharma piangerà questa morte». Attenzione: nella sua recente lettera a Trump del 7 febbraio, la American Academy of Pediatrics, «un’organizzazione sindacale che non è certo immune da conflitti di interesse», protestando contro la costituzione di una Commissione per la sicurezza vaccinale e adducendo una serie di studi che ne proverebbero l’inutilità, ha «dimenticato di annoverare una cinquantina di studi che gettano quantomeno un’ombra equivoca sull’ “inequivocabile sostegno” espresso nei confronti della sicurezza dei vaccini». Gli studi dell’associazione pediatrica «sono pieni di conflitti di interesse, inesattezze e persino scandali». Uno dei redattori «ha dichiarato di avere, con i colleghi, gettato via dei dati commettendo frode scientifica».Il dottor William Thompson se ne scusa: «Sono dispiaciuto che i miei colleghi ed io abbiamo omesso informazioni statisticamente rilevanti nel nostro articolo del 2004 pubblicato sulla rivista “Pediatrics”». I dati omessi, continua Thompson, «suggeriscono che i maschi afroamericani che hanno ricevuto il vaccino Mpr prima dei 36 mesi di età hanno riportato un aumentato rischio di autismo. Sono state prese decisioni in merito a quali scoperte riportare dopo la raccolta dei dati, ed io credo che il protocollo finale dello studio non sia stato nemmeno seguito». Un altro redattore, Poul Thorsen, che Emanuela Lorenzi definisce «un criminale ricercato», è accusato di «aver sottratto fondi ai Cdc», i centri di prevenzione e cura. Questo studio, scrive la “Vaccines Safety Commission”, «mostra inequivocabilmente che alcuni vaccini causano vari tic, una condizione neurologica devastante». Informazione «ad ulteriore sostegno di una Commissione per la sicurezza vaccinale».Una morte “comoda” per l’industria dei vaccini? Dan Olmsted si è spento il 23 gennaio nella sua casa di Falls Church, in Virginia, il giorno prima di un incontro cruciale: il 24 gennaio, secondo alcune fonti, Kennedy Jr, fondatore del World Mercury Project, lo avrebbe presentato a Trump nell’ambito della Commissione per la sicurezza dei vaccini da lui presieduta. Olmsted, ricorda Emanuela Lorenzi, era un grande giornalista investigativo formatosi a Yale, «uno di quelli che ancora scavano dentro e dietro la notizia per ottenere la verità e lo fanno ponendo domande». Per la “United Press International” denunciò l’insabbiamento da parte dell’esercito americano degli effetti neurotossici provocati dal farmaco antimalarico Lariam. Ma è soprattutto noto come fondatore di “The Age of Autism” e vero e proprio “detective dell’autismo”, cui ha consacrato gli ultimi anni della sua vita. Le sue relazioni sono state citate dall’avvocato ambientalista Robert Kennedy Jr, dalla “Columbia Journalism Review” e da David Kirby in una edizione del suo libro “Evidence of harm”.
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Scie chimiche, la Nasa: è vero, irroriamo i cieli con il litio
Scie chimiche: per anni il governo statunitense ha etichettato come complottisti coloro che manifestavano preoccupazione per le sostanze spruzzate nei cieli? Peccato che la Nasa «ha appena ammesso che i “complottisti” avevano ragione al 100%», scrive “Natural News” citando il “Waking Times”: la fonte si riferisce a Douglas Rowland, uno scienziato dell’ente aerospaziale americano che ha chiarito che l’agenzia sta addizionando con litio i gas di scarico dispersi nell’atmosfera. Non solo: il rilascio di litio è in corso sin dagli anni ‘70, dice Rowland in una telefonata registrata. Benché secondo il ricercatore il litio non sia dannoso per l’ambiente né pericoloso per l’uomo, annota “Natural News”, «questa sostanza è stata usata per decenni come farmaco psichiatrico: funziona alterando i livelli di serotonina e di norepinefrina che sono secreti dal sistema endocrino umano». Il litio quindi «altera fortemente gli schemi cerebrali». E i medici che lo prescrivono a pazienti psichiatrici «non capiscono come funzioni, o quali siano i dosaggi ottimali». E quindi, «come si può pensare che spruzzare grandi quantità di questa sostanza in modo indiscriminato nell’atmosfera possa essere una cosa positiva?».Tutto viene fatto in nome della scienza, scrive “Natural News” in un post tradotto da “Come Don Chisciotte”. Sul suo sito web ufficiale, la Nasa dichiara di effettuare il rilascio del litio per studiare il movimento del vento nell’alta atmosfera, al fine di analizzare i dati sul gas caricato o ionizzato (chiamato “plasma”) e sul “gas neutrale” attraverso il quale transita.L’agenzia afferma che le variazioni contano, poiché tutti i Gps e i satelliti per le telecomunicazioni inviano i propri segnali attraverso la ionosfera, e «una ionosfera disturbata si traduce in segnali disturbati»; per questo è necessario sapere cosa fa agire la ionosfera in determinati modi. «Oltre al litio psicotropo – continua “Natural News” – altri hanno provato la somministrazione di vaccini via aerosol», ovvero «l’irrorazione di vaccini per via aerea sulle popolazioni a loro insaputa». Diverse migliaia di persone sarebbero state «vaccinate tramite aerosol “per molti anni” in Russia con “ceppi vivi attenuati contro molte malattie”». Inoltre, «sono state condotte vaste sperimentazioni sul campo in Sudamerica usando il vaccino vivo attenuato del morbillo, definite molto positive. Buoni risultati sono stati riportati anche utilizzando un aerosol per vaccinare contro l’influenza A».«L’introduzione del vaccino per via aerea, che ripercorre meglio la via naturale di molte infezioni, potrebbe portare allo sviluppo dell’immunità al portale d’ingresso, e potrebbe anche indurre una difesa più generalizzata», sostengono i ricercatori. Recenti studi avrebbero inoltre rilevato che il metodo ottimale di vaccinazione sarebbe quello effettuato per aerosol attraverso il naso, sistema «che è considerato migliore per le popolazioni pediatrica e geriatrica». E il litio riasciato dagli aerei? «Non è un farmaco che dovrebbe essere spruzzato nell’atmosfera perché, ribadiamo, medici e scienziati non sanno realmente quali dosi siano efficaci e quali siano eccessive», scrive “Natural News”. Lo stesso Rowland, nella sua conversazione registrata, ha promesso di rispondere alle domande specifiche che dovesse ricevere via email. Ha anche detto che l’agenzia spaziale accoglie con favore queste richieste provenienti da cittadini comuni, visto che informare la gente è una delle missioni fondamentali della Nasa. «Se questo è vero, allora perché gli altri funzionari governativi che lavorano presso agenzie-chiave hanno obbligo di silenzio sulle discussioni riguardanti le scie chimiche?».Se non siete ancora pronti per credere che il governo americano sia capace di spargere litio attraverso le scie chimiche, conclude “Natural News”, basta prendere in esame un documento pubblico, classificato “Codice 840 Rmmo”, prodotto dal “Range and Mission Management Office” della base di Wallops. Un documento che «dovrebbe mettere a tacere ogni vostro dubbio», perché «definisce espressamente, in una dichiarazione di missione del 2013, che lo “scopo” del lancio è “testare i metodi di caricamento dei fusti di litio” da trasportare in missioni successive”». Si parla di “rapporto positivo dalla piattaforma ottica aerea delle immagini video e delle nuvole di litio visibili anche tramite osservazione da terra”. Tutto chiaro? «Il governo degli Stati Uniti ha trattato gli americani come cavie nel passato; sarebbe semplicemente ingenuo pensare che questa prassi sia stata interrotta».Scie chimiche: per anni il governo statunitense ha etichettato come complottisti coloro che manifestavano preoccupazione per le sostanze spruzzate nei cieli? Peccato che la Nasa «ha appena ammesso che i “complottisti” avevano ragione al 100%», scrive “Natural News” citando il “Waking Times”: la fonte si riferisce a Douglas Rowland, uno scienziato dell’ente aerospaziale americano che ha chiarito che l’agenzia sta addizionando con litio i gas di scarico dispersi nell’atmosfera. Non solo: il rilascio di litio è in corso sin dagli anni ‘70, dice Rowland in una telefonata registrata. Benché secondo il ricercatore il litio non sia dannoso per l’ambiente né pericoloso per l’uomo, annota “Natural News”, «questa sostanza è stata usata per decenni come farmaco psichiatrico: funziona alterando i livelli di serotonina e di norepinefrina che sono secreti dal sistema endocrino umano». Il litio quindi «altera fortemente gli schemi cerebrali». E i medici che lo prescrivono a pazienti psichiatrici «non capiscono come funzioni, o quali siano i dosaggi ottimali». E quindi, «come si può pensare che spruzzare grandi quantità di questa sostanza in modo indiscriminato nell’atmosfera possa essere una cosa positiva?».
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Nazi-medicine, la chemioterapia e gli altri 7 farmaci letali
«È ora di prendere la medicina, amore». «Ma mamma, mi fa sentire strano e molto male e non mi fa stare meglio». «Beh, è quello che ha prescritto il dottore, quindi dobbiamo prenderla». Ti hanno mai detto di ascoltare la tua pancia? C’è una ragione per questo. In realtà, più di una. Molti farmaci “occidentali” sono prodotti in laboratorio utilizzando sostanze chimiche, sono altamente sperimentali e, peggio ancora, non sono mai testati sugli esseri umani, se non nel momento stesso in cui vengono loro prescritti, applicati o iniettati. Gli umani sono gli ultimi porcellini d’India in America, mentre Big Pharma intasca trilioni in profitti. Come si è arrivati a questo? La risposta è semplice: dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli scienziati nazisti appena usciti di prigione furono assunti a lavorare su prodotti farmaceutici, vaccini, chemioterapia e additivi chimici alimentari, al fine di alimentare il più insidioso business del pianeta – la medicina allopatica. E non è una teoria complottista. L’orrore dell’Olocausto in Germania è stato portato avanti, su scala ridotta, negli Stati Uniti, per denaro.Pensateci. Non esiste alcuna altra ragione per la quale le aziende farmaceutiche statunitensi dovessero impiegare assassini di massa condannati per occupare le posizioni più alte in Bayer, Basf e Hoechst. Fritz ter Meer, condannato per omicidio di massa, ha scontato solo 5 anni in prigione, dopo i quali è comodamente diventato il presidente del consiglio di sorveglianza della Bayer (sì, quella Bayer che fabbrica i medicinali per bambini nonché la famosa aspirina). Carl Wurster della Basf contribuì a creare il gas Zyklon-B, il potente pesticida utilizzato per giustiziare milioni di ebrei – questo mostro è andato a lavorare sulla chemioterapia, la più grande truffa medica del secolo. Kurt Blome, che partecipò all’uccisione di ebrei tramite “macabri esperimenti”, fu reclutato nel 1951 dalla divisione chimica dell’esercito Usa per lavorare sulla guerra chimica. Capite?In altre parole, i malefici semi di Big Pharma, che la Fda chiama medicina, sono stati piantati inizialmente negli Stati Uniti 65 anni fa. Molti degli “scienziati pazzi” che torturarono esseri umani innocenti durante l’Olocausto sono stati impiegati e promossi dai presidenti americani per spingere con forza la cosiddetta “medicina occidentale”, il cui scopo ultimo è la creazione di malattia e la cura dei suoi sintomi per profitto. Ascoltate bene, amici, perché questi sono gli 8 farmaci più pericolosi sul pianeta Terra. Si chiama “Guerra contro i deboli”.#1. Ssri (Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, ndt) – altamente sperimentali, nessuna prova di sicurezza o efficacia, possono bloccare completamente la serotonina portando a pensieri suicidi e persino ad atti omicidi e suicidi orrendi.#2. Vaccino Mpr (morbillo, parotite, rosolia) – associato ad autismo e ad altri disordini del sistema nervoso centrale e ad una miriade di problemi di salute. Quando il virus vivo del morbillo entra nel corpo, il sistema immunitario è seriamente compromesso, ed altri adiuvanti chimici ed ingredienti geneticamente modificati attaccano l’organismo del bambino causando esiti permanenti e talvolta fatali.#3. Vaccino antinfluenzale – contiene fino a 50.000 parti per miliardo (ppb) di mercurio, oltre a formaldeide, glutammato monosodico (Gms) e alluminio. Può causare interruzioni di gravidanza e aborti spontanei.#4. Antibiotici – distruggono la flora batterica intestinale benefica e quindi indeboliscono gravemente il sistema immunitario. I medici prescrivono antibiotici impropriamente per le infezioni virali peggiorando ulteriormente la situazione!#5. Vaccino anti-Hpv (papillomavirus umano) – noto per mandare le ragazzine in shock anafilattico e coma. Migliaia di famiglie hanno citato in giudizio i produttori per milioni di dollari per danni alla salute cronici e permanenti.#6. Chemioterapia – devasta il sistema immunitario e spesso porta allo sviluppo di nuovi tumori, specialmente del sangue. Gli scienziati nazisti sapevano negli anni ‘50 che la chemioterapia fa regredire solo temporaneamente il cancro, per ripresentarsi con maggior forza in altre parti del corpo! (Anche qui, la medicina occidentale definisce questo un successo).#7. Vaccino antirotavirus “RotaTeq” – il vaccino (orale) estremamente nocivo contiene ceppi virali ivi (G1, G2, G3, G4 e P1), insieme all’altamente tossico polisorbato 80 e siero bovino fetale. Contiene inoltre frammenti di circovirus porcino – un virus che infetta i maiali.#8. Vaccino antipolio (orale e iniettato) – È un fatto nudo e crudo e spaventoso che milioni di americani siano stati inoculati con il cancro contenuto nel vaccino antipolio. Non solo, le versioni orale e nasale del vaccino hanno diffuso la polio in India e lasciato molti bambini paralizzati a vita.Certo, le persone sono paranoiche riguardo alle malattie infettive e per un motivo ben preciso. L’industria medica americana ha esacerbato i peggiori casi registrati, per spaventare a morte tutti quanti affinché si facciano iniettare i loro carcinogeni per “protezione”. Questo è un racket ed è illegale, ma i produttori di vaccini sono immuni alle cause, protetti da un enorme fondo nero e dal loro tribunale segreto. Se voi o vostro figlio venite gravemente danneggiati dai vaccini, non potete citare il produttore del vaccino. Dovrete portare il caso all’Office of Special Masters della U.S. Court of Federal Claims, comunemente definito il segretissimo “Tribunale dei vaccini”. Questo “tribunale” corrotto gestisce un programma di risarcimento senza colpa (sì, avete letto bene), che funziona come tribunale alternativo ai vostri diritti costituzionali. Fu creato fin dal 1986, dopo che le aziende farmaceutiche persero enormi profitti in cause legali di alto profilo dovute a vaccini che avevano causato gravi danni a un certo numero di bambini, i quali ebbero convulsioni e danno cerebrale in seguito al vaccino Dtp (difterite-tetano-pertosse, ndt). Prima ancora di valutare se ingoiare o iniettarvi un’altra volta tossine chimiche chiamate “medicina”, andate almeno da un medico naturopata e scoprite se il vostro problema di salute ha una base alimentare, perché è molto probabile che sia così.(S.D.Welss, “Gli 8 farmaci più pericolosi del pianeta: ne state prendendo qualcuno?”, da “Naturalnews” del 30 giugno 2016, tradotto da Emanuela Lorenzi per “Come Don Chisciotte”).«È ora di prendere la medicina, amore». «Ma mamma, mi fa sentire strano e molto male e non mi fa stare meglio». «Beh, è quello che ha prescritto il dottore, quindi dobbiamo prenderla». Ti hanno mai detto di ascoltare la tua pancia? C’è una ragione per questo. In realtà, più di una. Molti farmaci “occidentali” sono prodotti in laboratorio utilizzando sostanze chimiche, sono altamente sperimentali e, peggio ancora, non sono mai testati sugli esseri umani, se non nel momento stesso in cui vengono loro prescritti, applicati o iniettati. Gli umani sono gli ultimi porcellini d’India in America, mentre Big Pharma intasca trilioni in profitti. Come si è arrivati a questo? La risposta è semplice: dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli scienziati nazisti appena usciti di prigione furono assunti a lavorare su prodotti farmaceutici, vaccini, chemioterapia e additivi chimici alimentari, al fine di alimentare il più insidioso business del pianeta – la medicina allopatica. E non è una teoria complottista. L’orrore dell’Olocausto in Germania è stato portato avanti, su scala ridotta, negli Stati Uniti, per denaro.