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Archivio del Tag ‘Maurizio Maggiani’

  • L’uomo che sogna un fucile per Berlusconi

    Scritto il 11/11/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Conosco un uomo che ha un solo sogno e un’unica richiesta. Partiamo dalla richiesta: vorrebbe incontrare il primo ministro Silvio Berlusconi per poter discutere con lui di lavoro. Non è una richiesta da poco, ma chissamai che questo foglio non veleggi fino alle altezze della sua rassegna stampa e da lì su su fino alla buona volontà del nostro premier. Morreno – così si chiama singolarmente l’uomo, Moreno con due erre, a causa di un ufficiale d’anagrafe malavoglioso e disgrafico – nutre una grande fiducia e una sincera stima per Silvio Berlusconi. Riconosce in lui due qualità inerenti il lavoro che sa di poter riferire anche a se stesso, qualità intrinseche al lavorare, che è il lavoro la grande ed esclusiva passione del Morreno: la voglia e il genio.

  • Maggiani: l’Italia marcisce, archiviata ogni dignità

    Scritto il 28/9/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Ho appena visto che è stato accantonato il protocollo tra il ministro della Difesa e quello dell’Istruzione per l’introduzione nelle scuole lombarde dei corsi di formazione paramilitare. I miei amici che ancora una volta hanno lamentato i chiari segni del progressivo instaurarsi in questo paese di un regime autoritario fascistico, devono ricredersi: la vigilanza democratica è stata pronta ed efficace. Sempre che inserire nei corsi di Diritto e Costituzione l’addestramento all’uso delle armi leggere e l’allenamento ai percorsi di guerra, possa essere considerato come una svolta fascistica dell’educazione scolastica.

  • Pennacchi: ai vincitori la storia, agli sconfitti la poesia

    Scritto il 12/7/10 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    «Un urrà per il “fasciocomunista”! Sì, siamo davvero contenti per la vittoria di Antonio Pennacchi al premio Strega 2010». Così il web magazine della fondazione FareFuturo saluta il successo di “Canale Mussolini”, romanzo epico sulla bonifica delle Paludi Pontine, dove protagonista assoluto è il popolo dei semplici lavoratori. «Questa vittoria – scrive Antonio Rapisarda – testimonia che nel nostro Paese, e proprio nel settore della cultura che è giudicato (a torto) quello più militarizzato dall’istinto delle fazioni, è possibile che una storia “altra” (scritta da un autore che è “altro” rispetto alla storia che scrive) vinca uno dei più importanti riconoscimenti della cultura italiana», senza fischi né contestazioni.

  • Maggiani: rimpiangeremo il Dio di Saramago

    Scritto il 22/6/10 • nella Categoria: idee • (1)

    E se ne è andato, avendolo dichiarato per tempo in questo modo così definitivo da pensare che lo abbia fatto senza lasciarsi alle spalle alcun rimpianto, nella pienezza dell’uomo che è stato. Ad avvisarmi che è morto è stata la mia compagna, che è una sua fan scatenata e non ha mai in cuor suo desistito dall’idea di andare un giorno a cercarlo a Lanzarote e convincerlo a sposarla, Pilar o non Pilar. Credo che glielo avrei lasciato fare senza rancore, avendo il senso delle proporzioni e sapendo con certezza che è il più grande tra i viventi. Lo era fino a un attimo fa. Mi ha parlato tirando sul col naso le lacrime che stava piangendo, ma alla fine la sua voce si è fatta sorridente e ha concluso la telefonata così: beh, certo non si può dire che sia morto in grazia di Dio.

  • Maggiani: il successo per mio nipote, fan di Lady Gaga

    Scritto il 08/6/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Due volte alla settimana io e mio nipote Richi ceniamo assieme. Da soli, al ristorante o in casa. L’idea è quella di provare nuovi gusti e nuovi piatti che possano anche solo per una sera prendere il posto delle adorate cotolette fritte con patatine di cui sente di non poter fare a meno, e di parlare un po’ tra noi; tra noi uomini, per così dire. Richi ora va per i dodici anni e tende a farsi un pubere ombroso e indisponente, insofferente della disciplina, amante dei cattivi professori che lo lasciano sguazzare nel disordine e nell’ignoranza, avendo in somma sofferenza quelli bravi, che cercano indefessi di inculcargli un po’ di scienza e di coscienza. Nella norma dei suoi coetanei, direi.

  • Maggiani: Seconda Repubblica, la tomba del 25 Aprile

    Scritto il 15/5/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Domenica 25 Aprile dell’anno 2010. Sono le sette del mattino e mi sono messo a fare il mio lavoro già da un’ora ormai, in questo modo finirò per quando sarà dichiarata ufficialmente aperta la giornata. Per quando il resto del mio mondo si sveglierà e, fatta la colazione, messi i croccantini nella ciotola della gatta, acceso il cellulare, comincerà a ricordare che oggi, sì, è pure il 25 Aprile, sarò libero e disponibile a vagliare i programmi per questo giorno di festa. E sì che sono l’uomo dalle mille iniziative; e mi vergogno, mi vergogno come uno scolaro preso senza i compiti, di trovarmi qui, al far del mattino della festa nazionale, a chiedermi se almeno quest’anno saprò proporre qualcosa.

  • Meccanica celeste: Maggiani, la bellezza salverà il mondo

    Scritto il 09/5/10 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    «Sono in Garfagnana, la terra dei miei cugini silvestri, la mia casa ancestrale». Se qualcuno avesse dubbi su cosa ancora aspettarsi, oggi, dalla letteratura italiana di narrazione, può tentare di leggere “Meccanica celeste”, il romanzo con cui Maurizio Maggiani torna in libreria dopo cinque anni, dall’epoca de “Il viaggiatore notturno”, premio Strega 2005. Tentare di leggere: perché non è detto che si riesca ad arrivare fino in fondo, fino alla fine della lettura. “Meccanica celeste” soffre di un morbo miracoloso e rarissimo: eccesso di bellezza. Ci si deve fermare spesso, frastornati.

  • Maggiani: orfani e felici, canto la mia gente libera

    Scritto il 16/4/10 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    “Meccanica celeste” non è un titolo originale. “Meccanica celeste” è il titolo che di solito si dà al manuale per sostenere il primo esame di astronomia. La meccanica celeste è il sistema su cui crediamo si regga l’universo intero. Meccanica celeste è la macchina che sostiene l’universo. E io racconto la storia di un piccolissimo, modestissimo universo. Che è l’universo di un popolo, di un piccolo popolo, in una piccola terra. E comunque sia, pur piccolo e insignificante che possa essere quel popolo e quella terra, comunque è un universo: un universo che si regge su una sua celeste meccanica.

  • Pasqua, la Repubblica d’Appennino e la rivoluzione

    Scritto il 07/4/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Nella Repubblica degli Appennini, nel cuore del cuore del Paese, tra le valli dell’Esarcato tra Senio e Lamone, fino alle profonde gole del Serchio e della Magra, tra Colla e Muraglia, Carpinelli e Pradarena, la nuova stagione di primavera è ancora solo attesa gravida di primaticci segnali. I crinali sono innevati e il disgelo tardivo gonfia i torrenti e infradicia i pascoli alti, la gelata notturna schianta i primi boccioli della rosa canina e cuoce i baccelli dei carrubi; ma gli albicocchi e gli amareni hanno preso a fiorire, le vacche appena sgravate mugulano dalle stalle la brama del primo trifoglio, gli agnelli saltabeccano per i recinti

  • Maggiani: addio Pd, rinuncio a votare alle regionali

    Scritto il 16/2/10 • nella Categoria: idee • (1)

    L’altra mattina ho ricevuto la telefonata di un candidato alle prossime elezioni regionali che mi ha chiesto se gli facevo la cortesia di dichiarare pubblicamente la mia intenzione di voto a suo favore. Ho risposto che no, grazie, e il richiedente si è proclamato sinceramente addolorato per il mio diniego. La sincerità del suo addoloramento mi ha colpito. Quell’uomo è una brava persona, come amministratore so che si è comportato correttamente e so anche che gode di un certo seguito tra i suoi potenziali elettori. Se decidessi mai di andare a votare per il governo regionale, è probabile che nel segreto dell’urna darei a lui la mia preferenza

  • Maggiani: portaerei Cavour, misericordia all’italiana

    Scritto il 06/2/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Finito il doloroso compito della ricerca dei nostri connazionali dispersi e dell’assistenza ai superstiti, il nostro Paese si concentra ora sul popolo di Haiti, e la portaerei Cavour, ammiraglia e vanto della nostra flotta, ha salpato le ancore carica dimateriali e uomini alla volta dell’isola caraibica. Nessun altro Paese ha fatto così tanto; gli Stati Uniti hanno mandato molto ma non la corazzata Missouri, la Francia non la portaerei Richelieu, la Federazione Russa non un solo sommergibile nucleare della classe Yurij Dolgorukij.

  • Capiremo tardi il valore dell’acqua: stra-pagandola

    Scritto il 26/11/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Là dove è più rara e preziosa, nei rarissimi pozzi goccianti nel cuore del deserto del Sahara, l’acqua non si può comprare. Non la si acquista perché è proibito venderla. È a disposizione di chi ne ha bisogno; non certo per lavarci la macchina, per farsi lo shampoo o l’idromassaggio, ma per essere bevuta, per fare le abluzioni di faccia e mani, per sciacquare le stoviglie sgrassate nella sabbia.

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